O.T. Una bandiera per la pace
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Drogato_ di_porno
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tristan da cunha
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donegal ha scritto:............. eri quell'altro vestito tutto di latex con le chiappe scoperte e la scritta "Make Bondage/SM not war" ?tristan da cunha ha scritto:anche io c'ero......!
avevo detto che per farmi riconoscere avrei tenuto in mano pure un numero di videoimpulse ma l'ho dimenticato in treno....
...non sono riuscito a trovare nessuno con un viso da persona socialmente pericolosa, così come la fisiognomica ci insegna dovrebbero essere gli amanti del porno.......
come strano il mondo!! è incredibile che qualcun altro, nello stesso momento, nello stesso paese, animato dagli stessi motivi ma in una stazione diversa abbia adottato lo stesso tipo di abbigliamento!!!!
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Drogato_ di_porno
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:fratellimarx:
Ultima modifica di Drogato_ di_porno il 21/02/2003, 21:16, modificato 1 volta in totale.
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Scorpio
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caro Claudio,Claudio1 ha scritto: Senza offesa? E perchè dovrei offendermi? Nel mio piccolo mi tengo la mia Laurea in Giurisprudenza, il mio Master in Politica Internazionale/Studi Strategici, il mio PhD in Storia delle Relazioni Internazionali, la mia seconda Laurea in Storia, la mia attività di ricerca presso un paio di centri studi, il mio assistentato presso una cattedra di un'Università statunitense ed in ultimo la mia carriera diplomatica. Lo so. Sono messo maluccio
al paese di Drogato si dice "chi si loda s'imbroda" come al mio si dice che "non è il pezzo di carta che fà la persona".
studiare ed informarsi è importante ma quando arrivi a constatare come la saggezza dei contadini supera le farneticazioni di economisti che fanno fallire una latteria.. mi amareggia e mi fà pensare a quanto sia più importante la sensibilità che la preparazione dimostrata con citazioni.
caro Claudio1, scusa lo sfogo ma ho assistito (ed assisto ancora) a tanti disastri causati da PhD o tromboni vari ...
Scorpio, sono pienamente d'accordo con te. Non prendermi sul serio. Almeno non tu 
Despe: se l'ho fatto io, credimi, lo puó fare chiunque. Basta avere passione per quello che si fa (e soldi per pagarsi il Master!)
Drogato: Galli ha scritto anche altri libri, ma non cambia il fatto che è eccessivo considerarlo uno dei migliori politologi.
Despe: se l'ho fatto io, credimi, lo puó fare chiunque. Basta avere passione per quello che si fa (e soldi per pagarsi il Master!)
Drogato: Galli ha scritto anche altri libri, ma non cambia il fatto che è eccessivo considerarlo uno dei migliori politologi.
Alcuni storici (cfr. Sergio Romano "La pace perduta") sostengono che in realta' nel mondo si e' combattuta un'unica guerra mondiale che va dal 1914 al 1989 con una tregua tra il 1919 e il 1939 e una guerra non svoltasi sul campo tra il 1945 e il 1989.
Alla fine di tutto, chi ha perso il conflitto e' stato il cosiddetto "blocco orientale", perdendo le sue aree di influenza e creando l'implosione dell'impero sovietico.
L'equilibrio tra due colossi si e' rotto, aprendo il varco alle medie e piccole potenze creando una serie di conflitti locali (ex-Jugoslavia, Guerra del Golfo, Somalia, Cecenia, Algeria etc.)
In sostanza USA e URSS non sono stati nemici per 50 anni, ma in ralta' alleati in funzione antitedesca.
Riunificata la Germania e apertasi lo spazio a Est (Lebensraum di sinistra memoria), il mondo e' stato percorso ancora una volta da un brivido:ma la scelta europea della Germania ha sopito ogni dubbio.
Alla fine di tutto, chi ha perso il conflitto e' stato il cosiddetto "blocco orientale", perdendo le sue aree di influenza e creando l'implosione dell'impero sovietico.
