sono morto dal ridere con la seconda. puro genio!Vale ha scritto:Un numero in cui l'esortazione a "spaccare" ricorre con grandissima frequenza (forse troppa?).
Molto interessanti le frasi che Lucille rivolge a Bobo: "Sbattimi dentro anche i coglioni!" e "Oggi sei pieno di idee gagliarde..."
la straordinaria prosa di Supersex
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
Re: la straordinaria prosa di Supersex
Concordo pienamente. Vorrei aggiungere che nel caso di Supersex ci sono piu' elementi che contribuiscono al suo fascino. Da una parte una storia abbastanza solida (alemno nei primi numeri, un po' meno in quelli piu' recenti), il bianco e nero che aggiunge il suo fascino, il machismo ma anche la porcaggine che esplode nelle protagoniste femminili. E per finire non dimentichiamoci che usciva all'epoca in cui i fotoromanzi tradizionali andavano alla grande, percio' c'e' anche un filo di parodia.casta diva ha scritto: Bene, in ogni episodio di Supersex, per quanto elementare, c'è un plot e c'è una storia che può anche avere un significato in sè, come un crescendo può essere ascoltato anche senza arrivare alla scarica adrenalinica del brano finale di un pezzo.
.......
Il personaggio di Supersex ci riesce sempre.
Un' ultima nota a proposito della mancanza di trucchi da post-produzione: non so se ne ve siete accorti ma in alcune pagine si puo' notare il nastro adesivo utlizzato per fare la composizione. Piu'' affascinante di cosi'
Re: la straordinaria prosa di Supersex
Un'osservazione molto intelligente, come tua consuetudine.casta diva ha scritto: Ne chiedo venia in anticipo, ma vorrei aggiungere un'ultima notazione, di sapore vagamente femminista: pur sfruttando tutti i cliché esistenti in materia (segretarie costantemente arrapate, vedove inconsolabili, mogliettine fedeli) ho la costante impressione che in questi fotoromanzi il rispetto della donna sia a un livello molto più alto che in qualsiasi produzione contemporanea.
Spesso le donne, quelle molto cerebrali in particolar modo, amano essere trattate come pezzi di carne - a letto - ma trovare chi riesca a farlo senza sminuire la loro essenza di persone è rarissimo.
Il personaggio di Supersex ci riesce sempre.
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Sarei d'accordo solo se volessimo ammettere che riesce a cortocircuitare la cerebralità con la visceralità, intese nel senso contemporaneo e classico allo stesso tempo, come in questa magnifica -per intelligenza ed ironia- presentazione della propria opera che fa questo giovane e talentuoso artista riminese.casta diva ha scritto: Spesso le donne, quelle molto cerebrali in particolar modo, amano essere trattate come pezzi di carne - a letto - ma trovare chi riesca a farlo senza sminuire la loro essenza di persone è rarissimo.
Il personaggio di Supersex ci riesce sempre.
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Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
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Supersex # 23
Sembra che questo topic stia acquisendo nuovi lettori: bene, bene!
Ringraziamenti doverosi a coloro che sono intervenuti in queste ultime pagine e complimenti a casta diva per la sua profonda disanima!
Passiamo ora a postare uno dei numeri vecchi di Supersex, il # 23 "Supersex e la banda del poker", numero che segna il passaggio dal "periodo rosa" al "periodo blu"
(vedasi la prima scena con Gilles e quelle con Pontello versione "old"). I visi maschili conosciuti abbondano: fra questi segnaliamo l'attore bisex che impersona il barista Gilles, molto presente nella prima fase editoriale della rivista, assieme al baffone dai tratti meridionali che interpreta Ray Farmer, che avrò visto in qualche decina di film porno, e poi il signore canuto che interpreta il direttore (a proposito, badabing, sai come si chiamano questi tre?) e l'altro attore golden gayesco Stanislas Piotr.
La parte delle protagoniste è affidata invece alle poco conosciute Annie France Louail (ma cosa aveva sul sedere la poveretta? Postumi di qualche servizio S/M o herpes? Guardate pag. 85 e 92
), Genevieve Hue, Carole Serre e l'omonima della più conosciuta Selen, Luce Fabrice!
Da segnalare il 3some finale, dal sapore vagamente retrò!


























































































