Nuova Melissa P. (Farfalla)

Scatta il fluido erotico...

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monteur
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#16 Messaggio da monteur »

dostum ha scritto:La specialita' del momento ha ispirato un libro "Diario di una webcam girl" (Mursia) : ci si spoglia davanti alla webcam senza mai incontrare i clienti, l'ideale per non sporcarsi troppo corpo e coscienza.


In un indagine sull'utenza universitaria dove si interrogavano gli studenti sui "modi non considerati positivi per sbarcare il lunario", alcune ragazze originarie di Spoleto, hanno raccontato che si prostituivano nella loro cittadina, ma soltanto nel periodo del Festival.
Un altra ragazza che viene da Napoli ma studia a Roma, monipolizza lo spazio gratuito di http://bakeca.it/ e si descrive come una studentessa birichina, quinta di seno, pantaloni 44, e si vende tutto l'anno in un appartamentino di piazzale Clodio.
Ma cerca la redenzione con un film autobiografico, Tra le braccia del demonio che e' ancora in cerca di un produttore.



E' vero che molte fuorisede hanno bisogno davvero di denaro (non capisco a questo punto perche' le famiglie se non possono le mandano fuori) , ma molte altre se si vendono lo fanno per la borsa e abiti firmati, pur vivendo a casa con i genitori.
Un altra ragazza di Treviso, che studia a Venezia, con 3 ore di webcam al giorno guadagna 1500 euro, lo fa' per pagarsi le bollette.
Insomma tra lavoretti di lap dance, e roba varia c'e' chi alla fine del corso universitario si sistema per la vita..
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1500 euro al mese, 3 ore di webcam al dì, o 1500 euro in 3 ore?

cazzo se è la seconda, siamo ai livelli della pantera del tintore :DDD :DDD

cmq non so come si faccia a pagare per vedere e basta una che si spoglia :blankstare: :blankstare: :blankstare:

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The Mongoxxx
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#17 Messaggio da The Mongoxxx »

Questo genere di "libri" serve unicamente per fare statistica:

sono orientati alle pruderie di giovani che credono di leggere (seguendo le righe col loro bravo ditino indice) il non plus ultra dello scandaloso, ma le vendite (per quanto gonfiate) permettono di dire a fine anno "In Italia si legge di più dell'anno scorso e anche degli ultimi anni in generale".


"Ho scritto un libro direttamente sulla carta igienica"

"Pensi di pubblicarlo?"

"Sono circa 3 rotoli"

"Embè?"

"Dipende tutto dal mio intestino"
La verità  non si pulisce i piedi prima di entrare in salotto. (Derek Raymond)

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balkan wolf
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#18 Messaggio da balkan wolf »

nulla di nuovo sotto il sole

GMST da manuale

tette e culi in tv calendari a gogo scrittirici scabrose ohhh come cazzo è che in svezia stan tutti tranquilli invece???

forse prechè chiavano e lo reputano fottutamente normale??? :-)
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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Super Zeta
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#19 Messaggio da Super Zeta »

Se volete un libro veramente brutto sul tema sciroppatevi quello di Michelle Ferrari

Fa venire l'orchite per quanto è banale e noioso

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Inchiostro Simpatico
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#20 Messaggio da Inchiostro Simpatico »

Super Zeta ha scritto:Se volete un libro veramente brutto sul tema sciroppatevi quello di Michelle Ferrari

Fa venire l'orchite per quanto è banale e noioso
Prefazione di Monteur...
Non sottovalutate la potenza di questo utente
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balkan wolf
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#21 Messaggio da balkan wolf »

hahahah

certo che ormai pubblica pure er bruscolinaro in sto paese :-)
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GoreGasm
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#22 Messaggio da GoreGasm »

Un paio d'ore col Brandon Iron e gli passa la voglia di far tutte ste palle di libri che fanno venire il latte alle ginocchia ...
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dostum
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#23 Messaggio da dostum »

Germania, Fucking Berlin dopo un mese
è già  in testa alle classifiche di vendita
Scritto da una siciliana: studentessa di giorno e prostituta di notte. Per pagarsi gli studi

BERLINO - Ai bei tempi, era la «professione» per definizione. E loro erano «le professioniste». Tutti capivano. Ora, sono precarie, come buona parte dei giovani. E Berlino è una loro capitale, raccontata in un romanzo uscito da un mese e che è nelle prime posizioni delle classifiche in Germania, Fucking Berlin. Lo ha scritto Sonia Rossi, nome d'arte di una ragazza siciliana arrivata a 18 anni nella metropoli tedesca per studiare matematica e finita, per ragioni economiche, a prostituirsi part-time: di giorno all'università , di notte tra centri di massaggio e bordelli.

