Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

[kayo]

Io ripeto: Di battista fa una disamina di quello che ha portato migliaia e migliaia di persone ad abracciare la lotta armata e l'integralismo religioso. Ci sarà un motivo di fondo, no!? E quei motivi stanno scritti nella storia come, secomdo me, spiega più che bene Di Battista.

Insomma, alleati che diventano nemici e viceversa, armi vendute all'uno o all'altro a secondo della convenienza, guerre fatta sull'inganno con migliaia e migliaia di morti, democrazia "esportata" a comodo solo se vincono le elezioni quelli "giusti", dittatori appoggiati e governi eletti democraticamente rovesciati. Tutto questo stà "scritto nella pietra".
Secondo voi tutto questo non c'entra nulla col prosilitismo terrorista?

Di mio aggiungo che per certi versi il medioriente e il nord Africa è ancora per gran parte, a livello socio-politico, nel medioevo europeo dove le guerre tra i varii regni erano all'ordine del giorno e i regnanti venivano incoronati da alti prelati con la benedizione eclesiastica. In Europa ci sono voluti secoli e milioni e milioni di morti tra cui due guerre mondiali prima di trovare una stabilità duratura.

In quei paesi ci sono talmenti tanti gruppi, groppuscoli, sovrani o presunti tali che sono irrimediabilmente in lotta costantemente tra di loro.
Forse anche per loro ci vuole ancora qualche milionata di morti ma, sopratutto, non serve chi esternamente alimenta il caos.

[vertigoblu]

ripeto:

ha scritto una marea di cazzate,sbagliando date ed avvenimenti confondendo correnti religiose ed etnie e mistificando fatti.

[Sultano]

E parecchi "italiani" manderebbero al governo sti sotto prodotti...

Purtroppo parecchi altri italiani invece hanno legittimato il governo Renzi. Amen.

[Superfissato]

E parecchi "italiani" manderebbero al governo sti sotto prodotti...

Purtroppo parecchi altri italiani invece hanno legittimato il governo Renzi. Amen.

Pure vari "governi" del famosisismo pregiudicato, se è per questo. Votato e legittimato, dimostrando che son capaci di tutto: Basta che si presenti uno che spara cazzate e diventa un'eroe.

[Drogato_ di_porno]

Dibba non mi piace ma è indubbio che gli americani abbiano responsabilità enormi nella comparsa dell'ISIS. Tanto per cominciare l'ISIS è figlio dei disastri iraqueno e siriano. La guerra in Iraq che ha portato alla caduta di Saddam e al governo degli sciiti-fantoccio (Al Maliki è appena stato scaricato da Washington) ha prodotto forte risentimento nella minoranza sunnita del paese che in molte zone ha appoggiato l'ISIS (le cui violenze non erano peggiori di quelle perpetrate dagli sciiti al governo). Al-Zarqawi (padrino dell'ISIS) aveva trovato spazio d'azione in Iraq solo grazie alla guerra americana del 2003. Al-Maliki aveva supportato logisticamente l'ISIS finchè combatteva in Siria per tenerselo lontano dall' Iraq e puntuale si è scavato la tomba da solo. Obama e i suoi alleati mediorientali hanno appoggiato la guerra "per procura" contro Assad creando altro spazio di intervento per l'organizzazione prima che venisse espulsa dalle milizie qaediste in quanto troppo "estremista". Dulcis in fundo ora non vogliono salvare gli yetzidi come dopo la prima guerra del golfo non vollero salvare gli sciiti dalla vendetta di Saddam per non trasformare la sconfitta di quest'ultimo in una vittoria dell'Iran (durante l'invasione del 2003 gli yankee subirono l'ostilità degli sciiti che non avevano dimenticato l'episodio).

Gli americani sono parte integrante del problema e non soluzione. Al netto delle tante cazzate tipiche della vecchia sinistra radicale (di cui il M5S è infarcito) su questo Dibba ha ragione.

[Trez]

"Gli americani sono parte integrante del problema e non soluzione. Al netto delle tante cazzate tipiche della vecchia sinistra radicale (di cui il M5S è infarcito) su questo Dibba ha ragione."

questa è la sacrosanta verità, e siccome a seconda di come le cause di libertà e democrazia si sposino con i loro interessi economici, un giorno un popolo è amico e va tutelato, ed il giorno dopo sono dei terroristi che minacciano la stabilità della zona.

