[O.T.] Idea per la sicurezza

Scatta il fluido erotico...

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1

Messaggio
Autore
Avatar utente
Squirto
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 17710
Iscritto il: 16/10/2004, 0:59
Località: Rome-Sardinia

#16 Messaggio da Squirto »

greendarkeye ha scritto:Prendiamo tutti gli ergastolani e tutti quelli che non si possono correggere, individui per cui l'allontanamento dalla società  dovrebbe essere il minimo della pena e mettiamoli tutti su una gigantesca isola, circondata da squali e lasciamoli li ad arrangiarsi come quei poveri sfigati di LOST, ovviamente controllando il tutto dal satellite...

scusa, a quel punto cosa 'controlli' dal satellite? al limite mandi tutto in diretta tv 24/7 :lol:
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità  non mi emozionano" (Breglia)

Avatar utente
greendarkeye
Nuovi Impulsi
Nuovi Impulsi
Messaggi: 171
Iscritto il: 10/08/2007, 14:09

#17 Messaggio da greendarkeye »

Parlo di cazzate, ma credo siano piu' realizzabili queste piuttosto che il nostro governo decida di cambiare le leggi, se aumentano le pene, metà  dei nostri politici se la vedrebbe ancora peggio, e quindi non lo faranno mai finchè siamo circondati da pregiudicati...quando i fuorilegge fanno le leggi non è positivo...
Il cucchiaio non esiste, ma neanche il sesso !!!

Avatar utente
Sunrise
Impulsi superiori
Impulsi superiori
Messaggi: 1999
Iscritto il: 19/06/2009, 12:59
Località: Seconda stella a destra...

#18 Messaggio da Sunrise »

greendarkeye ha scritto:Parlo di cazzate, ma credo siano piu' realizzabili queste piuttosto che il nostro governo decida di cambiare le leggi, se aumentano le pene, metà  dei nostri politici se la vedrebbe ancora peggio, e quindi non lo faranno mai finchè siamo circondati da pregiudicati...quando i fuorilegge fanno le leggi non è positivo...
Allora mettiamo telecamere lanciasiringhe anche in camera e senato... magari per i pianisti o per i manifestanti troppo accesi. In quel caso chi controlla le telecamere si divertirebbe un casino. 8)
"Se un giorno ti svegli e non vedi il sole, o sei morto o sei il sole." Jim Morrison.

"I wanna be the one to walk in the sun" Cyndi Lauper.

Avatar utente
greendarkeye
Nuovi Impulsi
Nuovi Impulsi
Messaggi: 171
Iscritto il: 10/08/2007, 14:09

#19 Messaggio da greendarkeye »

Verissimo...pensa che storia, sei al mare un senegalese viene a venderti dei tappeti e ZAC una siringata nel collo te lo stende...no scherzo non sono razzista :-)
Il cucchiaio non esiste, ma neanche il sesso !!!

Avatar utente
Barabino
Bannato
Bannato
Messaggi: 17014
Iscritto il: 08/07/2001, 2:00
Località: Un non-luogo vicino a Grosseto...
Contatta:

#20 Messaggio da Barabino »

greendarkeye ha scritto:Vogliamo poi parlare del sovrappopolamento dei carceri ?! Credete non abbia una soluzione anche per quello ?! Prendiamo tutti gli ergastolani e tutti quelli che non si possono correggere, individui per cui l'allontanamento dalla società  dovrebbe essere il minimo della pena e mettiamoli tutti su una gigantesca isola, circondata da squali e lasciamoli li ad arrangiarsi come quei poveri sfigati di LOST, ovviamente controllando il tutto dal satellite...
In passato l'hanno anche fatto...

Immagine

Avatar utente
hellover
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 5375
Iscritto il: 12/12/2007, 18:56

#21 Messaggio da hellover »

Sunrise ha scritto:Green l'idea non mi sembra male, non molto realizzabile ma a grandi linee potrebbe funzionare (salvo trovare automi lanciasiringhe che per tutto il giorno riescano a non distrarsi guardando i monitor).

