[O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

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GiarneseUmnberto
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#11941 Messaggio da GiarneseUmnberto »

ieri e l'altro ieri ho assistito mio malgrado ad un dibattito du rete 4

Il Grandissimo Prof Galli era su una nota trasmissione su rete 4, facevo zapping e guada chi mi ritrovo, il grande Prof Galli e tutta l'armata dei opinionisti, quella trasmissione Palombelli, ad un certo punto viene chiesto al Prof Galli la situazione UCRAINA-RUSSIA, e il Prof Galli inizia a dare il suo parere parlando della Russia nella storia, come Paese e quello che ha fatto, e poi dice roba anche sull'Ucraina nella storia, e dice qua bisogna fare attenzione!! Inizia un suo monologo sulla situazione politica!!

Insomma inizia una specie di dibattito ed è là che il virologo si trasforma in un opinionista esperto di geopolitica

L'altro ieri anche Basetti si è lanciato a dire la sua e ha iniziato a Parlare della situazione Ucraina-Russia, geopolitica ecc...

quando la speculazione covid inizia a scemare, il virologo si trasforma e diventa qualcosa di diverso per stare sempre sul pezzo.

Probabilmente sarà stato il loro Agente a indirizzarli su cose oltre la virologia, chissà quando entreranno come politicanti eccetera, ai posteri ardua sentenza.

sicuramente anche gli altri amici virologi si tufferanno in questo nuovo argomento per non rimanere indietro.

https://www.iltempo.it/attualita/2022/0 ... -30485877/

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Regiment 588
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#11942 Messaggio da Regiment 588 »

GiarneseUmnberto ha scritto:
15/02/2022, 18:07
Regiment 588 ha scritto:
15/02/2022, 16:30
Per me ormai è un casino solo comprare un pacchetto di sigarette, non parliamo poi di entrare in banca o di tagliare i capelli.
Comunque non mollo di un centimetro e aspetto con fiducia buone nuove dai necrologi.
esattamente, è tutta una burocrazia, sembra di stare in quel mondo distopico in cui solo uscire di casa rompono il cazzo al consumatore, e uno che fa, rimane in casa e mangia merda che ordina dal cinese.

Una mandria di consumatori, futuri obesi che rimangono in casa, le malattie per obesità, arteriosclerosi saranno il fuuro di questo Paese, oltre a tutte le malattie psicologiche che sono romai la stragrande maggioranza per tutti i casi, cittadini che sono stati fottuti a furia di indottrinamenti, da propaganda h24.
Piu' che cittadini per me sono in buona parte un branco di pecoroni capaci di credere che dei delinquenti corrotti fino al buco del colon, senza arte ne' parte in giacca e cravatta, prendano decisioni per il bene comune.

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alternativeone
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#11943 Messaggio da alternativeone »

GiarneseUmnberto ha scritto:
15/02/2022, 18:08
ieri e l'altro ieri ho assistito mio malgrado ad un dibattito du rete 4

Il Grandissimo Prof Galli era su una nota trasmissione su rete 4, facevo zapping e guada chi mi ritrovo, il grande Prof Galli e tutta l'armata dei opinionisti, quella trasmissione Palombelli, ad un certo punto viene chiesto al Prof Galli la situazione UCRAINA-RUSSIA, e il Prof Galli inizia a dare il suo parere parlando della Russia nella storia, come Paese e quello che ha fatto, e poi dice roba anche sull'Ucraina nella storia, e dice qua bisogna fare attenzione!! Inizia un suo monologo sulla situazione politica!!

Insomma inizia una specie di dibattito ed è là che il virologo si trasforma in un opinionista esperto di geopolitica

L'altro ieri anche Basetti si è lanciato a dire la sua e ha iniziato a Parlare della situazione Ucraina-Russia, geopolitica ecc...

quando la speculazione covid inizia a scemare, il virologo si trasforma e diventa qualcosa di diverso per stare sempre sul pezzo.

Probabilmente sarà stato il loro Agente a indirizzarli su cose oltre la virologia, chissà quando entreranno come politicanti eccetera, ai posteri ardua sentenza.

sicuramente anche gli altri amici virologi si tufferanno in questo nuovo argomento per non rimanere indietro.

https://www.iltempo.it/attualita/2022/0 ... -30485877/
Sgarbi, Borghi e Faraone parlano da 2 anni del virus figuriamoci se Galli non può parlare dell'Ucraina
...step into this room and dance for me

Brava persona.