Come di consueto, buon weekend a todos!
Ringraziamenti doverosi a coloro che sono intervenuti in queste ultime pagine e complimenti a casta diva per la sua profonda disanima!
Passiamo ora a postare uno dei numeri vecchi di Supersex, il # 23 "Supersex e la banda del poker", numero che segna il passaggio dal "periodo rosa" al "periodo blu"

La parte delle protagoniste è affidata invece alle poco conosciute Annie France Louail (ma cosa aveva sul sedere la poveretta? Postumi di qualche servizio S/M o herpes? Guardate pag. 85 e 92

Da segnalare il 3some finale, dal sapore vagamente retrò!





































































































































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Re: Supersex # 23
cosa differenzia il periodo rosa dal periodo blu ?pontellino ha scritto:Passiamo ora a postare uno dei numeri vecchi di Supersex, il # 23 "Supersex e la banda del poker", numero che segna il passaggio dal "periodo rosa" al "periodo blu"
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Grazie grandissimo, altro numero che non avevo mai visto.
Il baffone meridionale è il grande Dominique Aveline.
Il baffone meridionale è il grande Dominique Aveline.
Ultima modifica di pan il 10/05/2013, 11:52, modificato 1 volta in totale.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Re: la straordinaria prosa di Supersex
Grande pontellino!!!
Sono senza parole … questo à uno dei (pochi) numeri, tra i primi 100 usciti di Supersex, che mi ero perso, all’epoca, perché mi trovavo all’estero per lavoro o per ferie. Lo vedo adesso dunque, dopo 35 anni (
!!!) per la prima volta. GRAZIE!!!!!
L’attore “baffone dai tratti meridionali” è Dominique Aveline, morto nel 2009 a 69 anni dopo una lunga malattia. Citando una notizia di allora, “Nato 3 Aprile 1940, Dominique ha fatto i suoi primi passi nel cinema porno a metà degli anni '70, diventando in pochi anni uno dei pilastri della professione, con Richard Allan, Alban Ceray, Jean-Pierre Armand, o Guy Royer. Con il suoi famosi baffi e il suo fisico atletico, Dominique ha fatto per anni la felicità dei più grandi registi dell’età d’oro dell’X, che gli hanno affidato ruoli da contadino burbero e virile, maggiordomo ossequioso, ecc. Si ricorda in particolare la sua interpretazione in Je suis à prendre di Francis Leroi, accanto a Brigitte Lahaie, in Les Bas de soie noire di Burd Tranbaree nel 1981 o il suo personaggio indimenticabile nel film Dodo, petite fille au Bordel sempre firmato Francis Leroi. Trasferitosi in Vandea, Dominique Aveline si è sempre tenuto in contatto con il mondo del cinema hard, a volte lavorando per suoi amici come Alain Payet nel 1999 in Les Tontons tringleurs o più recentemente Yannick Perrin in Les Majorettes."
Pare che, prima di approdare al porno, Aveline lavorasse nella marina mercantile. Tra le testimonianze che giravano dopo la sua morte, alcune attrici lo hanno ricordato con particolare affetto; pare fosse simpaticissimo e sempre pronto alla battuta, tanto che qualche attrice avrebbe chiesto di partecipare nelle scene di sesso con lui anche quando non era prevista una specifica sua partecipazione dal copione.
Invece “l'attore bisex che impersona il barista Gilles” si faceva chiamare Tony Morena, e mi ero sempre chiesto come facesse a fare l’attore porno. Aspetto orrendo da vecchio pervertito (appare come travestito nel film Les Petites écolières), nasone alla De Gaulle, prestazioni sessuali minime, non mi spiegavo la sua presenza in scene con donne splendide come Marilyn Jess o Erika Cool. Poi, circa 10 anni fa su un forum (ormai da tempo defunto), un forumista che diceva di saperla lunga ha spiegato che questo Tony Morena era un benestante che finanziava diversi progetti di film o di riviste porno – anzi, secondo quell’antico post, sarebbe stato proprio lui a finanziare, assieme ad altri, l’avvio di Supersex. E che richiedeva, ogni tanto, di essere incluso nelle scopate davanti alla fotocamera o la cinepresa. Notizia affidabile? Dato che gli anni della sua attività porno, secondo Egafd, coinciderebbero con gli inizi della rivista (1976-1980) la cosa potrebbe essere anche plausibile.
Sono senza parole … questo à uno dei (pochi) numeri, tra i primi 100 usciti di Supersex, che mi ero perso, all’epoca, perché mi trovavo all’estero per lavoro o per ferie. Lo vedo adesso dunque, dopo 35 anni (