L'equilibrio tra due colossi si e' rotto, aprendo il varco alle medie e piccole potenze creando una serie di conflitti locali (ex-Jugoslavia, Guerra del Golfo, Somalia, Cecenia, Algeria etc.)
In sostanza USA e URSS non sono stati nemici per 50 anni, ma in ralta' alleati in funzione antitedesca.
Riunificata la Germania e apertasi lo spazio a Est (Lebensraum di sinistra memoria), il mondo e' stato percorso ancora una volta da un brivido:ma la scelta europea della Germania ha sopito ogni dubbio.
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donegal
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Hai ragione, occorre un metodo scientifico e, aggiungerei, dirigenti di polizia professionali.Helmut ha scritto:donegal, sul numero di partecipanti alle manifestazioni oceaniche che tanto piacciono alla sinistra (anche a Benito Mussolini, che dicono fosse fascista) bisogna trovare un metodo scientifico, altrimenti le migliaia fra poco diventeranno miliardi.
Sui numeri c'è sempre chi ci gioca : pensa a quei partitucoli-azienda liberali, liberisti e libertari che grazie a finanziamenti pubblici (sotto forma di contributi per la loro emittente radiofonica) e privati (vedi Pubblitalia di Silviuzzo vostro) riescono ad organizzare ottime campagne mediatiche che li fanno sembrare cento volte più numerosi pur non avendo quasi più iscritti.
E hanno ancora il coraggio di piagnucolare e organizzare scioperi della fame per ottenere più visibilità ... scioperi della fame sulla cui "regolarità " più di un giornalista ha dimostrato il contrario...
Vabbè, ma forse era meglio parlarne nel thread dedicato ai contenziosi politici...
SOLDATI CONTRO LA GUERRA
Questo testo è stato pubblicato la settimana scorsa su La Jornada, un quotidiano progressista messicano. Ed è subito diventato un caso, soprattutto sulla rete. Moltissimi siti di controinformazione l'hanno ripreso e rilanciato. Il perchè è presto detto: si tratta di un appello con il quale più di 400 veterani dell'esercito degli Stati uniti, reduci dalla seconda guerra mondiale, da quella di Corea e Vietnam e da quella del Golfo, chiedono ai soldati in servizio di prendere una decisione in coscienza, quando saranno chiamati dai loro superiori a combattere e uccidere. E' un testo che colpisce, per la passione che esprime, e rende l'idea del clima nel quale, negli Usa, si sta andando verso la guerra all'Iraq.
"Siamo veterani delle forze armate degli Stati uniti. Stiamo con la maggioranza dell'umanità - inclusi milioni nel nostro stesso paese - che si oppongono a che gli Stati uniti scatenino una guerra implacabile in Iraq. Abbiamo visto molte guerre, abbiamo molte e diverse idee politiche e tutti siamo concordi sul fatto che questa guerra è un male. Molti di noi credono che servire nell'esercito era il nostro dovere, e che era un affare nostro difendere questo paese. Ora crediamo che il nostro autentico dovere sia incoraggiare voi, come membri delle forze armate, a comprendere perchè vi stanno mandando a lottare e morire, e quali conseguenze avranno per l'umanità le vostre azioni. Vi chiamiamo, militari attivi o della riserva, ad ascoltare la vostra coscienza e a fare quel che è giusto. Durante la passata Guerra del Golfo fu ordinato alle truppe di assassinare da una distanza sicura. Abbiamo distrutto molto dell'Iraq dal cielo, uccidendo migliaia di persone, compresi civili. Ricordiamo la strada verso Bassora - la Via della Morte - dove ci fu ordinato di uccidere gli iracheni che fuggivano. Distruggemmo con i bulldozer le loro trincee, seppellendo persone vive. L'uso di uranio impoverito rese radioattivi i campi di battaglia. L'uso massiccio di pesticidi, droghe sperimentali, l'incendio di depositi di armi chimiche e gli incendi nei pozzi petroliferi si fusero in un coktail tossico che oggi colpisce tanto il popolo iracheno quando i veterani della Guerra del Golfo. Uno ogni quattro veterani è disabile. Durante la guerra nel Vietnam ci fu ordinato di distruggere tutto dal cielo e da terra. A My Lai uccidemmo più di cinquecento donne, bambini e anziani. Usammo l'Agente Orange