[O.T.] NON VOTARE AI REFERENDUM
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Referendum, il Papa sta con la Cei
Sì alla linea del non voto senza pronunciare la parola astensione.«Vescovi illuminate le scelte dei cattolici».
Pieno appoggio alla Cei. Sul referendum, Ratzinger la pensa in tutto e per tutto come i vescovi. Intervenendo all'assemblea generale dell'Episcopato italiano, che si è aperta con la prolusione del cardinale Camillo Ruini, Benedetto XVI manifesta il suo appoggio alla linea astensionista della Cei sull'imminente referendum sulla procreazione assistita. [...]
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Poli ... papa.shtml
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Pieno appoggio alla Cei. Sul referendum, Ratzinger la pensa in tutto e per tutto come i vescovi. Intervenendo all'assemblea generale dell'Episcopato italiano, che si è aperta con la prolusione del cardinale Camillo Ruini, Benedetto XVI manifesta il suo appoggio alla linea astensionista della Cei sull'imminente referendum sulla procreazione assistita. [...]
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You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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siiiiii evviva il papa e la conferenza episcopale, portatori di luce e di sviluppo, liberatori delle donne !!!
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Romeo non ti devi mai scusare per la francezza, sopratutto con me. Il fatto di pensarla diversamente non significa che io possa pensare che la tua idea sia abberrante, semplicemente se si chiede a me qualdo la vita di una persona ha l'inizio dico che questo succede al concepimento. Altrimenti non saprei cosa rispondere, al primo battito cardiaco? Al completo sviluppo di cervello? Oppure quando il feto ha sviluppato del tutto i polmoni? O forse quando nasce?Romeo ha scritto:Nova ha scritto:Squirto non si ironizza sulle cose serie.Squirto ha scritto:eh caro puck, ma come puoi sperare nella ricerca? se i malati sono tali è perchè è un disegno che non possiamo capire. le cellule embrionali sono più vive dei malati e devono avere piu' diritti, sono "deboli", "indifese" (e da recenti studi pare abbiano anche un'anima). tu e quelli come te siete dei miservi positivisti materialisti, siete per la "cultura della morte" che invece dobbiamo spazzare via tornando anche a controllare in modo biopolitico il corpo della donne assassine abortiste.Puck ha scritto:Raggazzi non potete immaginare quanto mi stia a cuore la vittoria del Sì in questo referendum.Specialmente per quanto riguarda la possibilità di studi scientifici sugli embrioni.Mio nonno è morto di Alzhaimer,vederlo sfiorire giorno dopo giorno fino ad arrivare a dimenticare tutto,non riconoscere più nessun parente,vivere immobilizzato in un letto per tutto l'ultimo anno della sua vita senza nemmeno riuscire a parlare,con gliocchi fissi sul soffitto,tutto ció è stato terribile.Un mio carissimo amico ha richiato la vita a anni per un tumore al cervello che fortunatamente è scomparso ma a causa della radioterapia ha il viso devastato e non riesce neppure ad aprire bocca,adesso va un pó meglio ma per mesi l'ho visto alimentarsi con una cannuccia.Se esiste una possibilità di condurre studi sulle staminali che in un futuro speriamo meno lontano possibile possano fare in modo che malattie così terribili non ci colpiscano più,non vedo in nome di quele etica o principio morale ci si debba precludere questa opportunità ! LA VITA E' SACRA ANCHE QUELLA DI UN MALATO!
Nessuno dice che le cellulle embrionali siano più vive/importanti dei malati, qualcuno dice che sono esseri umani così come lo sono i malati solo che allo stadio iniziale della vita.
Ciao Nova,
mi colpisci perche' mi sembra strano che cadi in un errore cosi' scontato. Scusa la franchezza.
Nel caso dell'aborto si potrebbe anche dire che l'embrione e' una persona, una persona in divenire, e la si ammazza per motivi vari di convenienza.
Ma nel caso delle cellule embionali, e' solo una cellula presa dal corpo per permettere di poter guarire da terribili malattie, come quella che ha colpito il tuo e nostro Papa Woytila.
La si prende e la si crea solo per le cure, ed e' solo una cellula, una cellula che serve per vivere di piu'.
Come puoi vietare che i malati possano venire curati, con un'obiezione debole, che quella cellula sarebbe una vita?
Ciao,
Romeo
Non riesco a ragionare in questo modo o comunque non riesco ad arrivare a una conclusione che mi convince.. Ma se tu o chiunque altro ha le idee diverse di certo non lo definisco imbecille, semplicemente ha tratto delle conclusioni diverse dalle mie.