L’attore “baffone dai tratti meridionali” è Dominique Aveline, morto nel 2009 a 69 anni dopo una lunga malattia. Citando una notizia di allora, “Nato 3 Aprile 1940, Dominique ha fatto i suoi primi passi nel cinema porno a metà degli anni '70, diventando in pochi anni uno dei pilastri della professione, con Richard Allan, Alban Ceray, Jean-Pierre Armand, o Guy Royer. Con il suoi famosi baffi e il suo fisico atletico, Dominique ha fatto per anni la felicità dei più grandi registi dell’età d’oro dell’X, che gli hanno affidato ruoli da contadino burbero e virile, maggiordomo ossequioso, ecc. Si ricorda in particolare la sua interpretazione in Je suis à prendre di Francis Leroi, accanto a Brigitte Lahaie, in Les Bas de soie noire di Burd Tranbaree nel 1981 o il suo personaggio indimenticabile nel film Dodo, petite fille au Bordel sempre firmato Francis Leroi. Trasferitosi in Vandea, Dominique Aveline si è sempre tenuto in contatto con il mondo del cinema hard, a volte lavorando per suoi amici come Alain Payet nel 1999 in Les Tontons tringleurs o più recentemente Yannick Perrin in Les Majorettes."
Pare che, prima di approdare al porno, Aveline lavorasse nella marina mercantile. Tra le testimonianze che giravano dopo la sua morte, alcune attrici lo hanno ricordato con particolare affetto; pare fosse simpaticissimo e sempre pronto alla battuta, tanto che qualche attrice avrebbe chiesto di partecipare nelle scene di sesso con lui anche quando non era prevista una specifica sua partecipazione dal copione.
Invece “l'attore bisex che impersona il barista Gilles” si faceva chiamare Tony Morena, e mi ero sempre chiesto come facesse a fare l’attore porno. Aspetto orrendo da vecchio pervertito (appare come travestito nel film Les Petites écolières), nasone alla De Gaulle, prestazioni sessuali minime, non mi spiegavo la sua presenza in scene con donne splendide come Marilyn Jess o Erika Cool. Poi, circa 10 anni fa su un forum (ormai da tempo defunto), un forumista che diceva di saperla lunga ha spiegato che questo Tony Morena era un benestante che finanziava diversi progetti di film o di riviste porno – anzi, secondo quell’antico post, sarebbe stato proprio lui a finanziare, assieme ad altri, l’avvio di Supersex. E che richiedeva, ogni tanto, di essere incluso nelle scopate davanti alla fotocamera o la cinepresa. Notizia affidabile? Dato che gli anni della sua attività porno, secondo Egafd, coinciderebbero con gli inizi della rivista (1976-1980) la cosa potrebbe essere anche plausibile.
Re: la straordinaria prosa di Supersex
E' possibile modificare il primo post o inserirne un altro prima con l'indice di tutte le cose postate in modo da facilitare la visione e onorare il lavoro di pan pontellino e di tutti quelli che hanno contribuito? Mod?
Grazie in ogni caso a tutti, sono spaccati di un'epoca che non ho vissuto personalmente ma che rivivo grazie ai vostri racconti e ai vostri scan
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Molto interessante.badabing ha scritto:Grande pontellino!!!
Sono senza parole … questo à uno dei (pochi) numeri, tra i primi 100 usciti di Supersex, che mi ero perso, all’epoca, perché mi trovavo all’estero per lavoro o per ferie. Lo vedo adesso dunque, dopo 35 anni (!!!) per la prima volta. GRAZIE!!!!!
L’attore “baffone dai tratti meridionali” è Dominique Aveline, morto nel 2009 a 69 anni dopo una lunga malattia. Citando una notizia di allora, “Nato 3 Aprile 1940, Dominique ha fatto i suoi primi passi nel cinema porno a metà degli anni '70, diventando in pochi anni uno dei pilastri della professione, con Richard Allan, Alban Ceray, Jean-Pierre Armand, o Guy Royer. Con il suoi famosi baffi e il suo fisico atletico, Dominique ha fatto per anni la felicità dei più grandi registi dell’età d’oro dell’X, che gli hanno affidato ruoli da contadino burbero e virile, maggiordomo ossequioso, ecc. Si ricorda in particolare la sua interpretazione in Je suis à prendre di Francis Leroi, accanto a Brigitte Lahaie, in Les Bas de soie noire di Burd Tranbaree nel 1981 o il suo personaggio indimenticabile nel film Dodo, petite fille au Bordel sempre firmato Francis Leroi. Trasferitosi in Vandea, Dominique Aveline si è sempre tenuto in contatto con il mondo del cinema hard, a volte lavorando per suoi amici come Alain Payet nel 1999 in Les Tontons tringleurs o più recentemente Yannick Perrin in Les Majorettes."
Pare che, prima di approdare al porno, Aveline lavorasse nella marina mercantile. Tra le testimonianze che giravano dopo la sua morte, alcune attrici lo hanno ricordato con particolare affetto; pare fosse simpaticissimo e sempre pronto alla battuta, tanto che qualche attrice avrebbe chiesto di partecipare nelle scene di sesso con lui anche quando non era prevista una specifica sua partecipazione dal copione.
Invece “l'attore bisex che impersona il barista Gilles” si faceva chiamare Tony Morena, e mi ero sempre chiesto come facesse a fare l’attore porno. Aspetto orrendo da vecchio pervertito (appare come travestito nel film Les Petites écolières), nasone alla De Gaulle, prestazioni sessuali minime, non mi spiegavo la sua presenza in scene con donne splendide come Marilyn Jess o Erika Cool. Poi, circa 10 anni fa su un forum (ormai da tempo defunto), un forumista che diceva di saperla lunga ha spiegato che questo Tony Morena era un benestante che finanziava diversi progetti di film o di riviste porno – anzi, secondo quell’antico post, sarebbe stato proprio lui a finanziare, assieme ad altri, l’avvio di Supersex. E che richiedeva, ogni tanto, di essere incluso nelle scopate davanti alla fotocamera o la cinepresa. Notizia affidabile? Dato che gli anni della sua attività porno, secondo Egafd, coinciderebbero con gli inizi della rivista (1976-1980) la cosa potrebbe essere anche plausibile.

