Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

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GeishaBalls
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1486 Messaggio da GeishaBalls »

Boh, non so a quali serie ti riferisci, certo Peaky Blinders rende simpatici dei criminali schifosi, altre sono dalla parte della legge.

Tu vedi incongruenza, io vedo prodotti per un pubblico differenziato. Ecco, diciamola così: non credo ci sia una lobby del politically correct, credo che ci sia una parte di pubblico che è sensibile si temi e gli vada proposto qualcosa di adeguato.

Sulla serie documentario di Epstein non si riesce a parteggiare per un ricco che da 200 dollari per farsi massaggiare da una tredicenne e poi farsi toccare.

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Desmond
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1487 Messaggio da Desmond »

GeishaBalls ha scritto:
02/07/2020, 22:30
Boh, non so a quali serie ti riferisci, certo Peaky Blinders rende simpatici dei criminali schifosi, altre sono dalla parte della legge.

Tu vedi incongruenza, io vedo prodotti per un pubblico differenziato. Ecco, diciamola così: non credo ci sia una lobby del politically correct, credo che ci sia una parte di pubblico che è sensibile si temi e gli vada proposto qualcosa di adeguato.

Sulla serie documentario di Epstein non si riesce a parteggiare per un ricco che da 200 dollari per farsi massaggiare da una tredicenne e poi farsi toccare.
Mi riferisco alla serie polacca, 365days. È innegabile che promuova una idea di "rapporto" uomo-donna diversa rispetto a quella del movimento #meetoo. Il fatto che sia la serie di maggiore successo, fa pensare...

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Desmond
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1488 Messaggio da Desmond »

Altri esempi sparsi di “politicamente corretto” strano:
- Novartis che mostra sul logo della ditta la bandiera arcobaleno, e allo stesso tempo viene condannata a pagare centinaia di milioni di dollari per corruzione di medici.
- Bayer, idem come sopra. LGBT “friendly” durante il mese di giugno, sempre in giugno paga 10 miliardi per chiudere lo scandalo glicosolfati.
- Ci metto anche il Valencia Club de Futbol, che nel 2019 ha fatto campagne super-politicamente corrette, per poi perdere malamente con l’ultima in classifica con un risultato ridicolmente rotondo che i bookmakers pagavano 1 a 10...

Ecco Netflix per me è un po’ cosí...

manigliasferica
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1489 Messaggio da manigliasferica »

OSCAR VENEZIA ha scritto:
28/06/2020, 6:37
GiarneseUmnberto ha scritto:
28/06/2020, 6:09
una tizia entra in un saloon di bellezza e chiede di farsi lo sbiancamento anale non vorrei che poi la considerassero razzista.
Io personalmente quando dico ‘ negro” , “ serva” invece di colf, eccetera eccetera la vivo come uno sberleffo libertario a chi vuole irregimentare e codificare il parlare e la personalissima scelta delle parole. Tutta l’invettiva e’ nei confronti della dittatura del politicamente corretto.in effetti nell adesione entusiasta a queste cose c’è , almeno in Italia, molto conformismo furbo ed ipocrita. Ho sempre reinterpretato certe regole della buona educazione in senso sostanziale e poco ipocrita. Vorrei vedere quanti hanno un dipendente negro che chiamano “ di colore” e poi si fanno dare del lei è gli danno del tu.
I negri preferiscono altre forme di rispetto piu’ vere.
Chiaro che se devo assumere una non gli dico in faccia mi serve una serva. Donna di servizio se la fa andare bene se no vaffanculo
Oscar spieghi quella frase?
Tu chiami negro, serva, zingaro, muso giallo, terrone etc chi e in che situazione?
1) nella tua testa e basta. Vedi per strada una persona di colore, e dentro la tua testa pensi "ecco un negro". Però nella vita reale non lo chiami così.
2) con amici e persone che conosci. tutto quindi safe come situazione.
3) con tutti, in qualunque situazione, al bar sul tram sul lavoro con sconosciuti. "questo è il signor Smith, vuole fare affari con noi" Oscar Venezia: "piacere signor Smith. Certo che voi negri avete proprio un sorriso durbans!"

se i punti sono 1 e 2. Ok...hai scoperto l'acqua calda.

ma se ti comporti come il punto 3...racconta racconta chissà quanti episodi avrai da raccontarci, perchè non è che tutti la prendono bene sta cosa di essere chiamati "negro, zingaro etc" da sconosciuti o no. Alcuni si alterano.