[OSCAR VENEZIA]

L'approccio ideologico e' dominante su tutto
Ci sono migliaia di perseguitati per motivi religiosi?
Non abbiamo nessun motivo per non aiutarli ?
Gli si mandano le armi, perche' di quelle hanno bisogno e subito
Non dobbiamo adesso fare il dibattito sugli americani, sulla sinistra radicale , sui terroristi, chiedere il permesso all'europa, al parlamento, al papa ,indagare sulle ragioni.
La vita non e' tutta un dibattito inconcludente , c' e' pure il momento in cui ti devi muovere, e cosi hanno fatto le nazioni che si sentino libere, quelle che non vogliono mandare armi, lo hanno detto una volta per tutte e non le mandano.
Siamo ai discorso le mitragliatrici i si , i blindati no perche' fanno l' effetto guerra.
E se ti fanno il Califfato oltranzista in Libia che fai? Tratti ? Trovi un compromesso alla Andreotti ?
Fai il dibattito sulle colpe degli americani ? Ci dovevi pensare quando c'e' stata la guerra di Libia e ti sei schierato con gli americani, adesso e' tardi.
Il Pd non e' che abbia tutta questa capacita' di giudare la politica estera e mitare. In piu' e' il mandante storico delle cazzate che i 5 stelle dicono oggi.

[Trez]

[Drogato_ di_porno]

siccome a seconda di come le cause di libertà e democrazia si sposino con i loro interessi economici, un giorno un popolo è amico e va tutelato, ed il giorno dopo sono dei terroristi che minacciano la stabilità della zona.

Basta vedere i rapporti con l'Iran: da un lato gli USA collaborano con gli iraniani in Iraq contro i sunniti, dall'altro sono avversari nell'appoggio ad Assad...non mi sembra una contraddizione da poco.

Inoltre con pseudo-elezioni hanno messo al governo Al Maliki e ora vogliono scaricarlo per le sue violenze ai danni dei sunniti che alimentano l'ISIS (vorrebbero un premier iraqueno di larga coalizione, inclusivo di curdi e sunniti, per tirare dalla loro parte i resti del partito Baath di Saddam).

[Drogato_ di_porno]

L'approccio ideologico e' dominante su tutto
Ci sono migliaia di perseguitati per motivi religiosi?
Non abbiamo nessun motivo per non aiutarli ?
Gli si mandano le armi, perche' di quelle hanno bisogno e subito
Non dobbiamo adesso fare il dibattito sugli americani, sulla sinistra radicale , sui terroristi, chiedere il permesso all'europa, al parlamento, al papa ,indagare sulle ragioni.
La vita non e' tutta un dibattito inconcludente , c' e' pure il momento in cui ti devi muovere, e cosi hanno fatto le nazioni che si sentino libere, quelle che non vogliono mandare armi, lo hanno detto una volta per tutte e non le mandano.
Siamo ai discorso le mitragliatrici i si , i blindati no perche' fanno l' effetto guerra.
E se ti fanno il Califfato oltranzista in Libia che fai? Tratti ? Trovi un compromesso alla Andreotti ?
Fai il dibattito sulle colpe degli americani ? Ci dovevi pensare quando c'e' stata la guerra di Libia e ti sei schierato con gli americani, adesso e' tardi.
Il Pd non e' che abbia tutta questa capacita' di giudare la politica estera e mitare. In piu' e' il mandante storico delle cazzate che i 5 stelle dicono oggi.

Quindi abbiamo fatto bene ad appoggiare la guerra contro Gheddafi

Ps.. il mandante storico dei 5 stelle è anche Berlusconi, padre putativo del populismo grillino.

[Drogato_ di_porno]

anche se è stato scritto su libero, condivido in pieno questo articolo:

Beppe Grillo figlio illegittimo della sinistra e di Berlusconi

Fanno benissimo Renzi e Berlusconi a scagliarsi quasi ogni giorno contro Grillo, principale avversario di entrambi. Sembrano tuttavia ignorare un aspetto non secondario: quel groviglio di rancori che va sotto il nome di Movimento cinque stelle è figlio loro, o per esser più precisi delle forze politiche che essi rappresentano.

Il genitore uno - mater semper certa - è madama sinistra. Abituata a cambiare spesso abito e acconciatura, dal Pds al Pd, mai ha smesso di vezzeggiare girotondi, popoli viola e proteste arancioni, legittimando così ogni velleitarismo ribellista, che oggi ha finalmente trovato un contenitore nel quale riconoscersi. Ricordiamo Bersani, parlandone da vivo, che saliva sui tetti in omaggio all’Onda studentesca. Era l’autunno 2008, pare un secolo fa; quei ragazzi, oggi cresciuti e spesso disoccupati, votano Grillo, che ha fatto propri i loro argomenti d’allora, giovanilismo compreso, di cui il governo Renzi costituisce un esempio da manuale.

Per decenni, dai più svariati e non di rado avariati pulpiti della sinistra, sono piovuti sermoni su green economy, fonti rinnovabili, commerci equi e solidali, eccetera; non c’è da stupirsi se la somma degli ambientalismi ideologici trova generosa ospitalità nel Casaleggio pensiero. Idem per
il pauperismo, con annessa condanna dei consumismi (escluso, vai a capire perché, quello di prodotti informatici, gratificati di democratica benedizione benché venduti da multinazionali arcicapitaliste e prodotti in Oriente da lavoratori privi di diritti elementari).