Più che altro vorrei contestare l'idea di fondo di questa proposta. Mi sembra un rimedio da ultima istanza, nel senso che si pensa a come reagire in caso succeda qualcosa piuttosto che pensare a come non farla accadere. Mi spiego con un esempio: è come curarsi per una vita l'aids con evidenti spese piuttosto che comprarsi un preservativo dal costo di un euro.

Adesso non so a cosa possa corrispondere il preservativo nel contestó criminalità  cittadina, peró sarebbe meglio fare in modo che queste cose non accadano piuttosto che cercare di ridurre i danni. Sentivo un po di tempo fa un ministro romeno il quale spiegava l'afflusso di criminalità  romena verso l'italia sostenendo che fosse dovuta alla minore gravità  delle pene nel nostro paese. Riporto a memoria le sue parole: in Romania per un crimine che in Italia rimane quasi impunito, uno si becca vent'anni. E' logico che vengano da voi".

In sintesi, quello che penso è che se vi fosse certezza della pena, una diffusa coscienza civica e un'educazione di base più rigorosa non ci sarebbe bisogno di mettere diecimila telecamere in giro per la città . Magari ci si penserebbe un po di più prima di ammazzare qualcuno.

Il mio pensiero è forse più utopico del tuo, ma sicuramente più economico. ;)
e secondo te il tipo che ha ammazzato la moglie ieri l'altro davanti all'asilo (tra l'altro ex galeotto) si sarebbe fermato se la pena fosse piu' dura?
Tra l'altro è uscito di casa con un coltello nascosto in una fasciatura e dopo l'omicidio si è bevuto una birra.

Le teste di cazzo non le ferma nessuna telecamera.

Avatar utente
Blif
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 13791
Iscritto il: 22/02/2009, 23:09
Località: Ego sum ubi sum

#22 Messaggio da Blif »

Come sempre, la fantascienza ha già  previsto tutto.

Consiglio per le letture estive: "Un oscuro scrutare" ("A scanner darkly") del lisergico P.K.Dick
Wikipedia ha scritto: http://it.wikipedia.org/wiki/Un_oscuro_scrutare

Il romanzo è ambientato in California, in un futuro non molto remoto. Tra i giovani una droga micidiale, nota come "Sostanza M" o "Sostanza Morte". Il protagonista è il tossicodipendente Bob Arctor, che vive alla giornata in una casa affollata insieme ad altri tossicodipendenti. Le giornate del gruppo di Bob trascorrono tra sballo, conversazioni sconclusionate, avventure tra il comico e il tragico. Nella descrizione della vita di Arctor e compagni non è difficile leggere elementi autobiografici (anche Dick fu tossicodipendente, da anfetamine).

Bob Arctor nasconde peró un segreto: è un agente infiltrato della narcotici. Nella sua casa vi sono telecamere che riprendono tutto quel che avviene. Bob è il classico agente sotto copertura, che riferisce ai suoi superiori nascosto da una tuta disindividuante (scramble suit nell'originale) che ne confonde i lineamenti e l'aspetto; questo per evitare che qualche talpa all'interno della polizia possa rivelare la sua vera identità  alle organizzazioni di narcotrafficanti.

Bob quindi conduce una doppia vita: ogni tanto diventa l'agente Fred, spia e nemico di quelli che nella vita da tossico sono suoi amici. La situazione è complicata dal fatto che uno degli effetti collaterali della Sostanza M è la progressiva separazione dei due emisferi cerebrali, che porta gradualmente a una vera e propria schizofrenia. L'emisfero della razionalità  e della logica diventa sempre più autonomo da quello dei sentimenti e dell'intuizione.

La vita di Bob/Fred va pian piano a pezzi, e con lui quella dei suoi amici/vittime tossicodipendenti, fino a un finale straziante e sorprendente.
http://www.youtube.com/watch?v=oVnvilLFk2Y&hl=it

Avatar utente
greendarkeye
Nuovi Impulsi
Nuovi Impulsi
Messaggi: 171
Iscritto il: 10/08/2007, 14:09

#23 Messaggio da greendarkeye »

Gran libro Blif, non l'ho letto ma ho visto il film..
Il cucchiaio non esiste, ma neanche il sesso !!!