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OSCAR VENEZIA
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1490 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Punti 1) e 2). Non e’ tanto la scoperta dell’acqua calda. 3) Dipende.
La parte importante e’ che ho precisato che mi dirigo verso forme di rispetto sostanziale e sentito e
non calate dall’alto.
Ti ho fatto l’esempio di chi usa tutti questi termini improbabili e poi ristabilisce una gerarchia attraverso il tu//lei tanto li il politicamente corretto li non e’ ancora arrivato.
Se c’è un africano o un africana ( anche bottana) per me quelli sono un signore è una signora ( negri).
Sono uno spirito libero difficile descrivermi in poche righe e capirmi dopo anni di lavaggio del cervello con shampoo cattocomunista. Per alcuni posso essere un cafone altri quando capiscono se donne si innamorano immancabilmente gli uomini mi ammirano

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Salieri D'Amato
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1491 Messaggio da Salieri D'Amato »

Desmond ha scritto:
03/07/2020, 7:35
Altri esempi sparsi di “politicamente corretto” strano:
- Novartis che mostra sul logo della ditta la bandiera arcobaleno, e allo stesso tempo viene condannata a pagare centinaia di milioni di dollari per corruzione di medici.
- Bayer, idem come sopra. LGBT “friendly” durante il mese di giugno, sempre in giugno paga 10 miliardi per chiudere lo scandalo glicosolfati.
- Ci metto anche il Valencia Club de Futbol, che nel 2019 ha fatto campagne super-politicamente corrette, per poi perdere malamente con l’ultima in classifica con un risultato ridicolmente rotondo che i bookmakers pagavano 1 a 10...

Ecco Netflix per me è un po’ cosí...
Ma che discorsi fai, il politicamente corretto viene usato nella comunicazione, quasi sempre perchè imposto da un certo sentire comune, movimenti d'opinione o censure. Non vuol dire che chi usa una comunicazione politicamente corretta sia anche corretto fiscalmente e moralmente, insomma che siano tutte bravissime persone. Tra l'altro mostrare la bandiera arcobaleno più che politicamente corretto direi che è una semplice ruffianeria per accattivarsi un'ampia quota di potenziali clienti sensibili a questi simboli solidali.

Io per esempio che mi reputo una discreta persona, nel mio linguaggio sono politicamente scorretto.
La via più breve tra due cuori è il pene

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1492 Messaggio da GiarneseUmnberto »

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pure la sirenetta è considerata razzista

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Desmond
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1493 Messaggio da Desmond »

Salieri D'Amato ha scritto:
03/07/2020, 9:43
Ma che discorsi fai, il politicamente corretto viene usato nella comunicazione, quasi sempre perchè imposto da un certo sentire comune, movimenti d'opinione o censure. Non vuol dire che chi usa una comunicazione politicamente corretta sia anche corretto fiscalmente e moralmente, insomma che siano tutte bravissime persone.
Ho lavorato per diverse grandi multinazionali, cosiddette "big corporations" (ditte da 200 miliardi di dollari capitalizzazione, tanto per capirci). Ti posso assicurare che più portano avanti politiche "progressiste" e iniziative "politicamente corrette" e più sono marce e disoneste. Più organizzano seminari sulle molestie e sulle pari opportunità, più bisogna aprire le gambe e dare via il culo per far carriera... discorso lungo...