Anzi, già che ci siamo mi dite, secondo voi, dove inizia un essere vivente?
Nova ha scritto:Romeo non ti devi mai scusare per la francezza, sopratutto con me. Il fatto di pensarla diversamente non significa che io possa pensare che la tua idea sia abberrante, semplicemente se si chiede a me qualdo la vita di una persona ha l'inizio dico che questo succede al concepimento. Altrimenti non saprei cosa rispondere, al primo battito cardiaco? Al completo sviluppo di cervello? Oppure quando il feto ha sviluppato del tutto i polmoni? O forse quando nasce?Romeo ha scritto:Nova ha scritto:Squirto non si ironizza sulle cose serie.Squirto ha scritto: eh caro puck, ma come puoi sperare nella ricerca? se i malati sono tali è perchè è un disegno che non possiamo capire. le cellule embrionali sono più vive dei malati e devono avere piu' diritti, sono "deboli", "indifese" (e da recenti studi pare abbiano anche un'anima). tu e quelli come te siete dei miservi positivisti materialisti, siete per la "cultura della morte" che invece dobbiamo spazzare via tornando anche a controllare in modo biopolitico il corpo della donne assassine abortiste.
Nessuno dice che le cellulle embrionali siano più vive/importanti dei malati, qualcuno dice che sono esseri umani così come lo sono i malati solo che allo stadio iniziale della vita.
Ciao Nova,
mi colpisci perche' mi sembra strano che cadi in un errore cosi' scontato. Scusa la franchezza.
Nel caso dell'aborto si potrebbe anche dire che l'embrione e' una persona, una persona in divenire, e la si ammazza per motivi vari di convenienza.
Ma nel caso delle cellule embionali, e' solo una cellula presa dal corpo per permettere di poter guarire da terribili malattie, come quella che ha colpito il tuo e nostro Papa Woytila.
La si prende e la si crea solo per le cure, ed e' solo una cellula, una cellula che serve per vivere di piu'.
Come puoi vietare che i malati possano venire curati, con un'obiezione debole, che quella cellula sarebbe una vita?
Ciao,
Romeo
Non riesco a ragionare in questo modo o comunque non riesco ad arrivare a una conclusione che mi convince.. Ma se tu o chiunque altro ha le idee diverse di certo non lo definisco imbecille, semplicemente ha tratto delle conclusioni diverse dalle mie.
Anzi, già che ci siamo mi dite, secondo voi, dove inizia un essere vivente?
Grazie Nova, anch'io sono contento di scrivere.
Riguardo alla domanda su dove inizia la vita, non bisogna prendere troppo alla lettera il concetto. Anche la legge sull'aborto prevede un certo numero di settimane prima di considerare come vita.
Secondo me nella prima fase, quando si hanno cellule embrionali, bisogna considerare se il ocncepimento e' avvenuto per avere un figlio o per curare una persona. Nel caso si crei una cellula embrionale per il secondo caso, non e' stata concepita (nel modo classico...

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Ma un paletto alla ricerca deve pur esserci?Nova ha scritto:semplicemente se si chiede a me qualdo la vita di una persona ha l'inizio dico che questo succede al concepimento. Altrimenti non saprei cosa rispondere, al primo battito cardiaco? Al completo sviluppo di cervello? Oppure quando il feto ha sviluppato del tutto i polmoni? O forse quando nasce?
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«Sì, e in molti paesi ci sono limitazioni all'uso degli embrioni umani per la ricerca biomedica che stabiliscono il limite dei 14 giorni dalla fertilizzazione del gamete femminile, oltre i quali scatta il divieto. Mi pare un limite scientificamente ragionevole e accettabile».
Dulbecco
penso di essere d'accordo con lui

[url=http://www.superzeta.it/viewtopic.php?p=176838#176838]Hai mai[/url]
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Questo non è vero, Romeo. La legge sull'aborto concede di abortire, nei casi ben specificati, entro i tre mesi non perchè dopo i tre mesi nasce la vita, ma perchè tre mesi sono un tempo preso per consentire alla donna - portatrice del feto - di:Romeo ha scritto:Nova ha scritto:Romeo non ti devi mai scusare per la francezza, sopratutto con me. Il fatto di pensarla diversamente non significa che io possa pensare che la tua idea sia abberrante, semplicemente se si chiede a me qualdo la vita di una persona ha l'inizio dico che questo succede al concepimento. Altrimenti non saprei cosa rispondere, al primo battito cardiaco? Al completo sviluppo di cervello? Oppure quando il feto ha sviluppato del tutto i polmoni? O forse quando nasce?Romeo ha scritto:Nova ha scritto: Squirto non si ironizza sulle cose serie.