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Re: Supersex # 23
Per Supersex, come per Picasso, il colore Blu è come una dimensione sacra e sentimentale: l'artista guarda in faccia alla realtà, alla miseria e alla sofferenza, oltre che alla morte. Il tutto è caratterizzato da un' evidente matrice patetica e compassionevole. A questi personaggi senza speranza la rivista rivolge, in questi anni, un’attenzione particolare; mendicanti, nani e girovaghi sono continua fonte di studio, cui attinge in ogni angolo delle strade di Parigi. Il # 23 è emblematico di questa realtà.sensibilmente ha scritto:cosa differenzia il periodo rosa dal periodo blu ?pontellino ha scritto:Passiamo ora a postare uno dei numeri vecchi di Supersex, il # 23 "Supersex e la banda del poker", numero che segna il passaggio dal "periodo rosa" al "periodo blu"
Il periodo rosa descrive un mondo più idilliaco e sereno, ispirato prevalentemente alla vita del circo (e, nel # 22, i criminali che si travestono da monaci sono una chiara metafora del travestismo clownesco proprio dell'arte circense). Agili figure di frati travestiti e di fragili soubrettes si dispongono nel quadro con una grazia di balletto, ubbidendo a ritmi armoniosi che la lieve, elegante fotografia asseconda e accentua.
Il fatto che il # 22 abbia la cover rosa mentre il # 23 passa al blu è un importantissimo indizio per svelare il codice Picasso/Ferguson/Pontellino...
[HELMUT MODE] Cari sensibilmente, di celia si trattò!


