(O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cacchio
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
Segreto di Stato sulle spese di Renzi
Di fronte ai recenti scandali, il premier promette «trasparenza». Ma lui a febbraio ha tolto dal sito del governo l’elenco di tutti gli appalti e le forniture di Palazzo Chigi. Così sulle uscite dei ministri non possiamo sapere nulla
La soluzione ideale di Matteo Renzi per combattere la corruzione? «Trasparenza, trasparenza, trasparenza».
Per tutti. Meno uno: Renzi. Perché da quando è arrivato lui a Palazzo Chigi è accaduto l’esatto contrario. Fino alla fine del mese di gennaio 2014 tutti gli appalti della presidenza del Consiglio dei ministri erano davvero trasparenti. Uno per uno inseriti (magari con qualche ritardo) nel sito Internet www.governo.it in un’apposita sezione. Tutte le gare, tutti i contratti. Prima il bando, poi la notizia delle imprese o dei candidati che avevano concorso, poi la scelta motivata del vincitore, l’importo dell’appalto o della gara e in allegato in pdf il relativo contratto stipulato con l’amministrazione.
Prima erano trasparenti, i cittadini potevano leggere anche i dettagli contrattuali, e giudicare. Chiunque poteva accedervi. Da quando c’è Renzi non è più così. Nessun testo di contratto, che riguardi una fornitura di una impresa, una convenzione con una associazione, una prestazione professionale, è più disponibile sul sito. Un po’ di trasparenza c’è, a singhiozzo. Il governo pubblica infatti una scarna tabella di tanto in tanto aggiornata con solo i titoli di quel che è avvenuto: dipartimento o amministrazione interna che ha stipulato il contratto, data della gara, vincitore, importo della prestazione (di cui non è noto nulla, né sulla quantità né sulla durata), data di inserimento sul sito internet della presidenza del Consiglio. Non si capisce nulla, e non si può più giudicare nulla.
Renzi ha chiuso a chiave in cassaforte tutti i contratti futuri. Non potremo più sapere né come né quando lui dovesse sostituire scrivanie, risme di carta o altri arredi né per quale importo. Al massimo ci dirà che con tale fornitore ha stipulato un contratto da tot euro per acquisizione di arredi. Cioè nulla.
Con la vecchia trasparenza abbiamo potuto rivelare anche quante e quali bibite avevano riempito il bar dei ministrisenza portafoglio grazie al nostro portafoglio, e quanto ciascuna era costata. Ora grazie a Renzi tutto è diventato riservato, quasi un segreto di Stato. Raccontammo quanti iPad e iPhone erano stati acquistati per ciascun ministro e collaboratore dipendente da Palazzo Chigi al momento di insediare il nuovo governo, e perfino quale era stato il contratto per ciascun apparecchio. Ora è mistero se li abbiano acquistati e a quale costo di funzionamento, perché i contratti sono statitutti segretati.Raccontammo quanti kg di caffè si consumavano a Palazzo Chigi, e di quale marca, a quale prezzo. Potemmo rivelare il vezzo dell’allora ministro della Funzione Pubblica di rifornirsi direttamente dalla Lavazza per acquistare un certo numero trimestrale di capsule di caffè per la macchinetta personale, preferita a quello del bar interno che forse i commessi portavano un po’ freddo. Ora non sappiamo più nulla. Segreto quel che avviene nell’ufficio di Marianna Madia, segreta ogni fornitura in quello di Maria Elena Boschi. Nessuna notizia del tapis roulant che pare abbia fatto acquistare non si sa da chi e a quale prezzo lo stesso Renzi per la palestra interna che già esisteva a Palazzo Chigi. Segreta ogni fornitura per l’appartamento privato del premier utilizzato a pieno servizio. Una grande rivoluzione, come aveva annunciato Renzi. E infatti non pensavamo proprio di tornare con la trasparenza all’epoca di Giulio Andreotti a Palazzo Chigi.