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#11944 Messaggio da GiarneseUmnberto »


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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#11945 Messaggio da cirillosomma »

Regiment 588 ha scritto:
15/02/2022, 16:30
Per me ormai è un casino solo comprare un pacchetto di sigarette, non parliamo poi di entrare in banca o di tagliare i capelli.
guarda il lato positivo, anche se non vuoi, fumi meno e puoi smettere, i soldi in banca non li spendi e fortunato che hai ancora i capelli.

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#11946 Messaggio da Regiment 588 »

cirillosomma ha scritto:
15/02/2022, 19:04
Regiment 588 ha scritto:
15/02/2022, 16:30
Per me ormai è un casino solo comprare un pacchetto di sigarette, non parliamo poi di entrare in banca o di tagliare i capelli.
guarda il lato positivo, anche se non vuoi, fumi meno e puoi smettere, i soldi in banca non li spendi e fortunato che hai ancora i capelli.
:-D :-D :-D , grande, ci avevo pensato pure io, a dire il vero.

giorgiograndi
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#11947 Messaggio da giorgiograndi »

Gentile presidente Draghi, mi dispiace rubarle un po’ del suo tempo prezioso e se lo faccio è perché credo che, a questo punto, il nostro Paese abbia bisogno di una riflessione seria e non partigiana su quello che è successo e su quello che sta ancora succedendo. Premetto che sono, per formazione, una naturalista dunque osservo la realtà senza pregiudizi né veli ideologici ma soltanto nella logica coerenza dei fatti. Da molti anni trascorro qualche settimana tra gennaio e febbraio in un piccolo paese sulle Alpi perché ho bisogno della quiete data dalla neve per raggiungere la parte più profonda della creatività, e così ho fatto anche quest’anno. Ero partita con degli scarponcini quasi rotti pensando di sostituirli in montagna nel negozio in cui mi servo da anni, dato che reputo la fedeltà agli esercenti un piccolo atto di resistenza umana, ma non mi è stato possibile perché il mio green pass era scaduto da un giorno. Di conseguenza, tutto il mio soggiorno creativo si è trasformato in un esilio civile: niente caffè al bar, nessun conforto in una baita, non ho potuto neppure comprare dei francobolli alla posta. Il mio crimine? Essermi fidata di quello che mi aveva garantito lo Stato, vale a dire che le persone vaccinate dopo agosto 2021 sarebbero state coperte per nove mesi. Anthony Fauci definisce le persone che hanno ricevuto due dosi di vaccino come me, «fully vaccinated», ma per lo Stato italiano questa condizione non ha alcun valore.

Un’assimilazione che alimenta il complottismo
Questo mi porta al cuore della questione, cioè al caos e all’irrazionalità che ci hanno dominato in questi due anni. Possibile che nella mitica cabina di regia, nel momento in cui sono state decise le misure per limitare il raggio di azione dei no vax, nessuno si sia alzato in piedi a dire: scusate un momento, ma se equipariamo i vaccinati con due dosi ai no vax non stiamo lanciandoci un boomerang? Perché così facendo, primo, affermiamo la totale inefficienza del vaccino, e secondo, alimentiamo le fantasie complottiste di chi si oppone alla campagna vaccinale.

Accettare i virus come fenomeno naturale
Personalmente non ho mai avuto paura del Covid, l’ho avuto nel gennaio del 2020 prima che scoppiasse la pandemia mentre i nostri politici ci invitavano ad «abbracciare i cinesi» e il mio medico, che è cinese, mi telefonava per dirmi che la cosa più importante da fare era indossare la mascherina. Che quella specie di raffreddamento fosse il Covid l’ho capito mesi dopo perché, per diverse settimane, sono stata privata del gusto e dell’olfatto. Non ho mai temuto il Covid, anche perché in me è molto chiara la divisione tra ciò che è fisico e ciò che è metafisico. I virus fanno parte del mondo naturale, come noi dunque, per quanto bizzarri e imprevedibili, sottostanno sempre alle leggi della chimica e della fisica; ed è proprio tramite queste leggi che noi, grazie ai vaccini, riusciamo in qualche modo a contrastarli e a limitarne i danni.