VIOLENZE E TENEREZZE - Quando il sindaco di Berlino diceva che la città  è «povera ma sexy» intendeva altro: Sonia, peró, ha coniugato i due termini. Ha iniziato posando nuda davanti alla web-cam, per un provider di contenuti erotici. Poi, il salto netto verso la prostituzione e verso la doppia vita di studentessa-prostituta, ovviamente all'insaputa dei parenti (in Italia) e degli stessi amici di Berlino. Locali come il massage-parlour Extase, un Fkk-Club (per nudisti) nel quartiere di lusso di Charlottenburg, il Club One, bordello nella zona povera di Wedding erano i suoi luoghi di lavoro. E anche trasferte regolari, a Monaco e Friburgo. Quattro anni di vita orizzontale raccontati in Fucking Berlin. Momenti tristi e difficili, violenze, ma anche tenerezze e complicità  con le ragazze, colleghe, che incontrava durante le notti. E una miniera di storie.

STORIE - Per esempio, il frequentatore regolare che, colpito da infarto, la fa avvertire dalla moglie. Il cliente che entra nel bordello per una quickie (40 euro) mentre la moglie cerca parcheggio. Il giovane padre di famiglia che spinge il passeggino di giorno e la visita di notte. L'anziano che la cerca solo per toccarla. Un'autobiografia erotica, insomma, nella Berlino giovane e disinibita, dove la prostituzione (come in tutta la Germania) non è fuorilegge e le opportunità  di ogni genere sono moltissime. Sonia, ormai, ha smesso il part-time da due anni, l'età  del figlio avuto dal fidanzato. Le mancano un paio di esami e la tesi, poi avrà  la laurea in matematica della Humboldt Università¤t. Soprattutto, è entrata nella classifica dei bestseller con un libro scritto direttamente in tedesco (nel 2001, quando arrivó a Berlino, non ne conosceva quasi una parola): peccato non lo possa raccontare alla mamma.
Ps. Sonia Rossi assicura che, nonostante il part-time e la precarietà , in quegli anni semiclandestini ha regolarmente pagato le tasse.



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Baalkaan hai la machina targata Sassari?

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bellavista
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Re: Nuova Melissa P. (Farfalla)

#24 Messaggio da bellavista »

dostum ha scritto:volte una scopata è come un giro in barca a Montecristo. Ti immagini chissà  che, visto che ne hai sentito tanto favoleggiare e hai aspettato a lungo l'autorizzazione a metterci piede. Un paradiso terrestre. La natura nel suo vigore. Ti sei attrezzata: scarponcini e borraccia. Biancheria di pizzo, invece, per lo sbarco in alcova. Appena comprati, perchè l'occasione merita. Un appuntamento sognato. Alla tal ora del giorno tale io saró lì. E mi accoglierai in tutto il tuo splendore.
Ma se ti limiti a salire lungo il sentiero, vedi attorno a te solo rocce bianche e rosate, farfalle, cespugli, anfratti. Un corpo come tanti altri, un cazzo come tanti altri. Una fonte che non disseta fino in fondo. Devi, invece, arrivata in vetta, guardare il mare, e tornare alle leggende, alle avventure e alle passioni, ai tormenti e ai drammi che da più di un secolo sono il mistero e il fascino di quest'isola. Allora, ti sembrerà  che persino le grida dei gabbiani córsi siano, in realtà , il canto delle diomedee. In uno squarcio fra il pietrisco e i pini, sul mare trasparente la barca è diventata un modellino appoggiato su uno specchio. In lontananza, sagome di altre isole.
L'eccitazione è anche un punto di vista, capace di cambiare il tuo orizzonte.



Pagine 128

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Se questa è l'anticipazione mi pare il classico libretto inutilmente pretenzioso.

Tutte queste ragazzette che vogliono fare le scrittrici erotiche non avendo ne le doti da scrittrice (non che io le abbia, e per questo non mi metto a scrivere libri ;) ) ne tanto meno avventure erotiche degne di essere raccontate.

Allora, ti sembrerà  che persino le grida dei gabbiani córsi siano, in realtà , il canto delle diomedee. In uno squarcio fra il pietrisco e i pini, sul mare trasparente la barca è diventata un modellino appoggiato su uno specchio.