La rivoluzione è fatta: ci siamo tornati. (Franco Bechis – Libero 8.06.2014)
Di fronte ai recenti scandali, il premier promette «trasparenza». Ma lui a febbraio ha tolto dal sito del governo l’elenco di tutti gli appalti e le forniture di Palazzo Chigi. Così sulle uscite dei ministri non possiamo sapere nulla
La soluzione ideale di Matteo Renzi per combattere la corruzione? «Trasparenza, trasparenza, trasparenza».
Per tutti. Meno uno: Renzi. Perché da quando è arrivato lui a Palazzo Chigi è accaduto l’esatto contrario. Fino alla fine del mese di gennaio 2014 tutti gli appalti della presidenza del Consiglio dei ministri erano davvero trasparenti. Uno per uno inseriti (magari con qualche ritardo) nel sito Internet www.governo.it in un’apposita sezione. Tutte le gare, tutti i contratti. Prima il bando, poi la notizia delle imprese o dei candidati che avevano concorso, poi la scelta motivata del vincitore, l’importo dell’appalto o della gara e in allegato in pdf il relativo contratto stipulato con l’amministrazione.
Prima erano trasparenti, i cittadini potevano leggere anche i dettagli contrattuali, e giudicare. Chiunque poteva accedervi. Da quando c’è Renzi non è più così. Nessun testo di contratto, che riguardi una fornitura di una impresa, una convenzione con una associazione, una prestazione professionale, è più disponibile sul sito. Un po’ di trasparenza c’è, a singhiozzo. Il governo pubblica infatti una scarna tabella di tanto in tanto aggiornata con solo i titoli di quel che è avvenuto: dipartimento o amministrazione interna che ha stipulato il contratto, data della gara, vincitore, importo della prestazione (di cui non è noto nulla, né sulla quantità né sulla durata), data di inserimento sul sito internet della presidenza del Consiglio. Non si capisce nulla, e non si può più giudicare nulla.
Renzi ha chiuso a chiave in cassaforte tutti i contratti futuri. Non potremo più sapere né come né quando lui dovesse sostituire scrivanie, risme di carta o altri arredi né per quale importo. Al massimo ci dirà che con tale fornitore ha stipulato un contratto da tot euro per acquisizione di arredi. Cioè nulla.
Con la vecchia trasparenza abbiamo potuto rivelare anche quante e quali bibite avevano riempito il bar dei ministrisenza portafoglio grazie al nostro portafoglio, e quanto ciascuna era costata. Ora grazie a Renzi tutto è diventato riservato, quasi un segreto di Stato. Raccontammo quanti iPad e iPhone erano stati acquistati per ciascun ministro e collaboratore dipendente da Palazzo Chigi al momento di insediare il nuovo governo, e perfino quale era stato il contratto per ciascun apparecchio. Ora è mistero se li abbiano acquistati e a quale costo di funzionamento, perché i contratti sono statitutti segretati.Raccontammo quanti kg di caffè si consumavano a Palazzo Chigi, e di quale marca, a quale prezzo. Potemmo rivelare il vezzo dell’allora ministro della Funzione Pubblica di rifornirsi direttamente dalla Lavazza per acquistare un certo numero trimestrale di capsule di caffè per la macchinetta personale, preferita a quello del bar interno che forse i commessi portavano un po’ freddo. Ora non sappiamo più nulla. Segreto quel che avviene nell’ufficio di Marianna Madia, segreta ogni fornitura in quello di Maria Elena Boschi. Nessuna notizia del tapis roulant che pare abbia fatto acquistare non si sa da chi e a quale prezzo lo stesso Renzi per la palestra interna che già esisteva a Palazzo Chigi. Segreta ogni fornitura per l’appartamento privato del premier utilizzato a pieno servizio. Una grande rivoluzione, come aveva annunciato Renzi. E infatti non pensavamo proprio di tornare con la trasparenza all’epoca di Giulio Andreotti a Palazzo Chigi.
La rivoluzione è fatta: ci siamo tornati. (Franco Bechis – Libero 8.06.2014)
Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac

MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
Debacle del PD: su 5 comuni ne perde tre ed uno, Livorno, al MV5..e se ben ricordo è sempre stata una roccaforte rossa. Ora la domanda sorge spontanea: ma fu vera gloria?
PS: hanno già pronta la risposta: con gli 80 euro erano tutti in spiaggia
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...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
Sconfitte non imprevedibile... Votare il movimento piuttosto che il PD è un mantra che a destra si sentiva dal giorno dopo le elezioni.
Vediamo dopo l'esperienza di Parma come andrà
Vediamo dopo l'esperienza di Parma come andrà
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac

Capolavoro.
♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
Fabio Concato.
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
l'ho vista questa scena al tg....la ragazzina gli è corsa dietro come una fan di Justin Bieber e poi è tornata tutta contenta dalle amiche con la fotina
da notare che Renzi sta usando gli scandali expo e mose contro Bersani e soci accreditando l'idea che i corrotti (Greganti, Orsoni) erano tutti del vecchio PD
da notare che Renzi sta usando gli scandali expo e mose contro Bersani e soci accreditando l'idea che i corrotti (Greganti, Orsoni) erano tutti del vecchio PD
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
tra l'altro in questa foto sembra CrozzaTasman ha scritto:
Capolavoro.



Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac

accendini!!!

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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
Ma', M5s e' di gran lunga piu' a sinistra del PDnik978 ha scritto:Sconfitte non imprevedibile... Votare il movimento piuttosto che il PD è un mantra che a destra si sentiva dal giorno dopo le elezioni.
Vediamo dopo l'esperienza di Parma come andrà

partono dall'acqua pubblica e arrivano al reddito di cittdinanza

1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
"Fratelli" di Italia la Patria si è desta dell'Elmo di Licio si è cinta la testa
1. RENZI “BOYSCOUT DI GELLI”? MA PRIMA DI PELU’, GLIELE AVEVA GIÀ CANTATE RINO FORMICA - 2.“DOPO 35 ANNI VEDO IL REALIZZARSI DEL PROGRAMMA DI RINASCITA NAZIONALE DEL ‘TOSCANO’ LICIO GELLI”, SCRIVEVA L’EX MINISTRO SOCIALISTA IL 14 FEBBRAIO SCORSO, PRIMA CHE NASCESSE IL GOVERNO. E “TOSCANI” SONO ANCHE DENIS VERDINI E I RENZI (LEGATISSIMNI) - 3. FORMICA DESCRIVE L’ACCORDO TRA RENZI E IL PIDUISTA SILVIO BERLUSCONI COME UN PATTO DI “MAGGIORANZA OCCULTA”. ANZI “UNA MAGGIORANZA IN SONNO”, TANTO PER FAR CAPIRE CHE SECONDO LUI È PROPRIO ROBA DI CAPPUCCI E GREMBIULINI. UN PATTO CHE ARRIVA IN UNA FASE POLITICA IN CUI “NON ESISTONO PIÙ MAGGIORANZE CATTO-COMUNISTE, MA CATTO-MASSONICHE, E AL MOMENTO NON SONO MOLTO COESE TRA DI LORO” - 4. DIFFERENZE E NO TRA IL PIANO DI RINASCITA NAZIONALE DI GELLI E IL GOVERNO RENZI -
"Dopo 35 anni vedo il realizzarsi del programma di Rinascita Nazionale del "toscano" Licio Gelli". Parole che Rino Formica scrive il 14 febbraio scorso, ovvero una settimana prima della nascita ufficiale del primo governo Renzi, per ‘Critica sociale', la rivista fondata da Filippo Turati nel 1891.
L'ex ministro socialista denuncia una serie di gravi "offese" istituzionali che si sarebbero consumate durante le consultazioni al Quirinale e nell'ultima riga della sua breve nota
