stanno cercando l'innesco, come in sardegna.zio ha scritto:mmm secondo me il bigbang è stato acceso da qualcuno. ma non dico chi.
[O.T.] Il falso atterraggio sulla luna... 40 anni dopo...
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capisco e non voglio neanche io iniziare un dibattito.SuSEr ha scritto:X Blif: ma quanta gente intelligente è atea - agnostica!
Senza entrare nei dettagli anche il solo concetto di "fede" (credere senza o con prove contrarie in qualcosa) su cui si basano le religioni è aberrante.
Comunque lancio il sasso e nascondo la mano, in questo momento non ho sufficiente voglia di aprire un dibattito basato sul nulla.
peró riconoscerai come la conoscenza per fede è la modalità più normale con cui ci muoviamo. e non perchè c'è una dimostrazione scientifica su cui appoggiare quella fiducia. ma semplicemente perchè è ragionevole credere in quella cosa.
se un amico mi dice: prova questa torta perchè è buonissima mi avvicineró alla torta pensando di provare un gusto incredibile, semplicemente perchè è ragionevole credere nel mio amico, per tutta una serie di ragioni tutte dimostrabili, ma scientificamente piuttosto deboli. e il fatto di credere all'amico non riduce di niente il giudizio che devo esprimere per rispondere: si è proprio vero, o, no, in realtà preferivo l'altra. anzi, ne da un parametro di confronto.
cmq suser, sono solidale con te.
buon caldo e soprattutto buon riposo.

Ultima modifica di zio il 28/07/2009, 18:49, modificato 2 volte in totale.
Ecco, mi date l'occasione di tirare fuori un mio vecchio cavallo di battaglia...zio ha scritto:capisco e non voglio neanche io iniziare un dibattito.SuSEr ha scritto:X Blif: ma quanta gente intelligente è atea - agnostica!
Senza entrare nei dettagli anche il solo concetto di "fede" (credere senza o con prove contrarie in qualcosa) su cui si basano le religioni è aberrante.
Comunque lancio il sasso e nascondo la mano, in questo momento non ho sufficiente voglia di aprire un dibattito basato sul nulla.
peró riconoscerai come la conoscenza per fede è la modalità più normale con cui ci muoviamo. e non perchè c'è una dimostrazione scientifica su cui appoggiare quella fiducia. ma semplicemente perchè è ragionevole credere in quella cosa.
se un amico mi dice: prova questa torta perchè è buonissima mi avvicineró alla torta pensando di provare un gusto incredibile, semplicemente perchè è ragionevole credere nel mio amico, per tutta una serie di ragioni tutte dimostrabili, ma scientificamente piuttosto deboli. e il fatto di credere all'amico non riduce di niente il giudizio che devo esprimere per rispondere: si è proprio vero, o, no, in realtà preferivo l'altra. anzi, ne da un parametro di confronto.
cmq suser, sono solidale con te.
buon caldo e soprattutto buon riposo.
Se questa benedetta o maledetta ''fides'' si fossero decisi a tradurla con ''fiducia'' (che poi è il significato corretto del termine, se non sbaglio), anzichè ipostatizzarla in una parola feticcio come ''fede'', forse ci saremmo risparmiati certi sviluppi aberranti.
Voglio dire, è ovvio che si vive sulla fiducia e che la fiducia è un dono e si puó cercare, ma non forzare. E' altrettanto ovvio che la fiducia non ''salva'' (tutt'al più fa vivere più felici) e che non porta a credere ''quia absurdum''.
Ultima modifica di Blif il 28/07/2009, 22:23, modificato 1 volta in totale.
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Anche io cogli anni mi sto ammorbidendo...zio ha scritto: capisco e non voglio neanche io iniziare un dibattito.
peró riconoscerai come la conoscenza per fede è la modalità più normale con cui ci muoviamo. e non perchè c'è una dimostrazione scientifica su cui appoggiare quella fiducia. ma semplicemente perchè è ragionevole credere in quella cosa.
credere e' molto piu' facile emotivamente e meno faticoso che non credere...
so anche che il mio non credere ha origine patologica, deriva da una contro-dipendenza che ho attuato nell'adolescenza per reagire a dei genitori soffocanti
e poi vuoi mettere...
quando i bambini ti chiedono perche' questo perche' quello perche' la minchia...
con dio puoi sempre tagliare corto



Rispondo perchè non è molto impegnativo.zio ha scritto:capisco e non voglio neanche io iniziare un dibattito.SuSEr ha scritto:X Blif: ma quanta gente intelligente è atea - agnostica!
