Adesso prendere "Momo" Diarra come campione rappresentativo della non affidabilità dei mediani di colore provenienti dal calcio francese mi sembra un pò esagerato.Nip ha scritto:
Io di sti mediani negroni del calcio francese un po' diffido. Ricordo Mahamadou Diarra che in Ligue 1 col Lione sembrava un'ira di dio, in Spagna si è ridimensionato molto. Alla fine il livello del campionato è ancora mediocre a parte Psg e Monaco che in questi anni hanno avuto i petroldollari.
Nel caso specifico, sicuramente dopo Lione non ebbe la carriera che ci si aspettava, anche se la prima annata al Real non fu affatto negativa. Dopo quella però obiettivamente si perse per strada.
Poi ogni giocatore fa storia a sé. Kondogbia (che pur essendo molto giovane ha comunque già giocato fuori dalla Francia, al Siviglia) e Imbula sono secondo me due centrocampisti moderni, completi sia sotto l'aspetto fisico/atletico sia sotto il profilo tecnico. Giocatori che avranno una carriera importante. Poi il tempo ci dirà se e quanto importante sarà la loro carriera.
Sul campionato francese in generale mi permetto una riflessione. In effetti il livello è complessivamente mediocre (escluse PSG e Monaco). Le altre (comprese le gloriose OL e OM) si muovono sulla scorta del famoso mantra "prima cedere e poi comprare" e molte volte neanche comprano. Spesso e volentieri vanno avanti con i talenti che tirano fuori dai settori giovanili (ancora abbastanza proficui) o con prestiti e parametro zero. In generale (al di là del dato non sempre veritiero sull'età media) è un campionato dove i giocatori giovani trovano spazio con maggiore facilità. L'esempio del Lione di quest'anno è emblematico. Tra i titolari fissi avevano un 94 (Tolisso) e tre '93 (Umtiti, Fekir e N'Jie) più diversi del 1992 e del 1991 (Lacazette e Grenier su tutti).
Anche il Marsiglia giocava con diversi giovani (due classe 1994 come Mendy e Ocampos, due 1993 come Thauvin e Batshuayi e Imbula del 1992).
Per dire, non sono rari esempi di giocatori come Jordan Veretout del Nantes, Mendy e Thauvin dell'OM, Guerreiro del Lorient, Spajic del Tolosa tutti di età compresa tra i 21 e i 22 anni e che già possono vantare 50/60 partite in massima serie.
Da noi, con tutto il rispetto, c'è chi ancora considera giovani Parolo (classe 1985) o Valdifiori (1986).
Da noi i Rugani sono purtroppo esempi isolati e occasionali.
Da noi, con tutto il rispetto, anche in serie B o in Lega Pro si fa fatica a lanciare qualche giovane.
E tutto ciò lo dico da "patriotta calcistico", nel senso che ho sempre difeso l'Italia calcistica.