Ciao grande Nick, buon viaggio
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
il pragmatismo tipico della loro cultura politica li porta spesso a decidere più in fretta di altri stati..senza porsi eccessivi problemi..
e ora sono in una situazione delicata...
Cina - 10.11.2004
Musulmani in Cina
Repressione, scontri, ma anche convivenza pacifica. Vita di una minoranza
Kunming, YunnanNon solo in Tibet. In nome dell'unità e dell'integrità nazionale, il governo cinese, rappresentante della comunità Han (92 per cento della popolazione), spesso esercita un rigido controllo anche sulle minoranze musulmane, 2 per cento di un miliardo e trecento milioni di abitanti della Repubblica Popolare.
In particolare, la situazione è tesa nella provincia nordorientale dello Xinjiang, la più grande della Cina, dove vivono 8 milioni di Uyguri, discendenti da un ceppo prototurco dell'Asia centrale.
Qui, da cinquant'anni, Pechino reprime ogni aspirazione - spesso armata - all'autonomia dei suoi abitanti originari, colpendo con arresti di massa, torture ed esecuzioni sommarie moltissimi civili.
Negli ultimi tempi, però, si sono verificati scontri anche nella regione centrale dell'Henan, popolata dai musulmani Hui e finora estranea ai disordini.
In seguito a un incidente stradale avvenuto il 27 ottobre 2004, quando un taxista Hui ha investito una bambina Han, sette persone sono state uccise e decine di case sono state date alle fiamme. I membri delle due comunità hanno condotto gli attacchi contro i vicini armati di attrezzi agricoli.
Il primo novembre scorso il governo - che da sempre occulta gli eventi riguardanti le minoranze - ha imposto la legge marziale. Le tensioni nel cuore della Cina sono state esacerbate dal crescente scarto economico tra i cinesi e gli Hui, che soffrono per le difficili condizioni economiche in cui sono costretti a vivere rispetto alle comunità più benestanti Han e per un sistema politico sempre più corrotto.
Intanto nello Xinjiang è in corso un processo di sinizzazione: Pechino incoraggia l'immigrazione cinese nel nor-est ricco di petrolio e centro dell'industria spaziale e atomica.
Ci sono però altre regioni in cui musulmani e cinesi vivono in armonia. Qui molti Uyguri fuggono in cerca di lavoro e libertà . Come Muhammed, che oggi lavora in un ristorante a Kunming nello Yunnan, provincia meridionale della Cina.
Muhammed è un ragazzo sui venti anni. E' scappato dallo Xinjiang per poter praticare liberamente la sua religione. Cosa che a Kunming è permessa, a differenza di quanto accade in altre province musulmane.
Il giovane racconta: "Nello Xinjiang essere musulmani significa avere continuamente problemi con le forze dell'ordine. Dopo l'attentato dell'undici settembre 2001, i musulmani vengono chiamati con disprezzo "talebani".
Durante la celebrazione della festa che conclude il periodo del Ramadan, i problemi sono ancora più grandi. Se in quel periodo un musulmano con un impiego statale si reca alla moschea, rischia di perdere il posto di lavoro. La polizia si posiziona all'esterno del luogo di culto per schedare i musulmani e segnare i lavori che svolgono".
Muhammed ricorda i tragici eventi del 1996, quando nello Xinjiang centinaia di manifestanti musulmani Muhammedfurono colpiti a morte dalla polizia. "Per giorni il sangue ha macchiato le strade. Le autorità ordinarono di non ripulirle per lanciare un avvertimento agli altri musulmani. Perchè la comunità internazionale non intervenne?". Alla domanda del giovane non c'è risposta.
Tra il 20 aprile e il 9 giugno 1996 una durissima repressione delle forze dell'ordine cinesi avrebbe portato alla carcerazione di 2.700 Uyguri. Nei circoli della minoranza all'estero si è parlato addirittura di 18mila arresti.
Muhammed non conosce il cinese, non è capace di leggere i caratteri e non desidera imparare. Parla la lingua della sua regione e conosce perfettamente l'arabo. A Kunming finalmente ha trovato un poco di serenità , alcuni amici e un lavoro.
