cimmeno ha scritto:Vivya ha scritto:Ero entrata qua proprio per vedere cosa si diceva qua sulla proposta porno tax.
Innanzitutto dovete pensare che oltre ai dvd e produzioni internet (?) probabilmente alla fine verranno tassate anceh oggettistica e ipotizzando materiale sadomaso.
produzioni internet?
e come fai scusa?
se io apro un servizio su un server rumeno, con gestione carta di credito con una banca di san marino o svizzera o spagnuola, cosa tassi?
l'unica cosa seriamente tassabile sono i servizi di intrattenimento a pagamento (dal vivo, in streaming e su supporto) o l'attività stessa della produzione di materiale hard che, tuttavia, mi sembra sia illegale in italia...
Infatti ho messo il punto interrogativo, perchè questi legiferano su temi e cose che non conoscono.
Non sanno come funziona internet, non sanno come funziona il Mondo della pornografia.
Inoltre, non pensate che pronografia sia solo quelle ormai 4 case rimaste in Italia che sfornano qualche film.
Il mercato pornografico italiano è fatto di tanto DISTRIBUTORI che comprano prodotto sia in Italia che all'Estero e come servizio lo vendono all'ingrosso ai negozi, edicole etc etc.
E' normale non immaginare nemmeno come funziona qualcosa se non ci si è dentro, per cui credo che questi, prima di pensare a mettere tasse, dovrebbero chiamare qualcuno che gli speghi come è composto il mercato attuale italiano, con tanto di dati, e magari dovrebbero anche vedere da vicino come funziona.
Non ho mai capito inoltre cosa è illegale proprio in Italia, credo che sia illegale girare film, ma non produrli, peró di sicuro qua c'è qualcuno che ne sa di più.
Ad ogni modo in questo campo ci si muove sempre tra il lecito perchè rientra in leggi normali del commercio e l'illecito per la particolarità dell'oggetto venduto.
Forse dovrebbero prima decidere appunto di vedere di circoscrivere lecito e illecito e poi magari fare altri passi.
Altra cosa che dovrebbero fare: combattere veramente la PIRATERIA, che per chi lavora onestamente in questo settore è una piaga mica da ridere...anche perchè sempre di più si fa fatica a riconoscere le copie pirata dalle originali, in quante sono complete di bollino SIAE e tutto il resto. L'unico modo per riconoscerle è praticamente conoscere i prezzi all'ingrosso (soprattutto di certi prodotti per i quali si sa che ci sono esclusive che rendono il prezzo di acquisto anche all'ingrosso al primo passaggio su una certa cifra) e quindi appunto è istantaneo riconoscere una copia.
Es il dvd di Paris Hilton: lo hanno sparato fuori all'ingrosso a prezzi alti, e quindi di sicuro non era assolutissimamente possibile averlo in vendita a 9,90 nè a 19,90, ne a 29,90 perchè in ogni caso si sarebbe stati sotto il prezzo di acquisto (anche se preso direttamente in America, cosa peraltro impossibile perchè la distribuzione Europea era in esclusiva a una ditta in Olanda).
Cioè, poi mica pensano a regolamentare...no, solo a sovratassare!
Cmq nessuno mi toglie dalla mante che sia soprattutto una maniera per limitare il giro di affari legato a questo business, per fare in modo che non prolifichi e che la gente spenda meno in queste cose.
Cmq ancora non hanno capito che avere un sexy shop è uguale ad avere quasiasi altro negozio: c'è quello sfigato che fa fatica ad arrivare alla fine del mese e quello che funziona bene dove i proprietari sono commercianti agiati, ma non certo miliardari.
Ma perchè non si tassano un po' loro che prendono vagonate di soldi per scaldare una sedia??