contro il nemico e sperimentammo i suoi effetti nella nostra stessa carne. Sappiamo come si individua, si sente e che sapore ha la sindrome da stress post-traumatico, perchè i fantasmi di più di due milioni di uomini, donne e bambini ancora ci perseguita nei sogni. Tra noi sono più quelli morti per loro propria mano dopo essere tornati a casa di quelli che sono morti in battaglia. Se voi sceglierete di partecipare all'invasione dell'Iraq sarete parte di un esercito di occupazione. Sapete che significa vedere gli occhi di un popolo che vi detesta fino al midollo? Dovete pensare a quale sia la vostra vera "missione". Se vi si sta mandando a invadere e occupare un popolo che, come ciascuno di noi, sta solo cercando di vivere la sua vita e di fare i suoi figli. Questa gente non è una minaccia per gli Stati uniti, anche se hanno un brutale dittatore come leader. Chi, negli Stati uniti, puó dire al popolo iracheno come deve essere governato il suo paese, quando molti negli Usa non credono neppure che il loro presidente sia stato eletto legalmente? Di Saddam si dice che ha usato gas velenosi contro il suo stesso popolo e che cerca di sviluppare armi di distruzione di massa. Eppure, quando Saddam ha commesso i suoi peggiori crimini godeva dell'appoggio degli Stati uniti, che gli diedero anche i mezzi per produrre armi chimiche e biologiche. Mettete a confronto questo con gli orrendi risultati delle sanzioni economiche promosse dagli Stati uniti. Più di un milione di iracheni, principalmente neonati e bambini, sono morti a causa di queste sanzioni. Dopo aver distrutto totalmente le infrastrutture del paese, inclusi gli ospedali, le centrali elettriche, gli acquedotti, gli Stati uniti - con le sanzioni - hanno reso impossibile l'importazione di beni, medicine, alimenti e sostanze chimiche necessarie alla ricostruzione. Non esiste onore nell'assassinio, e questa guerra è un assassinio con un altro nome. Quando in una guerra ingiusta una bomba vagante uccide una madre con il suo bambino, questo non è un "danno collaterale": è un assassinio. Quando in una guerra ingiusta un bambino muore di dissenteria perchè una bomba ha danneggiato l'impianto di trattamento delle acque reflue, non si sta "distruggendo l'infrastruttura nemica": è un assassinio. Quando in una guerra ingiusta un padre di famiglia muore per un attacco cardiaco perchè una bomba ha distrutto le linee telefoniche e non si è potuta chiamare un'ambulanza, questo non è "neutralizzare le installazioni di comando e controllo": è un assassinio. Quando in una guerra ingiusta muoiono in una trincea mille contadini poveri che servivano come coscritti per difendere il paese nel quale avevano passato tutta la loro vita, non è una vittoria: è un assassinio. Ci saranno veterani, a promuovere proteste contro questa guerra in Iraq e contro la vostra partecipazione. Durante la guerra del Vietnam migliaia, tanto in Vietnam che negli Stati uniti, si rifiutarono di obbedire agli ordini. Molti si sono trasformati in obiettori di coscienza e altri hanno preferito andare in prigione piuttosto che prendere le armi contro il presunto nemico. Durante la passata Guerra del Golfo, molti soldati hanno resistito in diverse forme e per molte ragioni differenti. Molti di noi sono tornati da queste guerre e si sono uniti al movimento contro la guerra. Se mai la popolazione terrestre sarà libera, questo avverrà quando essere cittadino del mondo avrà la precedenza sull'essere soldato di una nazione. Ora è questo momento. Quando arrivasse l'ordine di partire, la vostra risposta avrà un profondo effetto sulla vita di milioni di persone in Medio Oriente e qui a casa nostra. La vostra risposta determinerà il corso del nostro futuro. Voi dovrete fare delle scelte, lungo il cammino. I vostri comandanti vogliono che obbediate. Noi vi invitiamo a pensare, a prendere decisioni sulla base della vostra coscienza. Se sceglierete di resistere, vi appoggeremo e saremo al vostro fianco, perchè siamo riusciti a capire che il nostro autentico dovere è verso la gente del mondo e il nostro comune futuro".
