[O.T.] Ma quando matura sta generazione?

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hellover
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#16 Messaggio da hellover »

MauroG ha scritto:hell mi sa che sono parecchie generazioni che non maturano :D

poi ovviamente dipende tu cosa intendi per maturare
che se io non sto parlando di discoteca o di vestiti ma di cose "serie" tu lo recepisci come tutte le persone adulte sono solite fare e non fare si' con la testa e poi non hai capito un tubo.

"Scusala è immatura..."

O ci marcia?

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MauroG
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#17 Messaggio da MauroG »

l'una non esclude l'altra

è immatura e per questo ci marcia ;) oppure semplicemente non ci arriva...

poi diciamo che nel contesto creatosi in italia, maturare è difficile, ci si fossilizza su argomenti banali e stereotipati, le risposte sono sempre le stesse
Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars. Ma non é cosi. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene. (Tyler Durden, Fight Club)

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tao
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#18 Messaggio da tao »

mah io la "nouvelle vague" per ció che concerne gli aspetti relativi alle dinamiche della vita sociale di massa (studio lavoro relazioni sociali famiglia) la vedo fin troppo matura...
li percepisco coralmente e assolutamente intruppati nella logica del vivere attuale.............ai tempi in cui io iniziai a manifestare la mia personalità  esistevano forme di resistenza più valide e tangibili allo schema tipo "catena di montaggio" che caratterizza il quotidiano dell'epoca attuale...

poi dai un'ipotesi eccezionalmente suggestiva è quella delle droghe che determianno lo sfondo, orientandole, delle fasi dell'era moderna.....ai miei tempi spadroneggiava la brown sugar (LOL), un anestetico di massa alla dolorosa follia dell'uomo soldatino (casa ufficio amici camomilla guanciale e sveglia).....ora imperversano altre polveri che semmai inducono l'individuo ad una forma di coinvolgimento ulteriore nelel dinamiche di cui sopra....
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balkan wolf
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#19 Messaggio da balkan wolf »

si sente il rientro del buon vecchio tao...

concordo abbastanza solo che quella che tu chiami "maturità " io la chiamo "omologazione" ( è la società  ad essersi "infantilizzata" col modellone facilone di oggi per capirci )

anyway fai come me e KoSSigA ... mandali a fare in culo :-)

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doveroso omaggio visivo alla brown 8)
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mel
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#20 Messaggio da mel »

Premessa:
ogni perosna matura quando DEVE stare su i propri piedi, nell senso non vive piu con i genitori ma deve lavorare e vedere come arrivare a fine mese e con tutte le esperienze collaterali di una vita in AUTONOMIA... piu esperienze ( brutte che belle che sia sia) si ha piu si matura.. secondo me..

ora tornando al topic:
come pretendete che i ragazzi maturano? vivono fino ai 30 e passa anni con i genitori poi magari si mettono a lavorar eun po e poi magari a 35 si sposano e escono di casa... è un duscorso in generale che sia chiaro ma con la economia che gira e le "mamme" italiane che non vogliono lasicare i propri figli per fargli fare esperienza che pretendete?
non è che si matura in casa avendo i genitori che preparano e sistemano tutto.. finchè non si affrontano veri e dico VERI problemi nella vita difficilmente credo che si maturi... il vero problema ( secondome) per la tarda maturazione delle persone è il sistema che vige qui in italia...
ho visto pochi studenti che vanno a lavorare fuori dagli sutdi per vivere da soli... il 95% sta con mamma e papà  .. si laurea a 26 o passa anni poi fa abilitazione e magari a 30 iniza a prendere un stipendio che gli permette di andare a vivere da soli.. ma nell fratempo una persona ha il carattere che ha .. ha gli abbitudini che ha.. perchè cambiarli? mi volete dire che una persona a 30 e passa anni va a vivere da sola se con mamma e papà  è tanto comodo?
posso fare solo in confronto con la germania...
a 18 anni avevo casa mia.. modesta piccola ma mia condivisa con altri 2 studenti.. spesa insieme.. costi divisi ogni uno una propria stanza.. cucina bagno e soggiorno in condivisione.. ogni uno di noi andava nei locali la sera per guardagnarsi i soldi per vivere autonomi e di mattina e pomeriggio studio ecc...era una esperienza che a me ha fatto crescere tantissimo e non vorrei averla mancata.. qui in italia questi atteggiamenti non gli vedo.. ma per multeplici motivi.. sia l'economia in generale che il fatto di essere " mammoni"...
a pensare che le persone rendono di piu ( lavorativamente parlando) tra i 25 e 40 anni non mi rassicura mica molto il futuro italiano...

misha71
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#21 Messaggio da misha71 »

premesso che sui giovani d'oggi ci scatarro su (ma ci scatarravo anche qundo anch'io ero giovane e scatarro anche sui vecchi/presunti maturi d'allora e d'adesso...), mi sembra che il discorso sia di una vaghezza sconcertante.
l'adolescenza è una condizione antropologicamente recente. prima degli anni 50 praticamente NON ESISTEVA. ora è una condizione che ti puoi portare fino alla tomba (se nasci ricco, accetti i soldi di casa e/o il lavoro di famiglia, rimani nel borgo natìo).
ma non è che questi aspetti (---> il non DOVER farsi il mazzo per mangiare/sopravvivere) ti rendano automaticamente/inevitabilmente immaturo. Così come il doverlo fare ti renda maturo.

per me la maturità  è un mix di:
- consapevolezza dei propri plus e minus
- conoscenza delle infinite possibilità  dell'umano --> adattabilità  o comunque consapevolezza di dove 'si è' rispetto alla dimensione dell'altro
- disincatata visione della caducità  del tutto
- (auto)ironia nel continuare a vivere nonostante la merda.

