Un chicca particolare questa volta, per tre motivi. Il primo: abbiamo un numero con la presenza di due “eroine sottostimate” del porno, ossia ragazze raramente protagonista ma da una carica sessuale notevole, belle assai, e le quali danno sempre l’impressione di divertirsi da matti a scopare davanti alla fotocamera (sempre un enorme ‘plus’): Obaya Roberts a Hare Krane. Secondo, per la presenza di un’attrice tutt’altro che bella ma con un corpo piacevole e soprattutto grande
CULtrice dall’anal, Francoise Massu. Terzo, ma certamente non ultimo (dato il tema della “prosa” che fa da filo conduttore di questo thread), per la presenza di alcune situazioni che generano scambi di battute gustosissimi.
Obaya (conosciuta anche come Sophie Laroy), superlativa nel film
Julie la Douce (e bellissima nel film softcore
Éducation Anglaise) e ospite in almeno altri due episodi di
Supersex, dal fisico atletico e sorriso bellissimo, ci mostra qui anche la sua tecnica pompinaria da premio Oscar. Grande fastidio invece la decisione di qualche minchione che ha steso il copione, di far coprire il corpo perfetto dell’Obaya con un assurdo “body painting” (cosa che si riscontra in un altro numero di
Supersex, questa volta con Isabel Brel imbrattata da un serpentone dipinto full-body): Ma chi cazzo lo trovava interessante, tale illustrazione corporea??!! Vabbé, almeno non è coperta da orrendi tatuaggi permanenti, come alcune attrici d’oggi... Comunque, anche col corpo illustrato è sempre bellissima, ed è sempre bello vederla in azione.
Hare Krane (aka Kitty Hillare), stupenda senegalese dallo sguardo da tigre, dalle gambe mozzafiato ma soprattutto dai capezzoli da Guinness:

,
(fatto che viene sottolineato nelle stesse battute di questo episodio a pagina 54, “Infilale un capezzolo nella sorca … come un cazzo!”), fu gradita presenza in diversi film e di altri numeri di
Supersex (nonché
Erotik).
Che dire poi della Massu? Bruttina di viso, ma per nulla male di corpo e soprattutto gradevolissima per la sua grande disponibilità sessuale. Inoltre è credibilissima (ottimo casting!) nella parte della massaia vicina di casa alla quale infine (grazie al fluido erotico) non dispiace farsi martellare la pudenda dal giovane cazzone della porta accanto. Dunque perfettamente in tema con uno dei fili conduttori della vicenda Supersex, ossia quello di sottomettere, quando gli tira l’uccello e in qualsiasi momento, donne che normalmente non si concederebbero (professioniste altere, aristocratiche snob, moglie o fidanzate altrui, ecc). Protagonista di una situazione divertente assai, della vicina di casa che vuole un aiuto ad appendere degli scaffali in cucina e invece si prende un trapano di ciccia. Ci regala battute surreali del tutto degne di questo thread (“Ora in pensili me li appendo al culo”) e dimostra soprattutto una grande generosità nel offrici un prolungato e ripetuto anal da vari punto d’attacco. E che poi torna nell’ultimo panello, accomodata tra le braccia di Pontello (dopo, ci è dato da immaginare, un’ulteriore prestazione di trapano pontelliano) mentre lui fissa degli appuntamenti scopatori con le altre donne del condominio (alle quali, si presume, il personaggio interpretato dalla Massu avrà raccontato la disponibilità di un cazzo potente e sempre pronto, nel palazzo). Mitico…
Per chi ha poco stomaco per le immagini conturbanti, avverto che troviamo ahimè la presenza ancora una volta dell’orrendo grassone già apparso in altri numeri della rivista. Come per il caso di alcuni altri attori fisicamente disgustosi (già discussi in altri contributi di questo forum), difficile credere che i produttori immaginassero ci fosse qualcuno tra i lettori che voleva vedere cose del genere e si è portati invece a concludere che anche costui sarà stato forse tra quelli che contribuivano a finanziare l’iniziativa editoriale e chiedevano, come ulteriore compenso, d’avere la possibilità di partecipare alle scene. Mah…
Infine per chi s’interessa di “backstage” della produzione del porno, la Massu apparve in un episodio di
Fotoromanzi Porno (o simile) uscito nello stesso periodo di questo numero di
Supersex, con gli stessi bigodini in testa e indossando lo stesso negligé: infatti, come spesso accadeva per motivi di budget, una volta assemblato attori e troupe di fotografia, trucco, ecc (e dopo aver pagato l’affitto del locale dove si girava), si fotografavano più “episodi” destinati a diverse riviste. Nella scena del
Fotoromanzo (girata, mi pare di ricordare, nello stesso locale della scena qui in
Supersex) la Massu, assieme agli attori Piotr Stanislas e Guy Royer, recitava la parte della moglie convinta dal marito a dare la fica ad uno strozzino per sollevarlo da un debito. Se non rammento male, anche in quella scena (girata senz’altro la stessa giornata della scena di Supersex) la Massu si prestava a un anal senza pietà (e scommetterei che, dopo aver girato quelle scene, la poveretta avrà camminato a stento per parecchio tempo

).
PRO e CONTRO del “post” di oggi: di “pro” c’è che questo numero è inedito sul Web.
Di contro, invece, il fatto che non è completo. Il
gentilissimo collezionista francese che mi ha scannerizzato la sua copia ha (da quanto ho capito) accesso solo sporadico all’equipaggio; mancano tuttavia solo delle pagine inutili (frontipizio e suo rerto, nonché interno della copertine finale) o alcune di quelle di “dialogo e trama”, mentre le scene di sesso sono (quasi) al completo. (Nota bene, la pagina 39 mi è arrivata proprio così, completa solo nella parte superiore). A caval donato in bocca non si guarda, comunque, e un sentito
grazie dunque al collezionista gallico per questo regalo!
