Blif,ti ringrazio per la domanda.
Non ho letto l’articolo perché riservato agli abbonati.
Credo che questo soggetto abbia ravvisato “l’opportunità’ politica “di fare una dichiarazione di questo genere.
La dichiarazione fatta per opportunità politica e’ tutt’altra cosa dall’impegno concreto che significherebbe una sconfessione del proprio operato e dei principi che lo sostengono.
Sarebbe rimasto sempre nel campo delle parole, ma con tutt’altro peso se avesse detto che cambiavano le regole di ingaggio e l’atteggiamento generale delle nostre navi.
Il problema che abbiamo , non e’ legato al fatto che le navi non escono, potrebbe anche evitare di prenderci per cretini, ma al modo di porsi nelle situazioni che richiedono un loro intervento. Se vengono richiamate indietro o si tengono a distanza ( episodi documentati) possono anche uscire in massa non servono ad un cazzo. Avere delle forze armate potentissime e non avere alcuna intenzione di utilizzarle e’ perfettamente inutile questa e’ una banalità che e’ conosciuta anche dagli esperti di affari militari vicini al Pd. Nel mediterraneo attuale nonostante le tensioni , non c’è mai stata una battaglia navale seria o qualcosa di paragonabile ad essa, le responsabilità di questa classe politica non sono quelle di essersi tenuta fuori da un conflitto armato, ma sono quelle di aver posto in essere deliberatamente una serie di atteggiamenti reiterati , dichiarazioni e posture che hanno portato un paese come il nostro completamente immerso nel mediterraneo e con la seconda Marina militare del bacino a subire una serie di “ molestie” inquietanti da parte degli altri paesi.
Non credo in cambiamenti di sostanza ma nemmeno in stalle chiuse dopo che sono scappati i buoi.
E’ vero che il disciolto PCI ha dato vita dopo diversi passaggi al PD che ogni tanto fa lezioni di liberismo, ma credo che continueranno a chiedere l’aiuto della UE o dell’Onu a delegare a questi enti quello che dovrebbero fare loro e che questi enti non possono fare per noi perché rappresentano anche le nostre controparti.
A dire la verità non vedo la destra molto più sensibile e preparata ad affrontare queste tematiche.
Le mie fonti al di là del muro di fuoco (non sono abbonato nemmeno io, ma mi arrivano voci)
la vendono come una questione discussa a fine ottobre nel Consiglio supremo di difesa con Conte e Di Maio.
Ovviamente, dall'articolo non si capisce una mazza: è perfettamente possibile che siano dichiarazioni tanto per non farsi vedere inerti.
In effetti, pare abbiano cominciato rinviando tutto a quando arriva Biden.
Immagino i tuoi commenti su questo punto.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
In merito alla questione della celebrazione del disciolto partito comunista italiano finanziata con fondi erariali distratti dai fini ad essi precipui osservo quanto segue.
In punta di diritto, e nemmeno troppo in punta, e’ un illecito evidente,approvato e condonato che non e’ stato nemmeno adeguatamente evidenziato. Le opposizioni non si sono opposte adeguatamente, i giornalisti idem, la corte dei Conti , magari trincerandosi dietro qualche formalismo , non si sente.
Ci sono contribuenti che per 400 mila euro distratti a vario titolo , magari utilizzati a parere di un giudice per pagare preferenzialmente un creditore piuttosto che un altro hanno avuto serie conseguenze penali.
Altri hanno evaso 400 milaneuro e li hanno utilizzati magari per celebrare se stessi invece del PCI ma non potevano farsi una legge che rendesse questo legittimo.
Personalmente disprezzo i partiti, o per lo meno la rilevanza che assumono nel dibattito politico italiano quindi la faccenda mi fa orrore da qualsiasi punto di vista la si guardi.
I partiti andrebbero usati a fini elettorali e quando non servono buttati nel cesso senza troppi drammi perché sono strumenti non fini .
Quanto poi all’obiezione che i comunisti non esistono più essa e’ abbastanza superficiale.
I comunisti hanno abbandonato formalmente il marxismo ma si sono trasformati in qualc cos’altro e continuano a vivere :avendo sostituito l’europeismo ( sempre come fine e mai come mezzo ) al marxismo , perpetuando sotto altre forme sia l’internazionalismo proletario che la disarticolazione dello Stato demonizzandone indipendenza e sovranita’. Particolarmente rilevante quest’ultimo punto giacché da uno studio nemmeno troppo approfondito delle piattaforme programmatiche dei vari partiti della sinistra europea si evince chiaramente come nessuno di essi abbia adottato forme di eurooeismo così pervasive, a nazionali e suscettibili di minare le fondamenta teoriche e pratiche della statualita’ di appartenenza.