La presenza della comunità musulmana nello Yunnan risale al periodo dell'invasione mongola di Kubilai Khan (XIII secolo). Allora iniziarono a insediarsi in tutta la provincia diversi mercanti, costruttori e artigiani musulmani. Tale era la loro maggioranza numerica e l'ascesa nella scala sociale che lo Yunnan fu l'unica regione ad essere governata da un musulmano, Sayyid Ajall.
I problemi con i cinesi arrivarono quando i musulmani insorsero per ottenere l'indipendenza (1873) e, in seguito, durante la Rivoluzione Culturale (1966-1976). Quest'ultima ha rappresentato un periodo di forte repressione in Cina per i credenti di ogni confessione.
Attualmente, nonostante ciò che accade in Tibet e in Xinjiang, la nuova politica adottata da Pechino promuove in altre zone l'integrazione delle diverse etnie e la riabilitazione dei luoghi di culto. Antichi templi buddisti e diverse moschee sono stati infatti riaperti.
A Kunming la comunità musulmana è numerosa. In una città di quasi 4 milioni di abitanti si contano cinque moschee. La più antica venne costruita sotto la dinastia Qing (circa 400 anni fa), ma venne abbattuta nel 1997. Al suo posto è stato costruito un edificio che non ha niente a che vedere con quello originale. Ad ogni angolo di Kunming è possibile trovare numerosi ristoranti musulmani e il venerdì, per le strade, i venditori ambulanti di dolci tipici.
Apparentemente, i musulmani nello Yunnan sono perfettamente integrati: fanno gli insegnanti, gli artigiani e i ristoratori. Tra loro, però, si trovano anche i migranti provenienti da altre parti dello Yunnan o da altre regioni della Cina, giunti a Kunming in cerca di fortuna o semplicemente di pace. Come Muhammed.
e ora sono in una situazione delicata...
Cina - 10.11.2004
Musulmani in Cina
Repressione, scontri, ma anche convivenza pacifica. Vita di una minoranza
Kunming, YunnanNon solo in Tibet. In nome dell'unità e dell'integrità nazionale, il governo cinese, rappresentante della comunità Han (92 per cento della popolazione), spesso esercita un rigido controllo anche sulle minoranze musulmane, 2 per cento di un miliardo e trecento milioni di abitanti della Repubblica Popolare.
In particolare, la situazione è tesa nella provincia nordorientale dello Xinjiang, la più grande della Cina, dove vivono 8 milioni di Uyguri, discendenti da un ceppo prototurco dell'Asia centrale.
Qui, da cinquant'anni, Pechino reprime ogni aspirazione - spesso armata - all'autonomia dei suoi abitanti originari, colpendo con arresti di massa, torture ed esecuzioni sommarie moltissimi civili.
Negli ultimi tempi, però, si sono verificati scontri anche nella regione centrale dell'Henan, popolata dai musulmani Hui e finora estranea ai disordini.
In seguito a un incidente stradale avvenuto il 27 ottobre 2004, quando un taxista Hui ha investito una bambina Han, sette persone sono state uccise e decine di case sono state date alle fiamme. I membri delle due comunità hanno condotto gli attacchi contro i vicini armati di attrezzi agricoli.
Il primo novembre scorso il governo - che da sempre occulta gli eventi riguardanti le minoranze - ha imposto la legge marziale. Le tensioni nel cuore della Cina sono state esacerbate dal crescente scarto economico tra i cinesi e gli Hui, che soffrono per le difficili condizioni economiche in cui sono costretti a vivere rispetto alle comunità più benestanti Han e per un sistema politico sempre più corrotto.
Intanto nello Xinjiang è in corso un processo di sinizzazione: Pechino incoraggia l'immigrazione cinese nel nor-est ricco di petrolio e centro dell'industria spaziale e atomica.
Ci sono però altre regioni in cui musulmani e cinesi vivono in armonia. Qui molti Uyguri fuggono in cerca di lavoro e libertà . Come Muhammed, che oggi lavora in un ristorante a Kunming nello Yunnan, provincia meridionale della Cina.