La ricerca del capro espiatorio
Se cammino in perfetta solitudine in un bosco è impossibile che mi contagi mentre se entro in un locale affollato con l’aria viziata è molto probabile che mi ammali, soprattutto se il mio sistema immunitario è debole. Questa è la realtà fisica. La medicina e le norme igieniche — ormai grandi sconosciute — sono le nostre alleate per gestirla nel migliore dei modi. Quando ho cominciato a incrociare in montagna, in luoghi popolati da marmotte e camosci, escursionisti bardati da invalicabili Ffp2, quando ho visto le forze dell’ordine costrette a inseguire persone che passeggiavano nei boschi — diabetici, cardiopatici etc. che riescono a mantenere l’equilibrio grazie al movimento quotidiano — come fossero delinquenti, ho capito che la nostra società era entrata in una pericolosissima dimensione, quella che confonde il fisico con il metafisico. Il virus non è più un virus bensì un’incarnazione del demonio, e questa incarnazione porta come conseguenza la necessità di un capro espiatorio, il no vax, e la divinizzazione del suo antagonista, il vaccino.

L’abbandono dei più deboli e gli untori manzoniani
Se è comprensibile e umanamente giustificabile, davanti alla gravità della situazione, il caos organizzativo dei primi mesi, lo è molto meno quello che si è creato nella comunicazione proprio nel momento in cui sono arrivati i vaccini. Possiamo dire che la baraonda mediatica, la canea di esperti di ogni tipo, i nefasti vaticini quotidiani lanciati da cassandre del piccolo schermo abbiano fatto un danno non indifferente alla campagna vaccinale? Creare confusione non è mai una buona strategia quando si vuole raggiungere un risultato. In un Paese serio ci sarebbe stato un unico portavoce del governo, un medico competente e capace di usare parole pacate e sagge e tutta la comunicazione con i cittadini sarebbe stata affidata a lui. Non posso non pensare alla povera famiglia Mancuso di Enna sterminata dal virus, non perché fosse ideologizzata dal web, ma semplicemente perché aveva paura. Quanti come loro, sono stati abbandonati ai loro fantasmi, senza nessuno che li prendesse per mano? Perché, ovviamente, ai giudizi spesso sprezzanti degli scienziati si è unito il coro degli esperti di rimbalzo, capaci di insultare chiunque esitasse a vaccinarsi con i toni di livida rabbia che si concede soltanto agli ubriachi al termine della notte. La necessità del capro espiatorio ha trasformato il non vaccinato in un untore manzoniano.

Attribuzioni taumaturgiche
La scienza però ci dice che, vaccinati e non vaccinati, ci scambiamo comunque tutti allegramente il contagio. In quest’ottica risulta anche difficile capire l’attribuzione taumaturgica del green pass. Personalmente non ho alcuna osservazione morale, filosofica o politica su questo importante documento. Nell’archivio del piccolo comune in cui vivo è registrata l’esistenza di posti di blocco istituiti nel 1800 durante un’epidemia di peste in Campania: per entrare nel paese bisognava, infatti, esibire un lasciapassare che attestasse l’assenza di soggiorni partenopei.

Le perplessità sul super green pass
Ma se ci contagiamo tutti in continuazione che senso ha? Non costituisce piuttosto un importante fattore di rischio? Con il super green pass, magari addirittura illimitato, una persona, soprattutto giovane, si sente appunto super sicura e abbandona quelle cautele che, davanti a un’epidemia così insidiosa, bisognerebbe pur sempre continuare a mantenere. E il fatto che si impedisca alle persone che non hanno ancora fatto la terza dose, come me ora, di avere qualsiasi tipo di vita sociale non è qualcosa che, oltre a ledere i diritti fondamentali della persona, dà anche il colpo di grazia ai negozi e ai parrucchieri che fin qui, con le unghie e con i denti, hanno tentato di resistere? In questo momento ho gli anticorpi molto alti e dunque sarebbe una follia, nonché uno spreco, fare la terza dose, sarebbe come entrare in un bosco in cui c’è un orso feroce con un solo colpo in canna e sparare alla prima lepre che passa davanti. Un’occasione pericolosamente sprecata. Se il green pass è così essenziale era così difficile immaginarne uno «indebolito», che impedisse la partecipazione ai grandi eventi, ai concerti, agli stadi, permettendo ai «fully vaccinated» con due dosi di poter continuare con dignità la propria vita?

