prostituzione
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Re: prostituzione
Sono appena tornato da una conferenza di scienza forense dove erano presenti forze di polizia di tutto il mondo è stato interessante notare quante escort erano presenti alla cena. Mitici gli Yankee.
Re: prostituzione
e tutte a carico dello Stato federale...Mitici Yankeedolmance ha scritto:Sono appena tornato da una conferenza di scienza forense dove erano presenti forze di polizia di tutto il mondo è stato interessante notare quante escort erano presenti alla cena. Mitici gli Yankee.
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Re: prostituzione
cioe' quindi una cosa tipo ospitalita' eschimese? 
o semplicemente le donne venali sono venute a quella cena perche' sanno che ci sono un sacco di occasioni di guadagno? (come ai congressi dei medici
del resto)

o semplicemente le donne venali sono venute a quella cena perche' sanno che ci sono un sacco di occasioni di guadagno? (come ai congressi dei medici

Ultima modifica di Barabino il 21/06/2014, 12:02, modificato 1 volta in totale.
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
Re: prostituzione
Non frequento gli eschimesi (dovrò andarci prima o poi) ma c'era un bel giro di ragazze che non centravano niente...
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Re: prostituzione
La leggenda sarebbe che l'ospitalita' degli eschimesi comprendeva sempre un giretto sulla moglie...
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
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Re: prostituzione
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“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: prostituzione
Ad una settimana dalle prime sentenze per il caso delle prostitute minorenni dei Parioli, un nuovo scandalo a luci rosse travolge la cosiddetta Roma bene. Questa volta a finire nell’occhio del ciclone è un fotografo, Furio Fusco, accusato di aver adescato giovani liceali minorenni per convincerle non solo a posare nude, ma anche ad avere rapporti sessuali con lui. Il tutto in cambio del successo, della celebrità. Un “sistema consolidato”, come scrive il gip, che gli è costato l’arresto con le pesanti accuse di adescamento di minori, pornografia minorile aggravata e prostituzione minorile. I carabinieri lo hanno prelevato dal suo ufficio a due passi da piazza Bologna, dove aveva archiviato migliaia di foto, ora poste sotto sequestro.
Nel sito della sua agenzia ci sono foto di centinaia e centinaia di modelle e attrici. Ma il suo lavoro andava ben oltre la fotografia e la promozione artistica, come dimostrato dalle indagini condotte dai carabinieri e avviate in seguito ad un’inchiesta giornalistica sulla prostituzione minorile del quotidiano La Repubblica. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 51enne – piuttosto conosciuto nell’ambiente romano – attirava le ragazzine attraverso i social network o le chat virtuali. Prima chiedeva loro amicizia e poi cominciava a tessere la tela del raggiro convincendole che gli scatti erotici, a volte anche a sfondo saffico, avrebbero consentito di arrivare facilmente al successo. “Se posi nuda diventerai presto famosa”, avrebbe detto ad almeno quattro di loro. Secondo gli investigatori l’uomo sceglieva accuratamente le sue “lolite”, giovani ambiziose disponibili ad incontrarlo all’insaputa dei genitori nonché disponibili ad avere rapporti sessuali con lui. Consapevole, tra l’altro, della loro minore età. Lui stesso – secondo quanto ricostruito dai carabinieri – le aiutava a falsificare le generalità sui documenti, affinché risultassero maggiorenni in occasione dei casting.
Secondo il gip del Tribunale di Roma, Giulia Proto, Fusco avrebbe creato una vera e propria attività criminale “organizzata” e lungamente sperimentata. Al momento le vittime accertate sono quattro, tutte alunne dei licei dei quartieri di lusso della Capitale, tra i Parioli e Trieste, ma non è escluso che il numero delle ragazze coinvolte possa essere più alto.
