
LONDRA (Gb), 16 luglio 2009 - Tutta colpa di un bacio. E' la conclusione a cui un tribunale della federtennis internazionale è arrivato nel caso della positività alla cocaina di Richard Gasquet, 23enne francese numero 32 del mondo che rischiava uno stop di due anni e che invece ora potrà tornare a giocare, dopo aver scontato due mesi e mezzo. Perché i tre giudici gli hanno creduto: ha ingerito la cocaina baciando una ragazza appena conosciuta in un night club.
[b:43cecd7a14]sentenza[/b:43cecd7a14] " "Riteniamo che il giocatore sia una persona timida e riservata, onesta e sincera, un uomo integro e di buon carattere. Non è un traditore, nè una persona che usa droghe per divertirsi", ha detto il tribunale nella sentenza, dimostrando di aver creduto alla versione del giocatore. Tutto risale a marzo, quando a causa di un infortunio alla spalla Gasquet si ritira dal torneo di Key Biscane, Florida, e va a consolarsi in un night club che ha in programma un festival della musica dance ("notoriamente associato all'uso di droghe come la cocaina" si legge ancora nella sentenza). Qui conosce una donna, Pamela, a cui riesce a strappare un bacio. Secondo il tribunale della federtennis è lei a contaminare Gasquet con la cocaina, "una quantità talmente piccola che se il giocatore fosse stato testato solo qualche ora dopo sarebbe risultato negativo", prosegue ancora il tribunale, che anche per questo ha creduto alla versione del giocatore. Gasquet, costretto a saltare Roland Garros e Wimbledon, tornerà presto a giocare, anche se la federtennis o la Wada, l'agenzia mondiale antidoping, possono fare ricorso al Tas di Losanna entro tre settimane.