Un Paese stremato
In Israele, un Paese certo non sprovveduto, hanno capito che i malefici del green pass superano di gran numero i benefici e ne hanno delimitato l’uso ai grandi eventi mentre noi abbiamo le forze dell’ordine costrette a entrare nei parrucchieri di paese per chiedere il green pass alle anziane clienti che si fanno la permanente. Non stiamo sfiorando il ridicolo? L’epidemia per fortuna è alle spalle, la sua virulenza si è affievolita, andiamo verso la bella stagione, il Paese è stremato, le persone sono sempre più povere e le famiglie dilaniate da feroci conflitti tra diverse fazioni, amicizie di una vita cancellate per sempre da reciproci anatemi creando nuove e terribili solitudini umane, per non parlare dei bambini che, dopo due anni di isolamento e di nefaste comunicazioni dei media, vivono in uno stato di fragilità e di terrore a cui sarà difficile porre rimedio. Comunicare ogni giorno per due anni il numero dei morti al telegiornale e concentrare tutta l’attenzione su questo ha costituito e costituisce un danno gravissimo per l’equilibrio delle persone. Molte persone vivono ormai nella condizione di irragionevole terrore e questa condizione rende debolissimo il loro sistema immunitario.

Liberare le forze creative e uscire dal sortilegio maligno
Penso che il nostro Paese abbia molte forze creative da mettere in gioco, e per liberarle abbia bisogno di essere sollevato dalla ossessiva e sempre mutevole emanazione di decreti che, come un sortilegio maligno, paralizza la vita civile, l’economia, le iniziative individuali annichilendo l’idea di futuro. Siamo 60 milioni di abitanti e soltanto il 9% della popolazione non è vaccinata, per la maggior parte bambini. Demonizzare i no vax a questo punto, imponendo la loro resa totale con l’obbligo dei vaccini, non può che esasperare la situazione perché spinge verso reazioni sempre più estreme e irrazionali. E l’irrazionalità è la cosa di cui abbiamo meno bisogno in questo momento.

Permettere alle energie vitali di rinascere
Caro presidente, credo che anche lei durante l’infanzia abbia giocato a nascondino, si ricorda quel momento magico in cui il bambino più abile e veloce riusciva a toccare l’albero gridando: «Tana libera tutti»? Ecco, forse il nostro amato Paese ha bisogno proprio di questo, di lasciare alle spalle il dolore, la paura, l’impotenza, gli ossessivi controlli polizieschi per permettere alle energie vitali di rinascere e affrontare il periodo comunque economicamente difficile che ci aspetta. Verranno nuove epidemie, certo, — come ci viene funestamente ricordato ogni santo giorno dai media — ma tutti i viventi lottano costantemente contro gli agenti patogeni, in questo caso però la pandemia è alle spalle e continuare a ipotizzare catastrofi future è, da tutti i punti di vista, una follia. Comunque una profezia la posso fare anch’io. Prima o poi moriremo tutti. Intanto però sarebbe bello che potessimo riprendere a vivere.

Susanna Tamaro sul CdS
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L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome

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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
--
"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
--
Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#11948 Messaggio da giorgiograndi »

GiarneseUmnberto ha scritto:
15/02/2022, 18:57
Cerno (che ' del PD): “Io sono di sinistra e dico quello che dice lui! Pensa un po’ come siamo ridotti!”