Pan & badabing: grazie per i nomi dei protagonisti masculi... Purtroppo non sapevo della scomparsa di Aveline, e me ne dispiaccio.

Per Tony Morena anch'io mi sono fatto le stesse domande di bada... Quel tipo più che una faccia ha una "fazza"... in alcuni numeri sembra anche che abbia una specie di eczema sulle guance...


Badabing, grazie per gli esaustivi e sempre apprezzatissimi approfondimenti sui personaggi e/o retroscena!
Non penso che sia possibile, ma ecco un trucchetto:Bola ha scritto:E' possibile modificare il primo post o inserirne un altro prima con l'indice di tutte le cose postate in modo da facilitare la visione e onorare il lavoro di pan pontellino e di tutti quelli che hanno contribuito? Mod?
Grazie in ogni caso a tutti, sono spaccati di un'epoca che non ho vissuto personalmente ma che rivivo grazie ai vostri racconti e ai vostri scan
siccome ogni mese pubblico la lista aggiornata dei Supersex postati, puoi andare nella sezione "cerca" e inserire come parola chiave "supersex postati"... Apri il messaggio del mese più recente (ad esempio, in data odierna, il post lista più recente è quello della fine del mese scorso) et voilà, les jeux sont fait!

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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Hmmmm.... stuzzicante quella strizzatina d'occhio dell'Emoticon che includi...Vale ha scritto: Molto interessante.
Si potrebbe desumere che forse sai qualcosa (o forse molto) di più a proposito di questo “Tony Morena”? O comunque su altri dettagli della “back-story” della nascita di Supersex? Fatecelo sapere! Ad esempio, sempre quel forumista antico che diceva di “saperla lunga” aveva buttato lì anche l’enigmatica informazione che dietro quel “Remo Gherardi” (che in molti numeri di Supersex appare come “direttore responsabile”; in altri, invece, come questo, “Domenico Bellistri”) si nascondeva un personaggio ben noto nel mondo dell’editoria milanese. Boh? Se hai altre notizie (magari raccolte da altri forum) sarebbero interessantissime …

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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Sembra che per la genesi di Supersex dobbiamo ringraziare (fra gli altri) Francesco Cardella:badabing ha scritto:Hmmmm.... stuzzicante quella strizzatina d'occhio dell'Emoticon che includi...Vale ha scritto: Molto interessante.
Si potrebbe desumere che forse sai qualcosa (o forse molto) di più a proposito di questo “Tony Morena”? O comunque su altri dettagli della “back-story” della nascita di Supersex? Fatecelo sapere! Ad esempio, sempre quel forumista antico che diceva di “saperla lunga” aveva buttato lì anche l’enigmatica informazione che dietro quel “Remo Gherardi” (che in molti numeri di Supersex appare come “direttore responsabile”; in altri, invece, come questo, “Domenico Bellistri”) si nascondeva un personaggio ben noto nel mondo dell’editoria milanese. Boh? Se hai altre notizie (magari raccolte da altri forum) sarebbero interessantissime …
Ecco un paio di link dove approfondire (ma giusto un attimo) la conoscenza di questo controverso personaggio:«Ero sempre l’ultimo a parlare, il più sfigato perché nessuno produceva idee e tutti mi guardavano speranzosi. Un giorno dissi: “Facciamo un fumetto su Supersex, un extraterrestre superdotato”».
Quello che quando raggiungeva l’orgasmo diceva: «Ifis cen cen?».
«Bravo, ti trovo preparato. Con Supersex guadagnai un sacco di soldi.»
http://diarioelettorale.wordpress.com/2 ... -di-saman/
http://archivio900.globalist.it/it/nomi ... px?id=2403
Per quanto riguarda il mitico Remo Gherardi la leggenda lo vuole uomo anziano residente a Lugano, morto qualche anno fa, prestanome per chi non si sa (quanto di vero ci sia in tutto ciò non so...)
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