Questo testo è stato pubblicato la settimana scorsa su La Jornada, un quotidiano progressista messicano. Ed è subito diventato un caso, soprattutto sulla rete. Moltissimi siti di controinformazione l'hanno ripreso e rilanciato. Il perchè è presto detto: si tratta di un appello con il quale più di 400 veterani dell'esercito degli Stati uniti, reduci dalla seconda guerra mondiale, da quella di Corea e Vietnam e da quella del Golfo, chiedono ai soldati in servizio di prendere una decisione in coscienza, quando saranno chiamati dai loro superiori a combattere e uccidere. E' un testo che colpisce, per la passione che esprime, e rende l'idea del clima nel quale, negli Usa, si sta andando verso la guerra all'Iraq.
"Siamo veterani delle forze armate degli Stati uniti. Stiamo con la maggioranza dell'umanità - inclusi milioni nel nostro stesso paese - che si oppongono a che gli Stati uniti scatenino una guerra implacabile in Iraq. Abbiamo visto molte guerre, abbiamo molte e diverse idee politiche e tutti siamo concordi sul fatto che questa guerra è un male. Molti di noi credono che servire nell'esercito era il nostro dovere, e che era un affare nostro difendere questo paese. Ora crediamo che il nostro autentico dovere sia incoraggiare voi, come membri delle forze armate, a comprendere perchè vi stanno mandando a lottare e morire, e quali conseguenze avranno per l'umanità le vostre azioni. Vi chiamiamo, militari attivi o della riserva, ad ascoltare la vostra coscienza e a fare quel che è giusto. Durante la passata Guerra del Golfo fu ordinato alle truppe di assassinare da una distanza sicura. Abbiamo distrutto molto dell'Iraq dal cielo, uccidendo migliaia di persone, compresi civili. Ricordiamo la strada verso Bassora - la Via della Morte - dove ci fu ordinato di uccidere gli iracheni che fuggivano. Distruggemmo con i bulldozer le loro trincee, seppellendo persone vive. L'uso di uranio impoverito rese radioattivi i campi di battaglia. L'uso massiccio di pesticidi, droghe sperimentali, l'incendio di depositi di armi chimiche e gli incendi nei pozzi petroliferi si fusero in un coktail tossico che oggi colpisce tanto il popolo iracheno quando i veterani della Guerra del Golfo. Uno ogni quattro veterani è disabile. Durante la guerra nel Vietnam ci fu ordinato di distruggere tutto dal cielo e da terra. A My Lai uccidemmo più di cinquecento donne, bambini e anziani. Usammo l'Agente Orange contro il nemico e sperimentammo i suoi effetti nella nostra stessa carne. Sappiamo come si individua, si sente e che sapore ha la sindrome da stress post-traumatico, perchè i fantasmi di più di due milioni di uomini, donne e bambini ancora ci perseguita nei sogni. Tra noi sono più quelli morti per loro propria mano dopo essere tornati a casa di quelli che sono morti in battaglia. Se voi sceglierete di partecipare all'invasione dell'Iraq sarete parte di un esercito di occupazione. Sapete che significa vedere gli occhi di un popolo che vi detesta fino al midollo? Dovete pensare a quale sia la vostra vera "missione". Se vi si sta mandando a invadere e occupare un popolo che, come ciascuno di noi, sta solo cercando di vivere la sua vita e di fare i suoi figli. Questa gente non è una minaccia per gli Stati uniti, anche se hanno un brutale dittatore come leader. Chi, negli Stati uniti, puó dire al popolo iracheno come deve essere governato il suo paese, quando molti negli Usa non credono neppure che il loro presidente sia stato eletto legalmente? Di Saddam si dice che ha usato gas velenosi contro il suo stesso popolo e che cerca di sviluppare armi di distruzione di massa. Eppure, quando Saddam ha commesso i suoi peggiori crimini godeva dell'appoggio degli Stati