
[O.T.] Tabacco & Celluloide (il salotto buono di SZ)
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
- Mavco Pizellonio
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 10827
- Iscritto il: 04/03/2007, 19:19
- Località: Fortezza Bastiani
Per celebrare le prime 100 pagine del locale (vi ricordate quando non era che un salotto?)
[i:b5958c5c36]Ma allora io non sapevo se amavo o odiavo la sigaretta
e il suo sapore e lo stato in cui la nicotina mi metteva.
Quando seppi di odiare tutto ciò fu peggio. E lo seppi a
vent'anni circa. Allora soffersi per qualche settimana di un
violento male di gola accompagnato da febbre. Il dottore
prescrisse il letto e l'assoluta astensione dal fumo. Ricordo
questa parola assoluta! Mi ferà e la febbre la colorà: Un vuoto
grande e niente per resistere all'enorme pressione che
subito si produce attorno ad un vuoto.
Quando il dottore mi lasciò, mio padre (mia madre era
morta da molti anni) con tanto di sigaro in bocca restò
ancora per qualche tempo a farmi compagnia.
Andandosene, dopo di aver passata dolcemente la sua mano
sulla mia fronte scottante, mi disse:
- Non fumare, veh!
Mi colse un'inquietudine enorme. Pensai: "Giacché mi fa
male non fumerò mai piàº, ma prima voglio farlo per l'ultima
volta".[/i:b5958c5c36]
[i:b5958c5c36]Penso che la sigaretta abbia un gusto piຠintenso
quand'è l'ultima. Anche le altre hanno un loro gusto
speciale, ma meno intenso. L'ultima acquista il suo sapore
dal sentimento della vittoria su sé stesso e la speranza di un
prossimo futuro di forza e di salute. Le altre hanno la loro
importanza perché accendendole si protesta la propria
libertà e il futuro di forza e di salute permane, ma va un po'
piຠlontano.[/i:b5958c5c36]
da
Italo Svevo - La coscienza di Zeno
[i:b5958c5c36]Ma allora io non sapevo se amavo o odiavo la sigaretta
e il suo sapore e lo stato in cui la nicotina mi metteva.
Quando seppi di odiare tutto ciò fu peggio. E lo seppi a
vent'anni circa. Allora soffersi per qualche settimana di un
violento male di gola accompagnato da febbre. Il dottore
prescrisse il letto e l'assoluta astensione dal fumo. Ricordo
questa parola assoluta! Mi ferà e la febbre la colorà: Un vuoto
grande e niente per resistere all'enorme pressione che
subito si produce attorno ad un vuoto.
Quando il dottore mi lasciò, mio padre (mia madre era
morta da molti anni) con tanto di sigaro in bocca restò
ancora per qualche tempo a farmi compagnia.
Andandosene, dopo di aver passata dolcemente la sua mano
sulla mia fronte scottante, mi disse:
- Non fumare, veh!
Mi colse un'inquietudine enorme. Pensai: "Giacché mi fa
male non fumerò mai piàº, ma prima voglio farlo per l'ultima
volta".[/i:b5958c5c36]
[i:b5958c5c36]Penso che la sigaretta abbia un gusto piຠintenso
quand'è l'ultima. Anche le altre hanno un loro gusto
speciale, ma meno intenso. L'ultima acquista il suo sapore
dal sentimento della vittoria su sé stesso e la speranza di un
prossimo futuro di forza e di salute. Le altre hanno la loro
importanza perché accendendole si protesta la propria
libertà e il futuro di forza e di salute permane, ma va un po'
piຠlontano.[/i:b5958c5c36]
da
Italo Svevo - La coscienza di Zeno
Il mio stile è vecchio
come la casa di Tiziano
a Pieve di Cadore
come la casa di Tiziano
a Pieve di Cadore
- PhilippeMexes5
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 6672
- Iscritto il: 06/05/2006, 14:19
- Località: Urbe immortale
- Gabriele79
- Impulsi superiori
- Messaggi: 1223
- Iscritto il: 08/11/2005, 23:21
- Località: Ancona - Italia
- The Mongoxxx
- Veterano dell'impulso
- Messaggi: 2877
- Iscritto il: 14/04/2007, 21:16
- Località: Isole Fær Øer
SAMIZDAT n°6
(ovvero The Negro Boy)
L'invito è arrivato qui in ufficio una settimana fa, per telefono,
mentre HB ed io cercavamo di far quadrare i conti
usando qualche virgola, un po' d'inchiostro e tanta immaginazione.
