
L'ultimo dvd che ho visto mi è proprio piaciuto, si intitola Shooter:

Non è che sia proprio originalissimo come trama, ma nel complesso mi ha tenuto attaccato al televisore per un paio d'ore...



Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Il mio primo post del 2008 è un quotone per il buon Radekradek66 ha scritto:![]()
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Il posto numerato, altra cosa che uccide il cinema...
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Ricordo che con la mia ex facevamo esattamente la stessa cosa. Peccato che nel 99,9% dei casi, a film iniziato (e spesso con la sala vuota!), arrivavano i fortunati possessori dei posti...bobrobertson ha scritto:Ogni volta scegliamo il posto preferito fregandocene altamente dell'odiato numerino, sperando che nessuno venga a reclamarlo. La maggior parte delle volte va bene, ma l'incertezza mi innervosisce e mi rovina l'incanto che il cinema regala: le luci che si spengono in sala, lo spettacolo che comincia, tu che ti rilassi sprofondando nella poltrona e cominci a gustarti i primi fotogrammi...radek66 ha scritto:![]()
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Il posto numerato, altra cosa che uccide il cinema...
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purtroppo a milano ne sono rimasti ben pochi di cinema che non hanno il posto numerato... tra l'altro se è vero che puoi chiedere espressamente che ti diano certi posti (anch'io preferisco stare davanti) capita a volte che ti facciano pagare un sovrapprezzo per la scelta..Steiner74 ha scritto:Ricordo che con la mia ex facevamo esattamente la stessa cosa. Peccato che nel 99,9% dei casi, a film iniziato (e spesso con la sala vuota!), arrivavano i fortunati possessori dei posti...bobrobertson ha scritto:Ogni volta scegliamo il posto preferito fregandocene altamente dell'odiato numerino, sperando che nessuno venga a reclamarlo. La maggior parte delle volte va bene, ma l'incertezza mi innervosisce e mi rovina l'incanto che il cinema regala: le luci che si spengono in sala, lo spettacolo che comincia, tu che ti rilassi sprofondando nella poltrona e cominci a gustarti i primi fotogrammi...radek66 ha scritto:![]()
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Il posto numerato, altra cosa che uccide il cinema...
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Infatti, ció che ho scritto accadeva esattamente a Milano...comunque, i cinema che non prevedono il posto numerato sono ormai pochissimi (quasi inesistenti) anche a Roma.bigtitslover ha scritto:purtroppo a milano ne sono rimasti ben pochi di cinema che non hanno il posto numerato... tra l'altro se è vero che puoi chiedere espressamente che ti diano certi posti (anch'io preferisco stare davanti) capita a volte che ti facciano pagare un sovrapprezzo per la scelta..Steiner74 ha scritto:Ricordo che con la mia ex facevamo esattamente la stessa cosa. Peccato che nel 99,9% dei casi, a film iniziato (e spesso con la sala vuota!), arrivavano i fortunati possessori dei posti...bobrobertson ha scritto:Ogni volta scegliamo il posto preferito fregandocene altamente dell'odiato numerino, sperando che nessuno venga a reclamarlo. La maggior parte delle volte va bene, ma l'incertezza mi innervosisce e mi rovina l'incanto che il cinema regala: le luci che si spengono in sala, lo spettacolo che comincia, tu che ti rilassi sprofondando nella poltrona e cominci a gustarti i primi fotogrammi...radek66 ha scritto:![]()
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Il posto numerato, altra cosa che uccide il cinema...
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dopo aver le tto le recensioni qui e in giro per la rete mi aspettavo un buon film ma nulla di che.radek66 ha scritto:Pimpipessa ha scritto:Leoni per Agnelli?
nessuno lo ha visto?![]()
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Eccomi qua, Pimpi... ah, se non ci fossi, direi che bisognerebbe che qualcuno mi inventasse... autocelebrazione da 2008, ok, basta...![]()
"Leoni per agnelli", ultima fatica dello splendido ultrasettantenne Redford, bravo anche come regista, tuttavia in quel senso poco prolifico... In questo caso torna al cinema "militante", anche se con uno stile a suo modo abbastanza soffuso... Il tema è quello della "guerra" al terrorismo e Redford ne parla attraverso una storia raccontata su tre piani diversi: un senatore repubblicano intervistato da una pungente giornalista, un docente che catechizza un allievo, due militari impengati in una difficilissima missione sui monti afghani. Il quadro che ne esce è deprimente: gli States, e probabilmente il mondo intero, sono governati da una manica di inetti, spregiudicati bugiardi, che non esitanoa sacrificare vite umane per i loro sporchi interessi. L'arma vincente del film sono senza dubbio i dialoghi (proprio per questo la parte meno efficace è quella che vede direttamente protagonisti i militari...), serratissimi e a volte persino disturbanti, indubbiamente nobilitati dalle grandi prove recitative dello stesso Redford, di Meryl Streep e di un Tom Cruise che dovrebbe sempre fare la parte del "cattivo"...
Nel mare magnum del cinema natalizio, un buon titolo...
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Drogato_ di_porno ha scritto:Ah...naturalmente so che il film era ispirato all' opera di Marquez, che peró non ho letto. Avevo pure visto l' intervista della Mezzogiorno da Fazio dove si lamentava che Marquez non aveva visitato il set a Cartagena.
Tuttavia chi ha letto il libro mi dice che il film ha uno spirito diverso...