Avatar utente
Blif
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 13791
Iscritto il: 22/02/2009, 23:09
Località: Ego sum ubi sum

#24 Messaggio da Blif »

Per leggere ottime analisi sulla sicurezza, consiglio il sito di Bruce Schneier e la sua newsletter mensile Crypto-Gram (sul sito si trova persino una traduzione in italiano).

http://www.schneier.com

Lui è il responsabile del settore tecnologia e sicurezza della BT (ex British Telecom). Sono illuminanti le sue analisi su quanto inefficaci, costose e spesso dannose siano le iniziative in tema di sicurezza dei principali paesi del mondo, in testa gli Stati Uniti con la loro guerra al terrorismo, e delle principali aziende, in testa le compagnie aeree e le loro cialtronesche misure (come il divieto di trasportare liquidi).

I suoi temi principali sono:
- il trade-off fra sicurezza e investimento in denaro;
- il trade-off fra investimenti in sicurezza in ambiti diversi;
- la distinzione fra sicurezza effettiva e senso di sicurezza;
- l'interesse di chi vende sicurezza o se ne occupa a diffondere un senso di insicurezza immotivato o insufficientemente motivato;
- gli errori che il nostro intuito commette, essendo tarato sulla vita nella savana africana alcuni milioni di anni fa;
- ecc...

Un assaggio per invogliare alla riflessione.
Bruce Schneier ha scritto: Security is both a feeling and a reality, and they're different. You can feel secure even though you're not, and you can be secure even though you don't feel it. There are two different concepts mapped onto the same word -- the English language isn't working very well for us here -- and it can be hard to know which one we're talking about when we use the word.

There is considerable value in separating out the two concepts: in explaining how the two are different, and understanding when we're referring to one and when the other. There is value as well in recognizing when the two converge, understanding why they diverge, and knowing how they can be made to converge again.

Some fundamentals first. Viewed from the perspective of economics, security is a trade-off. There's no such thing as absolute security, and any security you get has some cost: in money, in convenience, in capabilities, in insecurities somewhere else, whatever. Every time someone makes a decision about security -- computer security, community security, national security -- he makes a trade-off.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)

Avatar utente
Blif
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 13791
Iscritto il: 22/02/2009, 23:09
Località: Ego sum ubi sum

#25 Messaggio da Blif »

greendarkeye ha scritto:Gran libro Blif, non l'ho letto ma ho visto il film..
Io lo adoro: anche se non è fantascienza in senso stretto, è uno dei capolavori di Dick (un autore che puó anche stancare).

Avatar utente
Sunrise
Impulsi superiori
Impulsi superiori
Messaggi: 1999
Iscritto il: 19/06/2009, 12:59
Località: Seconda stella a destra...

#26 Messaggio da Sunrise »

hellover ha scritto:
Sunrise ha scritto:Green l'idea non mi sembra male, non molto realizzabile ma a grandi linee potrebbe funzionare (salvo trovare automi lanciasiringhe che per tutto il giorno riescano a non distrarsi guardando i monitor).

Più che altro vorrei contestare l'idea di fondo di questa proposta. Mi sembra un rimedio da ultima istanza, nel senso che si pensa a come reagire in caso succeda qualcosa piuttosto che pensare a come non farla accadere. Mi spiego con un esempio: è come curarsi per una vita l'aids con evidenti spese piuttosto che comprarsi un preservativo dal costo di un euro.

Adesso non so a cosa possa corrispondere il preservativo nel contestó criminalità  cittadina, peró sarebbe meglio fare in modo che queste cose non accadano piuttosto che cercare di ridurre i danni. Sentivo un po di tempo fa un ministro romeno il quale spiegava l'afflusso di criminalità  romena verso l'italia sostenendo che fosse dovuta alla minore gravità  delle pene nel nostro paese. Riporto a memoria le sue parole: in Romania per un crimine che in Italia rimane quasi impunito, uno si becca vent'anni. E' logico che vengano da voi".

