Purtroppo quando ha iniziato a uscire Supersex, io ero ancora un po' piccolo per seguirlo... e avrei fatto fatica a recuperare i soldi necessari per farlo... ho iniziato 4/5 anni dopo.badabing ha scritto:Sui primi 100 numeri usciti di Supersex, me ne sono persi per motivi vari (viaggiavo all'estero,ecc) almeno 10 o 12, che poi non ho rivisto nemmeno nei "Replay" o nelle raccolte rilegate.
So che sembrerà strano detto da me, ma il cartaceo rimane un'altra cosa... e poi, ormai dubito fortemente che ci sia granchè da guadagnare...badabing ha scritto:Mi chiedo perché non sia venuto in mente a qualcuno con senso imprenditoriale l'idea di raccoglierli, scansiti ad ottima definizione, su dei CD da vendere in edicola. Anni fa ho letto che Pontello diceva di avere due copie, tenute da parte in stato perfetto, di ogni numero uscito; chi avrà i diritti, certamente potrà capire che ci sono dei soldi da guadagnare. E noi appassionati potremo finalmente vederci la raccolta completa. (OK, lo ammetto, vivo di illusioni![]()
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E giusto a proposito di cartaceo propongo oggi il # 22, "Supersex e i monaci della morte, numero nel quale si crea il famigerato errore nell'elenco arretrati di cui già abbiamo parlato in altri post. Da questo numero le copertine con tanto di pelo femminino al vento vengono sostituite (probabilmente per un giro di vite della censura - qualcuno ha dei ricordi più precisi?) da delle anonime cover in tinta unita. Ci vorranno due anni e mezzo prima di vedere di nuovo una modella in topless sulla cover, e l'onore sarà di Marilyn Jess. Ma il nudo spesso integrale della prima ventina di numeri rimarrà solo un ricordo, creando, ma solo in noi vecchi cultori della serie, una sorta di maliconia, uno stato di Sehnsucht verso un periodo della pornografia troppo corto e appena mancato (almeno da me).
A tenere alto il... morale del nostro tenente "agricoltore" (Vale capirà perchè) Pontello, in questi numeri munito di un paio di mustacchi alla Magnum PI, innanzitutto la qui giovanissima Brigitte Lahaie, la piazzata Genevieve Arnault (il cui deretano dedico con ammirazione - so che gradirà - al grandissimo Helmut), la pallida Suzan Mallets e la chiavica (vedi battuta finale) Cortella Lescanne. Come volevano i numeri dell'epoca c'è pure lo spazio per un siparietto homo (ci vorrà ancora un po' prima che lo/gli sceneggiatori capiscano che l'angolo lesbo sarebbe stato più gradito dal lettore medio

Have a nice weekend!




































































































































