(OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump

[GeishaBalls]

Un account che funziona con un bot, non dovrebbe esistere
Quello che l’account propone diventa irrilevante

qui si dice che un account gestito da un bot è stato bannato se trattava aerei di Musk ma non quelli di Bezos. Poi si dice che è stato bannato l’account anche della persona che lo gestiva. Sembrerebbe che le regole e limiti al free speech piacciano a Musk, quando parlano di lui

[cicciuzzo]

E nel frattempo Biden e powell continuano ad affondare i mercati finanziari mondiali

[giorgiograndi]

Un account che funziona con un bot, non dovrebbe esistere
Quello che l’account propone diventa irrilevante

qui si dice che un account gestito da un bot è stato bannato se trattava aerei di Musk ma non quelli di Bezos. Poi si dice che è stato bannato l’account anche della persona che lo gestiva. Sembrerebbe che le regole e limiti al free speech piacciano a Musk, quando parlano di lui

Eliminiamo il bot dall'equazione per 3 minuti.

Non si tratta di "liberta'" di parola, ma di "informazioni sensibili".

Ti faccio un esempio, se io trovassi un bot che traccia i miei spostamenti io lo segnalerei. Magari tu, se un'account traccia i tuoi spostamenti, te ne fai vanto e non lo segnali.

Le segnalazioni sono parte del processo di moderazione, cioe' e' la parte che si sente lesa a segnalare.
Per esempio, anche in tempi recenti, se tu dai dall'uomo biologico a qualche trans, ti segnala immediatamente. Se dai dell'uomo biologico ad un'altra trans, non ti segnala, per cui il tuo commento resta.

E' assolutamente giusto che sia la parte che si sente lesa a segnalare e di conseguenza a causare il blocco/eliminazione dell'account in questione. Quando poi la segnalazione riguarda un bot, mi sembra che sia ormai chiaro che bot e "bot-er" saranno epurati.

Il bot non sono di perse' un male, 1/3 di twitter e' automatizzato, ma una cosa sono contenuti pubblicati in maniera automatica, una cosa bel diversa sono le informazioni sensibili che vengono pubblicate tramite un bot che non ha una componente di auto-moderazione. Per esempio, proprio nel tracciamento degli spostamenti, dell'uomo piu' ricco del mondo, certi spostamenti sono da considerare "piu' che sensibili", per quanto i dati siano pubblici, implicano per esempio che i giornalisti sanno i tuoi movimenti e si appostano di conseguenza.

Ti faccio un altro bell'esempio. Il mio bot, pubblica su twitter video e testo che provengono da un database mio personale. Contenuti verificati a preparati per lo scopo, per cui e' totalmente lecito in quanto il bot e' sostanzialmente un sistema di pubblicazione automatica.
Cosa ben diversa sarebbe se per ogni post, il mio bot andasse in un database pubblico di video porno e pubblicasse, per esempio, l'ultimo video del giorno. L'account legato al bot non ha il controllo del contenuto, per cui va epurato.

[GeishaBalls]

Un account che funziona con un bot, non dovrebbe esistere
Quello che l’account propone diventa irrilevante

qui si dice che un account gestito da un bot è stato bannato se trattava aerei di Musk ma non quelli di Bezos. Poi si dice che è stato bannato l’account anche della persona che lo gestiva. Sembrerebbe che le regole e limiti al free speech piacciano a Musk, quando parlano di lui

Eliminiamo il bot dall'equazione per 3 minuti.

Non si tratta di "liberta'" di parola, ma di "informazioni sensibili".

Ti faccio un esempio, se io trovassi un bot che traccia i miei spostamenti io lo segnalerei. Magari tu, se un'account traccia i tuoi spostamenti, te ne fai vanto e non lo segnali.

Le segnalazioni sono parte del processo di moderazione, cioe' e' la parte che si sente lesa a segnalare.
Per esempio, anche in tempi recenti, se tu dai dall'uomo biologico a qualche trans, ti segnala immediatamente. Se dai dell'uomo biologico ad un'altra trans, non ti segnala, per cui il tuo commento resta.

E' assolutamente giusto che sia la parte che si sente lesa a segnalare e di conseguenza a causare il blocco/eliminazione dell'account in questione. Quando poi la segnalazione riguarda un bot, mi sembra che sia ormai chiaro che bot e "bot-er" saranno epurati.