due giorni dopo: https://www.lastampa.it/politica/2022/0 ... _-2856455/

A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca (cit.)
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#11949 Messaggio da Floppy Disk »

giorgiograndi ha scritto:
16/02/2022, 13:55
[Scopri]Spoiler
Gentile presidente Draghi, mi dispiace rubarle un po’ del suo tempo prezioso e se lo faccio è perché credo che, a questo punto, il nostro Paese abbia bisogno di una riflessione seria e non partigiana su quello che è successo e su quello che sta ancora succedendo. Premetto che sono, per formazione, una naturalista dunque osservo la realtà senza pregiudizi né veli ideologici ma soltanto nella logica coerenza dei fatti. Da molti anni trascorro qualche settimana tra gennaio e febbraio in un piccolo paese sulle Alpi perché ho bisogno della quiete data dalla neve per raggiungere la parte più profonda della creatività, e così ho fatto anche quest’anno. Ero partita con degli scarponcini quasi rotti pensando di sostituirli in montagna nel negozio in cui mi servo da anni, dato che reputo la fedeltà agli esercenti un piccolo atto di resistenza umana, ma non mi è stato possibile perché il mio green pass era scaduto da un giorno. Di conseguenza, tutto il mio soggiorno creativo si è trasformato in un esilio civile: niente caffè al bar, nessun conforto in una baita, non ho potuto neppure comprare dei francobolli alla posta. Il mio crimine? Essermi fidata di quello che mi aveva garantito lo Stato, vale a dire che le persone vaccinate dopo agosto 2021 sarebbero state coperte per nove mesi. Anthony Fauci definisce le persone che hanno ricevuto due dosi di vaccino come me, «fully vaccinated», ma per lo Stato italiano questa condizione non ha alcun valore.

Un’assimilazione che alimenta il complottismo
Questo mi porta al cuore della questione, cioè al caos e all’irrazionalità che ci hanno dominato in questi due anni. Possibile che nella mitica cabina di regia, nel momento in cui sono state decise le misure per limitare il raggio di azione dei no vax, nessuno si sia alzato in piedi a dire: scusate un momento, ma se equipariamo i vaccinati con due dosi ai no vax non stiamo lanciandoci un boomerang? Perché così facendo, primo, affermiamo la totale inefficienza del vaccino, e secondo, alimentiamo le fantasie complottiste di chi si oppone alla campagna vaccinale.

Accettare i virus come fenomeno naturale
Personalmente non ho mai avuto paura del Covid, l’ho avuto nel gennaio del 2020 prima che scoppiasse la pandemia mentre i nostri politici ci invitavano ad «abbracciare i cinesi» e il mio medico, che è cinese, mi telefonava per dirmi che la cosa più importante da fare era indossare la mascherina. Che quella specie di raffreddamento fosse il Covid l’ho capito mesi dopo perché, per diverse settimane, sono stata privata del gusto e dell’olfatto. Non ho mai temuto il Covid, anche perché in me è molto chiara la divisione tra ciò che è fisico e ciò che è metafisico. I virus fanno parte del mondo naturale, come noi dunque, per quanto bizzarri e imprevedibili, sottostanno sempre alle leggi della chimica e della fisica; ed è proprio tramite queste leggi che noi, grazie ai vaccini, riusciamo in qualche modo a contrastarli e a limitarne i danni.

La ricerca del capro espiatorio
Se cammino in perfetta solitudine in un bosco è impossibile che mi contagi mentre se entro in un locale affollato con l’aria viziata è molto probabile che mi ammali, soprattutto se il mio sistema immunitario è debole. Questa è la realtà fisica. La medicina e le norme igieniche — ormai grandi sconosciute — sono le nostre alleate per gestirla nel migliore dei modi. Quando ho cominciato a incrociare in montagna, in luoghi popolati da marmotte e camosci, escursionisti bardati da invalicabili Ffp2, quando ho visto le forze dell’ordine costrette a inseguire persone che passeggiavano nei boschi — diabetici, cardiopatici etc. che riescono a mantenere l’equilibrio grazie al movimento quotidiano — come fossero delinquenti, ho capito che la nostra società era entrata in una pericolosissima dimensione, quella che confonde il fisico con il metafisico. Il virus non è più un virus bensì un’incarnazione del demonio, e questa incarnazione porta come conseguenza la necessità di un capro espiatorio, il no vax, e la divinizzazione del suo antagonista, il vaccino.

