pan ha scritto:Ragest ha scritto:tiffany rayne ha scritto: La dipartita dell'URSS e la fine del suo dominio nell'Europa orientale alla fine è stato anzi abbastanza soft, poteva finire in maniera piu' traumatica lasciandosi dietro molto di piu' del 1956 (Ungheria), del 1968 (Cecoslovacchia) e del 1981 (Polonia). Brutali repressioni ma senza mai arrivare ai genocidi che sicuramente avrebbero fatto i nazisti se avessero vinto la guerra.
Tranne per il fatto che nel 1989 qui è successo un bel casino ed
il numero reale dei morti non lo conosce ancora nessuno.
Sì va bene è stato un colpo di stato dei militari, ma tanto indolore il passaggio non fu per niente.
Comunque tendono a rimpiangerlo il caro Nicolae...
Quelli che sono venuti dopo hanno fatto, se possibile, anche di peggio.
E' vero. Non si conosce il numero esatto di cadaveri più o meno freschi morti per tutt'altre cause riesumati dai cimiteri e impiegati per la messinscena di Timisoara.
Già, le cose stanno proprio così. E qui voglia di saperne di più non c'è. In effetti l'effetto rimozione è totale, e me ne sono accorto abbastanza presto. L'atteggiamento è del tipo: sì è successo qualche cosa, molto tempo fa ma è passato e non vogliamo ricordare. Chi sia stato a fare quello che ha fatto a Timisoara, è cosa di pochissimo interesse. A parte il fatto che di Ceaucescu non se ne può parlare bene nei mezzi di comunicazione di massa, pena multa salatissima, la gente qui vive tra la totale dimenticanza ed un pizzico di super-nostalgia, naturalmente molto ben mascherata dal fatto, che qui siamo nel terzo mondo, con tutte le sue contraddizioni. Per la serie Casa Ragest, l'altro giorno è successa una cosa molto divertente: volendo chiamare a casa, in Italia, il telefono fisso faceva un rumore stridulo ed insopportabile. Zero credito sul cellulare. Ho dunque provato più volte su quello di casa, ma l'effetto era sempre lo stesso. L'ho detto a mia moglie che è rimasta stupita della cosa e non sapeva spiegarsi il perchè, al che per fare il solito cretino ho fatto l'infelice battuta: "sarà la securitate che ci spia". (battuta fatta per farla ridere, si intende).
Per carità: lei che ha 33 anni, ha fatto una faccia come se avesse visto un fantasma e si fosse risvegliata da un incubo tremendo e mi ha sussurrato di stare zitto; ha abbassato gli occhi e s ene è andata in un'altra stanza, silenziosamente. Per di più, è rimasta strana per tutta la sera, completamente assente: sono stato costretto a ricorrere alle più sofisticate tecniche di coccolamento in mio possesso per passare una serata tranquilla, previa la promessa di non "fare più battute del genere in pubblico" (come se fossi così scemo da farle).
Ora non ho voluto approfondire la questione, ma è evidente che da una dittatura comunista e o fascista costruita con tale brutalità ci si riprende, umanamente, sempre con grande difficoltà. E qui comunismo e fascismo, sono veramente due facce della stessa medaglia. Eppure, e mi ripeto, qui Nicola lo rimpiangono: al massimo dicono: "sì va bene, avrà rubato un pò, ma quelli dopo hanno fatto peggio". E poi tutti a dire: quando c'era lui (Nicola bello) ti dava una casa, la macchina, una tessera per il cibo, etc...oggi invece non c'è niente, solo disoccupazione. E' chiaro che è una visione molto edulcorata della realtà, però questo pensiero accumuna i trentenni come i contadini delle campagne che (ed io lho visto di persona) hanno ancora la facciona di Nicola sopra il caminetto della cucina.