Le celebrazioni del disciolto PCI appaiono particolarmente sentite fra i lettori del giornale la Repubblica (e fra i seguaci di Rai tre )che allega al quotidiano diversi libri sull’argomento a testimonianza di un continuismo che non ha bisogno di dimostrazioni.
Non sarebbe male perdere 5 minuti per leggere come sono ripartiti, a chi possono essere destinati, come vi si può accedere etc. Non si sta parlando di celebrazioni nostalgiche senza nessun valore storico. http://anniversarinazionali.governo.it/ ... struttura/
Poi, si può benissimo dire che siano troppi o completamente inutili. Ad esempio, trovo particolare il fatto che non esiste nessuna struttura simile per gli 80 anni dall'entrata in guerra dell'Italia (40-43, non dopo), il che la dice molto lunga su che cosa abbiamo deciso di mettere sotto il tappeto e far finta di niente. La Meloni qui non ha nulla da ridire.
Nella vita c'è una sola regola...purtroppo l'ho dimenticata. The Crew.
Rivestire di interesse storico questa kermesse per renderla meno indigesta e’ il trucchetto piu’ banale e meno convincente.
L’entrata in guerra e’ una questione rilevante e non ho tempo di discuterne adesso. Si puo’ fare, ma gia’ so come verrebbe fatta.
Prima di affrontare una questione di tale portata butto lì una banalità.
Perché gli ottant’anni ? Abbiamo abbracciato il sistema metrico ottuagenario ? Facciamo le celebrazioni allo scoccare degli 80-160-240 ?
L’entrata in guerra e’ una questione rilevante e non ho tempo di discuterne adesso. Si puo’ fare, ma gia’ so come verrebbe fatta.
Prima di affrontare una questione di tale portata butto lì una banalità.
Perché gli ottant’anni ? Abbiamo abbracciato il sistema metrico ottuagenario ? Facciamo le celebrazioni allo scoccare degli 80-160-240 ?
Si può avere l'onore di una anteprima?
Perché negli anniversari tondi qualche ricorrenza viene sempre fatta.
Nella vita c'è una sola regola...purtroppo l'ho dimenticata. The Crew.
trovo particolare il fatto che non esiste nessuna struttura simile per gli 80 anni dall'entrata in guerra dell'Italia (40-43, non dopo), il che la dice molto lunga su che cosa abbiamo deciso di mettere sotto il tappeto e far finta di niente. La Meloni qui non ha nulla da ridire.
Scusa, spero di non aver capito bene: vorresti festeggiare il 10 giugno 1940?
Comunque ti faccio notare che gli 80 anni sono già passati
per me il momento cruciale, quello strettamente connesso al topic è il momento dell'uscita dalla guerra .E' lì la genesi della nostra situazione, il punctum dolens che dovremmo affrontare per far sì che il passato finalmente passi , ma nell'elaborazione di questo trauma collettivo non abbiamo fatto molti progressi, è l'otto settembre la chiave di volta della nostra questione nazionale
per me il momento cruciale, quello strettamente connesso al topic è il momento dell'uscita dalla guerra .E' lì la genesi della nostra situazione, il punctum dolens che dovremmo affrontare per far sì che il passato finalmente passi , ma nell'elaborazione di questo trauma collettivo non abbiamo fatto molti progressi, è l'otto settembre la chiave di volta della nostra questione nazionale
La data giustamente festeggiata e celebrata è il 25 aprile
Tutte le altre sono oggetto di doverose analisi storiche, da lasciare appunto agli storici.
Magari anche storici della domenica, certo non date da evidenziare sul calendario
No, non parlavo proprio di festeggiamenti.
Lo so, infatti non c'è stato dibattito (in Germania si).
Quindi a cosa ti riferivi?
Ricordare, e capire.
L’argomento è stato ampiamente trattato, sono stati scritti molti libri, dai quelli più tecnici a quelli più divulgativi.
Gli specialisti nelle università ne hanno abbondantemente dibattuto.Inoltre sarà ancora studiato.
Non capisco perché tu voglia fare in occasione dell’80 esimo anniversario (che poi sarebbe l’81 esimo, vabbè) quello che si sta facendo da decenni.