In sintesi, quello che penso è che se vi fosse certezza della pena, una diffusa coscienza civica e un'educazione di base più rigorosa non ci sarebbe bisogno di mettere diecimila telecamere in giro per la città . Magari ci si penserebbe un po di più prima di ammazzare qualcuno.

Il mio pensiero è forse più utopico del tuo, ma sicuramente più economico. ;)
e secondo te il tipo che ha ammazzato la moglie ieri l'altro davanti all'asilo (tra l'altro ex galeotto) si sarebbe fermato se la pena fosse piu' dura?
Tra l'altro è uscito di casa con un coltello nascosto in una fasciatura e dopo l'omicidio si è bevuto una birra.

Le teste di cazzo non le ferma nessuna telecamera.
Non l'avrebbe fermato la consapevolezza di una pena più dura, e nemmeno due telecamere. A volte purtroppo la società  è impotente di fronte a comportamenti individuali. Si cerca solo di ridurre la percentuale di questi casi. Speriamo bene, la sicurezza nelle strade è importante perchè tocca chiunque, senza distinzione e, a volte, imprevedibilmente.
"Se un giorno ti svegli e non vedi il sole, o sei morto o sei il sole." Jim Morrison.

"I wanna be the one to walk in the sun" Cyndi Lauper.

Avatar utente
greendarkeye
Nuovi Impulsi
Nuovi Impulsi
Messaggi: 171
Iscritto il: 10/08/2007, 14:09

#27 Messaggio da greendarkeye »

"Non l'avrebbe fermato la consapevolezza di una pena più dura, e nemmeno due telecamere"

Due telecamere no, ma una telecamera spara siringhe narcotizzanti di sicuro si !!!!
Il cucchiaio non esiste, ma neanche il sesso !!!

Avatar utente
labile
Nuovi Impulsi
Nuovi Impulsi
Messaggi: 306
Iscritto il: 15/03/2008, 23:09
Località: Milano

#28 Messaggio da labile »

l'idea di green è strampalate e ingenua, come lui stesso ammette.
si potrebbe fare una disanima dei pro e dei contro, benchè la cosa sia secondo me tecnicamente infattibile e abbia un sacco di problematiche legali.
comunque non starei a sbattermi troppo coi ragionamenti. basta trovare uno che si faccia passare per esponente politico che la propone e nel giro di due giorni avremmo tutti i pro e i contro sciorinati a matrix da chiunque. chi si offre?
siringhe a parte, una telecamera in ogni via non mi darebbe affatto fastidio, anzi. l'unico problema sarebbe l'effetto "grande fratello", con il rischio di tornare a casa e scoprire di essere stati nominati. ;) ;) ;)

Avatar utente
danny
Veterano dell'impulso
Veterano dell'impulso
Messaggi: 3659
Iscritto il: 06/04/2003, 15:59
Località: roma

#29 Messaggio da danny »

Sì ma chi controlla i controllori?

E se uno di questi incaricati si divertisse a sparare siringhe negli occhi dei bambini?

A questo punto propongo delle telecamere sparasiringhe puntate sui controllori sparasiringhe.

Ovviamente anche questi ultimi controllori dovranno essere monitorati da altri controllori e via così fino ad avere una società  formata interamente da controllori sparasiringhe.

I problemi nasceranno quando tutti faranno i controllori sparasiringhe e non ci sarà  più nessuno a produrre le siringhe da sparare.

Allora cominceranno a volare i cartoni in faccia.

E in tutto questo caos qualcuno si ricorderà  di greendarkeye e andrà  a cercarlo con una telecamera in una mano e nell'altra l'ultima siringa del pianeta terra.
Sono un forumista-immagine.