Io, benchè abbia fatto molte delle cose che formalmente mi definirebbero maturo (età , fuori di casa a 18 anni, scazzo totale con la famiglia d'origine, bucio di culo per sopravvivere alle mie condizioni, depressione maggiore) non sono certamente maturo.
Ancora mi chiedo "...perchè?".
So che quando non me lo chiederó più, saró finalmente maturo (ma la mia teenage angst mi mancherà )
misha71

"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità  nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline

tiffany rayne
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#22 Messaggio da tiffany rayne »

bah....porto un paragone calcistico, si nasce Del Piero o si nasce Cassano

molto dipende dalla propria natura, le condizioni sociali hanno il loro peso ma non in maniera cosi decisiva come molti pensano....troppo comodo scaricare i propri comportamenti immaturi sulla società  brutta, sporca e cattiva

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Barabino
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#23 Messaggio da Barabino »

Si', ma la maturita' e' un traguardo che dovrebbero raggiungere tutti, non e' come essere Del Piero...

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dada
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#24 Messaggio da dada »

tiffany rayne ha scritto:molto dipende dalla propria natura, le condizioni sociali hanno il loro peso ma non in maniera cosi decisiva come molti pensano....troppo comodo scaricare i propri comportamenti immaturi sulla società  brutta, sporca e cattiva
Sono d'accordo.

Io certe idiosincrasie le avevo anche a quattro anni.

(I bambini bassi, col fondotinta, mi hanno sempre insospettito)

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CanellaBruneri
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#25 Messaggio da CanellaBruneri »

Barabino ha scritto:Si', ma la maturita' e' un traguardo che dovrebbero raggiungere tutti, non e' come essere Del Piero...
Spesso penso al brevissimo lasso di tempo che separa l'essere maturo dal diventare irrimediabilmente guasto.

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Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)

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Barabino
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#26 Messaggio da Barabino »

Fuochino... forse maturita' e' essere pragmatici e opportunisti?

tiffany rayne
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#27 Messaggio da tiffany rayne »

Barabino ha scritto:Si', ma la maturita' e' un traguardo che dovrebbero raggiungere tutti, non e' come essere Del Piero...
qui vi volevo...chi è che definisce in maniera oggettiva una persona matura oppure no?

si finisce per parlare di aria fritta, si entra nella soggettività  e ognuno la vede a modo suo

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CanellaBruneri
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#28 Messaggio da CanellaBruneri »

tiffany rayne ha scritto:
Barabino ha scritto:Si', ma la maturita' e' un traguardo che dovrebbero raggiungere tutti, non e' come essere Del Piero...
qui vi volevo...chi è che definisce in maniera oggettiva una persona matura oppure no?

si finisce per parlare di aria fritta, si entra nella soggettività  e ognuno la vede a modo suo
Concordo;le domande sul sè, trovano,generalmente, risposte postume, il che le rende decisamente poco interessanti per il soggetto
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RagionierUgo
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#29 Messaggio da RagionierUgo »

mah.. secondo me maturità  = prendersi le proprie responsabilità , vivere la vita senza aspettare e magari *pretendere* aiuto dall'alto

In questo senso c'è sempre meno maturità  in giro, per una serie di ragioni sociali, economiche culturali ecc

Ma non voglio limitare il discorso a un fatto anagrafico. Quello dei "giovani d'oggi" è un discorso tipo "si stava meglio quando si stava peggio". Sono tremila anni che ogni generazione si lamenta di quelle precedenti :D

In generale, la nostra società  ( = ItaGLIA dei giorni nostri) non punta sul valore della responsabilità .
Sei un politico corrotto, i giudici ti sgamano, ti metti a strillare e dai la colpa ai giudici.
Ti licenziano perchè sul posto di lavoro non fai un cazzo, ricorri al sindacato e fai ricorso.
Perdi tre a zero in casa, e te la prendi con l'arbitro che non ha fischiato quel fuorigioco nel primo tempo.
Eccetera eccetera.

Ovvio che i figli di questi adulti siano dei cazzoni irresponsabili e vivano in un'adolescenza dilatata.
Ma non è da loro che nasce il problema IMHO.
"Fantozzi, a causa di una terrificante stretta fiscale, era precipitato nella miseria più completa"

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WARDOG
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#30 Messaggio da WARDOG »

Se dovessi indicare un solo e singolo elemento che denota la maturita', sarebbe...

Una ferma cortesia.

La cortesia, presuppone una delimitazione dei propri spazi ferrea, ma anche un rispetto ferreo degli spazi altrui.

Questo rende possibile ogni cosa, in armonia.

Dal non aumentare il volume del proprio stereo per non disturbare, fino a esigere la stessa cosa dagli altri, con le cattivissime maniere.

Dall'aiutare una persona anziana in strada, al punire un ragazzo che rompe una bottiglia in terra.

Significa trasmettere regole, insegnamenti, talvolta a forza.

Questo presuppone vivere secondo le regole, che non sono quelle dettate dalla societa', ma semplicemente quelle del buon senso.

Maturita' e' portarsi l'inferno appresso, senza che nessuno si accorga, e' una fermezza interna che porta ad avere dignita'.

La dignita' e' non sottostare a cambiamenti al proprio codice morale, per quanto bizzarro esso sia. Non piegarsi per acquisire consenso.

E' un incedere solitario o magari in compagnia, su una strada che noi vediamo e gli altri no.

Senza mai invadere la strada degli altri, ma senza lasciare che nessuno invada la nostra.

Io non posso fare una colpa alle nuove generazioni, per la loro sofficita'.

L'uomo cerca sempre la via piu' comoda, ed e' giusto che sia cosi'.

Lasciamo che i giovani siano molli, per una generazione.

Di solito quelle dopo di loro scontano con gli interessi la paga.

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