http://www.criticasociale.net/index.php ... id=0000292
tira fuori a sorpresa Licio Gelli, con quel "toscano" messo tra virgolette che aprono tutto un mondo, perché Gelli toscano lo è davvero (Arezzo) e allora forse si tratta di richiamare l'attenzione su una certa toscanità. La stessa di Denis Verdini e Matteo Renzi, legati da un solido e antico rapporto, e del Gran Maestro di Pistoia, appunto.
Lo stesso Formica, intervistato da "il sussidiario.net" il 21 febbraio, proprio alla vigilia del giuramento del Rottam'attore,
http://www.ilsussidiario.net/News/Polit ... le/470754/
spiega meglio il concetto, descrive l'accordo tra Renzie e il Berlusca come un patto di "maggioranza occulta". Anzi "una maggioranza in sonno", tanto per far capire che secondo lui è proprio roba di cappucci e grembiulini. Un patto che arriva in una fase politica in cui "non esistono più maggioranze catto-comuniste, ma catto-massoniche, e al momento non sono molto coese tra di loro".
Il Renzi "boyscout di Licio Gelli" urlato ieri da Piero Pelù sul palco di San Giovanni, come si vede, viene da lontano. E' un modo più immediato per alludere a maggioranze "catto-massoniche". Si fonda anche su analisi un po' più ragionate e soprattutto ha a che fare con una rete di rapporti, massonici ma soprattutto molto "toscani", insomma tutto sommato locali, che nasce da lontano.
A rileggere oggi il famoso "Piano di Rinascita Democratica" della Loggia P2, sequestrato a Gelli nel luglio 1982, si resta però con poco in mano. Le linee di "aderenza" non mancano certo, per carità. Il Renzi che il 30 ottobre 2013 annuncia l'esigenza di "disciplinare la responsabilità civile dei magistrati" trova sicuramente conforto nel piano gelliano, che la indicava tra le priorità assolute. Ma arrivato a Palazzo Chigi per ora non se n'è occupato.
E comunque il tema è presente nel dibattito politico italiano da molti anni, indipendentemente dalla P2, come dimostrano i referendum e le battaglie dei radicali.
Nel Piano del 1982, si legge che le provincie vanno soppresse. E questo Renzi lo sta portando a casa. E si parla parecchio anche di fine del bicameralismo perfetto, con Montecitorio come "Camera dominante". A prima vista sembra un'altra analogia pesante, ma Gelli proponeva soluzioni assai diverse: voleva che il Senato esaminasse i bilanci dello Stato. Renzi invece vuole esplicitamente che le leggi di bilancio non siano mai più votate dall'assemblea di Palazzo Madama. E Gelli non osava pensare all'elezione indiretta dei senatori, prevista invece nella riforma di oggi.
Il Gran Maestro sognava poi una spaccatura dei sindacati, isolando la Cgil e puntando tutto su Uil e Cisl. Qui Pittibimbo eredita una situazione già molto "avanzata", anche per "merito" di Marchionne, e nei fatti mostra di volersene infischiare anche di Uil e Cisl.
Nel Piano gelliano c'era anche una riforma della tassazione con aumenti delle aliquote "sulle rendite finanziarie e sui redditi professionali". Renzi per ora ha messo in pratica la prima misura, ma non la seconda.
Gelli chiedeva anche la fine di ogni meccanismo di sovvenzione pubblica alla stampa, che invece il nuovo governo ha per ora confermato, anche se per il futuro minaccia tagli robusti. Poi pretendeva la fine della Rai, che invece è assolutamente intoccabile.