Senza entrare nei dettagli anche il solo concetto di "fede" (credere senza o con prove contrarie in qualcosa) su cui si basano le religioni è aberrante.
Comunque lancio il sasso e nascondo la mano, in questo momento non ho sufficiente voglia di aprire un dibattito basato sul nulla.
peró riconoscerai come la conoscenza per fede è la modalità più normale con cui ci muoviamo. e non perchè c'è una dimostrazione scientifica su cui appoggiare quella fiducia. ma semplicemente perchè è ragionevole credere in quella cosa.
se un amico mi dice: prova questa torta perchè è buonissima mi avvicineró alla torta pensando di provare un gusto incredibile, semplicemente perchè è ragionevole credere nel mio amico, per tutta una serie di ragioni tutte dimostrabili, ma scientificamente piuttosto deboli. e il fatto di credere all'amico non riduce di niente il giudizio che devo esprimere per rispondere: si è proprio vero, o, no, in realtà preferivo l'altra. anzi, ne da un parametro di confronto.
cmq suser, sono solidale con te.
buon caldo e soprattutto buon riposo.
Una torta puó essere ragionevolmente buona, molti dogmi sono ragionevolmente assurdi: es. l'immacolata concezione è assolutamente inverosimile.
rispondo anche io per lo stesso motivo suser.SuSEr ha scritto:Rispondo perchè non è molto impegnativo.zio ha scritto:capisco e non voglio neanche io iniziare un dibattito.SuSEr ha scritto:X Blif: ma quanta gente intelligente è atea - agnostica!
Senza entrare nei dettagli anche il solo concetto di "fede" (credere senza o con prove contrarie in qualcosa) su cui si basano le religioni è aberrante.
Comunque lancio il sasso e nascondo la mano, in questo momento non ho sufficiente voglia di aprire un dibattito basato sul nulla.
peró riconoscerai come la conoscenza per fede è la modalità più normale con cui ci muoviamo. e non perchè c'è una dimostrazione scientifica su cui appoggiare quella fiducia. ma semplicemente perchè è ragionevole credere in quella cosa.
se un amico mi dice: prova questa torta perchè è buonissima mi avvicineró alla torta pensando di provare un gusto incredibile, semplicemente perchè è ragionevole credere nel mio amico, per tutta una serie di ragioni tutte dimostrabili, ma scientificamente piuttosto deboli. e il fatto di credere all'amico non riduce di niente il giudizio che devo esprimere per rispondere: si è proprio vero, o, no, in realtà preferivo l'altra. anzi, ne da un parametro di confronto.
cmq suser, sono solidale con te.
buon caldo e soprattutto buon riposo.
Una torta puó essere ragionevolmente buona, molti dogmi sono ragionevolmente assurdi: es. l'immacolata concezione è assolutamente inverosimile.
probabilmente il problema della fede è proprio nella misura di quella parola che abbiamo usato: ragionevole.
ed è lo stesso problema sia per la torta sia per il dogma.
forse occorrerebbe allora introdurre un ulteriore elemento: l'oggetto della ricerca. per giudicare la torta hai bisogno di ricorrere al senso del gusto e non ad un'analisi chimica. quindi possiamo dire che l'oggetto decide il metodo con cui esprimere un giudizio.
ma la stessa cosa è per il dogma della immacolata concezione.
cioè il metodo è teologico e non storico, scientifico.
cmq il limite della ragionevolezza lo decide l'uomo. ed ognuno puó decidere per sè. questo è segno di grande libertà e di grande responsabilità .
mi ripeto: buone ferie.
cmq mi piace questo modo disincantato per parlare.