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Salieri D'Amato
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1494 Messaggio da Salieri D'Amato »

Desmond ha scritto:
03/07/2020, 21:44
Salieri D'Amato ha scritto:
03/07/2020, 9:43
Ma che discorsi fai, il politicamente corretto viene usato nella comunicazione, quasi sempre perchè imposto da un certo sentire comune, movimenti d'opinione o censure. Non vuol dire che chi usa una comunicazione politicamente corretta sia anche corretto fiscalmente e moralmente, insomma che siano tutte bravissime persone.
Ho lavorato per diverse grandi multinazionali, cosiddette "big corporations" (ditte da 200 miliardi di dollari capitalizzazione, tanto per capirci). Ti posso assicurare che più portano avanti politiche "progressiste" e iniziative "politicamente corrette" e più sono marce e disoneste. Più organizzano seminari sulle molestie e sulle pari opportunità, più bisogna aprire le gambe e dare via il culo per far carriera... discorso lungo...
Appunto, quindi sai che il politicamente corretto è solo il linguaggio, l'immagine di facciata, che niente ha a che vedere con le politiche e il comportamento aziendale.

Se hai tempo e voglia invece qualche tuo aneddoto sarebbe interessante.
La via più breve tra due cuori è il pene

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OSCAR VENEZIA
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1495 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Altro campo in cui mi diverto ad infrangere i tabù’ del politicamente corretto e’ l’età.
“ Ha suonato la vecchia del secondo piano ! “ Per esempio.
Tempo fa ad una visita diciamo sportiva un medico mi voleva dire che i numeri delle varie analisi erano anche meglio di quelli di qualcuno 18 o 20 anni nonostante io non avessi piu’ quell’età.
Se ne e’ uscito dicendo “ sono valori positivi anche considerando che lei un certo percorso esistenziale l’ha fatto” Ma vaffanculo va

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Lebowski
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1496 Messaggio da Lebowski »

Salieri D'Amato ha scritto:
03/07/2020, 23:35
Desmond ha scritto:
03/07/2020, 21:44
Salieri D'Amato ha scritto:
03/07/2020, 9:43
Ma che discorsi fai, il politicamente corretto viene usato nella comunicazione, quasi sempre perchè imposto da un certo sentire comune, movimenti d'opinione o censure. Non vuol dire che chi usa una comunicazione politicamente corretta sia anche corretto fiscalmente e moralmente, insomma che siano tutte bravissime persone.
Ho lavorato per diverse grandi multinazionali, cosiddette "big corporations" (ditte da 200 miliardi di dollari capitalizzazione, tanto per capirci). Ti posso assicurare che più portano avanti politiche "progressiste" e iniziative "politicamente corrette" e più sono marce e disoneste. Più organizzano seminari sulle molestie e sulle pari opportunità, più bisogna aprire le gambe e dare via il culo per far carriera... discorso lungo...
Appunto, quindi sai che il politicamente corretto è solo il linguaggio, l'immagine di facciata, che niente ha a che vedere con le politiche e il comportamento aziendale.

Se hai tempo e voglia invece qualche tuo aneddoto sarebbe interessante.
credo che voglia mettere in correlazione diretta le due cose.
ma non vale solo per le aziende.

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1497 Messaggio da Drogato_ di_porno »