Il bot non sono di perse' un male, 1/3 di twitter e' automatizzato, ma una cosa sono contenuti pubblicati in maniera automatica, una cosa bel diversa sono le informazioni sensibili che vengono pubblicate tramite un bot che non ha una componente di auto-moderazione. Per esempio, proprio nel tracciamento degli spostamenti, dell'uomo piu' ricco del mondo, certi spostamenti sono da considerare "piu' che sensibili", per quanto i dati siano pubblici, implicano per esempio che i giornalisti sanno i tuoi movimenti e si appostano di conseguenza.

Ti faccio un altro bell'esempio. Il mio bot, pubblica su twitter video e testo che provengono da un database mio personale. Contenuti verificati a preparati per lo scopo, per cui e' totalmente lecito in quanto il bot e' sostanzialmente un sistema di pubblicazione automatica.
Cosa ben diversa sarebbe se per ogni post, il mio bot andasse in un database pubblico di video porno e pubblicasse, per esempio, l'ultimo video del giorno. L'account legato al bot non ha il controllo del contenuto, per cui va epurato.

Ti sembrerà strano ma sono d’accordo con te. Di più, anche se non sono “informazioni sensibili” ma semplicemente “dati personali” sarei ugualmente geloso. Cioè anche se dicessero sistematicamente dove sono stato ieri, o il mese scorso, non ci sarebbe rischio di avere giornalisti o terroristi ma sarebbero comunque cazzi miei. È il tema della gdpr europea, i dati personali sono della persona

Il tema che volevo dire che le moderazioni nei social sono necessarie, e anche se non abbiamo ancora trovato un modo soddisfacente per farle, bisogna comunque cercarle

[giorgiograndi]

[Scopri]Spoiler

Un account che funziona con un bot, non dovrebbe esistere
Quello che l’account propone diventa irrilevante

qui si dice che un account gestito da un bot è stato bannato se trattava aerei di Musk ma non quelli di Bezos. Poi si dice che è stato bannato l’account anche della persona che lo gestiva. Sembrerebbe che le regole e limiti al free speech piacciano a Musk, quando parlano di lui

Eliminiamo il bot dall'equazione per 3 minuti.

Non si tratta di "liberta'" di parola, ma di "informazioni sensibili".

Ti faccio un esempio, se io trovassi un bot che traccia i miei spostamenti io lo segnalerei. Magari tu, se un'account traccia i tuoi spostamenti, te ne fai vanto e non lo segnali.

Le segnalazioni sono parte del processo di moderazione, cioe' e' la parte che si sente lesa a segnalare.
Per esempio, anche in tempi recenti, se tu dai dall'uomo biologico a qualche trans, ti segnala immediatamente. Se dai dell'uomo biologico ad un'altra trans, non ti segnala, per cui il tuo commento resta.

E' assolutamente giusto che sia la parte che si sente lesa a segnalare e di conseguenza a causare il blocco/eliminazione dell'account in questione. Quando poi la segnalazione riguarda un bot, mi sembra che sia ormai chiaro che bot e "bot-er" saranno epurati.

Il bot non sono di perse' un male, 1/3 di twitter e' automatizzato, ma una cosa sono contenuti pubblicati in maniera automatica, una cosa bel diversa sono le informazioni sensibili che vengono pubblicate tramite un bot che non ha una componente di auto-moderazione. Per esempio, proprio nel tracciamento degli spostamenti, dell'uomo piu' ricco del mondo, certi spostamenti sono da considerare "piu' che sensibili", per quanto i dati siano pubblici, implicano per esempio che i giornalisti sanno i tuoi movimenti e si appostano di conseguenza.

Ti faccio un altro bell'esempio. Il mio bot, pubblica su twitter video e testo che provengono da un database mio personale. Contenuti verificati a preparati per lo scopo, per cui e' totalmente lecito in quanto il bot e' sostanzialmente un sistema di pubblicazione automatica.
Cosa ben diversa sarebbe se per ogni post, il mio bot andasse in un database pubblico di video porno e pubblicasse, per esempio, l'ultimo video del giorno. L'account legato al bot non ha il controllo del contenuto, per cui va epurato.

