Grande Capozzi!
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Beh se quando intervisto uno quello si mangia un piatto di spaghetti , io aspetto che finisca.....
Non capisco perchè essere maleducati sia considerato esser fighi......
Poi se Capozzi è Dio reincarnato, beh poteva scegliersi uno meglio no?
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Poi se Capozzi è Dio reincarnato, beh poteva scegliersi uno meglio no?
You can find me in the club, bottle full of bub'
Look mami I got the X if you into takin drugs
I'm into havin sex, I ain't into makin love
So come gimme a hug, if you're into gettin rubbed.......(50)
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- radek66
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Vado un po' OT, ma neppure troppo... ma a questa cazzo di trasmissione del cazzo affrontano temi diversi dal porno? No perchè io tutte le volte che cambio canale e ci capito... e il bordello di Praga, e il puttanaio milanese, e Natasha Kiss, e Valentine Demy, e Silvio Bandinelli, e il porno in Ungheria Romania Moldavia Transnistria, e la crisi del porno italiano, e la pornotax (hanno pure il coraggio di parlarne male... ), e gli attori hard che prendono il viagra... ma insomma, cazzo, è diventata una trasmissione (del cazzo) sul porno...
Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
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- Drogato_ di_porno
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Se ci pensi è la stessa strategia di Lucignolo: trattano il porno con superficialità , facendo battutine ammiccanti e sporcaccione, per attirare lo spettatore propinandogli qualche cm di tetta o culo. à‰ la "pruderie" di cui parlava balkan. Porno e prostituzione garantiscono ascolti.radek66 ha scritto:Vado un po' OT, ma neppure troppo... ma a questa cazzo di trasmissione del cazzo affrontano temi diversi dal porno?
(ma non ho visto la puntata di ieri)
sono un analfabeta funzionante
Ho perso anche io la puntata di ieri... rimando alla recensione del suo Pornology NY che ho pubblicato qui...
viewtopic.php?p=183554#183554
Michele un grande.
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Michele un grande.
Ich bin ein Berliner. JFK
- Paperinik
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mms://video.jumpy.it/iene/C_11_video_1508_videoadsl.wmv
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"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
Non so se l'ho già raccontato... comunque un pomeriggio eravamo sul barcone ormeggiato sull'Hudson della vicina di banchina di Michele (lui stava su uno sloop di 36 piedi di un mio caro amico a New York) e si cazzeggiava... a un certo momento Michele dice ragazzi tra un po' fuori dai piedi che arriva una mia amica che non vedo da tempo... dopo dieci minuti si presenta sulla barca una bella donna con un mazzo gigantesco di rose rosse... tutte per Michele... lei era arrivata da non so dove... tutta in tiro con delle rose... per farselo... capite? Immenso.
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fa sempre effetto farsi portare i fiori da una donna..(in casa tua...)
in italia è sintomo di poca virilità (cazzo di domande dle militare...:D:D:D)
ma fuori no...........
la prima volta ti senti strano..
la seconda no..e vai pure apposta al supermarket e compri il vaso bello...
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E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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- Rex_Sinner
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Non solo Shortbus/ Il pornologo Michele Capozzi: "Ecco 'Pornology NY', che nostalgia gli anni '80.."
Si dice "Shortbus" e tira aria di censura. Mentre nelle sale esce il film cult in cui il sesso sul set di fa sul serio, alcuni esercenti italiani si rifiutano di proiettarlo e temporeggiano sull'uscita nelle sale. Qualcosa di simile, o di molto peggio, aspetta Michele Capozzi, teorico della pornologia e regista di "Pornology New York", il lungometraggio che serpeggia nei circuiti underground americani. Capozzi ha fatto della pornologia la sua professione. Genovese, laureato in legge e scienze sociali a cui si è aggiunta la qualifica in "saggezza di strada", ha vissuto la New York trasgressiva degli anni '80, oltre all'Isola di Wight ai tempi di Hendrix e la Swinging London.
Come nasce il documentario "Pornology New York"?
"Mi sono trasferito a New York nel 1978. In quel periodo mi sono inventato due attività professionali, quella di esploratore urbano e di pornologo per esaminare l'underground di una città e i suoi rapporti con la sessualità , il sesso, il business, la politica. Sono arrivato ai tempi dello studio 54, di Basquiat, Haring e Andy Warhol. Un epoca finita con l'avvento dell'Aids, dello yuppismo e del digitale. Nel 2001 avevo intuito che una serie di locali storici avrebbero chiuso e ho deciso di filmare i club Hellfire, Fuckfactory a cui si è aggiunto il Den of Inquity. Locali fetish e non solo, in cui succedeva di tutto".
Il documentario ritrae con malinconia gli anni '70 e '80.
"Sì, c'è molta nostalgia. Volevo preservare la memoria di un periodo attraverso le immagini, i locali storici della vita underground newyorkese. Hellfire e Fuckfactory, infatti, hanno chiuso nel 2002".
Anche tu hai un ruolo nel film?
"Sì, recito mentre vengo frustato. Sembra buffo, ma mancava l'attore e ho recitato la sua parte. Io mi spoglio e mi masturbo davanti alla macchina da presa. Il pornologo deve vivere le esperienza di persona per poterle raccontare. E' un insider".
In Italia ci sono già polemiche per l'uscitadi "Shortbus", figuriamoci cosa sarà per "Pornology".
"La sessualità è talmente sacra e coinvolgente da creare ancora imbarazzo. Il rifiuto di alcuni esercenti per la proiezione di Shortbus ne è la prova. Tecnicamente i contenuti porno dei due film sono simili, a parte un paio di scene più hard in Pornology. In ‘Shortbus' il sesso è vero, non mi stupisce il desiderio di censura. Anche per ‘Ultimo tango a Parigi' c'erano stati problemi".
