[O.T.] Libri consigliati?

[Bonaventura]

Oggi mi sono svegliato più anti-clericale del solito,

Allora, lasciati suggerire questo: http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/ ... lici__.htm

Già letto criptico... lo avrei consigliato in seguito...

[Bonaventura]

Oggi mi sono svegliato più anti-clericale del solito, quindi consiglio:

Uffa Bonaventura, dopo la faccenda dell'anti-ecologismo mi tocca riprenderti una seconda volta e di nuovo per una faccenda di "anti". Poi magari puoi pensare che ce l'ho con te ma non è affatto così. Comunque la mia obiezione /puntualizzazione in questo caso è: che c'entra l'anti-clericarismo con la esistenza o non esistenza di Dio?
Dio esiste o non esiste a prescindere dai preti e dall'opinione che si può avere di loro.

In primis: ma tu hai letto i libri che ho consigliato? Guarda che farsi un'idea del contenuto di un libro da un titolo non dimostra grande lungimiranza (e non googlare per poi postarmi una recensione, tanto ti sgamo subito...)

Secondariamente: se mi sveglio particolarmente anti-clericale mi pare ovvio che posto qualcosa di antireligioso... siccome i vari "Vaticano S.p.a." etc non sono altro che declinazioni e cronache immanenti di errori/orrori onto-dottrinali-trascendenti meglio colpire alla fonte, trovi?

Infine: se vuoi una motivazione sulla connessione per me ovvia tra anti-clericalismo ed ateismo posso anche fornirtela, ma andiamo o.t. alla grande...

[Blif]

Letti il primo e il terzo (Dawkins e Russell), nonché Odifreddi, mi tocca comunque parteggiare per Pensiero Dominante:
il legame fra anticlericalismo e ateismo è quanto mai labile.

Perché molti fedi nascono anticlericali (a partire dal cristianesimo, con la sua devastante critica del clericalismo ebraico),
perché il clericalismo è intrinsecamente ateo (in quanto prepone l'istituzione umana al rapporto col divino),
perché molti ateismi della storia sono stati clericali (dal positivismo comtiano al marxismo-leninismo),
perché è poco convincente attribuire un fenomeno sociopolitico come il clericalismo a un fenomeno culturale come gli errori dottrinali,
e soprattutto perché, cancellando due delle quattro opzioni culturali possibili (il clericalismo ateo e l'anticlericalismo teista),
si cancella una buona metà della cultura umana.

Poi è chiaro che, se uno vuol essere anticlericale e ateo (o clericale e teista) è pur libero di esserlo.

[Capitanvideo]

Visto che siamo in tempi di elezioni politiche, consiglio la mia scrittrice favorita, Ayn Rand

Per iniziare il viaggio nei meandri dell'oggettivismo, partiamo dal primo capitolo del suo capolavoro: Atlas Shrugged



Edizioni Corbaccio, collana Romance

http://www.ibs.it/code/9788879728638/ra ... lante.html

[Pensiero Dominante]

Va bene dai, è chiaro che l'anticlericarismo "c'entra" con l'ateismo; io però, essendo fondamentalmente credente e in buona sostanza anti-clericale, svegliandomi più anticlericale del solito avrei postato qualcosa più del tipo "Il libro che la tua chiesa non ti farebbe mai leggere" o cose del genere, piuttosto che quelli che hai postato tu. Sempre a patto di averlo letti, naturalmente. Ma siccome non ho letto né l'uno nè gli altri, la pianto qui. Comunque, per un eventuale prosieguo della disputa, delego sin da ora Blif a rappresentarmi!.

[Pensiero Dominante]

Diario segreto dell’ingegner Pensiero Dominante

13 Marzo 2010

Tra depressione e infelicità. Semplicemente, non ho più voglia di vivere. Cambiata candela della moto (con fatica). Si è messa in moto ma si è spenta quasi subito e dopo non è più ripartita.

Depilazione del torace.

Ascolto un bellissimo Notturno di Chopin. Prima avevo messo su Wish You Were Here, ma non ce l’ho fatta ad ascoltarlo. Oggi pensavo che sarebbe bello sedersi in poltrona e lasciarsi morire. Semplicemente rinunciare a vivere. Ma come si fa? Non posso farlo per F. e G. Andrò avanti in ogni caso. Dove è finita la mia fede? Non penso più a Dio. Non penso a niente.
E mi dico che anche tenere questo diario non serve a nulla.
Insignificanza dell’esistenza. Non è bello pensare così.
Se Chopin l’avesse pensata così ora non starei ascoltando questa musica bellissima.
Ti pare che la cosa non faccia alcuna differenza?

…..