Muhammed è un ragazzo sui venti anni. E' scappato dallo Xinjiang per poter praticare liberamente la sua religione. Cosa che a Kunming è permessa, a differenza di quanto accade in altre province musulmane.
Il giovane racconta: "Nello Xinjiang essere musulmani significa avere continuamente problemi con le forze dell'ordine. Dopo l'attentato dell'undici settembre 2001, i musulmani vengono chiamati con disprezzo "talebani".
Durante la celebrazione della festa che conclude il periodo del Ramadan, i problemi sono ancora più grandi. Se in quel periodo un musulmano con un impiego statale si reca alla moschea, rischia di perdere il posto di lavoro. La polizia si posiziona all'esterno del luogo di culto per schedare i musulmani e segnare i lavori che svolgono".
Muhammed ricorda i tragici eventi del 1996, quando nello Xinjiang centinaia di manifestanti musulmani Muhammedfurono colpiti a morte dalla polizia. "Per giorni il sangue ha macchiato le strade. Le autorità ordinarono di non ripulirle per lanciare un avvertimento agli altri musulmani. Perchè la comunità internazionale non intervenne?". Alla domanda del giovane non c'è risposta.
Tra il 20 aprile e il 9 giugno 1996 una durissima repressione delle forze dell'ordine cinesi avrebbe portato alla carcerazione di 2.700 Uyguri. Nei circoli della minoranza all'estero si è parlato addirittura di 18mila arresti.
Muhammed non conosce il cinese, non è capace di leggere i caratteri e non desidera imparare. Parla la lingua della sua regione e conosce perfettamente l'arabo. A Kunming finalmente ha trovato un poco di serenità , alcuni amici e un lavoro.
La presenza della comunità musulmana nello Yunnan risale al periodo dell'invasione mongola di Kubilai Khan (XIII secolo). Allora iniziarono a insediarsi in tutta la provincia diversi mercanti, costruttori e artigiani musulmani. Tale era la loro maggioranza numerica e l'ascesa nella scala sociale che lo Yunnan fu l'unica regione ad essere governata da un musulmano, Sayyid Ajall.
I problemi con i cinesi arrivarono quando i musulmani insorsero per ottenere l'indipendenza (1873) e, in seguito, durante la Rivoluzione Culturale (1966-1976). Quest'ultima ha rappresentato un periodo di forte repressione in Cina per i credenti di ogni confessione.
Attualmente, nonostante ciò che accade in Tibet e in Xinjiang, la nuova politica adottata da Pechino promuove in altre zone l'integrazione delle diverse etnie e la riabilitazione dei luoghi di culto. Antichi templi buddisti e diverse moschee sono stati infatti riaperti.
A Kunming la comunità musulmana è numerosa. In una città di quasi 4 milioni di abitanti si contano cinque moschee. La più antica venne costruita sotto la dinastia Qing (circa 400 anni fa), ma venne abbattuta nel 1997. Al suo posto è stato costruito un edificio che non ha niente a che vedere con quello originale. Ad ogni angolo di Kunming è possibile trovare numerosi ristoranti musulmani e il venerdì, per le strade, i venditori ambulanti di dolci tipici.
Apparentemente, i musulmani nello Yunnan sono perfettamente integrati: fanno gli insegnanti, gli artigiani e i ristoratori. Tra loro, però, si trovano anche i migranti provenienti da altre parti dello Yunnan o da altre regioni della Cina, giunti a Kunming in cerca di fortuna o semplicemente di pace. Come Muhammed.
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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sto per andare in ferie e sarà un weekend lungo.
non posso prendermi la sedia in prima fila se arriva squirto e risponde qui...
