(OT) la germania ha il primo cancelliere donna
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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna
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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna
KRUKKA PIG legge con assiduo interesse la letterina di GIUSEPPE CONTEdboon ha scritto: ↑07/12/2020, 0:30ThyssenKrupp
https://www1.wdr.de/radio/cosmo/program ... o-100.html

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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna
In questa foto ha una palandrana molto più elegante del solito
Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna
GIUSEPPE CONTE. Cara krukka siamo nella merda fino al collo. Ci mancano %€€€€ tuo giuseppi
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna
Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna
La letterina a Babba Letale

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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna
Il discorso della Merkel sulla crisi sanitaria: https://www.ilpost.it/2020/12/09/angela ... ronavirus/
Riporto un passaggio, riportato anche dal Post:
Riporto un passaggio, riportato anche dal Post:
Per quanto sia difficile – e so quanto amore è stato messo nel preparare gli stand per il vin brulé e per i waffle – tutto ciò non è compatibile con la regola di poter comprare cibo in strada solo per poi consumarlo a casa. Mi dispiace, mi dispiace dal profondo del mio cuore, ma se il prezzo che dobbiamo pagare è avere 590 morti al giorno, allora non è accettabile. E se gli scienziati ci stanno praticamente implorando di ridurre i contatti per una settimana, prima di poter rivedere i nonni e le persone anziane a Natale, allora forse dobbiamo valutare bene se non sia il caso di anticipare l’inizio delle vacanze scolastiche al 16 invece che al 19 dicembre. Cosa diremo in futuro, guardandoci indietro, se non saremo stati in grado di trovare una soluzione riguardo tre giorni, mentre è in corso un evento epocale? E forse non è giusto rimandare i bambini a casa, ma ci sarà la didattica digitale o qualcos’altro. Io questo non lo so, non è la mia area di competenza e non voglio interferire. Ma voglio dire che se ci saranno troppi contatti adesso, nel periodo che precede Natale, e dovesse finire che questo sarà l’ultimo Natale che passeremo con i nostri nonni, allora avremmo fatto qualcosa di sbagliato. E non lo possiamo permettere.
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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna
La Germania tutte le feste si porta via


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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna
La grande tessitriceL’ultima grande sfida di Angela Merkel in Europa
https://www.linkiesta.it/2020/12/angela ... o-europeo/

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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna
comunque AnKela si è commossa ha quasi pianto non è vero che è un Cuordipietra
Serve il lockdown, Merkel implora i tedeschi: "Troppi morti, prezzo inaccettabile"
La cancelliera fatica a farsi ascoltare dai Laender, si commuove al Bundestag: "Limitare i contatti o rischia di essere l'ultimo Natale con i nonni"
https://www.huffingtonpost.it/entry/ser ... 81b33ab416
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna
Si in genere dopo i pasti PIANGEDrogato_ di_porno ha scritto: ↑10/12/2020, 23:15comunque AnKela si è commossa ha quasi pianto non è vero che è un Cuordipietra
Serve il lockdown, Merkel implora i tedeschi: "Troppi morti, prezzo inaccettabile"
La cancelliera fatica a farsi ascoltare dai Laender, si commuove al Bundestag: "Limitare i contatti o rischia di essere l'ultimo Natale con i nonni"
https://www.huffingtonpost.it/entry/ser ... 81b33ab416

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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna
"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna
Apprezza anche il salame ungherese