Una voce di donna attraverso il capolavoro di Meucci.
Ho inserito il viva voce.
Ho inserito un caricatore nella mia pistola.
La donna parlava a nome anche del marito, una coppia che conosco bene, sposata da qualche
anno. Lei è un'ottima cuoca ed è in possesso di un paio di gambe da perderci la ragione.
Lui è un buon conversatore, amante della musica blues e di Dalì (che insieme non c'entrano
un cazzo, ma ognuno se le sceglie da sè le proprie passioni, dopotutto)
La donna mi dice ch'è un bel pezzo che non mi faccio vivo, ecco il motivo della
telefonata e dell'invito a cena.
HB si è stretto nelle spalle, accendendosi una sigaretta e chiudendo sotto una riga nera
i conti di Novembre.
"Vogliamo anche mostrarti il nostro ultimo acquisto" ha detto la donna.
Pensavo un nuovo televisore, un divano o un vibratore a doppia testa.
"No, no," ha detto ridendo, "Niente del genere. Abbiamo adottato un ragazzino".
Mi ha spiegato che di figli naturali non ne possono avere, perchè lui non ha abbastanza spermatozoii
o se li ha sono troppo freddi o nel posto sbagliato, una cosa del genere. Il ragazzino ha già
otto anni,ma con quelli grandicelli è più facile - mi ha spiegato - perchè quando sono un po'
cresciuti non se li piglia nessuno. Loro invece sono molto felici. E ha ritenuto di dovermi
avvisare di un particolare.
"E' di colore".
"Di quale colore?" ho domandato.
"Nero. Tendente al viola, se la luce cade in un certo modo".
Li conosco, quei due. Finti impegnati e intellettuali di ritorno. Facile che l'abbiano scelto
perchè faceva pendant con la tappezzeria. Ma devo ammettere che con me sono sempre molto
gentili...
Ho riagganciato.
"Amici tuoi?" ha domandato HB.
"Una versione riveduta e corretta".
"Ti serve una copertura?"
"Speriamo di no".
° ° °
Così siamo a tavola. Cibi buoni e vino come piovesse.
Lei indossa scampoli di stoffa nei punti strategici, come se il suo florido corpo se ne stesse
in agguato dietro un sipario in attesa che lo spettacolo raggiunga il climax. Lui non sa di
niente come al solito, ma è un buon cristiano, sempre pronto a darti una mano (perchè tu
gliela possa baciare...)
Per tutta la cena non si parla d'altro che di arte e bambini, due degli argomenti che detesto
di più, ma in fin dei conti sono solo un ospite.
"Paulo è un ragazzino molto intelligente" fa lui, "Ne ha viste di tutti i colori, prima di
arrivare qui".
"Anch'io" gli dico, "Non hai idea del traffico che c'è là fuori stasera".
Lei ride. Lei va matta per il mio cinismo. Forse è per questo - penso - che non perde occasione
per mostrarmi le gambe.
"E non sai la fortuna," insiste lui, "nell'averlo preso di colore..."
Prima che io possa chiedere spiegazioni, lei si è alzata venendomi accanto, premendo forte
una gamba contro il mio fianco, come uno splendido fucile a tracolla che deve aver fatto fuori
già un bel po' di uomini, prima di questo. "Ho sentito del locale che hai aperto coi tuoi
soci" mi dice, "E delle feste e le serate che organizzate...Non è che hai un invito anche per
noi?"
"Adesso il ragazzino dov'è?" chiedo, tirando fuori da una tasca 2 inviti firmati da HB.
"E' fuori in giardino" mi risponde l'uomo a cui un giorno quelle gambe risulteranno in un modo
o nell'altro fatali.
E' mezzanotte passata. "A quest'ora?!"
"Beh,sai...Sta montando la guardia"
Forse ho capito male. Ma lui sorride e dice: "Gioca al soldato che presidia il Forte. Sta su
tutta la notte e se vede o sente qualcosa di strano o di sospetto, ci avvisa subito. Giuro che
come sistema d'allarme è il massimo..."