Avatar utente
Blif
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 13791
Iscritto il: 22/02/2009, 23:09
Località: Ego sum ubi sum

#30 Messaggio da Blif »

Va bene, mi sbatto un po', visto che il tema mi prende...
Bruce Schneier ha scritto: http://www.schneier.com/essay-225.html

CCTV Doesn't Keep Us Safe, Yet the Cameras Are Everywhere

By Bruce Schneier
The Guardian
June 26, 2008

Pervasive security cameras don't substantially reduce crime. There are exceptions, of course, and that's what gets the press. Most famously, CCTV cameras helped catch James Bulger's murderers in 1993. And earlier this year, they helped convict Steve Wright of murdering five women in the Ipswich area. But these are the well-publicised exceptions. Overall, CCTV cameras aren't very effective.

This fact has been demonstrated again and again: by a comprehensive study for the Home Office in 2005, by several studies in the US, and again with new data announced last month by New Scotland Yard. They actually solve very few crimes, and their deterrent effect is minimal.

Conventional wisdom predicts the opposite. But if that were true, then camera-happy London, with something like 500,000, would be the safest city on the planet. It isn't, of course, because of technological limitations of cameras, organisational limitations of police and the adaptive abilities of criminals.

To some, it's comforting to imagine vigilant police monitoring every camera, but the truth is very different. Most CCTV footage is never looked at until well after a crime is committed. When it is examined, it's very common for the viewers not to identify suspects. Lighting is bad and images are grainy, and criminals tend not to stare helpfully at the lens. Cameras break far too often. The best camera systems can still be thwarted by sunglasses or hats. Even when they afford quick identification " think of the 2005 London transport bombers and the 9/11 terrorists " police are often able to identify suspects without the cameras. Cameras afford a false sense of security, encouraging laziness when we need police to be vigilant.

The solution isn't for police to watch the cameras. Unlike an officer walking the street, cameras only look in particular directions at particular locations. Criminals know this, and can easily adapt by moving their crimes to someplace not watched by a camera " and there will always be such places. Additionally, while a police officer on the street can respond to a crime in progress, the same officer in front of a CCTV screen can only dispatch another officer to arrive much later. By their very nature, cameras result in underused and misallocated police resources.

Cameras aren't completely ineffective, of course. In certain circumstances, they're effective in reducing crime in enclosed areas with minimal foot traffic. Combined with adequate lighting, they substantially reduce both personal attacks and auto-related crime in car parks. And from some perspectives, simply moving crime around is good enough. If a local Tesco installs cameras in its store, and a robber targets the store next door as a result, that's money well spent by Tesco. But it doesn't reduce the overall crime rate, so is a waste of money to the township.

But the question really isn't whether cameras reduce crime; the question is whether they're worth it. And given their cost (£500 m in the past 10 years), their limited effectiveness, the potential for abuse (spying on naked women in their own homes, sharing nude images, selling best-of videos, and even spying on national politicians) and their Orwellian effects on privacy and civil liberties, most of the time they're not. The funds spent on CCTV cameras would be far better spent on hiring experienced police officers.

We live in a unique time in our society: the cameras are everywhere, and we can still see them. Ten years ago, cameras were much rarer than they are today. And in 10 years, they'll be so small you won't even notice them. Already, companies like L-1 Security Solutions are developing police-state CCTV surveillance technologies like facial recognition for China, technology that will find their way into countries like the UK. The time to address appropriate limits on this technology is before the cameras fade from notice.
Le telecamere non ci rendono più sicuri, pur essendo ovunque

di Bruce Schneier
The Guardian
26 giugno 2008

La presenza pervasiva di telecamere di sicurezza non riduce sostanzialmente il crimine. Ovviamente, ci sono eccezioni, e sono queste che attirano la stampa. E' ben noto che le telecamere a circuito chiuso aiutarono a catturare gli assassini di James Bulger nel 1993. E quest'anno hanno aiutato a dimostrare che Steve Wright uccise cinque donne nell'area di Ipswich. Ma queste sono eccezioni ben pubblicizzate. Nel complesso, le telecamere non sono molto efficaci.