Nessuno dice che le cellulle embrionali siano più vive/importanti dei malati, qualcuno dice che sono esseri umani così come lo sono i malati solo che allo stadio iniziale della vita.
Ciao Nova,
mi colpisci perche' mi sembra strano che cadi in un errore cosi' scontato. Scusa la franchezza.
Nel caso dell'aborto si potrebbe anche dire che l'embrione e' una persona, una persona in divenire, e la si ammazza per motivi vari di convenienza.
Ma nel caso delle cellule embionali, e' solo una cellula presa dal corpo per permettere di poter guarire da terribili malattie, come quella che ha colpito il tuo e nostro Papa Woytila.
La si prende e la si crea solo per le cure, ed e' solo una cellula, una cellula che serve per vivere di piu'.
Come puoi vietare che i malati possano venire curati, con un'obiezione debole, che quella cellula sarebbe una vita?
Ciao,
Romeo
Non riesco a ragionare in questo modo o comunque non riesco ad arrivare a una conclusione che mi convince.. Ma se tu o chiunque altro ha le idee diverse di certo non lo definisco imbecille, semplicemente ha tratto delle conclusioni diverse dalle mie.
Anzi, già che ci siamo mi dite, secondo voi, dove inizia un essere vivente?
Grazie Nova, anch'io sono contento di scrivere.
Riguardo alla domanda su dove inizia la vita, non bisogna prendere troppo alla lettera il concetto. Anche la legge sull'aborto prevede un certo numero di settimane prima di considerare come vita.
- capire di essere gravida
- avere il tempo necessario per riflettere sulla decisione da prendere
- avere il tempo materiale per prepararsi all'aborto.
Inoltre si spera che un feto di soli tre mesi non percepisce il dolore causato dalla interruzione di gravidanza.
Non si tratta quindi di aver stabilito che prima dei tre mesi il feto non è un essere vivente, ma di un tempo stabilito per considerare l'esigenze della donna/portatrice.
Questo è una soluzione giusta per chi crede che la vita cominci prima della nascita ma ammette che il feto non è "superiore" alla donna (quindi, quest'ultima non è obbligata a mettere alla sua disposizione il proprio corpo/salute etc.).
Così come nessuno puó essere obbligato a proteggere la vita degli altri mettendo a repentaglio la propria salute (sei obbligato dalla legge ad accompagnare una persona in difficoltà all'ospedale, ma non sei obbligato tuffari nell'acqua per salvare uno che sta annegando - potresti rischiare la propria salute).
Ti ricordi il caso della ragazza 17enne che ha avuto il consenso dei giudici per abortire al sesto o settimo mese un feto malato? Lo ha avuto proprio perchè i giudici hanno deciso che la sua volontà di non partorire è superiore al diritto di vivere di suo figlio, non si poteva mettere a repentaglio la salute mentale di quella ragazza per proteggere un'altra persona. Giustamente. Ma non perchè il bambino non era una persona.
Ora, per riuscire a metterci d'accordo sul 1° referendum bisognerebbe dire che la vita comincia alla nascita, nel momento in cui uno è "indipendente" - con tutte le consequenze che questo comporterebbe. Ma anche questo è relativo, perchè un neonato non è indipendente. Ha bisogno di qualcuno che lo accudisca. Allora forse è meglio aspettare che ha sei anni. O diciotto.
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Aggiungo che se il referendum dovesse consentire alla ricerca l'utilizzo delle cellule e arrivasse qualche cura che mi potesse servire la utilizzerei sicuramente. Non considero un criminale chi vota si. Semplicemente non mi ritengo in grado di stabilire che prima dello scattare del 14 giorno si puó fare la ricerca e dopo no. Ma è un pensiero mio non supportato dalle opinioni scentifiche (non sono in grado di averle) ne religiose (se la Chiesa cattolica o altra mi dicesse domani che l'anima "entra" al sesto mese la mia opinione non cambierebbe. Finchè non ho la certezza assoluta che una cellula non è l'inizio di vita di una persona non posso dire che la si puó utilizzare per un qualsiasi scopo, terapeutico o meno.
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