si puó tagliar corto con molte parole, facendole diventare concetti.Barabino ha scritto:Anche io cogli anni mi sto ammorbidendo...zio ha scritto: capisco e non voglio neanche io iniziare un dibattito.
peró riconoscerai come la conoscenza per fede è la modalità più normale con cui ci muoviamo. e non perchè c'è una dimostrazione scientifica su cui appoggiare quella fiducia. ma semplicemente perchè è ragionevole credere in quella cosa.
credere e' molto piu' facile emotivamente e meno faticoso che non credere...
so anche che il mio non credere ha origine patologica, deriva da una contro-dipendenza che ho attuato nell'adolescenza per reagire a dei genitori soffocanti
e poi vuoi mettere...
quando i bambini ti chiedono perche' questo perche' quello perche' la minchia...
con dio puoi sempre tagliare corto![]()
la pace, la giustizia perfino l'amore.
io cmq per precisare ho detto che è il metodo più diffuso per vivere.
poi ovvio che diventa sempre più importante in funzione dell'oggetto.
se tu a tuo figlio di dici di non uscire con quella ragazza, lui ha diverse opzioni: o si fida di te e decide di non uscire, o si fida di te peró vuole uscire lo stesso, o non si fida di te e esce.
dipende dal limite di quella ragionevolezza che è il fidarsi del tuo giudizio.
cmq ci sono cose semplici, come mangiare il panino fatto dalla mamma (mica ti vuole avvelenare...) a quelle difficili o drammatiche, come la cronaca recente ci ha messo davanti.
il jolly, forse nel breve termine rende, ma alla lunga non vale niente.
Davvero arrampicarti sugli specchi non ti costa nessuna fatica?zio ha scritto:rispondo anche io per lo stesso motivo suser.SuSEr ha scritto:Rispondo perchè non è molto impegnativo.zio ha scritto:capisco e non voglio neanche io iniziare un dibattito.SuSEr ha scritto:X Blif: ma quanta gente intelligente è atea - agnostica!
Senza entrare nei dettagli anche il solo concetto di "fede" (credere senza o con prove contrarie in qualcosa) su cui si basano le religioni è aberrante.
Comunque lancio il sasso e nascondo la mano, in questo momento non ho sufficiente voglia di aprire un dibattito basato sul nulla.
peró riconoscerai come la conoscenza per fede è la modalità più normale con cui ci muoviamo. e non perchè c'è una dimostrazione scientifica su cui appoggiare quella fiducia. ma semplicemente perchè è ragionevole credere in quella cosa.
se un amico mi dice: prova questa torta perchè è buonissima mi avvicineró alla torta pensando di provare un gusto incredibile, semplicemente perchè è ragionevole credere nel mio amico, per tutta una serie di ragioni tutte dimostrabili, ma scientificamente piuttosto deboli. e il fatto di credere all'amico non riduce di niente il giudizio che devo esprimere per rispondere: si è proprio vero, o, no, in realtà preferivo l'altra. anzi, ne da un parametro di confronto.
cmq suser, sono solidale con te.
buon caldo e soprattutto buon riposo.
Una torta puó essere ragionevolmente buona, molti dogmi sono ragionevolmente assurdi: es. l'immacolata concezione è assolutamente inverosimile.
probabilmente il problema della fede è proprio nella misura di quella parola che abbiamo usato: ragionevole.
ed è lo stesso problema sia per la torta sia per il dogma.
forse occorrerebbe allora introdurre un ulteriore elemento: l'oggetto della ricerca. per giudicare la torta hai bisogno di ricorrere al senso del gusto e non ad un'analisi chimica. quindi possiamo dire che l'oggetto decide il metodo con cui esprimere un giudizio.
ma la stessa cosa è per il dogma della immacolata concezione.
cioè il metodo è teologico e non storico, scientifico.
cmq il limite della ragionevolezza lo decide l'uomo. ed ognuno puó decidere per sè. questo è segno di grande libertà e di grande responsabilità .
mi ripeto: buone ferie.
cmq mi piace questo modo disincantato per parlare.