Nel sito della sua agenzia ci sono foto di centinaia e centinaia di modelle e attrici. Ma il suo lavoro andava ben oltre la fotografia e la promozione artistica, come dimostrato dalle indagini condotte dai carabinieri e avviate in seguito ad un’inchiesta giornalistica sulla prostituzione minorile del quotidiano La Repubblica. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 51enne – piuttosto conosciuto nell’ambiente romano – attirava le ragazzine attraverso i social network o le chat virtuali. Prima chiedeva loro amicizia e poi cominciava a tessere la tela del raggiro convincendole che gli scatti erotici, a volte anche a sfondo saffico, avrebbero consentito di arrivare facilmente al successo. “Se posi nuda diventerai presto famosa”, avrebbe detto ad almeno quattro di loro. Secondo gli investigatori l’uomo sceglieva accuratamente le sue “lolite”, giovani ambiziose disponibili ad incontrarlo all’insaputa dei genitori nonché disponibili ad avere rapporti sessuali con lui. Consapevole, tra l’altro, della loro minore età. Lui stesso – secondo quanto ricostruito dai carabinieri – le aiutava a falsificare le generalità sui documenti, affinché risultassero maggiorenni in occasione dei casting.
Secondo il gip del Tribunale di Roma, Giulia Proto, Fusco avrebbe creato una vera e propria attività criminale “organizzata” e lungamente sperimentata. Al momento le vittime accertate sono quattro, tutte alunne dei licei dei quartieri di lusso della Capitale, tra i Parioli e Trieste, ma non è escluso che il numero delle ragazze coinvolte possa essere più alto.
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Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: prostituzione
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
Re: prostituzione
ennesima ordinanza del comune di Rimini
per far cassa
http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/ ... so-1.34521
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Re: prostituzione
Sono questi ragazzi pronti a rimboccarsi le maniche fanno pensare che ci sia ancora speranza per questo paese
Prostituzione, quindicenne gestiva una casa di appuntamenti: denunciato
A lui, i carabinieri sono arrivati attraverso le intercettazioni di un'indagine che aveva fatto scattare arresti in tutta Italia. Era emerso che una delle donne finite in manette poteva contare sul figlio per la gestione della casa d’appuntamenti spezzina: un compito che il ragazzo svolgeva consapevolmente, e per il quale riceveva dalla madre una paghetta
Gestiva un bordello a solo 15 anni ricevendo una “paghetta” dalla madre. È la storia che arriva da La Spezia. Al giovane denunciato dai carabinieri alla procura dei minori di Genova non interessavano né lo studio, né il calcetto o le lezioni di chitarra perché i soldi li guadagnava sostituendo la madre nella gestione di una casa di appuntamenti. Il ragazzino dovrà rispondere per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
I militari hanno scoperto che dopo la scuola invece dei compiti il minorenne si dedicava alla gestione di una casa alcova nel centro della città ligure. Instradato alla gestione della casa dalla madre – 40enne già arrestata mesi fa in un’altra provincia- il ragazzo non si sottraeva al suo incarico. Più volte alla settimana sotto la costante supervisione della madre: ritirava il denaro dalle prostitute, andava a prendere alla stazione le ragazze che arrivavano da altre province per accompagnarle alla casa, ma provvedeva alle ragazze per meglio soddisfare i possibili gusti dei clienti, personal shopping incluso.
A lui, i carabinieri sono arrivati attraverso le intercettazioni legate alla maxi operazione contro la prostituzione portata a termine qualche mese fa in diverse parti d’Italia. Era emerso infatti che una delle donne arrestate poteva contare sul figlio per la gestione della casa d’appuntamenti spezzina: un compito che il ragazzo svolgeva consapevolmente, e per il quale riceveva dalla madre una paghetta
Prostituzione, quindicenne gestiva una casa di appuntamenti: denunciato
A lui, i carabinieri sono arrivati attraverso le intercettazioni di un'indagine che aveva fatto scattare arresti in tutta Italia. Era emerso che una delle donne finite in manette poteva contare sul figlio per la gestione della casa d’appuntamenti spezzina: un compito che il ragazzo svolgeva consapevolmente, e per il quale riceveva dalla madre una paghetta
Gestiva un bordello a solo 15 anni ricevendo una “paghetta” dalla madre. È la storia che arriva da La Spezia. Al giovane denunciato dai carabinieri alla procura dei minori di Genova non interessavano né lo studio, né il calcetto o le lezioni di chitarra perché i soldi li guadagnava sostituendo la madre nella gestione di una casa di appuntamenti. Il ragazzino dovrà rispondere per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
I militari hanno scoperto che dopo la scuola invece dei compiti il minorenne si dedicava alla gestione di una casa alcova nel centro della città ligure. Instradato alla gestione della casa dalla madre – 40enne già arrestata mesi fa in un’altra provincia- il ragazzo non si sottraeva al suo incarico. Più volte alla settimana sotto la costante supervisione della madre: ritirava il denaro dalle prostitute, andava a prendere alla stazione le ragazze che arrivavano da altre province per accompagnarle alla casa, ma provvedeva alle ragazze per meglio soddisfare i possibili gusti dei clienti, personal shopping incluso.