E' già stato distribuito in Usa?
"No, stiamo trattando. Oltre alla director's cut che prevede scene di sesso esplicito, lo stiamo adattando per una versione soft televisiva. Poi uscirà anche il dvd con materiale extra che diventerà oggetto di studio, culto e memoria".
Hai già fatto delle proiezioni in Italia?
"Milano e Roma saranno le prossime tappe. A Genova era stato presentato al Teatro Hop altrove e alla scuola di cinema Lobowski. Su settanta persone più della metà è uscita prima della fine, tutti giovani. Erano rimasti colpiti".
Ti è piaciuto "Shortbus"?
"E' una gradevole e coraggiosa una favola sul sesso. ‘Pornology' è più politico e reale, è un documentario. Ad esempio affermo che Giuliani e altre forze conservatrici hanno distrutto l'underground che ha ucciso NY".
In attesa di "Pornology", hai in programma qualche visita in Italia?
"Il 16 dicembre sarò a Roma per la presentazione di 'De masturbazione', edito da Malatempora, alla Mondo Bizzarro Gallery. Una raccolta di aforismi con foto e illustrazioni fra 800 e 900. Un libro sulla masturbazione con citazioni colte. Una fra tutte, ‘invece di cocaina meglio morire di seghe' di Cesare Pavese. E se lo dice lui..."
Eleonora Bianchini
Si dice "Shortbus" e tira aria di censura. Mentre nelle sale esce il film cult in cui il sesso sul set di fa sul serio, alcuni esercenti italiani si rifiutano di proiettarlo e temporeggiano sull'uscita nelle sale. Qualcosa di simile, o di molto peggio, aspetta Michele Capozzi, teorico della pornologia e regista di "Pornology New York", il lungometraggio che serpeggia nei circuiti underground americani. Capozzi ha fatto della pornologia la sua professione. Genovese, laureato in legge e scienze sociali a cui si è aggiunta la qualifica in "saggezza di strada", ha vissuto la New York trasgressiva degli anni '80, oltre all'Isola di Wight ai tempi di Hendrix e la Swinging London.
Come nasce il documentario "Pornology New York"?
"Mi sono trasferito a New York nel 1978. In quel periodo mi sono inventato due attività professionali, quella di esploratore urbano e di pornologo per esaminare l'underground di una città e i suoi rapporti con la sessualità , il sesso, il business, la politica. Sono arrivato ai tempi dello studio 54, di Basquiat, Haring e Andy Warhol. Un epoca finita con l'avvento dell'Aids, dello yuppismo e del digitale. Nel 2001 avevo intuito che una serie di locali storici avrebbero chiuso e ho deciso di filmare i club Hellfire, Fuckfactory a cui si è aggiunto il Den of Inquity. Locali fetish e non solo, in cui succedeva di tutto".
Il documentario ritrae con malinconia gli anni '70 e '80.
"Sì, c'è molta nostalgia. Volevo preservare la memoria di un periodo attraverso le immagini, i locali storici della vita underground newyorkese. Hellfire e Fuckfactory, infatti, hanno chiuso nel 2002".
Anche tu hai un ruolo nel film?
"Sì, recito mentre vengo frustato. Sembra buffo, ma mancava l'attore e ho recitato la sua parte. Io mi spoglio e mi masturbo davanti alla macchina da presa. Il pornologo deve vivere le esperienza di persona per poterle raccontare. E' un insider".
In Italia ci sono già polemiche per l'uscitadi "Shortbus", figuriamoci cosa sarà per "Pornology".
"La sessualità è talmente sacra e coinvolgente da creare ancora imbarazzo. Il rifiuto di alcuni esercenti per la proiezione di Shortbus ne è la prova. Tecnicamente i contenuti porno dei due film sono simili, a parte un paio di scene più hard in Pornology. In ‘Shortbus' il sesso è vero, non mi stupisce il desiderio di censura. Anche per ‘Ultimo tango a Parigi' c'erano stati problemi".
E' già stato distribuito in Usa?
"No, stiamo trattando. Oltre alla director's cut che prevede scene di sesso esplicito, lo stiamo adattando per una versione soft televisiva. Poi uscirà anche il dvd con materiale extra che diventerà oggetto di studio, culto e memoria".
Hai già fatto delle proiezioni in Italia?
"Milano e Roma saranno le prossime tappe. A Genova era stato presentato al Teatro Hop altrove e alla scuola di cinema Lobowski. Su settanta persone più della metà è uscita prima della fine, tutti giovani. Erano rimasti colpiti".
Ti è piaciuto "Shortbus"?
"E' una gradevole e coraggiosa una favola sul sesso. ‘Pornology' è più politico e reale, è un documentario. Ad esempio affermo che Giuliani e altre forze conservatrici hanno distrutto l'underground che ha ucciso NY".
In attesa di "Pornology", hai in programma qualche visita in Italia?
"Il 16 dicembre sarò a Roma per la presentazione di 'De masturbazione', edito da Malatempora, alla Mondo Bizzarro Gallery. Una raccolta di aforismi con foto e illustrazioni fra 800 e 900. Un libro sulla masturbazione con citazioni colte. Una fra tutte, ‘invece di cocaina meglio morire di seghe' di Cesare Pavese. E se lo dice lui..."
Eleonora Bianchini
DEMENTIA JOE PRESIDENT OF FREEDONIA
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GIORGIA
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GIORGIA