
Bisogna anche mettersi nei panni di chi ci si trova.
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Ho la sensazione che si ovrebbe spiegarlo purealoroBlif ha scritto:Sono d'accordo, ma ti assicuro che è stressante avere a che fare col diverso, quando non capisce una mazza.
Bisogna anche mettersi nei panni di chi ci si trova.
A me fanno tenerezza, perchè ripetono le due puttanate che hanno sentito.Nip ha scritto:Blif ha scritto:Allora, visto che le parole non servono ci provo coi disegni.
Quante razze di colore ci vedete qui? Tre? Sei? Infinite?
Si possono dividere i colori per pigrizia intellettuale, ma pensare che davvero esistano colori distinti
è solo un residuo di pensiero discreto, di matrice greca, quello della filosofia antica e della scolastica medievale,
quello per cui un uovo e uno spermatozoo uno di fronte all'altro sono due cellule,
mentre un uovo fecondato è un essere umano con l'anima immortale.
Oppure uno che ha diciassette anni 364 giorni e 23 ore e' un bambino innocente da proteggere
e uno che ha diciotto anni diventa un adulto responsabile.
Ok ma io distinguo bene il rosso dal blu, o il verde dal giallo.
Magari faccio più fatica a distinguere il cinese dal giapponese o il ghanese dal nigeriano ed è pargonabile alle sfumature dai colori. Ma il cinese dal nigeriano lo distinguo subito.
Poi che si va verso il melting pot è vero, ma è un processo lunghissimo che è appena agli inizi. Io penso che un buon 99% degli esseri umani del pianeta oggi appartiene a una razza ben distinguibile. Vedo una faccia e ti so subito dire le sue origini etnico-geografiche. Come si spiega questa cosa?
Riuscire a capire le origini geografiche di una persona solo osservando il suo volto è una forma di conoscenza mica da poco e fa parte del bagaglio culturale di ciascuno di noi. Abbiamo classificato le razze di ciascun animale esistente e non dobbiamo farlo con gli esseri umani?Blif ha scritto: Non ho mica detto che tutto è uguale a tutto, ma la classificazione deve essere quantitativa e avere uno scopo.
Per esempio, quella di andare a stimolare più o meno i coni del rosso, del verde e del blu.
Ma della classificazione in razze, che ce ne facciamo?