Questo fatto è stato dimostrato più e più volte: da uno studio complessivo per il Ministero dell'Interno nel 2005, da parecchi studi negli USA, e ancora da nuovi dati annunciati lo scorso mese da New Scotland Yard [sul sito ci sono i link ai documenti originali]. Le telecamere risolvono molto pochi crimini e il loro effetto deterrente è minimo.

Il senso comune suggerisce l'opposto. Ma, se fosse vero, allora la sorvegliatissima Londra, che ha qualcosa come 500000 telecamere, sarebbe la città  più sicura del pianeta. Non lo è, ovviamente, a causa dei limiti tecnologici delle telecamere, dei limiti organizzativi della polizia e della capacità  dei criminali di adattarsi.

Per alcuni, è confortante immaginare poliziotti che vigilano monitorando ogni telecamera, ma la verità  è diversa. La maggior parte delle registrazioni non viene mai guardata sino a molto dopo che un crimine viene commesso. Quando la si esamina, è molto comune che gli osservatori non identifichino i sospetti. L'illuminazione è cattiva e le immagini sgranate, e i criminali tendono a non fissare la lente. Le telecamere si rompono decisamente troppo spesso. Il miglior sistema di telecamere puó essere ingannato portando occhiali da sole e un cappello. Anche quando consentono un'identificazione rapida (pensiamo agli attentatori di Londra nel 2005 e ai terroristi dell'11 settembre), la polizia è spesso in grado di identificare i sospetti senza le telecamere. Le telecamere consentono un falso senso di sicurezza, incoraggiando la pigrizia, mentre avremmo bisogno di una polizia vigile.

La soluzione non è che la polizia sorvegli le telecamere. Al contrario di un agente che pattuglia la strada, una telecamera guarda solo in direzioni particolare e in punti particolari. I criminali lo sanno e possono facilmente adattarsi spostando i loro crimini in posto non sorvegliati da una telecamera (e ci sono sempre posti non sorvegliati). Inoltre, mentre un agente in strada puó intervenire contro un crimine in corso, lo stesso agente davanti a un monitor puó solo spedire un altro agente, che arriverà  molto tempo dopo. Per la loro stessa natura, le telecamere rendono le risorse della polizia sottoutilizzate e male impiegate.

Le telecamere non sono completamente inefficaci, ovviamente. In alcune circostanza, sono efficaci nel ridurre il crimine in aree ristrette dove passano poche persone a piedi. Combinate con un'illuminazione adeguata, riducono sostanzialmente sia gli attacchi personali sia i danneggiamenti alle automobili nei parcheggi. Sotto alcuni punti di vista, spostare il crimine è anche una buona cosa. Se un commerciante della Tesco installa telecamere nel suo negozio, e un rapinatore decide di attaccare il negozio vicino, significa che la Tesco ha speso bene il suo denaro. Ma il tasso complessivo di criminalità  non si è ridotto, per cui è uno spreco di denaro per la collettività .

Ma la domanda vera non è se le telecamere riducono il crimine; la domanda è se valgono la spesa. Dato il loro costo (500 sterline negli ultimi 10 anni), la loro efficacia limitata, il potenziale abuso (spiare donne nude nelle loro case, condividere immagini, vendere video e spiare politici) e i loro effetti Orwelliani sulla privacy e i diritti civili, per lo più non valgono la spesa. I soldi spesi in telecamere sarebbero impiegati molto meglio ad assumere agenti di polizia addestrati.

Viviamo in un'epoca unica: le telecamere sono ovunque, e possiamo ancora vederle. Dieci anni fa, le telecamere erano molto più rare, e fra 10 anni saranno così piccole che non le noteremo neppure. Già  ora, compagnie come L-1 Security Solutions stanno sviluppando per la Cina tecnologie di sorveglianza a circuito chiuso da stato di polizia, come il riconoscimento del volto, tecnologie che si diffonderanno anche in paesi come il Regno Unito. Il momento giusto per imporre limiti appropriati su questa tecnologia è prima che le telecamere svaniscano dalla vista.
Ultima modifica di Blif il 24/06/2009, 23:55, modificato 1 volta in totale.

Rispondi

Torna a “Ifix Tcen Tcen”