A lui, i carabinieri sono arrivati attraverso le intercettazioni legate alla maxi operazione contro la prostituzione portata a termine qualche mese fa in diverse parti d’Italia. Era emerso infatti che una delle donne arrestate poteva contare sul figlio per la gestione della casa d’appuntamenti spezzina: un compito che il ragazzo svolgeva consapevolmente, e per il quale riceveva dalla madre una paghetta
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Re: prostituzione
Un altro dei baluardi del Paese è l'Arma per eccellenza dove saremmo senza l'indomito spirito di sacrifizio dei suoi Militi?
Nei secoli fedele
Presunto giro di prostituzione, il carabiniere di Ugento non risponde alle domande del gip
(Lecce) – Si è avvalso della facoltà di non rispondere il carabiniere originario di Ugento, in servizio in Lombardia, arrestato venerdì scorso. L’appuntato è stato condotto in carcere dai colleghi della compagnia di Casarano, che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Brescia.
Proprio presso la casa circondariale di Lecce si è presentato davanti al gip Simona Panzera, ma ha fatto scena muta. L’accusa è di rivelazione di segreti di ufficio, accesso abusivo a sistema informatico e induzione indebita e dare o promettere utilità.
Secondo quanto emerso dalle indagini, che hanno portato all’arresto di sedici persone accusate di far parte di un presunto giro di prostituzione in alcuni nightclub di Brescia, il militare salentino sarebbe entrato proprio nel sistema informatico dell’Arma per fornire informazioni a titolari di locali notturni, rivelando inoltre possibili controlli da parte dei colleghi e della polizia.
Nei secoli fedele
Presunto giro di prostituzione, il carabiniere di Ugento non risponde alle domande del gip
(Lecce) – Si è avvalso della facoltà di non rispondere il carabiniere originario di Ugento, in servizio in Lombardia, arrestato venerdì scorso. L’appuntato è stato condotto in carcere dai colleghi della compagnia di Casarano, che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Brescia.
Proprio presso la casa circondariale di Lecce si è presentato davanti al gip Simona Panzera, ma ha fatto scena muta. L’accusa è di rivelazione di segreti di ufficio, accesso abusivo a sistema informatico e induzione indebita e dare o promettere utilità.
Secondo quanto emerso dalle indagini, che hanno portato all’arresto di sedici persone accusate di far parte di un presunto giro di prostituzione in alcuni nightclub di Brescia, il militare salentino sarebbe entrato proprio nel sistema informatico dell’Arma per fornire informazioni a titolari di locali notturni, rivelando inoltre possibili controlli da parte dei colleghi e della polizia.
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Re: prostituzione
visto ieri sera un programma sul argomento - si parla bene di riga capitale della Lituania - gran belle gnocche le russe ma si parlava di 200 euro
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna
Re: prostituzione
Bisognerebbe prevedere riduzioni per militari e studenti
BOLOGNA - Per reclutare ragazze da fare lavorare nei suoi centri benessere pubblicava annunci d'offerta lavoro apparentemente normali, ma ai colloqui pretendeva una 'dimostrazione pratica' che finiva con atti sessuali, gli stessi che le massaggiatrici, per lo più romene e moldave, tra cui anche 2 minori, avrebbero dovuto praticare ai clienti. Polizia e carabinieri di Bologna hanno eseguito un'ordinanza di custodia ai domiciliari a carico di un 43enne di Palermo, incensurato e residente nel Bolognese con moglie e figli.