Mi spiega che la mattina va a scuola, quando torna fa i suoi compiti e poi dritto a dormire,
per montare la guardia appena scende il buio.
"Puoi vederlo coi tuoi occhi, se non mi credi".
° ° °
E là fuori, nell'immensa distesa verde che chiamano giardino, m'indica una macchia scura
rannicchiata alla base di un grande albero.
"Abbiamo paura che aggirandosi al buio possa farsi male" mi dice l'uomo, "Così preferiamo
prendere le nostre precauzioni. In questo modo, lui è più sicuro e noi più tranquilli, no?"
Infatti, c'è un anello attaccato al tronco dell'albero e attaccato all'anello comincia una
catena che si chiude intorno ad una delle caviglie del ragazzo.
"Per lui è tutto un gioco," dice il padre, "E in più sai cos'abbiamo scoperto?"
"Che se vi beccano finite dentro minimo quindici anni?"
"No, che la catena è utile anche per un'altra ragione. Prima, quand'era senza, si limitava a
gridare. Con quella, invece, canta. E canta il blues, capisci? Non so come sia possibile ma
ti assicuro ch'è come dico! E pensaci: nessun malintenzionato se l'aspetterebbe. L'effetto
sorpresa è assicurato!"
Mi sembra uno scherzo, nemmeno troppo divertente, ma lui mi dà di gomito dicendo:"Su, fa'
qualcosa...Fa' un po' di rumore...Fa' qualcosa, dà i..."
Potrei picchiare questo pezzo di merda,penso. Ma se lo faccio, addio gambe della gentile
consorte. Così mi limito a trafficare col fogliame di una siepe, raschio un po' con la gola,
mi accendo una sigaretta e soffio forte il fumo contro il buio della notte,e dopo alcuni secondi
il ragazzo seduto contro il tronco dell'albero attacca a cantare a squarciagola.
"Questa è This is my Apartment, di Sonny Boy Williamson" dice suo padre, "Forte,eh?"
E il ragazzo continua a cantare anche mentre la sigaretta mi sfugge di mano, come un peso
eccessivo da sostenere...
Quando rientriamo,la moglie sta versando della grappa in piccoli, deliziosi bicchieri di
vetro azzurro. "Visto che roba?" dice.
"Ho visto, ho visto," rispondo, lumandole le cosce di porcellana purissima, "Da non credere".
"Lo dirai a qualcuno?"
"Perchè?" dico, tentando di sbirciarle su per la gonna,"Forse dovrei? E poi...chi mi
crederebbe?"
Lei sorride, sollevando un bicchierino per il brindisi. "Grazie" mi dice.
"E per cosa?"
"Beh, per gli inviti. Per cosa se no?"
° ° °
Stasera, entrando nel locale, Dietmar mi ha consegnato una busta.
Una busta postale, di quelle imbottite.
Ora è qui, sul tavolo dell'ufficio, ancora sigillata.
HB sta sorseggiando dello scotch, sorridendo con un angolo della bocca.
"Non mi hai ancora detto com'è andata quella cena" dice.
"Diciamo che non accetteró più un invito senza essere armato"
"E questa?" chiede alludendo alla busta.
"Aprila pure"
HB la apre.
Contiene un cd e un biglietto scritto a mano.
"Devo leggertelo?"
"Lascia perdere. Quella che roba è?"
HB si avvicina al nostro stereo, infila il cd e la musica parte.
Indovinate?
Bravo è bravo. Ma continuo a preferire il jazz.
(ovvero The Negro Boy)
L'invito è arrivato qui in ufficio una settimana fa, per telefono,
mentre HB ed io cercavamo di far quadrare i conti
usando qualche virgola, un po' d'inchiostro e tanta immaginazione.
Una voce di donna attraverso il capolavoro di Meucci.
Ho inserito il viva voce.
Ho inserito un caricatore nella mia pistola.
La donna parlava a nome anche del marito, una coppia che conosco bene, sposata da qualche
anno. Lei è un'ottima cuoca ed è in possesso di un paio di gambe da perderci la ragione.