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E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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- Storico dell'impulso
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- Iscritto il: 20/04/2007, 12:49
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Interessantissima riflessione... Anche perchè, primo o poi, accadrà .duck65 ha scritto:Sempre detto io che il terrorismo islamico verra' sconfitto quando qualche beduino fara' l'errore di farsi saltare in aria in una qualsiasi porzione di territorio della Cina....
ad majora
"Sapeva molte cose, ma tutte male"
queste me le guardavo spesso..la domenica a casa..ma non solo
http://www.youtube.com/watch?v=tBUe1wDy ... re=related
(lo so u puristi di arti maziali diranno che e' fuffa..ma io li guardavo con occhio profano)
piu' belli i video coi combattimenti..(anche tra donne..)
ecco..quelli non li trovo.(ma erano notevoli)
http://www.youtube.com/watch?v=tBUe1wDy ... re=related
(lo so u puristi di arti maziali diranno che e' fuffa..ma io li guardavo con occhio profano)
piu' belli i video coi combattimenti..(anche tra donne..)
ecco..quelli non li trovo.(ma erano notevoli)
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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http://www.youtube.com/watch?v=QCIQDt5_9Ak
aguzzate le orecchie (per i suoni e i rumori)..
non sono in centro..ma manco tanto fuori...
aguzzate le orecchie (per i suoni e i rumori)..
non sono in centro..ma manco tanto fuori...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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- bigtitslover
- Veterano dell'impulso
- Messaggi: 4285
- Iscritto il: 18/01/2007, 11:24
- Località: un cargo battente bandiera liberiana
ieri mi è capitato tra le mani questo libretto ed ho pensato a cosa può servire ad un italiano che deve risiedere per qualche tempo in Cina... ho sempre pensato che la fantasia italiana fosse dimostrata anche dalla quantità di insulti, nelle mille varianti dialettali, che siamo riusciti a creare nel corso dei secoli, ma giuro che i cinesi ci battono alla grande... il titolo riprende l'insulto più in voga Ta ma de...= ...di tua madre!, che loro coniugano nei modi più fantasiosi... uno classico è "Ta ma de bi" ossia "la fica di tua madre"...
Se ti interessa lo trovi facilmente in internet ecco di seguito una scheda (nella speranza che non ti indichino mai come quello dal cappello verde...)
[i:11b9f19890]Titolo "Ta ma de e altre insolenze. Il linguaggio trasgressivo nel cinese moderno" Autore Madaro Federico Prezzo € 6,20
Dati 1998, 116 p.
Editore Libreria Editrice Cafoscarina (collana Cina e altri Orienti)
Coloro che vogliono approfondire la conoscenza della cultura di un Paese straniero possono essere colti dalla curiosità di sapere come insultino o imprechino i suoi abitanti. Un efficace metodo per documentarsi è sicuramente quello dell'esperienza diretta, vale a dire del brutale scambio di epiteti con gli indigeni (possibilmente non troppo permalosi o violenti). Quando mancasse il coraggio di applicare tale metodo ci si può affidare a un volumetto come questo, scritto da un ricercatore desideroso non solo di elencare in modo sterile una serie di parolacce, ma anche di indagare le connessioni tra una parte così negletta del linguaggio e la vita di tutti i giorni cui essa fa riferimento. Questo libro è pertanto consigliabile a coloro che vogliono scoprire un aspetto diverso e decisamente originale della Cina e della sua cultura, lontano dagli echi della cronaca, ma vividamente ancorato alla realtà e alle esperienze quotidiane del popolo più numeroso del pianeta.[/i:11b9f19890][img:11b9f19890]http://www.tuttocina.it/editoria/pics/Tamade.jpg[/img:11b9f19890]
Se ti interessa lo trovi facilmente in internet ecco di seguito una scheda (nella speranza che non ti indichino mai come quello dal cappello verde...)
[i:11b9f19890]Titolo "Ta ma de e altre insolenze. Il linguaggio trasgressivo nel cinese moderno" Autore Madaro Federico Prezzo € 6,20
Dati 1998, 116 p.