Ma vaccaghè va :lol:

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Antonchik
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Re: Nuova Melissa P. (Farfalla)

#25 Messaggio da Antonchik »

bellavista ha scritto:
dostum ha scritto:volte una scopata è come un giro in barca a Montecristo. Ti immagini chissà  che, visto che ne hai sentito tanto favoleggiare e hai aspettato a lungo l'autorizzazione a metterci piede. Un paradiso terrestre. La natura nel suo vigore. Ti sei attrezzata: scarponcini e borraccia. Biancheria di pizzo, invece, per lo sbarco in alcova. Appena comprati, perchè l'occasione merita. Un appuntamento sognato. Alla tal ora del giorno tale io saró lì. E mi accoglierai in tutto il tuo splendore.
Ma se ti limiti a salire lungo il sentiero, vedi attorno a te solo rocce bianche e rosate, farfalle, cespugli, anfratti. Un corpo come tanti altri, un cazzo come tanti altri. Una fonte che non disseta fino in fondo. Devi, invece, arrivata in vetta, guardare il mare, e tornare alle leggende, alle avventure e alle passioni, ai tormenti e ai drammi che da più di un secolo sono il mistero e il fascino di quest'isola. Allora, ti sembrerà  che persino le grida dei gabbiani córsi siano, in realtà , il canto delle diomedee. In uno squarcio fra il pietrisco e i pini, sul mare trasparente la barca è diventata un modellino appoggiato su uno specchio. In lontananza, sagome di altre isole.
L'eccitazione è anche un punto di vista, capace di cambiare il tuo orizzonte.



Pagine 128

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Se questa è l'anticipazione mi pare il classico libretto inutilmente pretenzioso.

Tutte queste ragazzette che vogliono fare le scrittrici erotiche non avendo ne le doti da scrittrice (non che io le abbia, ma io non mi metto a scrivere libri ;) ) ne tanto meno avventure erotiche degne di essere raccontate.

Allora, ti sembrerà  che persino le grida dei gabbiani córsi siano, in realtà , il canto delle diomedee. In uno squarcio fra il pietrisco e i pini, sul mare trasparente la barca è diventata un modellino appoggiato su uno specchio.

Ma vaccaghè va :lol:
non c'è niente da fare, il bellavista è sempre lo specchio della verità . :)
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.

Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.

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#26 Messaggio da monteur »

Inchiostro Simpatico ha scritto:
Super Zeta ha scritto:Se volete un libro veramente brutto sul tema sciroppatevi quello di Michelle Ferrari

Fa venire l'orchite per quanto è banale e noioso
Prefazione di Monteur...
se avessi fatto io la prefazione avrebbero censurato tutto il libro :DDD

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#27 Messaggio da Silente »

Dio mio! Quasi quasi ti chiederei la prefazione del prossimo che sto scrivendo...
Non sapessi già  a chi chiedere. ;-)

:050 SIL di rose ornata :050
Scrivo per vivere,
scrivo per sognare,
scrivo per vivere quello che ora posso solo sognare,
ed anche ciò che un giorno tornerò a vivere.

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dostum
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#28 Messaggio da dostum »

Charlotte Roche: Feuchtgebiete (Zone Umide)

Erotismo e disgusto:
il mio neofemminismo
Charlotte Roche: «Ho restituito il corpo alle donne»
BERLINO " L'incipit conta, in un libro. In questo di Charlotte Roche " Zone umide " conta più che in altri: «Che io ricordi, ho sempre avuto le emorroidi. Per molti anni ho pensato fosse meglio non dirlo a nessuno».

Leggerezza un po' proustiana per contenuti scioccanti. Soprattutto, peró, è l'apertura immediata di una finestra sul corpo, sulla malattia, sul disgusto, sulle cosiddette parti intime femminili che non si chiude nemmeno nell'ultima pagina. Forse, il racconto del femminismo del Ventunesimo Secolo. Anzi, il suo manifesto. «Sì, quando ho iniziato a scriverlo la mia idea era quella " dice Roche, 30 anni, dalla sua casa di Colonia, dove vive con il marito e una figlia ". Scrivere qualcosa per liberare le donne da una costrizione, per renderle meno schiave in fatto di odori, sesso, corpo, organi. In questo senso è un manifesto, anche se poi ha preso la forma del racconto». In effetti, il volume (Feuchtgebiete il titolo in tedesco) è davvero diventato un manifesto per le ragazze della Germania: ha ormai venduto oltre un milione di copie dalla primavera scorsa, è stato il primo e unico libro in tedesco a guidare la classifica di Amazon, le teenager ne parlano, i giovani ci organizzano dibattiti.