E' accusato di avere diretto, amministrato e gestito due case di prostituzione, di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione aggravati, nonché di violenza sessuale continuata, anche su due minorenni.
Con lui è stata denunciata, solo per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, una 38enne romena, che formalmente gestiva una delle due strutture.
I locali, entrambi posti sotto sequestro preventivo, sono 'Il paradiso del benessere' di via del Gomito, a Bologna, e 'Rosy Relax' in via dell'Industria, a Bargellino di Calderara di Reno.
Secondo gli investigatori, all'interno ruotava una dozzina di ragazze, in gran parte romene e moldave, fra le quali una 16enne e una 17enne. Queste ultime, più una maggiorenne, hanno denunciato alla polizia di essere state costrette a rapporti sessuali contro la loro volontà dal titolare. Le indagini, condotte da squadra Mobile e carabinieri di Calderara, è partita dall'esposto anonimo di una ragazza che aveva risposto a un annuncio per lavorare nel centro benessere, indignata dopo che al colloquio si era sentita chiedere di fare altro, oltre ai massaggi.
L'indagine è stata aperta solo dopo l'arrivo di un esposto anonimo scritto da una estetista onesta, sconvolta dalle richieste del datore di lavoro. Il centro di Bologna è riuscito a lavorare per quattro
anni indisturbato, sebbene a detta della stessa polizia i clienti si scambiassero commenti on line su siti che vengono quotidianamente monitorati. L'altro, quello di Calderara, era operativo da due danni e oggetti di chiacchiere da bar, arrivate anche alle orecchie dei carabinieri
BOLOGNA - Per reclutare ragazze da fare lavorare nei suoi centri benessere pubblicava annunci d'offerta lavoro apparentemente normali, ma ai colloqui pretendeva una 'dimostrazione pratica' che finiva con atti sessuali, gli stessi che le massaggiatrici, per lo più romene e moldave, tra cui anche 2 minori, avrebbero dovuto praticare ai clienti. Polizia e carabinieri di Bologna hanno eseguito un'ordinanza di custodia ai domiciliari a carico di un 43enne di Palermo, incensurato e residente nel Bolognese con moglie e figli.
E' accusato di avere diretto, amministrato e gestito due case di prostituzione, di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione aggravati, nonché di violenza sessuale continuata, anche su due minorenni.
Con lui è stata denunciata, solo per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, una 38enne romena, che formalmente gestiva una delle due strutture.
I locali, entrambi posti sotto sequestro preventivo, sono 'Il paradiso del benessere' di via del Gomito, a Bologna, e 'Rosy Relax' in via dell'Industria, a Bargellino di Calderara di Reno.
Secondo gli investigatori, all'interno ruotava una dozzina di ragazze, in gran parte romene e moldave, fra le quali una 16enne e una 17enne. Queste ultime, più una maggiorenne, hanno denunciato alla polizia di essere state costrette a rapporti sessuali contro la loro volontà dal titolare. Le indagini, condotte da squadra Mobile e carabinieri di Calderara, è partita dall'esposto anonimo di una ragazza che aveva risposto a un annuncio per lavorare nel centro benessere, indignata dopo che al colloquio si era sentita chiedere di fare altro, oltre ai massaggi.
L'indagine è stata aperta solo dopo l'arrivo di un esposto anonimo scritto da una estetista onesta, sconvolta dalle richieste del datore di lavoro. Il centro di Bologna è riuscito a lavorare per quattro
anni indisturbato, sebbene a detta della stessa polizia i clienti si scambiassero commenti on line su siti che vengono quotidianamente monitorati. L'altro, quello di Calderara, era operativo da due danni e oggetti di chiacchiere da bar, arrivate anche alle orecchie dei carabinieri
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
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Re: prostituzione
Cliente?!Romeno?!? si innamora ?!?! di prostituta moldava
http://www.bolognatoday.it/cronaca/inna ... atore.html#
cose che succedono solo.... Ai confini della realta'

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cose che succedono solo.... Ai confini della realta'

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