L’abbandono dei più deboli e gli untori manzoniani
Se è comprensibile e umanamente giustificabile, davanti alla gravità della situazione, il caos organizzativo dei primi mesi, lo è molto meno quello che si è creato nella comunicazione proprio nel momento in cui sono arrivati i vaccini. Possiamo dire che la baraonda mediatica, la canea di esperti di ogni tipo, i nefasti vaticini quotidiani lanciati da cassandre del piccolo schermo abbiano fatto un danno non indifferente alla campagna vaccinale? Creare confusione non è mai una buona strategia quando si vuole raggiungere un risultato. In un Paese serio ci sarebbe stato un unico portavoce del governo, un medico competente e capace di usare parole pacate e sagge e tutta la comunicazione con i cittadini sarebbe stata affidata a lui. Non posso non pensare alla povera famiglia Mancuso di Enna sterminata dal virus, non perché fosse ideologizzata dal web, ma semplicemente perché aveva paura. Quanti come loro, sono stati abbandonati ai loro fantasmi, senza nessuno che li prendesse per mano? Perché, ovviamente, ai giudizi spesso sprezzanti degli scienziati si è unito il coro degli esperti di rimbalzo, capaci di insultare chiunque esitasse a vaccinarsi con i toni di livida rabbia che si concede soltanto agli ubriachi al termine della notte. La necessità del capro espiatorio ha trasformato il non vaccinato in un untore manzoniano.

Attribuzioni taumaturgiche
La scienza però ci dice che, vaccinati e non vaccinati, ci scambiamo comunque tutti allegramente il contagio. In quest’ottica risulta anche difficile capire l’attribuzione taumaturgica del green pass. Personalmente non ho alcuna osservazione morale, filosofica o politica su questo importante documento. Nell’archivio del piccolo comune in cui vivo è registrata l’esistenza di posti di blocco istituiti nel 1800 durante un’epidemia di peste in Campania: per entrare nel paese bisognava, infatti, esibire un lasciapassare che attestasse l’assenza di soggiorni partenopei.

Le perplessità sul super green pass
Ma se ci contagiamo tutti in continuazione che senso ha? Non costituisce piuttosto un importante fattore di rischio? Con il super green pass, magari addirittura illimitato, una persona, soprattutto giovane, si sente appunto super sicura e abbandona quelle cautele che, davanti a un’epidemia così insidiosa, bisognerebbe pur sempre continuare a mantenere. E il fatto che si impedisca alle persone che non hanno ancora fatto la terza dose, come me ora, di avere qualsiasi tipo di vita sociale non è qualcosa che, oltre a ledere i diritti fondamentali della persona, dà anche il colpo di grazia ai negozi e ai parrucchieri che fin qui, con le unghie e con i denti, hanno tentato di resistere? In questo momento ho gli anticorpi molto alti e dunque sarebbe una follia, nonché uno spreco, fare la terza dose, sarebbe come entrare in un bosco in cui c’è un orso feroce con un solo colpo in canna e sparare alla prima lepre che passa davanti. Un’occasione pericolosamente sprecata. Se il green pass è così essenziale era così difficile immaginarne uno «indebolito», che impedisse la partecipazione ai grandi eventi, ai concerti, agli stadi, permettendo ai «fully vaccinated» con due dosi di poter continuare con dignità la propria vita?

Un Paese stremato
In Israele, un Paese certo non sprovveduto, hanno capito che i malefici del green pass superano di gran numero i benefici e ne hanno delimitato l’uso ai grandi eventi mentre noi abbiamo le forze dell’ordine costrette a entrare nei parrucchieri di paese per chiedere il green pass alle anziane clienti che si fanno la permanente. Non stiamo sfiorando il ridicolo? L’epidemia per fortuna è alle spalle, la sua virulenza si è affievolita, andiamo verso la bella stagione, il Paese è stremato, le persone sono sempre più povere e le famiglie dilaniate da feroci conflitti tra diverse fazioni, amicizie di una vita cancellate per sempre da reciproci anatemi creando nuove e terribili solitudini umane, per non parlare dei bambini che, dopo due anni di isolamento e di nefaste comunicazioni dei media, vivono in uno stato di fragilità e di terrore a cui sarà difficile porre rimedio. Comunicare ogni giorno per due anni il numero dei morti al telegiornale e concentrare tutta l’attenzione su questo ha costituito e costituisce un danno gravissimo per l’equilibrio delle persone. Molte persone vivono ormai nella condizione di irragionevole terrore e questa condizione rende debolissimo il loro sistema immunitario.

