[O.T.] Il Club dei Sognatori

[Paperinik]

Andiamo sul difficile:
Esisterà  una vita dopo la morte? E soprattutto, esiste l'infinito o oltre le stelle c'è solo l'immaginazione?

[Paperinik]

Vabbè allora scendiamo di livello: parliamo delle sfilate di moda...

[Bebe xXx]

No papero, cazzo!
Sto preparando la risposta e tu mi tagli così la domanda??
Sei un po' scazzato oggi...sembrerebbe!

[Paperinik]

lo sono, infatti...sopportatemi, forse arriverà  il ban prima o poi

posta pure la risposta!!

[Bebe xXx]

Si, la posto prima delle 18.15...la sto ancora scrivendo...tranquillo!

Peró ora, vado a sognare da un'altra parte...conosci quelle tavole bianche bucate al centro?

[Paperinik]

ehm..no

ah, ci sono! la tazza del cesso!
ma questa è da CGT!

[Bebe xXx]

Esisterà  una vita dopo la morte? E soprattutto, esiste l'infinito o oltre le stelle c'è solo l'immaginazione?

Dopo la morte, che si fa?
Nulla o tutto? Si parte daccapo o si finisce in un tremendo buio senza possibilità  di riscatto?
Ovviamente non lo sapremo mai, se non al momento della nostra dipartita, e non saremo mai in grado di comunicarlo agli altri.
Già  questo fa pensare che dopo non ci sia davvero nulla, perchè nulla c'è mai stato descritto, peró mi piace pensare, ingenuamente, nella possibilità  che si possa andare avanti, che non siano sprecate tutte le fatiche che mi hanno portato alla fine, prematura o no che sia.
Mi piace pensare ad un nuovo mondo, diverso da questo, in relazione a quello che abbiamo fatto nella vita precedente. Un mondo per ognuno di noi, un mondo per giustificare tutte le nostre fatiche e le nostre azioni che per già  molto tempo abbiamo fatto su questa terra.
E' proprio difficile analizzare con lucidità  questa domanda, com'è altrettanto difficile riuscire a rispondere senza porsi altre decine di quesiti. Si parla di reincarnazione o di vita eterna, di paradiso o di inferno. Si parla. Un giorno vi sapró sicuramente dire, ma non potró certo farlo.
A volte mi vien da viaggiare con la mente e raggiungere chi ormai non c'è più, si, lo raggiungo, ci parlo e mi faccio consigliare, ma quando mi sveglio in un mare di lacrime e sudore, non riesco a ricordar altro che le parole e il loro viso, nulla più.
Sogni su sogni che non portano realtà  ma solo buone nuove.Chissà  cosa ci sarà  dopo la morte, spero che almeno ci sia qualcosa, perchè se così non fosse m'incazzerei come un'ape nel sapere d'aver vissuto per il nulla.

"Non lo sapevi che c'era la morte, quando si è giovani è strano
poter pensare che la nostra sorte venga e ci prenda per mano, venga e ci prenda per mano [...]
Vorrei sapere a che cosa è servito vivere, amare, soffrire,
spendere tutti i tuoi giorni passati se così presto hai dovuto partire, se presto hai dovuto partire" (Canzone per un'amica, Francesco Guccini)

Parlando di morte, si arriva all'infinito, se la si vede sotto un'ottica cattolica.
Infatti si parla spesso, nella bibbia, di vita eterna, quindi teoricamente infinita, anche se l'infinito non ha nè principio nè fine, mentre la vita dovrebbe presentare un inizio che consta nella nascita dell'individuo, ma qui si incorrebbe in un dibattito filosofico-teologico, che nasce con Parmenide (scula di Elea, l'essere ed il non essere) e Melisso (scuola di Elea, l'infinità  dell'essere) e continua nei secoli a venire con diversi filosofi e religiosi, che asseriscono una vita infinita, annullando quindi l'idea di concepimento dell'essere.
Comunque, al di là  di questi vizi di forma, lo stesso Dio(*) veniva considerato, dai filosofi, qualcosa di infinito, qualcosa che non aveva principio e fine ed era il primo motore immobile, come lo considerava Aristotele nella sua analisi teologica che verteva anche sulla questione filosofico-cosmologica.
Continuando su questa scia, si arriverebbe peró a dire che l'universo è finito, e formato da solo 55 dei che muovono le 55 fere celesti, al di la delle quali l'universo si ferma; non si arriva a dire nello specifico che sia finito, ma la presenza di numeri lo sottintende.
Lasciando da parte quindi tutte le visioni cristiane e filosofiche in genere che hanno condizionato il pensiero delle persone moderne, si puó pensare alla morfologia dell'universo solo viaggiando con la mente, azione che solo pochi riescono a fare, perchè staccare la propria mente da ció che si vede per raggiungere qualcosa di astratto ed inimmaginabile è difficile, se non impossibile.
Quindi risulta ancora una volta impossibile rispondere con essattezza alla domanda "esiste l'infinito", ma, secondo un punto di vista ormai plagiato da anni di sogni troncati, l'infinito esiste, sia in ognuno di noi che all'esterno, nell'universo, peró è certo che dopo le stelle la nostra immaginazione crolla, la nostra immaginazione non puó che immaginare altre stelle ed altre ancora fino all'infinito, oltre alla ninna nanna delle pecore; tutto ció che non abbiamo mai visto non possiamo immaginarlo, e di certo nessuno di noi ha mai visto l'infinito, anche se esso esiste.

"le stelle che riesco a vedere sono una piccola percentuale esiste tutto cio' che io non riesco ancora ad immaginare" (Altre forme di vita, BluVertigo)

Note

* come Dio ovviamente non si intende solo il Dio cattolico, ma un Dio generico, come poteva venir considerato all'epoca pre-cristiana di Aristotele, che ragionava secondo la base del suo politeismo.

[Paperinik]

porca tr*ia...è roba tua? o copia-incolla? complimestoli!
dovrei preparare la risposta ma farei le 3 di notte...rimanderó a domani, magari ci saranno altri spunti...

[Bebe xXx]

Beh, ovviamente è tutta roba mia!

Tu m'hai chiesto una risposta ad una domanda difficile...

[Paperinik]

sti cazzi...
a sto punto non dovrei dire niente...

[insomnia30]

UP!

[Paperinik]

UP!

per far che? non importa a nessuno...

[DON CHISCIOTTE]

UP!

per far che? non importa a nessuno...

e su con la vita..

[Paperinik]

UP!

per far che? non importa a nessuno...

e su con la vita..

è già  tanto se mi si rizza il lillo...

[DON CHISCIOTTE]

UP!

per far che? non importa a nessuno...

e su con la vita..

è già  tanto se mi si rizza il lillo...

e dai..