Lui è un buon conversatore, amante della musica blues e di Dalì (che insieme non c'entrano
un cazzo, ma ognuno se le sceglie da sè le proprie passioni, dopotutto)
La donna mi dice ch'è un bel pezzo che non mi faccio vivo, ecco il motivo della
telefonata e dell'invito a cena.
HB si è stretto nelle spalle, accendendosi una sigaretta e chiudendo sotto una riga nera
i conti di Novembre.
"Vogliamo anche mostrarti il nostro ultimo acquisto" ha detto la donna.
Pensavo un nuovo televisore, un divano o un vibratore a doppia testa.
"No, no," ha detto ridendo, "Niente del genere. Abbiamo adottato un ragazzino".
Mi ha spiegato che di figli naturali non ne possono avere, perchè lui non ha abbastanza spermatozoii
o se li ha sono troppo freddi o nel posto sbagliato, una cosa del genere. Il ragazzino ha già
otto anni,ma con quelli grandicelli è più facile - mi ha spiegato - perchè quando sono un po'
cresciuti non se li piglia nessuno. Loro invece sono molto felici. E ha ritenuto di dovermi
avvisare di un particolare.
"E' di colore".
"Di quale colore?" ho domandato.
"Nero. Tendente al viola, se la luce cade in un certo modo".
Li conosco, quei due. Finti impegnati e intellettuali di ritorno. Facile che l'abbiano scelto
perchè faceva pendant con la tappezzeria. Ma devo ammettere che con me sono sempre molto
gentili...
Ho riagganciato.
"Amici tuoi?" ha domandato HB.
"Una versione riveduta e corretta".
"Ti serve una copertura?"
"Speriamo di no".
° ° °
Così siamo a tavola. Cibi buoni e vino come piovesse.
Lei indossa scampoli di stoffa nei punti strategici, come se il suo florido corpo se ne stesse
in agguato dietro un sipario in attesa che lo spettacolo raggiunga il climax. Lui non sa di
niente come al solito, ma è un buon cristiano, sempre pronto a darti una mano (perchè tu
gliela possa baciare...)
Per tutta la cena non si parla d'altro che di arte e bambini, due degli argomenti che detesto
di più, ma in fin dei conti sono solo un ospite.
"Paulo è un ragazzino molto intelligente" fa lui, "Ne ha viste di tutti i colori, prima di
arrivare qui".
"Anch'io" gli dico, "Non hai idea del traffico che c'è là fuori stasera".
Lei ride. Lei va matta per il mio cinismo. Forse è per questo - penso - che non perde occasione
per mostrarmi le gambe.
"E non sai la fortuna," insiste lui, "nell'averlo preso di colore..."
Prima che io possa chiedere spiegazioni, lei si è alzata venendomi accanto, premendo forte
una gamba contro il mio fianco, come uno splendido fucile a tracolla che deve aver fatto fuori
già un bel po' di uomini, prima di questo. "Ho sentito del locale che hai aperto coi tuoi
soci" mi dice, "E delle feste e le serate che organizzate...Non è che hai un invito anche per
noi?"
"Adesso il ragazzino dov'è?" chiedo, tirando fuori da una tasca 2 inviti firmati da HB.
"E' fuori in giardino" mi risponde l'uomo a cui un giorno quelle gambe risulteranno in un modo
o nell'altro fatali.
E' mezzanotte passata. "A quest'ora?!"
"Beh,sai...Sta montando la guardia"
Forse ho capito male. Ma lui sorride e dice: "Gioca al soldato che presidia il Forte. Sta su
tutta la notte e se vede o sente qualcosa di strano o di sospetto, ci avvisa subito. Giuro che
come sistema d'allarme è il massimo..."
Mi spiega che la mattina va a scuola, quando torna fa i suoi compiti e poi dritto a dormire,
per montare la guardia appena scende il buio.
"Puoi vederlo coi tuoi occhi, se non mi credi".
° ° °
E là fuori, nell'immensa distesa verde che chiamano giardino, m'indica una macchia scura
rannicchiata alla base di un grande albero.
"Abbiamo paura che aggirandosi al buio possa farsi male" mi dice l'uomo, "Così preferiamo
prendere le nostre precauzioni. In questo modo, lui è più sicuro e noi più tranquilli, no?"
Infatti, c'è un anello attaccato al tronco dell'albero e attaccato all'anello comincia una
catena che si chiude intorno ad una delle caviglie del ragazzo.
