d'accordissimo.ioz ha scritto:cento lo manderei a beirut in maglietta polo e pantaloncini a parlare delle pene inflitte al calcio italiano. naturalmente vicino di casa di un hezbollah.
Amato critica i "distinguo":
«Israele è davanti, per l'ennesima volta nella storia, all'incubo che la sconvolge, sapersi accerchiata da nemici che negano il suo diritto all'esistenza».
«E' un attacco a Israele, globale, concentrico, premeditato e organizzato. Non vedete, mi viene da chiedere a chi fa troppi distinguo, che amici fraterni, intellettuali di grido, scrittori amati ovunque e assai critici con il loro governo, Amos Oz, Avraham Yehoshua, David Grossmann, stavolta si stringono insieme, capiscono che la trappola è mortale? E cosa facciamo? Offriamo solo equidistante freddezza? Qui è in gioco la sopravvivenza della nazione, il suo diritto alla vita. L'opinione pubblica in Israele lo sa ed è unita».
«Sbaglia chi vede in Hamas, in Hezbollah, pazzi estremisti, fanatici incapaci di intendere e volere. Al contrario è un piano coordinato, davanti a cui noi, il governo e la sinistra, non possiamo non vedere. Tutto è stato calcolato per scatenarela reazione di Israele e isolare le voci moderate in Palestina e in Libano. E nè la Siria, nè l'Iran stanno a guardare. Siamo sull'orlo di una guerra globale in Medio Oriente, altro che "tuttavia"».
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Poli ... mato.shtml