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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna
Hai capito la porkonissima?
Com’è possibile che il Ppe, Partito popolare europeo, il maggiore nel parlamento Ue, continui a tollerare tra le sue componenti un partito come Fidesz, il cui leader Viktor Orbàn è considerato un trasgressore dello Stato di diritto? Perché Angela Merkel, con la sua mediazione sullo Stato di diritto, ha consentito a Polonia e Ungheria di gridare vittoria, mentre la maggioranza dei paesi Ue chiedeva una loro rapida condanna? Un episodio della settimana scorsa, interno al Ppe, aiuta a rispondere. I leader dei partiti europei che fanno capo al Ppe si sono riuniti per decidere se espellere o meno il capo delegazione di Fidesz a Bruxelles, l’eurodeputato Tamàs Deutsch, che durante una seduta plenaria del parlamento aveva paragonato i giudizi di Manfred Weber su Polonia e Ungheria agli slogan della Gestapo nazista.
Un’offesa giudicata intollerabile: Weber, tedesco, è il capogruppo del Ppe, e più volte ha denunciato Polonia e Ungheria per violazione dello Stato diritto. Non solo: è stato anche tra i fautori più tenaci del Regolamento sullo Stato di diritto, approvato dal parlamento Ue e volto a punire sul piano finanziario gli Stati europei che non rispettino l’indipendenza della magistratura, la libertà dei media e diritti Lgbt, con clausole che sembrano tagliate su misura per colpire Polonia e Ungheria. Con queste premesse, la decisione di espellere l’ungherese Deutsch dal gruppo Ppe sembrava scontata. Invece no: dopo un lungo dibattito, i leader del Ppe hanno optato per una via di mezzo, un compromesso che sospende i diritti di parola di Deutsch nelle prossime sedute plenarie del parlamento Ue «fino a quando non saranno prese ulteriori decisioni».
Non pochi hanno scorto in questa decisione l’ennesima conferma del pragmatismo di Angela Merkel, che non ha esitato ad anteporre gli interessi economici concreti della Germania all’impuntatura ideologica del connazionale Weber, con il quale non è più in buoni rapporti da quando lo sostituì con Ursula von der Leyen per la guida della Commissione Ue. Quali siano gli interessi tedeschi in Polonia e in Ungheria, è presto detto. A partire dalla caduta del muro di Berlino (1989), l’industria tedesca, in primo luogo quella dell’auto, ha trasformato i paesi dell’Est Europa nella sua officina a basso costo, investendo qualcosa come 30 miliardi di euro nella sola Polonia. Per colossi come Volkswagen e Daimler, anche l’industria polacca della nautica HanseYachts è diventata parte integrante della loro base produttiva di componenti. E proprio nei giorni scorsi la Mercedes ha annunciato che produrrà una nuova auto elettrica in una località vicino a Budapest, dove investirà più di 140 miliardi di euro. Anche Audi, Bmw e il colosso dei ricambi auto Bosch hanno fatto grandi investimenti produttivi in Ungheria.
Per il sito Politico.eu, più delle altisonanti deliberazioni di Bruxelles sullo Stato di diritto, sono state le grandi imprese tedesche a giocare un ruolo decisivo sulla mediazione di Angela Merkel. Il che andrebbe sommato ad alcune eredità storiche alquanto scomode per la Germania in generale, e per la Merkel in quanto leader del maggiore partito sia in Germania (Cdu), che in Europa (Ppe).
Sul piano delle relazioni bilaterali, quelle tra Germania e Polonia non sono mai state eccellenti. Anzi, l’estate scorsa Varsavia ha tergiversato a lungo prima di accettare il nuovo ambasciatore tedesco in Polonia, e quando ha ceduto alle pressioni di Berlino, lo ha fatto in una data polemica: il primo settembre, anniversario dell’invasione tedesca della Polonia nel 1939, che scatenò la seconda guerra mondiale. Nel conto va poi messo il rifiuto della Germania di affrontare la questione dei risarcimenti di guerra verso la Polonia. Tanto che l’eurodeputata polacca Rosa Thun, il cui partito Platforma fa parte del Ppe, se da un lato si dice favorevole ad espellere l’ungherese Fidesz, dal lato polacco è più indulgente, tanto da dire a Politico.eu: «Nessuno ha tanta pazienza con la Polonia come i tedeschi. Hanno fatto così tanto male a questo paese, si sentono in imbarazzo».
Quanto all’Ungheria, gli analisti concordano sul fatto che il partito di Viktor Orbàn è considerato da Merkel una sorta di clone ungherese della Cdu da quando lei stessa entrò per la prima volta al governo nel 1990, con Helmuth Khol cancelliere e suo grande protettore. Per i conservatori tedeschi il partito ungherese Fidesz ha rappresentato per anni la vittoria della democrazia sul comunismo. Cosa che Orbàn ha ripetuto anche di recente in un’intervista a Die Zeit: «Il nostro governo cristiano-nazionalista assume più o meno la stessa posizione della Cdu sotto Helmut Kohl».