Ti sembrerà strano ma sono d’accordo con te. Di più, anche se non sono “informazioni sensibili” ma semplicemente “dati personali” sarei ugualmente geloso. Cioè anche se dicessero sistematicamente dove sono stato ieri, o il mese scorso, non ci sarebbe rischio di avere giornalisti o terroristi ma sarebbero comunque cazzi miei. È il tema della gdpr europea, i dati personali sono della persona

Il tema che volevo dire che le moderazioni nei social sono necessarie, e anche se non abbiamo ancora trovato un modo soddisfacente per farle, bisogna comunque cercarle

a questa domanda ha risposto piu' volte @jeck (che twitter l'ha creato).
La moderazione deve essere solo via algoritmo, l'intervento umano deve essere minimo e solo per verificare una diatriba (esempio mi bloccano l'account, io mi incazzo perche' e' un problema di interpretazione delle parole, loro verificano manualmente e mi sbloccano)
Quello che ha fatto il "woke twitter" invece e' stato mettere la valutazione umana (quindi le proprio opinioni personali), di fronte alla neutralita' dell'algoritmo.

Ma non solo.
L'impressione e' che chi avrebbe dovuto verificare le diatribe di account bloccati, non si sia mai nemmeno degnato di controllare gli account the chiedevano chiarimenti.

Anni fa ebbi una diatriba, la recuperai perche' avendo un account come developer, avevo un'email funzionante dove in effetti rispondeva una persona. Mi ricordo ancora il tono delle email, arrogante, presuntuoso, quasi "violento" nel modo di scrivere, senza mai usare email in forma formale (tipo "hello" oppure "thank you" oppure "please") e senza mai aggiungere firma in calce della persona che aveva risposto all'email. Era come se dessero ordini.

[giorgiograndi]

Intanto, questo sbandato e' stato rimosso, con la scusa che rubava valige
https://edition.cnn.com/2022/12/13/poli ... index.html

Che tra l'altro e' questo tizio qui':


L'amministrazione Biden sta cercando di recuperare un po' di dignita'.

---

Intanto, salta fuori che i vertici alti di antifa, usavano anche i sistemi di tracciamento di cui si parlava con geisha un paio di giorni fa, per mettere sotto pressione personaggi pubblici, con inseguimenti a stalking.
Vittima recente anche il figlio di due anni di Musk:
https://news.sky.com/story/crazy-stalke ... t-12768404

Chiaramente i buoni sono mascherati e incappucciati. Altra feccia con cui Biden e' sceso a compromessi e adesso ne subisce le conseguenze.

[Drogato_ di_porno]

a me quello che sta facendo Musk non piace:

[Scopri]Spoiler

https://gizmodo.com/elon-musk-kills-twi ... 1849902405

https://www.rainews.it/articoli/2022/12 ... 92924.html

quello che m'infastisice sono gli attacchi che gli vengono mossi in quanto "putiniano-trumpiano-nazista" da parte di "progressisti" che minacciano un giorno sì e il giorno dopo di migrare su "mastodon", e un minuto dopo riprendono a twittare compulsivamente sull' odiato twitter. siate coerenti e cavatevi dai coglioni no?

[Drogato_ di_porno]

tra l'altro twitter se la passa male come bilancio e musk sta vendendo azioni Tesla a go-go per riempire il buco

Musk, la spina nel fianco è il debito di Twitter che vola a 13 miliardi
L’indebitamento per il social pesa sul bilancio e l’aumento dei tassi adesso spaventa. Il ceo ha scaricato altri 3,5 miliardi in azioni Tesla

https://www.ilsole24ore.com/art/musk-sp ... 1671177183

[giorgiograndi]

Quello che sta facendo Musk e' una benedizione.
Ha scritto chiaramente pochi giorni fa' che chi fa' o fa' sharing di doxxing va bannato. Ha cambiato idea rispetto alla settimana prima? Non vedo il problema, magari l'idea della settimana prima era sbagliata.

Se tu twitti che un milionario sta andando a napoli, perche' tracci il suo aereo e vuoi venire ad aspettarlo in aeroporto, esponi il milionario ad un rischio. Sopratutto per personaggi che hanno fatto il "walk away" (hanno girato le spalle ai Dem) e sono sulla lista nera per esempio degli esaltati di Antifa, per non parlare dei giornalisti alla ricerca di una foto o di uno scoop.

Pensa ad una Lady Diana doxxed in tutta europa per i suoi spostamenti, ti sembra giusto? Non era giusto allora che fosse inseguita come una lepre e non e' giusto adesso. Adesso, con la tecnologia disponibile, sarebbe ancora peggio.

Musk ha finanziato e supportato Obama. Mesi fa disse che i Dem si erano spostati troppo a sinistra, scendendo a patti con le parti piu' radicalizzate (come gli antifa) e per quello e' diventato nazista.
I dem sono in pieno delirio, sia di bugie con affermazioni sparate alla cazzo, sia in piena crisi esistenziale.

