Pimpipessa ha scritto:Rodomonte ha scritto:Comunque se vi capitasse di comperare dell'olio, vi dico solo a titolo informativo che a me viene a costare tutto compreso, raccolto, frantoio, trasporto, all'incirca intorno ai 5 euro/litro.
Questo solo per dirvi che se vi capitasse di comperare olio che vi dicono italiano e puro al 100% e spremitura a freddo, non può certo costare al di sotto di certe cifre!
Meditate!
si ok,
ma per piccoli quantitativi,
magari per centinaia di migliaia di litri si riesce a raggiungere un prezzo inferiore.
Il Carapelli o l'olio Sasso, ok sono olii evo industriali ma dite che non sono di olive italiane? e ancora se fossero olive spagnole, cosa hanno queste che non vanno?
Per capire le differenze dei differenti olii , bisogna comprendere la differenza di cultura al riguardo di questo prodotto, che , ricordiamolo, é un prodotto tipico dei paesi mediterranei , Italia , Spagna, Grecia, Marocco e Francia in primis e bisogna anche sottolineare che l'olio trova origine nel medio oriente (la siria e l'iran attuale per capirci sono la "culla" dell olio) e che saranno i Romani a introdurlo e diffonderlo, tanto che , a l'epoca l'italia era la piu' grande produtrice d'olio e furono i Medici a favorire e valorizare la cultura de l'olivo.
In Italia si trovano differenti culture d'olio anche a causa delle differente conformazione del territorio.
In toscana , come in Umbria , si privilegia di raccogliere le olive a novembre e dicembre e troviamo le razze pendolino e leccino.
Nel sud , troviamo altre razze di olivi come la Garganica, Oliarola Barese, Coratina e la Peranzana e sono raccolte generlmente entro dicembre e febbraio.
A livello gusto troviamo l'acidità e il gusto fruttato e piccante dell'olio toscano e umbro , di prima spremitura e sovente senza essere filtrato;
nel sud si trova un olio piu' dolce e potente , piu' ricco e complesso.
La grande differenza che esiste tra la cultura Italiana dell'olio e gli altri paesi , risiede nel semplice fatto che noi gli italiani amiamo e siamo fieri della nostra cultura alimentare e facciamo di certi prodotti il nostro vanto e si privilegia una coltivazione e una produzione di grande qualità e come spiegato molto bene da Rodomonte, questo rappresenta un costo.
Gli spagnoli o i greci , producono olive e olio per farne un commercio, il prezzo basso della mano d'opera e la filosofia del guadagnare spinge i produttori di questi paesi a produrre delle enormi quantità d'olive , che sono vendute a tutti i produttori industriali europei , che domandano un prodotto a basso costo.
Come logico il risultato é che le olive certi paesi (Spagna , Gracia o Marocco) subisce dei pesanti trattamenti antiparassatari per ottenere il massimo coef e per ridurre i costi.
Dalla ristorazione si trovano olii che possono costare fino a 50€ il litro , ma si trovano ,anche olii che si fregiano de l'extra vergine che costano 2,50€ il litro.
Di tutta evidenza l'olio é come tutti i prodotti, la valorizzazione e la qualità si pagano, non esistono miracoli, per il momento in Italia siamo ancora dei "romantici" e consideriamo l'olio un prodotto da preservare e di cui essere fieri.
Ma non impedisce che i produttori industriali che riempiono gli scaffali dei supermercati , facciano ricorso in modo massiccio a le olive di provenienza estera.
"Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, ricominciare da capo e buttare via tutto,
e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente."
"Un gourmet che pensa alle calorie è come una puttana che guarda l'orologio."