Hai superato il mio personale e ristretto limite di ragionevolezza (e non parlo della torta).

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A me sembra che non si decida cosi' liberamente, è tutto qui il problema.zio ha scritto:rispondo anche io per lo stesso motivo suser.SuSEr ha scritto:Rispondo perchè non è molto impegnativo.zio ha scritto:capisco e non voglio neanche io iniziare un dibattito.SuSEr ha scritto:X Blif: ma quanta gente intelligente è atea - agnostica!
Senza entrare nei dettagli anche il solo concetto di "fede" (credere senza o con prove contrarie in qualcosa) su cui si basano le religioni è aberrante.
Comunque lancio il sasso e nascondo la mano, in questo momento non ho sufficiente voglia di aprire un dibattito basato sul nulla.
peró riconoscerai come la conoscenza per fede è la modalità più normale con cui ci muoviamo. e non perchè c'è una dimostrazione scientifica su cui appoggiare quella fiducia. ma semplicemente perchè è ragionevole credere in quella cosa.
se un amico mi dice: prova questa torta perchè è buonissima mi avvicineró alla torta pensando di provare un gusto incredibile, semplicemente perchè è ragionevole credere nel mio amico, per tutta una serie di ragioni tutte dimostrabili, ma scientificamente piuttosto deboli. e il fatto di credere all'amico non riduce di niente il giudizio che devo esprimere per rispondere: si è proprio vero, o, no, in realtà preferivo l'altra. anzi, ne da un parametro di confronto.
cmq suser, sono solidale con te.
buon caldo e soprattutto buon riposo.
Una torta puó essere ragionevolmente buona, molti dogmi sono ragionevolmente assurdi: es. l'immacolata concezione è assolutamente inverosimile.
probabilmente il problema della fede è proprio nella misura di quella parola che abbiamo usato: ragionevole.
ed è lo stesso problema sia per la torta sia per il dogma.
forse occorrerebbe allora introdurre un ulteriore elemento: l'oggetto della ricerca. per giudicare la torta hai bisogno di ricorrere al senso del gusto e non ad un'analisi chimica. quindi possiamo dire che l'oggetto decide il metodo con cui esprimere un giudizio.
ma la stessa cosa è per il dogma della immacolata concezione.
cioè il metodo è teologico e non storico, scientifico.
cmq il limite della ragionevolezza lo decide l'uomo. ed ognuno puó decidere per sè. questo è segno di grande libertà e di grande responsabilità .
mi ripeto: buone ferie.
cmq mi piace questo modo disincantato per parlare.
Se tu cristiano decidi di osservare i tuoi precetti sono contentissimo, peró non puoi pretendere che tutti siano daccordo e li seguano, non puoi pretendere di eliminare l'aborto, il divorzio etc..., esiste il libero arbitrio e non autorizzo nessuno a decidere per me.
Per me la violenza è un soggetto del tutto estetico. Dire che non ti piace la violenza al cinema è come dire che al cinema non ti piacciono le scene di ballo.
sacre scuole peró un minimo di metodo nella logica e nella dialettica.SacreScuole ha scritto:A me sembra che non si decida cosi' liberamente, è tutto qui il problema.zio ha scritto:rispondo anche io per lo stesso motivo suser.SuSEr ha scritto:Rispondo perchè non è molto impegnativo.zio ha scritto: capisco e non voglio neanche io iniziare un dibattito.
peró riconoscerai come la conoscenza per fede è la modalità più normale con cui ci muoviamo. e non perchè c'è una dimostrazione scientifica su cui appoggiare quella fiducia. ma semplicemente perchè è ragionevole credere in quella cosa.
se un amico mi dice: prova questa torta perchè è buonissima mi avvicineró alla torta pensando di provare un gusto incredibile, semplicemente perchè è ragionevole credere nel mio amico, per tutta una serie di ragioni tutte dimostrabili, ma scientificamente piuttosto deboli. e il fatto di credere all'amico non riduce di niente il giudizio che devo esprimere per rispondere: si è proprio vero, o, no, in realtà preferivo l'altra. anzi, ne da un parametro di confronto.
cmq suser, sono solidale con te.
buon caldo e soprattutto buon riposo.