[giorgiograndi]

Ddp, ti consiglio la lettura di questo estratto di una conversazione che ho avuto con una trans di origine tedesca, ma nata in America.
Questo e' quello che sta succedendo veramente dietro all'iclusivita' dem (walk-away)

https://prnt.sc/qtamawQDdWah
https://prnt.sc/oXwOF8BSVrrT
https://prnt.sc/0WhKbYcFtFUd
https://prnt.sc/TfEQlevlIOIO

[GeishaBalls]

[Scopri]Spoiler

qui si dice che un account gestito da un bot è stato bannato se trattava aerei di Musk ma non quelli di Bezos. Poi si dice che è stato bannato l’account anche della persona che lo gestiva. Sembrerebbe che le regole e limiti al free speech piacciano a Musk, quando parlano di lui

Eliminiamo il bot dall'equazione per 3 minuti.

Non si tratta di "liberta'" di parola, ma di "informazioni sensibili".

Ti faccio un esempio, se io trovassi un bot che traccia i miei spostamenti io lo segnalerei. Magari tu, se un'account traccia i tuoi spostamenti, te ne fai vanto e non lo segnali.

Le segnalazioni sono parte del processo di moderazione, cioe' e' la parte che si sente lesa a segnalare.
Per esempio, anche in tempi recenti, se tu dai dall'uomo biologico a qualche trans, ti segnala immediatamente. Se dai dell'uomo biologico ad un'altra trans, non ti segnala, per cui il tuo commento resta.

E' assolutamente giusto che sia la parte che si sente lesa a segnalare e di conseguenza a causare il blocco/eliminazione dell'account in questione. Quando poi la segnalazione riguarda un bot, mi sembra che sia ormai chiaro che bot e "bot-er" saranno epurati.

Il bot non sono di perse' un male, 1/3 di twitter e' automatizzato, ma una cosa sono contenuti pubblicati in maniera automatica, una cosa bel diversa sono le informazioni sensibili che vengono pubblicate tramite un bot che non ha una componente di auto-moderazione. Per esempio, proprio nel tracciamento degli spostamenti, dell'uomo piu' ricco del mondo, certi spostamenti sono da considerare "piu' che sensibili", per quanto i dati siano pubblici, implicano per esempio che i giornalisti sanno i tuoi movimenti e si appostano di conseguenza.

Ti faccio un altro bell'esempio. Il mio bot, pubblica su twitter video e testo che provengono da un database mio personale. Contenuti verificati a preparati per lo scopo, per cui e' totalmente lecito in quanto il bot e' sostanzialmente un sistema di pubblicazione automatica.
Cosa ben diversa sarebbe se per ogni post, il mio bot andasse in un database pubblico di video porno e pubblicasse, per esempio, l'ultimo video del giorno. L'account legato al bot non ha il controllo del contenuto, per cui va epurato.

Ti sembrerà strano ma sono d’accordo con te. Di più, anche se non sono “informazioni sensibili” ma semplicemente “dati personali” sarei ugualmente geloso. Cioè anche se dicessero sistematicamente dove sono stato ieri, o il mese scorso, non ci sarebbe rischio di avere giornalisti o terroristi ma sarebbero comunque cazzi miei. È il tema della gdpr europea, i dati personali sono della persona

Il tema che volevo dire che le moderazioni nei social sono necessarie, e anche se non abbiamo ancora trovato un modo soddisfacente per farle, bisogna comunque cercarle

a questa domanda ha risposto piu' volte @jeck (che twitter l'ha creato).
La moderazione deve essere solo via algoritmo, l'intervento umano deve essere minimo e solo per verificare una diatriba (esempio mi bloccano l'account, io mi incazzo perche' e' un problema di interpretazione delle parole, loro verificano manualmente e mi sbloccano)
Quello che ha fatto il "woke twitter" invece e' stato mettere la valutazione umana (quindi le proprio opinioni personali), di fronte alla neutralita' dell'algoritmo.

Ma non solo.
L'impressione e' che chi avrebbe dovuto verificare le diatribe di account bloccati, non si sia mai nemmeno degnato di controllare gli account the chiedevano chiarimenti.

Anni fa ebbi una diatriba, la recuperai perche' avendo un account come developer, avevo un'email funzionante dove in effetti rispondeva una persona. Mi ricordo ancora il tono delle email, arrogante, presuntuoso, quasi "violento" nel modo di scrivere, senza mai usare email in forma formale (tipo "hello" oppure "thank you" oppure "please") e senza mai aggiungere firma in calce della persona che aveva risposto all'email. Era come se dessero ordini.