1. RENZI “BOYSCOUT DI GELLI”? MA PRIMA DI PELU’, GLIELE AVEVA GIÀ CANTATE RINO FORMICA - 2.“DOPO 35 ANNI VEDO IL REALIZZARSI DEL PROGRAMMA DI RINASCITA NAZIONALE DEL ‘TOSCANO’ LICIO GELLI”, SCRIVEVA L’EX MINISTRO SOCIALISTA IL 14 FEBBRAIO SCORSO, PRIMA CHE NASCESSE IL GOVERNO. E “TOSCANI” SONO ANCHE DENIS VERDINI E I RENZI (LEGATISSIMNI) - 3. FORMICA DESCRIVE L’ACCORDO TRA RENZI E IL PIDUISTA SILVIO BERLUSCONI COME UN PATTO DI “MAGGIORANZA OCCULTA”. ANZI “UNA MAGGIORANZA IN SONNO”, TANTO PER FAR CAPIRE CHE SECONDO LUI È PROPRIO ROBA DI CAPPUCCI E GREMBIULINI. UN PATTO CHE ARRIVA IN UNA FASE POLITICA IN CUI “NON ESISTONO PIÙ MAGGIORANZE CATTO-COMUNISTE, MA CATTO-MASSONICHE, E AL MOMENTO NON SONO MOLTO COESE TRA DI LORO” - 4. DIFFERENZE E NO TRA IL PIANO DI RINASCITA NAZIONALE DI GELLI E IL GOVERNO RENZI -
"Dopo 35 anni vedo il realizzarsi del programma di Rinascita Nazionale del "toscano" Licio Gelli". Parole che Rino Formica scrive il 14 febbraio scorso, ovvero una settimana prima della nascita ufficiale del primo governo Renzi, per ‘Critica sociale', la rivista fondata da Filippo Turati nel 1891.
L'ex ministro socialista denuncia una serie di gravi "offese" istituzionali che si sarebbero consumate durante le consultazioni al Quirinale e nell'ultima riga della sua breve nota
http://www.criticasociale.net/index.php ... id=0000292
tira fuori a sorpresa Licio Gelli, con quel "toscano" messo tra virgolette che aprono tutto un mondo, perché Gelli toscano lo è davvero (Arezzo) e allora forse si tratta di richiamare l'attenzione su una certa toscanità. La stessa di Denis Verdini e Matteo Renzi, legati da un solido e antico rapporto, e del Gran Maestro di Pistoia, appunto.
Lo stesso Formica, intervistato da "il sussidiario.net" il 21 febbraio, proprio alla vigilia del giuramento del Rottam'attore,
http://www.ilsussidiario.net/News/Polit ... le/470754/
spiega meglio il concetto, descrive l'accordo tra Renzie e il Berlusca come un patto di "maggioranza occulta". Anzi "una maggioranza in sonno", tanto per far capire che secondo lui è proprio roba di cappucci e grembiulini. Un patto che arriva in una fase politica in cui "non esistono più maggioranze catto-comuniste, ma catto-massoniche, e al momento non sono molto coese tra di loro".
Il Renzi "boyscout di Licio Gelli" urlato ieri da Piero Pelù sul palco di San Giovanni, come si vede, viene da lontano. E' un modo più immediato per alludere a maggioranze "catto-massoniche". Si fonda anche su analisi un po' più ragionate e soprattutto ha a che fare con una rete di rapporti, massonici ma soprattutto molto "toscani", insomma tutto sommato locali, che nasce da lontano.
A rileggere oggi il famoso "Piano di Rinascita Democratica" della Loggia P2, sequestrato a Gelli nel luglio 1982, si resta però con poco in mano. Le linee di "aderenza" non mancano certo, per carità. Il Renzi che il 30 ottobre 2013 annuncia l'esigenza di "disciplinare la responsabilità civile dei magistrati" trova sicuramente conforto nel piano gelliano, che la indicava tra le priorità assolute. Ma arrivato a Palazzo Chigi per ora non se n'è occupato.
E comunque il tema è presente nel dibattito politico italiano da molti anni, indipendentemente dalla P2, come dimostrano i referendum e le battaglie dei radicali.
Nel Piano del 1982, si legge che le provincie vanno soppresse. E questo Renzi lo sta portando a casa. E si parla parecchio anche di fine del bicameralismo perfetto, con Montecitorio come "Camera dominante". A prima vista sembra un'altra analogia pesante, ma Gelli proponeva soluzioni assai diverse: voleva che il Senato esaminasse i bilanci dello Stato. Renzi invece vuole esplicitamente che le leggi di bilancio non siano mai più votate dall'assemblea di Palazzo Madama. E Gelli non osava pensare all'elezione indiretta dei senatori, prevista invece nella riforma di oggi.
Il Gran Maestro sognava poi una spaccatura dei sindacati, isolando la Cgil e puntando tutto su Uil e Cisl. Qui Pittibimbo eredita una situazione già molto "avanzata", anche per "merito" di Marchionne, e nei fatti mostra di volersene infischiare anche di Uil e Cisl.
Nel Piano gelliano c'era anche una riforma della tassazione con aumenti delle aliquote "sulle rendite finanziarie e sui redditi professionali". Renzi per ora ha messo in pratica la prima misura, ma non la seconda.
Gelli chiedeva anche la fine di ogni meccanismo di sovvenzione pubblica alla stampa, che invece il nuovo governo ha per ora confermato, anche se per il futuro minaccia tagli robusti. Poi pretendeva la fine della Rai, che invece è assolutamente intoccabile.

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Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
ancorta con sta storia..ma che palle
Gelli che non si e' mai risparmiato di dare a qualcuno patenti di "discepolo", ha cazziato renzi su tutta la linea..
Gelli che non si e' mai risparmiato di dare a qualcuno patenti di "discepolo", ha cazziato renzi su tutta la linea..
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
insomma via una situazione in cui
da decenni tutti dicono le stesse cose, tutti quindi anche Licio Gelli
e pero' se qualcuno le fa davvero e' un piduista
da decenni tutti dicono le stesse cose, tutti quindi anche Licio Gelli
e pero' se qualcuno le fa davvero e' un piduista

1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
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3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
Certo che l'ha cazziato, perché secondo lui non ha le potenzialità, mica perché il suo programma è diverso da quello del piano di rinascita. Basta leggerlo il programma della P2, c'è anche su Wikipedia.nik978 ha scritto:ancorta con sta storia..ma che palle
Gelli che non si e' mai risparmiato di dare a qualcuno patenti di "discepolo", ha cazziato renzi su tutta la linea..
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
Al Frescone


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