18 Marzo

Giorni disperati. Ieri sera al T. assieme ad M. C’era una vecchia conoscenza, una bella polacca…
… E ho scoperto di essere un coglione come tanti. Per uno strano senso di ritegno non le ho quasi rivolto la parola, perché stava seduta sulle gambe di M. Ne ero geloso; sì, ero geloso, altroché. La ragazza che si era seduta sulle mie, di gambe, si era alzata e se ne era andata via già da un pezzo, perché non le avevo offerto da bere. Era una tunisina molto giovane, carina indubbiamente, ma sulle prime non mi aveva detto granché. E va bene cazzo, lo confesso! Sono agli antipodi da ogni forma di razzismo e pregiudizio culturale, ma non appena mi ha detto di che nazionalità era non ho potuto fare a meno di pensare: “Cazzo, Ma proprio a me doveva capitare una entraineuse musulmana! Di sicuro qualche strana inibizione ce l'avrà, per via della sua religione! ”

Solo quando è salita in pedana ed ha incominciato a spogliarsi e a ballare ho capito l’errore madornale che avevo fatto. Ballava in maniera strepitosa, altro che inibizioni. Ed era un pezzo di figa meraviglioso.
Comunque la più sexy della serata resta Katrina. Katrina sia io che M. l’avevamo adocchiata subito, non appena entrati nel locale, ma era già stata precettata assieme ad altre tre o quattro girls da una tavolata che festeggiava un addio al celibato. Non l’hanno mollata per tutta la serata. Abbiamo atteso pazientemente che il DJ la chiamasse sulla pedana a ballare. E’ stata spettacolare. Ad un certo punto l’ho fissata smaccatamente negli occhi in un modo tale che lei non può non essersene accorta. Sono sicuro che te ne sei accorta, Katrina, di come ti guardavo! Ma allora perché, tutte le volte che sei scesa dal cubo sei sempre andata a strusciarti le tette su qualchedun’ altro, anziché venire da me?

Quando siamo usciti, nonostante tutto, mi sembrava di essermi abbastanza divertito. Ma stamattina mi sono svegliato in preda alla depressione e alla nausea. Sul lavoro, una giornata massacrante. Di ritorno a casa mi sono infilato nell’idromassaggio, sarà passato almeno un anno dall’ultima volta che l’ho utilizzato. E infatti, guarda caso, si è subito rotto: dopo neanche un paio di minuti che ero in ammollo il getto d’acqua si è improvvisamente interrotto, sebbene la pompa continuasse a girare facendo un rumore assordante.

Sono l’anti Re Mida, tutto quello che tocco si rompe, sono Re Merda.



Ecco fatto. Mi è sembrato che per tentare, almeno tentare, di commentare adeguatamente, con parole mie, un libro del genere e della caratura di quello che ho appena finito di leggere, non avessi altra scelta che riportare paro paro alcuni dei pensieri e degli stati d’animo che hanno caratterizzato questo mio ultimo, strano periodo, e che diligentemente annoto nel mio – per usare un termine adottato proprio nel libro che vado a proporre – “racconto di vita”.




“La possibilità di un’isola” di Michel Houellebecq , un libro splendido e tragico.

[JoaoTinto]

Visto che siamo in tempi di elezioni politiche, consiglio la mia scrittrice favorita, Ayn Rand

Per iniziare il viaggio nei meandri dell'oggettivismo, partiamo dal primo capitolo del suo capolavoro: Atlas Shrugged



Edizioni Corbaccio, collana Romance

http://www.ibs.it/code/9788879728638/ra ... lante.html

Ti piace solo come scrittrice, oppure anche come saggista e condividi la sua difesa ad oltranza del "laissez-faire", ragione per cui è considerata da molti l'ispiratrice di Alan Greenspan ed altri, ed il suo libertarianismo?

originale
http://online.wsj.com/article/SB123698976776126461.html
traduzione:
http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=7734



http://www.aynrand.org/site/PageServer?pagename=index

[Huth]

Ho appena finito di leggere questo libro.. incuriosito dall'uscita nelle sale.. (si, lo ammetto.. son stato commerciale stavolta *_*)..
E devo dire che è proprio un bel libro

[Bonaventura]

Perché molti fedi nascono anticlericali (a partire dal cristianesimo, con la sua devastante critica del clericalismo ebraico)

Bah, semplici lotte per il potere, l'anticlericalismo è uno strumento fra i tanti.... diciamo quindi anti-ebraismo tout court e non diamo ai cristiani il pregevole epiteto di anti-clericali...

perché il clericalismo è intrinsecamente ateo (in quanto prepone l'istituzione umana al rapporto col divino)

Questa è la tua visione, quella di molti mistici e di quasi tutti i critici del clericalismo, (mi trovi parzialmente d'accordo, anche se la tua affermazione è un pò forzata...) ma non rappresenta la realtà. Il clericalismo, anzi, pretende di farsi baluardo dell'anti-ateismo e pretende di essere l'unica vera forma di rapporto corretto con il divino (per evitare libere interpretazioni da parte dei fedeli e devianze dottrinali varie...). Non possiamo pensare di attribuire acriticamente e perentoriamente una posizione ad un nostro avversario e che questa sia reale, dobbiamo prima smontare la sua; prova ad andare da un prete a dirgli quello che hai detto tu sopra e ti risponderà che "Dio ha voluto così"....spostando il piano del discorso ad un livello differente hai già finito di argomentare, e la tua affermazione diventa fideistica quanto la sua...