La pubblicità sessista di Torino Cronaca

Europa Verde di Torino ha segnalato sulla sua pagina facebook la pubblicità sessista di un giornale del capoluogo Piemontese che si chiama Torino Cronaca e che per pubblicizzare il cambio di formato e il costo del quotidiano non ha pensato di meglio che pubblicare la foto di una donna in minigonna e farle dire “Seguimi… ho la minigonna”. “Vuoi vincere fino a un milione? Seguimi, da oggi ho la minigonna…”, si legge nel manifesto mentre nella prima pagina pubblicata si informa sul costo del quotidiano (“in edicola a 60 centesimi”) e si aggiunge che il nuovo formato è “Agile, elegante… e maneggevole…”. «Noi Verdi-Europa Verde Torino siamo assolutamente contrari a campagne pubblicitarie che sfruttino il corpo della donna per diffondere ulteriori modelli sociali irrealistici e sessisti. Ci appelliamo quindi alle edicole per smettere di affissare locandine diseducative, prendendo così una forte posizione contraria alle #discriminazioni di genere», scrive il partito su Facebook.
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Il giornale Torino Cronaca o Torino Cronacaqui, come viene chiamato, non ha pubblicato sulla sua pagina facebook la pubblicità. Di certo l’iniziativa del giornale non è nuovissima. Questa era una delle pubblicità del lancio dell’Unità all’epoca in cui era direttrice Concita De Gregorio:
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"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1498 Messaggio da GeishaBalls »

Desmond ha scritto:
03/07/2020, 6:47
GeishaBalls ha scritto:
02/07/2020, 22:30
Boh, non so a quali serie ti riferisci, certo Peaky Blinders rende simpatici dei criminali schifosi, altre sono dalla parte della legge.

Tu vedi incongruenza, io vedo prodotti per un pubblico differenziato. Ecco, diciamola così: non credo ci sia una lobby del politically correct, credo che ci sia una parte di pubblico che è sensibile si temi e gli vada proposto qualcosa di adeguato.

Sulla serie documentario di Epstein non si riesce a parteggiare per un ricco che da 200 dollari per farsi massaggiare da una tredicenne e poi farsi toccare.
Mi riferisco alla serie polacca, 365days. È innegabile che promuova una idea di "rapporto" uomo-donna diversa rispetto a quella del movimento #meetoo. Il fatto che sia la serie di maggiore successo, fa pensare...
Fa pensare che ci sia una parte di pubblico la apprezza e che non esista la “dittatura del PC”

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1499 Messaggio da cicciuzzo »

a furia di scavare arriveremo al classico "il più pulito ha la rogna". chiunque di noi ha fatto battute e allusioni nella vita: sulle donne, sui politici, sui gay, sugli eccentrici, sugli slavi, sui neri ecc..... la differenza credo sia nel rendere sistematico il pensiero, portandolo al livello dello sfregio a prescindere. un venezia o un bellavista che parlono di negri in rapporto al loro QI sono razzisti, altro che politicamente scorretti. fare la battuta, o la pubblicità su e con una ragazza in minigonna e tacciarla di sessismo è una minchiata solenne
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1500 Messaggio da Salieri D'Amato »

cicciuzzo ha scritto:
04/07/2020, 8:11
a furia di scavare arriveremo al classico "il più pulito ha la rogna". chiunque di noi ha fatto battute e allusioni nella vita: sulle donne, sui politici, sui gay, sugli eccentrici, sugli slavi, sui neri ecc..... la differenza credo sia nel rendere sistematico il pensiero, portandolo al livello dello sfregio a prescindere. un venezia o un bellavista che parlono di negri in rapporto al loro QI sono razzisti, altro che politicamente scorretti. fare la battuta, o la pubblicità su e con una ragazza in minigonna e tacciarla di sessismo è una minchiata solenne
La pubblicità della ragazza in minigonna si può leggere come sessista, poi andrebbe valutato il grado di sessismo (a parer mio minimo e simpatico). Ma la cosa buffa è che spesso si vede che a dare queste notizie di presunti sessismi siano "giornaliste" vestite minimalmente, con decoltè in bellavista e inquadrature che insistono sulla scollatura, che è un chiato tentativo di accattivarsi l'utenza molto più sessista del fatto che vogliono denunciare.
Si fanno le pulci alle pubblicità quando poi nelle trasmissioni di ogni genere si vede una massiccia strumentalizzazione del corpo femminile e sessismo a go go.

Personalmente non da fastidio, anzi in molti casi apprezzo; a mio avviso son sempre le sfumature (eccessi) che fanno la differenza, non si può pretendere di avere solo il bianco e il nero.
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