"Per lui è tutto un gioco," dice il padre, "E in più sai cos'abbiamo scoperto?"
"Che se vi beccano finite dentro minimo quindici anni?"
"No, che la catena è utile anche per un'altra ragione. Prima, quand'era senza, si limitava a
gridare. Con quella, invece, canta. E canta il blues, capisci? Non so come sia possibile ma
ti assicuro ch'è come dico! E pensaci: nessun malintenzionato se l'aspetterebbe. L'effetto
sorpresa è assicurato!"
Mi sembra uno scherzo, nemmeno troppo divertente, ma lui mi dà di gomito dicendo:"Su, fa'
qualcosa...Fa' un po' di rumore...Fa' qualcosa, dà i..."
Potrei picchiare questo pezzo di merda,penso. Ma se lo faccio, addio gambe della gentile
consorte. Così mi limito a trafficare col fogliame di una siepe, raschio un po' con la gola,
mi accendo una sigaretta e soffio forte il fumo contro il buio della notte,e dopo alcuni secondi
il ragazzo seduto contro il tronco dell'albero attacca a cantare a squarciagola.
"Questa è This is my Apartment, di Sonny Boy Williamson" dice suo padre, "Forte,eh?"
E il ragazzo continua a cantare anche mentre la sigaretta mi sfugge di mano, come un peso
eccessivo da sostenere...
Quando rientriamo,la moglie sta versando della grappa in piccoli, deliziosi bicchieri di
vetro azzurro. "Visto che roba?" dice.
"Ho visto, ho visto," rispondo, lumandole le cosce di porcellana purissima, "Da non credere".
"Lo dirai a qualcuno?"
"Perchè?" dico, tentando di sbirciarle su per la gonna,"Forse dovrei? E poi...chi mi
crederebbe?"
Lei sorride, sollevando un bicchierino per il brindisi. "Grazie" mi dice.
"E per cosa?"
"Beh, per gli inviti. Per cosa se no?"
° ° °
Stasera, entrando nel locale, Dietmar mi ha consegnato una busta.
Una busta postale, di quelle imbottite.
Ora è qui, sul tavolo dell'ufficio, ancora sigillata.
HB sta sorseggiando dello scotch, sorridendo con un angolo della bocca.
"Non mi hai ancora detto com'è andata quella cena" dice.
"Diciamo che non accetteró più un invito senza essere armato"
"E questa?" chiede alludendo alla busta.
"Aprila pure"
HB la apre.
Contiene un cd e un biglietto scritto a mano.
"Devo leggertelo?"
"Lascia perdere. Quella che roba è?"
HB si avvicina al nostro stereo, infila il cd e la musica parte.
Indovinate?
Bravo è bravo. Ma continuo a preferire il jazz.
La verità non si pulisce i piedi prima di entrare in salotto. (Derek Raymond)
- The Mongoxxx
- Veterano dell'impulso
- Messaggi: 2877
- Iscritto il: 14/04/2007, 21:16
- Località: Isole Fær Øer
Pimpipessa ha scritto:dov'è canella?
Mettiamola così, che gli piacerebbe:
cammina per un po' sotto la pioggia,
di tanto in tanto getta un'occhiata da questa parte,
poi raccoglie i pensieri in un bicchiere
e li mescola al cognac,
sorridendo disteso in mezzo a cinesi
ossequiosi
mentre un pianoforte
picchia sempre la stessa nota
perchè ultimamente non ne esistono altre.

PS: immagino, ma non dico.
La verità non si pulisce i piedi prima di entrare in salotto. (Derek Raymond)
ti chiami come una mia collega..ma dubito fortemente sia lei..
buonasera a tutti..sucsate se manco da un po..devo riordinare delle cose e non sono molto di compagnia internet ultimamente...devo definire percorsi che hanno prospettive allucinanti per il futuro..e ancora non ho in mano molto..
alla salute

me ne sono rimaste ancora 4....
buonasera a tutti..sucsate se manco da un po..devo riordinare delle cose e non sono molto di compagnia internet ultimamente...devo definire percorsi che hanno prospettive allucinanti per il futuro..e ancora non ho in mano molto..
alla salute

me ne sono rimaste ancora 4....
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.