uniti, che gli diedero anche i mezzi per produrre armi chimiche e biologiche. Mettete a confronto questo con gli orrendi risultati delle sanzioni economiche promosse dagli Stati uniti. Più di un milione di iracheni, principalmente neonati e bambini, sono morti a causa di queste sanzioni. Dopo aver distrutto totalmente le infrastrutture del paese, inclusi gli ospedali, le centrali elettriche, gli acquedotti, gli Stati uniti - con le sanzioni - hanno reso impossibile l'importazione di beni, medicine, alimenti e sostanze chimiche necessarie alla ricostruzione. Non esiste onore nell'assassinio, e questa guerra è un assassinio con un altro nome. Quando in una guerra ingiusta una bomba vagante uccide una madre con il suo bambino, questo non è un "danno collaterale": è un assassinio. Quando in una guerra ingiusta un bambino muore di dissenteria perchè una bomba ha danneggiato l'impianto di trattamento delle acque reflue, non si sta "distruggendo l'infrastruttura nemica": è un assassinio. Quando in una guerra ingiusta un padre di famiglia muore per un attacco cardiaco perchè una bomba ha distrutto le linee telefoniche e non si è potuta chiamare un'ambulanza, questo non è "neutralizzare le installazioni di comando e controllo": è un assassinio. Quando in una guerra ingiusta muoiono in una trincea mille contadini poveri che servivano come coscritti per difendere il paese nel quale avevano passato tutta la loro vita, non è una vittoria: è un assassinio. Ci saranno veterani, a promuovere proteste contro questa guerra in Iraq e contro la vostra partecipazione. Durante la guerra del Vietnam migliaia, tanto in Vietnam che negli Stati uniti, si rifiutarono di obbedire agli ordini. Molti si sono trasformati in obiettori di coscienza e altri hanno preferito andare in prigione piuttosto che prendere le armi contro il presunto nemico. Durante la passata Guerra del Golfo, molti soldati hanno resistito in diverse forme e per molte ragioni differenti. Molti di noi sono tornati da queste guerre e si sono uniti al movimento contro la guerra. Se mai la popolazione terrestre sarà libera, questo avverrà quando essere cittadino del mondo avrà la precedenza sull'essere soldato di una nazione. Ora è questo momento. Quando arrivasse l'ordine di partire, la vostra risposta avrà un profondo effetto sulla vita di milioni di persone in Medio Oriente e qui a casa nostra. La vostra risposta determinerà il corso del nostro futuro. Voi dovrete fare delle scelte, lungo il cammino. I vostri comandanti vogliono che obbediate. Noi vi invitiamo a pensare, a prendere decisioni sulla base della vostra coscienza. Se sceglierete di resistere, vi appoggeremo e saremo al vostro fianco, perchè siamo riusciti a capire che il nostro autentico dovere è verso la gente del mondo e il nostro comune futuro".
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donegal
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Helmut, dimenticavo... prima di azzardare parallelismi tra le piazze rosse e le adunate fasciste dovresti ricordare a te stesso che se non era per certe manifestazioni di piazza dell'opposizione (anche i sit-in pannelliani di tanti anni fa) a quest'ora molti dei tuoi diritti starebbero marcendo in qualche bidone dell'immondizia e vivremmo in un Italia dominata dal clero e dai reazionari della peggior specie.
E' veramente squallido da parte tua (e dei tuoi amici) appellarmi come amico di Saddam, nipotino di Stalin e via blaterando solo perchè provo ancora gioia a scendere in piazza (senza bombolette spray e bastoni, proprio come i tuoi ex commilitoni con la penna sul cappello) anzichè delegare pigramente a terze persone la voglia che ho di vivere in un paese migliore.