La rivista letteraria britannica Granta ha scritto che evoca, non solo per la forza di rottura ma anche per la capacità  narrativa, la voce di J.D. Salinger de Il giovane Holden, la perversione di James G. Ballard in Crash, l'agenda femminista di Germaine Greer ne L'eunuco femmina. «àˆ fantastico " dice Roche, finora una conduttrice televisiva in diverse reti nazionali, soprattutto in programmi destinati ai giovani ". Per strada, le ragazzine mi riconoscono ma non mi chiamano per nome, nonostante da anni mi vedano in tv. Mi dicono "tu sei quella che ha scritto Feuchtgebiete"». La protagonista di Zone umide (in Italia uscirà  il 22 ottobre da Rizzoli) è Helen Memel, una diciottenne con numerose esperienze sessuali di diverso genere, sfrontata con il prossimo, esplicita con il suo corpo e soprattutto non conformista in fatto di mode e di obblighi sociali. Tutto inizia quando, depilandosi, si ferisce le emorroidi, è ricoverata in ospedale, viene operata (due volte) e deve dunque restare a letto per qualche giorno. Il racconto tratta della permanenza di Helen in ospedale; dei suoi sforzi per provocare e fare innamorare l'infermiere; della necessità  di riempire il tempo trattando noccioli di avocado da usare poi a scopo di masturbazione; del bisogno di «andare di corpo», come dicono irritandola le infermiere, dopo l'operazione. E dell'ossessione di rimettere assieme i suoi genitori, da tempo separati. Attorno a questo, le azioni e le riflessioni fulminanti di una teenager che ha scritto le sue regole. O almeno ha gettato alle ortiche quelle codificate. I punti forti del manifesto per la liberazione del corpo femminile dagli obblighi dell'igiene passano per il sesso.

«Ma non visto nel solito modo " precisa Roche ". C'è chi sostiene che il mio sia un libro pornografico. E io lo accetto, ho voluto che fosse sexy e divertente. Ma occorre aggiungere che non è solo pornografico. àˆ anche disgustoso, nel senso che al sexy fa seguire il disgusto, ad esempio le emorroidi. Perchè la donna è una cosa sola, non è unicamente sesso profumato, è anche altro, va in bagno, si ammala, sanguina. Non riconoscere e non parlare di questa sua parte limita e costringe la donna». Questo, dunque, è il punto di partenza del femminismo di Charlotte Roche e di Zone umide: una donna intera opposta a una idealizzata e falsificata da scuola, famiglia, religione, pubblicità , posto di lavoro. «La gente si lamenta perchè la società  si occupa troppo di sesso, e mi chiede se c'era proprio bisogno di un altro libro sull'argomento " spiega ". Ma il sesso che imperversa è sesso super-pulito, da supermodel, che non ha niente a che fare con la vita. Un sesso falso. Io voglio demistificare il corpo della donna per rompere questa menzogna. Andare in bagno e parlare di diarrea con il proprio partner è importante quanto parlare d'amore. Meglio il sesso che sbaglia, che fallisce piuttosto che il sesso finto che non esiste».

L'igiene, insomma, limita la sessualità . «Certo, è un limite. Prendiamo il profumo. Personalmente non lo sopporto, non lo metto mai, e quando entro al piano terra dei grandi magazzini, quello dei cosmetici, devo uscire subito a prendere una boccata d'aria. Ma, a parte me, non c'è dubbio che il sesso sia sempre migliore con l'odore naturale dei corpi. Una donna non dovrebbe preoccuparsi dei suoi umori. Sono sicura che chi mi ha amato lo abbia fatto perchè ha amato il mio odore». La prima rottura di Zone umide con il femminismo delle generazioni precedenti è dunque questa: è meno politico e più personale, più attento al corpo della donna, al sesso non patinato, anche alla pornografia. E vede la donna nella sua interezza.

Ma ce n'è un'altra: l'uomo non è necessariamente un bruto. «Sono femminista nello stomaco " dice la scrittrice-conduttrice ". Sono cresciuta con una madre femminista politica di sinistra. Ma la differenza con lei e con femministe come Alice Schwarzer è che loro vedono la donna sempre vittima dell'uomo. Io, invece, a 30 anni, non vedo ogni maschio come un cattivo. I miei uomini li ho sempre scelti in modo femminista, nessuno di loro ha mai neanche pensato, per esempio, di dirmi che non devo lavorare. Sa qual è stato uno dei problemi? Che molte delle femministe note sono lesbiche: per loro è difficile capire le eterosessuali e ancora più difficile è parlargli. Credono che le donne sui tacchi siano cretine». Dunque: niente profumo, «al massimo un deodorante inodore», zero obblighi di depilazione in ogni parte del corpo, nessuna vergogna per i brufoli e le malattie, sesso a 360 gradi. Ma anche tacchi alti, «certo che li porto, mi piace essere bella per mio marito», doccia e shampoo, «giuro, la faccio ogni mattina», e famiglia la più unita possibile, «perchè la mia esperienza mi dice che un figlio di genitori separati si porta dietro per sempre la speranza che un giorno tornino assieme, e soffre». àˆ questo un manifesto generazionale, Il giovane Holden degli anni Duemila, ora che dalla Germania si espande nel mondo? «Non oso sperarlo. Non lo so. O forse lo spero». Beh, il nuovo femminismo sarà  pure un po' ambizioso. «Già , io lo sono molto, e anche arrogante, almeno sul lavoro. Quindi dico vedremo».



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