Com’è possibile che il Ppe, Partito popolare europeo, il maggiore nel parlamento Ue, continui a tollerare tra le sue componenti un partito come Fidesz, il cui leader Viktor Orbàn è considerato un trasgressore dello Stato di diritto? Perché Angela Merkel, con la sua mediazione sullo Stato di diritto, ha consentito a Polonia e Ungheria di gridare vittoria, mentre la maggioranza dei paesi Ue chiedeva una loro rapida condanna? Un episodio della settimana scorsa, interno al Ppe, aiuta a rispondere. I leader dei partiti europei che fanno capo al Ppe si sono riuniti per decidere se espellere o meno il capo delegazione di Fidesz a Bruxelles, l’eurodeputato Tamàs Deutsch, che durante una seduta plenaria del parlamento aveva paragonato i giudizi di Manfred Weber su Polonia e Ungheria agli slogan della Gestapo nazista.
Un’offesa giudicata intollerabile: Weber, tedesco, è il capogruppo del Ppe, e più volte ha denunciato Polonia e Ungheria per violazione dello Stato diritto. Non solo: è stato anche tra i fautori più tenaci del Regolamento sullo Stato di diritto, approvato dal parlamento Ue e volto a punire sul piano finanziario gli Stati europei che non rispettino l’indipendenza della magistratura, la libertà dei media e diritti Lgbt, con clausole che sembrano tagliate su misura per colpire Polonia e Ungheria. Con queste premesse, la decisione di espellere l’ungherese Deutsch dal gruppo Ppe sembrava scontata. Invece no: dopo un lungo dibattito, i leader del Ppe hanno optato per una via di mezzo, un compromesso che sospende i diritti di parola di Deutsch nelle prossime sedute plenarie del parlamento Ue «fino a quando non saranno prese ulteriori decisioni».
Non pochi hanno scorto in questa decisione l’ennesima conferma del pragmatismo di Angela Merkel, che non ha esitato ad anteporre gli interessi economici concreti della Germania all’impuntatura ideologica del connazionale Weber, con il quale non è più in buoni rapporti da quando lo sostituì con Ursula von der Leyen per la guida della Commissione Ue. Quali siano gli interessi tedeschi in Polonia e in Ungheria, è presto detto. A partire dalla caduta del muro di Berlino (1989), l’industria tedesca, in primo luogo quella dell’auto, ha trasformato i paesi dell’Est Europa nella sua officina a basso costo, investendo qualcosa come 30 miliardi di euro nella sola Polonia. Per colossi come Volkswagen e Daimler, anche l’industria polacca della nautica HanseYachts è diventata parte integrante della loro base produttiva di componenti. E proprio nei giorni scorsi la Mercedes ha annunciato che produrrà una nuova auto elettrica in una località vicino a Budapest, dove investirà più di 140 miliardi di euro. Anche Audi, Bmw e il colosso dei ricambi auto Bosch hanno fatto grandi investimenti produttivi in Ungheria.
Per il sito Politico.eu, più delle altisonanti deliberazioni di Bruxelles sullo Stato di diritto, sono state le grandi imprese tedesche a giocare un ruolo decisivo sulla mediazione di Angela Merkel. Il che andrebbe sommato ad alcune eredità storiche alquanto scomode per la Germania in generale, e per la Merkel in quanto leader del maggiore partito sia in Germania (Cdu), che in Europa (Ppe).
Sul piano delle relazioni bilaterali, quelle tra Germania e Polonia non sono mai state eccellenti. Anzi, l’estate scorsa Varsavia ha tergiversato a lungo prima di accettare il nuovo ambasciatore tedesco in Polonia, e quando ha ceduto alle pressioni di Berlino, lo ha fatto in una data polemica: il primo settembre, anniversario dell’invasione tedesca della Polonia nel 1939, che scatenò la seconda guerra mondiale. Nel conto va poi messo il rifiuto della Germania di affrontare la questione dei risarcimenti di guerra verso la Polonia. Tanto che l’eurodeputata polacca Rosa Thun, il cui partito Platforma fa parte del Ppe, se da un lato si dice favorevole ad espellere l’ungherese Fidesz, dal lato polacco è più indulgente, tanto da dire a Politico.eu: «Nessuno ha tanta pazienza con la Polonia come i tedeschi. Hanno fatto così tanto male a questo paese, si sentono in imbarazzo».
Quanto all’Ungheria, gli analisti concordano sul fatto che il partito di Viktor Orbàn è considerato da Merkel una sorta di clone ungherese della Cdu da quando lei stessa entrò per la prima volta al governo nel 1990, con Helmuth Khol cancelliere e suo grande protettore. Per i conservatori tedeschi il partito ungherese Fidesz ha rappresentato per anni la vittoria della democrazia sul comunismo. Cosa che Orbàn ha ripetuto anche di recente in un’intervista a Die Zeit: «Il nostro governo cristiano-nazionalista assume più o meno la stessa posizione della Cdu sotto Helmut Kohl».
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Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: (OT) la germania ha il primo cancelliere donna
Gli Junkers sono una calamità aveva ripristinato l'uniforme nazista quando era ministraDrogato_ di_porno ha scritto: ↑27/12/2020, 16:16dos è tutta colpa di Napoleone
https://en.wikipedia.org/wiki/Von_der_L ... m_Krefeld)
https://www.cicero.de/innenpolitik/bund ... gangenheit

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