Quello che scrivi mi torna ma c’è un rischio in ogni approccio. In astratto si tratta di dire se sono meglio regole certe (algoritmo) oppure Standard cioè principi, indicazioni generali che una persona applica.

La regola certa direbbe che non puoi chiamare “troia” una donna, lo standard direbbe che non puoi usare epiteti offensivi. Cosa è meglio?

L’applicazione di regole, cioè l’algoritmo, consente di avere una certezza di coerenza ma espone alla interpretazione. Non la chiamo “troia” ma dico che è “troietta” e appena modificano la regola, dico che “allarghi le gambe a pago” e così via. È stata la mia lettura delle ultime settimane, se ne tratta in “Rumore” di Kanheman, Sunstein e altri delle regole vs giudizi. Ed il titolo “rumore” si riferisce proprio a decisioni incongruenti, diverse che le persone prendono facendo giudizi

Non è certo un tema di facile soluzione

[giorgiograndi]

Io invece dire che puoi chiamare una donna troia.
Infatti, se io scrivo domani a laura fiorentino "che troia che sei" in un twitt, lei non lo segnala.

Il fulcro e' la segnalazione.
Esempio, dai della troia alla Meloni, lei segnala il post come offensivo (non solo lei ma un numero importante di account, l'algoritmo vede la parola troia, il post viene cancellato
Funziona cosi'.

Ma se io scrivo "" l'aborto e' l'uccisone di un feto, e' una donna non dovrebbe aver diritto di disporre del proprio corpo a piacimento quanto porta dentro di se un'altra vita "", tu non mi dovresti nemmeno segnalare perche' esprimo un punto di vista.
Mi segnali perche' non condividi la mia opinione, non perche' quello che scrivo sia nulla di tecnicamente errato.
Ecco, qui' non e' l'algoritmo a dover entrare in campo, ma tu che non mi avresti nemmeno dovuto segnalare.
Mi giocherei che una % spaventosa delle segnalazioni non hanno nulla a che fare con etica e offesa, ma con opinioni diverse, dove la mia opinione (quella sull'aborto), "colpevolizza" chi invece ha un'opinione diversa.

Ecco, questo e' tra l'altro il concetto di "woke".
Chiaramente una donna quando dice che il corpo e suo e decide come crede, prende decisioni anche per conto del feto che porta dentro, non e' opinabile. Woke non accetta che lo si possa nemmeno dire.

Come dire ad un trans che e' biologicamente dell'altro sesso.
Ti senti offeso da una realta' biologica?
Ma saranno cazzi tuoi se ti senti offeso dalla realta'.

[Azophfaz]

quanta verità in poche righe

[GeishaBalls]

Ah, signora mia, quanta verità

———-

@GG capisco il tuo punto ma se la moderazione funziona come risposta alle segnalazioni non ha senso pratico. Se scrivo che la Meloni è una zozzona deve essere lei a segnalarlo? Se dico che è un assassina non può essere il media a moderare i toni? Mica deve essere la Meloni a inseguire i post, può farlo per andare davanti al giudice e farsi risarcire.

E poi vedo il tema delle categorie, e non delle singole persone. Se scrivo che le donne che interrompono la gravidanza dovrebbero essere fatte a pezzi come i feti (è un’opinione) non ci deve essere moderazione? E non mi basterebbe che fosse semplicemente cancellato il post, se il sindacato delle donne (chi?) fa una segnalazione.

Partiamo da un mondo che ha un servizio di moderazione su giornali e tv, anche per la responsabilità che si prendono come media su quello che pubblicano, responsabilità legale ma anche di immagine. Oggi i social occupano uno spazio legale indeterminato ed in sostanza dove non hanno nessuna responsabilità

[Floppy Disk]

Partiamo da un mondo che ha un servizio di moderazione su giornali e tv, anche per la responsabilità che si prendono come media su quello che pubblicano, responsabilità legale ma anche di immagine. Oggi i social occupano uno spazio legale indeterminato ed in sostanza dove non hanno nessuna responsabilità

Questo è uno dei tasti dolenti del problema. I social non sono testate giornalistiche registrate: sono compagnie private dove non si rintraccia una coerenza di atteggiamento per quanto riguarda la moderazione e altri aspetti. Il fatto che i vari CdA di questi mostri informatici siano allineati a sinistra non è certo un motivo sufficiente per analizzare il problema. Tanto per dire, è interessante vedere cosa ha detto Zuckerberg nella sua audizione al Congresso di qualche anno fa: https://www.ilpost.it/2018/04/11/audizi ... -facebook/