Già te l'ho detto molte volte : io so essere autocritico, tu no.
E quelli come te (anche se si dipingono come agnellini che odiano l'aggressività ) se hanno occasione di avere un pó di potere tra le mani, diventano inevitabilmente persone estremamente pericolose.
E' veramente squallido da parte tua (e dei tuoi amici) appellarmi come amico di Saddam, nipotino di Stalin e via blaterando solo perchè provo ancora gioia a scendere in piazza (senza bombolette spray e bastoni, proprio come i tuoi ex commilitoni con la penna sul cappello) anzichè delegare pigramente a terze persone la voglia che ho di vivere in un paese migliore.
Già te l'ho detto molte volte : io so essere autocritico, tu no.
E quelli come te (anche se si dipingono come agnellini che odiano l'aggressività ) se hanno occasione di avere un pó di potere tra le mani, diventano inevitabilmente persone estremamente pericolose.
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Drogato_ di_porno
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donegal, senza furore polemico e senza rancori, non ho mai pensato ai paragoni che tu citi: e sono convinto che anche tu scendi in piazza pacificamente come noi Uomini con la Penna sul Cappello.
Il mio era un invito a non manomettere le cifre.
Sono contro la guerra e contro le dittature, ma non coloro politicamente la mia voglia di pace, e neppure la uso per delegittimare un governo in carica che pure a me non piace affatto.
La mia stima a chi scende in piazza a manifestare senza violenza (anche verbale).
Drogato, potresti evitare le espressioni "krukki" e "mangiasalsicce"?
Il mio era un invito a non manomettere le cifre.
Sono contro la guerra e contro le dittature, ma non coloro politicamente la mia voglia di pace, e neppure la uso per delegittimare un governo in carica che pure a me non piace affatto.
La mia stima a chi scende in piazza a manifestare senza violenza (anche verbale).
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donegal
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Taci e scriviDrogato_ di_porno ha scritto:[
Dato che della storia non frega un cazzo a nessuno (me compreso) e si ha solo interesse ad ostentare e rinfacciare agli altri la propria "preparazione" (nel senso che non appena uno fa un riferimento storico tutti gli altri si sentono "minacciati", vedono e sentono minata la propria "supremazia" dottrinale) propongo di piantarla con le dotte disquisizioni. Ognuno se ne stia a casa sua leggendo quel cazzo che gli pare e traendo in coscienza le debite conclusioni, evitando di spargere inutile e mal indirizzato furore. Ripeto, il sottoscritto in primis.
dal momento che sono autodidatta, mi fa sempre piacere leggere le tue dotte dissertazioni (si scriverà così ?) storiche.Se riterró che tu abbia scritto una cazzata te lo scriveró (sia pur con il timore reverenziale del contadino davanti al curato, hehehe)
Se invece lanci un argomento interessante ( e molti lo sono) non puó che essere lo stimolo per approfondire l'argomento e andare in libreria a comprare qualche nuovo "testo per tenerti testa" (hehehe, scherzo : non me ne frega niente di passare per meno colto)
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donegal
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Vi immaginate se , in questo momento, sul forum di Bundesporn o Deutschkiavatoren qualcuno stesse scrivendo "quei mafiosi se lo sono sempre presi in quel posto in ogni guerra poichè troppo impegnati a mangiare gli spaghetti..."Helmut ha scritto:
Drogato, potresti evitare le espressioni "krukki" e "mangiasalsicce"?
credo che la cosa importante sia credere nella pace concreta e l'esempio deve partire dai singoli e piccoli luoghi comuni: non posso andare a Roma e non riuscire ad avere un dialogo "normale" con i miei genitori. La pace deve essere vissuta anche nella famiglia sul lavoro e in caso di contrasti si deve parlare, cercare di capirsi.
La prima volta che sono andato alla Marcia per la Pace Perugia Assisi (5 anni fa) eravamo circa 15.000, l'ultima un milione...sono contento ma mi chiedo quanti veramente ci credano e quanti in realtà lo facciano per costume.
WE SHARE ONE PEACE
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