Una torta puó essere ragionevolmente buona, molti dogmi sono ragionevolmente assurdi: es. l'immacolata concezione è assolutamente inverosimile.
probabilmente il problema della fede è proprio nella misura di quella parola che abbiamo usato: ragionevole.
ed è lo stesso problema sia per la torta sia per il dogma.
forse occorrerebbe allora introdurre un ulteriore elemento: l'oggetto della ricerca. per giudicare la torta hai bisogno di ricorrere al senso del gusto e non ad un'analisi chimica. quindi possiamo dire che l'oggetto decide il metodo con cui esprimere un giudizio.
ma la stessa cosa è per il dogma della immacolata concezione.
cioè il metodo è teologico e non storico, scientifico.
cmq il limite della ragionevolezza lo decide l'uomo. ed ognuno puó decidere per sè. questo è segno di grande libertà e di grande responsabilità .
mi ripeto: buone ferie.
cmq mi piace questo modo disincantato per parlare.
Se tu cristiano decidi di osservare i tuoi precetti sono contentissimo, peró non puoi pretendere che tutti siano daccordo e li seguano, non puoi pretendere di eliminare l'aborto, il divorzio etc..., esiste il libero arbitrio e non autorizzo nessuno a decidere per me.
tu introduci un altro argomento. l'aspetto sociale e della convivenza.
qui stavamo parlando di fede. punto.
e poi sono davvero stanco.
e poi non posso affrontare queste discussioni in assenza di squirto.
dai suser...perchè dovrei farlo?SuSEr ha scritto: Davvero arrampicarti sugli specchi non ti costa nessuna fatica?
Hai superato il mio personale e ristretto limite di ragionevolezza (e non parlo della torta).
che vantaggio ne trarrei?
cmq sono spossato, stufo delle situazioni che devo sopportare, piuttosto dubbioso sul lavoro e in crisi espressiva.
tutti motivi utili per abdicare da questa scintilla di discussione.
e io abdico volentieri.
come vedi il vetro l'è parecchio sdrucciolevole.
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Tu, se non ho capito male, dicevi che un uomo è libero di scegliere se credere o no. Io non sono daccordo perchè in tutti i paesi già da neonati si viene ''plagiati'' dai genitori, sia atei che credenti, in italia si è presa la brutta abitudine di far fare la comunione e la cresima in età molto precoce, snaturando il significato vero e proprio della cresima, cioè la scelta di continuare o no il percorso di fede.zio ha scritto:sacre scuole peró un minimo di metodo nella logica e nella dialettica.
tu introduci un altro argomento. l'aspetto sociale e della convivenza.
qui stavamo parlando di fede. punto.
e poi sono davvero stanco.
e poi non posso affrontare queste discussioni in assenza di squirto.
P.s. Non voglio fare assolutamente nessuna polemica con te, anzi non è facile trovare qualcuno con cui parlare di questi argomenti.
Per me la violenza è un soggetto del tutto estetico. Dire che non ti piace la violenza al cinema è come dire che al cinema non ti piacciono le scene di ballo.
i sacramenti, senza una formazione dietro, sono inutili.
si parte già con l'idea di farli come se fossero vaccini più che check point atti a testare la maturità di un bimbo/adolescente.
l'idea stessa del battesimo ad un mese di vita è assolutamente priva di senso.
Anyway, credere in qualcosa di superiore e sovraumano, secondo me, mostra tutta la debolezza dell'uomo. La necessità di trovare una spiegazione irrazionale in un progetto divino. Mi domando il senso.
si parte già con l'idea di farli come se fossero vaccini più che check point atti a testare la maturità di un bimbo/adolescente.
l'idea stessa del battesimo ad un mese di vita è assolutamente priva di senso.
Anyway, credere in qualcosa di superiore e sovraumano, secondo me, mostra tutta la debolezza dell'uomo. La necessità di trovare una spiegazione irrazionale in un progetto divino. Mi domando il senso.
We get some rules to follow
That and this, these and those
No one knows
That and this, these and those
No one knows