La sua versione postmoderna è la decrescita felice, cioè l’accettazione volontaria di miseria e sottosviluppo, architrave della grillenomics, la dottrina economica del grillismo, che dalla sinistra tradizionale ha ereditato anche il pregiudizio antimoderno spacciato per progressismo: è la cultura del no, dai No tav al rifiuto sistematico di qualsivoglia infrastruttura e industria, fino al No Expo, condiviso con i barricadieri di Tsipras.

Non basta: l’ossessione manettara di Grillo, che fa sembrare Di Pietro un convinto garantista, discende in linea diretta dal mantra giustizialista che la sinistra ha recitato allo sfinimento negli ultimi vent’anni: gli avversari sono nemici che meritano soltanto la galera.

Il genitore due della bizzosa creatura è papà Silvio. Lui per primo scese in campo contro i partiti tradizionali, dipingendoli quali sentine d’ogni nefandezza, salvo poi arruolare residuati assortiti della prima repubblica. La parola partito gli ha sempre indotto l’orticaria, tanto che mai ha figurato nella ragione sociale del suo, si chiamasse Forza Italia o Popolo della libertà, concepito come mero comitato elettorale, leggero, leggerissimo. Grillo ha compiuto il passo successivo, smaterializzando il movimento nella rete, uno scudo opaco dietro il quale nascondere, con la scusa della democrazia diretta, uno spietato centralismo, lo stesso in virtù del quale anche l’ultimo dei consiglieri comunali berlusconiani doveva ottenere l’investitura da Arcore, dove si sceglieva e si sceglie l’intera classe dirigente.

È stato ancora lui, l’ex Cav, a fondare il proprio successo sulle pulsioni antipolitiche: si è sempre definito, anche dopo lunghissima permanenza in parlamento, un imprenditore prestato alla politica, sottintendendo che era cosa sporca, praticata da chi mai aveva lavorato in vita sua, una turba di sfaccendati mestatori buoni a nulla. Adesso non ci si può stupire se il tribuno ligure afferma che basta una casalinga per fare il ministro dell’economia. Infine, il culto della personalità e il mito dell’uomo solo al comando.

Anche alle elezioni comunali di Vanzaghello si votava per Berlusconi e non importava chi ci fosse in lista a rappresentarlo. Grillo fa lo stesso: a ogni competizione elettorale, e le europee non fanno eccezione, presenta una pattuglia di sconosciuti smandrappati, tanto è lui a far man bassa di consensi.
Sono state insomma le due culture politiche fino a ieri prevalenti nel Paese a creare l’humus nel quale germoglia rigogliosa la mala pianta grillina. Se ne rendessero conto, da una parte e dall’altra, potrebbero forse escogitare qualche efficace disinfestante, prima che sia troppo tardi, come in un vecchio film di fantascienza, Il giorno dei trifidi, in cui si narra di una nuova specie vegetale che rischia di soffocare la vita sulla terra.

[zio]

Non capisco perché prendersela con Di Battista.
Sono decenni che a sinistra e a destra si ascoltano stronzate pazzesche a seconda di chi fa cosa.

Di battista é solo la conseguenza dell'arrivo in parlamento della societá civile educata da decenni di incultura ideologica.

[SoTTO di nove]

Ma da 0 a 10 quanto gliene può fregare veramente a sta gente (loro, noi) di quello che succede in Iraq?
Tutte ste seghe, ma chissenefrega.
Miliardi di esseri umani, tutti a preoccuparsi come se si potesse risolvere qualsiasi cosa.
Miliardi, (7).000.000.000.

[Drogato_ di_porno]

Ma da 0 a 10 quanto gliene può fregare veramente a sta gente (loro, noi) di quello che succede in Iraq?
Tutte ste seghe, ma chissenefrega.
Miliardi di esseri umani, tutti a preoccuparsi come se si potesse risolvere qualsiasi cosa.
Miliardi, (7).000.000.000.

Non è così semplice, se la propaganda non producesse effetti concreti i politici non la farebbero. Tu stesso ti affannavi a spiegare quello che succede in Ucraina.

Quello che chiami "tutti a preoccuparsi" produce voti alle urne, fa da sostegno ad eventuali iniziative militari o economiche, determina l' opinione pubblica.

C'è gente veramente convinta che l'Occidente sia il Bene e l'Islam il Male o viceversa. Magari fossero solo "seghe" senza effetti reali.

[SoTTO di nove]

Ma da 0 a 10 quanto gliene può fregare veramente a sta gente (loro, noi) di quello che succede in Iraq? Sono solo dichiarazioni da politica
Questa era la mia prima stesura, poi ho soltanto voluto comprendere anche noi nel calderone e l'ho tolta.
Loro ne parlano perchè è il loro mestiere, noi ne parliamo senza sapere il perchè, se non quello di confrontarci e cazzeggiare.
Alla fine da 0 a 10 quanto ci interessa e soprattutto quanto ci deve interessare. Cosa crediamo di risolvere, cosa pretendiamo di risolvere.