tiffany rayne ha scritto:
Beh ma anche lui sfrutta l'olocausto per scrivere un libro, non capisco cosa avrebbero dovuto fare gli ebrei. Doveva finire a taralucci e vino? dimenticare tutto per non far diventare "commerciale" l'olocausto?
L'olocausto va ricordato per sempre anche a rischio di renderlo "commerciale" . So bene che a molti di estrema destra farebbe comodo che i crimini nazisti fossero ridimensionati ma allora non prendiamoci in giro col fatto di volersi presentare al di sopra delle parti.
Finkelstein parla di sfruttamento in senso lato riferendosi soprattutto a quello politico. Ma per questo ti rimando a eventuale lettura.
Riguardo alla questione "estrema destra", è in parte vero, io personalmente credo che meno la destra radicale si occupa di revisionismo e meglio è sia per lei che per il revisionismo.
Peraltro sono più i revisionisti/negazionisti non schierati o di sinistra, che quelli di estrema destra (di questi ultimi mi viene in mente Irving, sicuramente non è di estrema destra Mattogno, era di sinistra e ex prigioniero in campo di concentramento nazionalsocialista il padre del revisionismo Rassinier).
Il punto vero è che la ricerca storica non puó essere sottoposta a limitazioni legislative, nè a persecuzioni (professionali, in questo caso).
Personalmente non mi considero negazionista innanzitutto perchè non ho gli strumenti necessari per sottoporre a critica approfondita l'una e l'altra tesi, e soprattutto perchè ho letto troppo poco per poter avere un'opinine definitiva.
Ma voglio continuare a poter leggere quello che scrivono Mattogno o Faurisson.