perché molti ateismi della storia sono stati clericali (dal positivismo comtiano al marxismo-leninismo),

Si, ma allargare il significato del termine clericale agli alfieri di qualsiasi forma di credenza è fuorviante: allora anche il capitalismo è clericale e a wall street ci sono i suoi sacerdoti, così come gli ultrà della curva sud sono i profeti della roma etc.etc.. Termini quali "totalitarismo" e "ideologia" non sono stati inventati a caso... poi ovviamente i paralleli ci stanno e servono a semplificare i concetti così come a portare avanti i ragionamenti....

perché è poco convincente attribuire un fenomeno sociopolitico come il clericalismo a un fenomeno culturale come gli errori dottrinali,

Per me è molto convincente, invece. Credi in cazzate, acquisisci la forma mentis "argomentativa" ed anti-logica delle cazzate in cui credi ed agisci di conseguenza. Che poi ci siano persone estremamente consapevoli di quello che fanno è un altro discorso... il metodo lo hanno imparato pari pari dagli scritti divinamente (ah ah ah) ispirati su cui si basano...

e soprattutto perché, cancellando due delle quattro opzioni culturali possibili (il clericalismo ateo e l'anticlericalismo teista),
si cancella una buona metà della cultura umana.

clericalismo ateo = totalitarismo, fanatismo antireligioso etc...
anticlericalismo teista = fanatismo religioso, tribalismo etc..

Poi è chiaro che, se uno vuol essere anticlericale e ateo (o clericale e teista) è pur libero di esserlo.

Molte grazie!

[Blif]

Ho da argomentare, ma stasera o domani...
e passiamo di là, ché qui siamo OT.

viewtopic.php?p=1089483#1089483

[Bonaventura]

Ok blif, ci vediamo sull'altro topic....

Io però a breve parto per le vacanze della (santa) pasqua.. quindi al limite riprendiamo la disputa teologico-dottrinale al mio ritorno...

[Lonewolf]

Appena finito di leggere l'ultimo lavoro di Irvine Welsh,Crime

Bellissimo! Completamente diverso nello stile rispetto ad ogni precedente libro dello scrittore scozzese,ma ugualmente un gran lavoro. Non è il seguito del capolavoro Il Lercio,ma il protagonista principale (e molte altre figure di contorno) era già presente in quel precedente libro. Il tema trattato è molto delicato,la pedofilia e i crimini sessuali sui bambini,e Welsh riesce a confezionare una storia avvincente ed emozionante. Purtroppo si ride molto poco,a differenza di quasi tutti i suoi lavori precedenti,ma la lettura scorre via che è un piacere.

[scb]

Noir Mediterraneo.
Se vi piacciono:
gli ambienti malfamati
l'idea di marsiglia
i clan criminali
il tutto condito con un bellissimo metissage ( o melting pot, se preferite)
Izzo è il vostro autore

[Steiner74]

"Nel segno della pecora" di Haruki Murakami.

Già pubblicato in Italia nel 1992 (e mai più ristampato) con il titolo "Sotto il segno della pecora", ritorna il romanzo cult di Murakami.



In una semplicissima newsletter, un giovane agente pubblicitario inserisce la fotografia, in apparenza banale, di un gregge: uno degli animali, una pecora bianca con una macchia color caffè sulla schiena, suscita tuttavia l'interesse di un inquietante uomo vestito di nero, stretto collaboratore del Maestro, un politico molto potente i cui esordi si perdono nel torbido passato coloniale giapponese. Al giovanotto viene affidato l'incarico - ma si tratta in sostanza di un ordine - di ritrovare proprio quella pecora: unico indizio, la foto in questione, ricevuta per posta dal Sorcio, un amico scomparso da anni. Accompagnato da una ragazza con le orecchie bellissime e dotata di poteri sovrannaturali, attraverserà tutto il Giappone sino a raggiungere la gelida regione dello Hokkaido, vivendo una vicenda mirabolante e al tempo stesso realistica nella descrizione di luoghi e circostanze. Considerato l'esordio letterario di Murakami, "Nel segno della pecora" introduce molti dei temi cari all'autore: la solitudine dell'uomo, l'arroganza e lo strapotere della politica, la nostalgia per l'atmosfera esaltante degli anni Sessanta, la passione per il rock e il jazz, l'irrompere del surreale nella prosaicità della vita quotidiana. Un romanzo che ci trasporta in uno di quegli scenari onirici che nelle storie di Murakami fanno da cassa di risonanza ai nostri dubbi e alle nostre ansie più profonde.

Divertente mix di commedia e noir, da leggere rigorosamente prima di "Dance Dance Dance", sorta di (debole) seguito ideale.

[Bonaventura]

.... leggero e molto carino.