Circolo Pd Avellino, tessera a Beppe Grillo
«Due giorni per raccogliere 2 mila firme»
Ma il partito ribatte: «L'iscrizione è priva di ogni valore, perchè contraria allo Statuto»
MILANO- Il circolo di Arzechena ha rifiutato la richiesta. Così come quello di Sant'Ilario. Ma alla fine ce l'ha fatta: Beppe Grillo è riuscito a ottenere la tessera del Pd. Il comico è il tesserato numero 40 del circolo Martin Luther King di Paternopoli, in provincia di Avellino. «Sono molto contento, ma devo raccogliere 2 mila entro due giorni, e non so se ce la faremo». Ma il partito replica: «L'accettazione da parte di qualunque coordinatore di circolo della richiesta di iscrizione di Grillo è da considerarsi un'iniziativa estemporanea palesemente contraria allo Statuto».
IL VIA LIBERA- àˆ stato Andrea Forgione, presidente del circolo, ad autorizzare il tesseramento per lanciare «una forte provocazione». Già , perchè secondo Forgione «Il caso Grillo costituisce un precedente molto grave. Chi ha infatti la legittimazione a decidere chi tesserare e chi no? Beppe Grillo non è iscritto a nessun altro partito e ha una fedina penale pulita, quindi perchè negargli la tessera? Non vogliamo che il Partito democratico si trasformi in un partito burocratico».
L'OBIETTIVO- Beppe Grillo è felice, ma ora lo aspetta una nuova sfida. Perchè per candidarsi alla segreteria, dice a Affariitaliani.it, deve raccogliere «2 mila firme entro due giorni». Un obiettivo ambizioso anche per lui, tanto che non sa «se ce la faremo. Anche se proveró fino all'ultimo secondo possibile». In ogni caso è sicuro: «Andró al congresso a parlare. Adesso bisogna vedere se lo statuto prevede che un tesserato parli al congresso. Se non ci sarà un'altra commissione di garanzia dove l'articolo 4 del paragrafo 9 dirà che io non posso parlare... Allora vedremo».
IL PARTITO- Pronta la replica del Pd. Gero Grassi, viceresponsabile nazionale Organizzazione del partito, mette le cose in chiaro: «L'accettazione da parte di qualunque coordinatore di circolo della richiesta di iscrizione di Grillo è da considerarsi un'iniziativa estemporanea palesemente contraria allo Statuto». Già , perchè la «Commissione nazionale di Garanzia ha escluso all'unanimità di poter accogliere la richiesta di iscrizione al Partito democratico da parte di Beppe Grillo per aver promosso e sostenuto liste apertamente ostili al nostro partito». In ogni caso, si ricorda che «lo Statuto prevede che l'iscrizione avvenga nel proprio comune di residenza». Gli fa eco il segretario regionale campano Tino Iannuzzi. «Il movimento politico di Grillo ha ispirato posizioni totalmente contrarie e ostili alla linea e all`azione politica del Pd. Pertanto la sua iscrizione è del tutto incompatibile con l'adesione al Partito democratico».