Liberare le forze creative e uscire dal sortilegio maligno
Penso che il nostro Paese abbia molte forze creative da mettere in gioco, e per liberarle abbia bisogno di essere sollevato dalla ossessiva e sempre mutevole emanazione di decreti che, come un sortilegio maligno, paralizza la vita civile, l’economia, le iniziative individuali annichilendo l’idea di futuro. Siamo 60 milioni di abitanti e soltanto il 9% della popolazione non è vaccinata, per la maggior parte bambini. Demonizzare i no vax a questo punto, imponendo la loro resa totale con l’obbligo dei vaccini, non può che esasperare la situazione perché spinge verso reazioni sempre più estreme e irrazionali. E l’irrazionalità è la cosa di cui abbiamo meno bisogno in questo momento.

Permettere alle energie vitali di rinascere
Caro presidente, credo che anche lei durante l’infanzia abbia giocato a nascondino, si ricorda quel momento magico in cui il bambino più abile e veloce riusciva a toccare l’albero gridando: «Tana libera tutti»? Ecco, forse il nostro amato Paese ha bisogno proprio di questo, di lasciare alle spalle il dolore, la paura, l’impotenza, gli ossessivi controlli polizieschi per permettere alle energie vitali di rinascere e affrontare il periodo comunque economicamente difficile che ci aspetta. Verranno nuove epidemie, certo, — come ci viene funestamente ricordato ogni santo giorno dai media — ma tutti i viventi lottano costantemente contro gli agenti patogeni, in questo caso però la pandemia è alle spalle e continuare a ipotizzare catastrofi future è, da tutti i punti di vista, una follia. Comunque una profezia la posso fare anch’io. Prima o poi moriremo tutti. Intanto però sarebbe bello che potessimo riprendere a vivere.

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Poteva farsi la terza dose come hanno fatto milioni di altre persone a prescindere dal livello di anticorpi e si sarebbe risparmiata questo predicozzo polemico, e io e molti altri forumisti ci saremmo risparmiati di leggerlo.
I'm a humanist. Maybe the last humanist.

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#11950 Messaggio da Rand Al'Thor »

Ma perché, qualcuno lo legge ancora?
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#11951 Messaggio da cicciuzzo »

la lettera aperta di Susanna Tamaro è stata riportata sulla sua pagina facebook da Alessandro Milan, di certo non un novax o un noGP. il fatto stesso che il corriere l'abbia pubblicata e ci sia stata molta enfasi ovunque segnala come il vento stia cambiando. stamattina sentivo dire al sottosegretario Costa che al 31 marzo non solo dovremmo uscire dallo stato di emergenza ma anche dal GP.

comunque la Tamaro (di cui non ho mai letto un libro) usa argomenti di assoluto buon senso.
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#11952 Messaggio da cirillosomma »

non sapevo la Tamaro fosse anche virologo

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Johnny Wadd
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#11953 Messaggio da Johnny Wadd »

Dopo due anni di pandemia si può fare qualche considerazione, vedendo i numeri gli unici che hanno capito tutto su come limitare il virus pare che siano stati i cinesi, dopo la prima ondata in pratica da loro il virus non ha fatto piu' danni. In Cina cosa hanno fatto? hanno lasciato liberi tutti di contagiarsi in maniera "naturale" e fate quella minchia che vi pare? :)

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Floppy Disk
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#11954 Messaggio da Floppy Disk »

Fra l'altro "accettare i virus come fenomeno naturale" è una frase che può aver senso con raffreddore e influenza, ma non con il Covid. È il solito finto discorso dell'endemizzazione, dove nessuno per ignoranza o malafede tiene conto che esistono virus endemici fortemente impattanti sulle persone, come l'HIV e le varie malattie tropicali.
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cicciuzzo
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#11955 Messaggio da cicciuzzo »

cirillosomma ha scritto:
16/02/2022, 15:18
non sapevo la Tamaro fosse anche virologo
se per questo neanche Speranza. e se per questo se sommiamo le cazzate dei virologi televisivi scriviamo una Treccani

e comunque ha guardato al fenomeno come avrebbe dovuto fare chi gestisce le leve del governo. a 360°
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