Editore Libreria Editrice Cafoscarina (collana Cina e altri Orienti)
Coloro che vogliono approfondire la conoscenza della cultura di un Paese straniero possono essere colti dalla curiosità di sapere come insultino o imprechino i suoi abitanti. Un efficace metodo per documentarsi è sicuramente quello dell'esperienza diretta, vale a dire del brutale scambio di epiteti con gli indigeni (possibilmente non troppo permalosi o violenti). Quando mancasse il coraggio di applicare tale metodo ci si può affidare a un volumetto come questo, scritto da un ricercatore desideroso non solo di elencare in modo sterile una serie di parolacce, ma anche di indagare le connessioni tra una parte così negletta del linguaggio e la vita di tutti i giorni cui essa fa riferimento. Questo libro è pertanto consigliabile a coloro che vogliono scoprire un aspetto diverso e decisamente originale della Cina e della sua cultura, lontano dagli echi della cronaca, ma vividamente ancorato alla realtà e alle esperienze quotidiane del popolo più numeroso del pianeta.[/i:11b9f19890][img:11b9f19890]http://www.tuttocina.it/editoria/pics/Tamade.jpg[/img:11b9f19890]
"Questa è l'Italia del futuro: un paese di musichette...mentre fuori c'è la Morte!" - Boris 3 -
Gastronomia operaia, cannibalizzazione, coltello, forchetta, magnammoce o' padrone - Daniele Sepe -
Blog rhum e cocaina per battere il sistema - Manuel Agnelli -
Quanti troppi anni ri e riciclando il peggio, tutte queste bestie a raschiare il fondo - Mau Mau -
Abbasso le fiche depilate, viva i cespuglioni anni '80 - scritta sul muro -
Senza rabbia non essere felice - scritta sul muro -
Gastronomia operaia, cannibalizzazione, coltello, forchetta, magnammoce o' padrone - Daniele Sepe -
Blog rhum e cocaina per battere il sistema - Manuel Agnelli -
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grazie
lo conoscevo cmq
mi pare addirittura sia stata una tesi di dottorato din un laureato in lingue orientali..
ma prima imparo l'idioma "civile"..per le parolacce (che mi servarinno solo quando prenderó la patente..
) useró i gesti..
lo conoscevo cmq
mi pare addirittura sia stata una tesi di dottorato din un laureato in lingue orientali..

ma prima imparo l'idioma "civile"..per le parolacce (che mi servarinno solo quando prenderó la patente..

E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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sono immerso nei contributi inps...
le PMi sono terrificanti per ste cose
nebbia totale su contratti all'estero.contributi...
nelle multinazionali con tutti i loro difetti almeno ti trovi il contratto pronto e preciso....qua va a finire che IO devo chiamare il commercialista...
ho mezzo capito come funziona.....ma resta il fatto che non so come verra' gestito un evnetuale contratto qui (solo x pagare i contributi) e un contratto giu' pagato da giu' con lo stipnedio tasato con aliquot cinese (visto che sto piu' di 183gg e esiste l'accord per evitare la doppia imposizione dal 1986..)
le PMi sono terrificanti per ste cose
nebbia totale su contratti all'estero.contributi...
nelle multinazionali con tutti i loro difetti almeno ti trovi il contratto pronto e preciso....qua va a finire che IO devo chiamare il commercialista...




ho mezzo capito come funziona.....ma resta il fatto che non so come verra' gestito un evnetuale contratto qui (solo x pagare i contributi) e un contratto giu' pagato da giu' con lo stipnedio tasato con aliquot cinese (visto che sto piu' di 183gg e esiste l'accord per evitare la doppia imposizione dal 1986..)
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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e ho pure fatto bugna con mia padre che fa del terrorismo dicendo che se mi licenzion e vado giu' a farmi assumere sono un pazzo.....
si vede che non e' un metalmeccanico....
o fai cosi..o cosi..non hai alternative..se vuoi crescere. la flessiblita' almeno fino a che non arrivi alla dirigenza 9se ci riesci) paga...
altrimenti se resti sempre nella stessa situazione non cresci....
qualche estremista addirittura consiglia un cambio lavoro ogni 2 anni fino ai 40.....
si vede che non e' un metalmeccanico....
o fai cosi..o cosi..non hai alternative..se vuoi crescere. la flessiblita' almeno fino a che non arrivi alla dirigenza 9se ci riesci) paga...
altrimenti se resti sempre nella stessa situazione non cresci....
qualche estremista addirittura consiglia un cambio lavoro ogni 2 anni fino ai 40.....

E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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- bellavista
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- Iscritto il: 21/04/2005, 23:46
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