Mi sa che l'ho trovato una notte su rai3.Steiner74 ha scritto:Un film che ancora non ho visto (è lì, ma non ho il coraggio) e che già so mi turberà profondamente, è il documentario di Stan Brakhage, "The act of seeing with one's own eyes".
Un corto di 32 minuti, girato in un obitorio durante due autopsie, senza nessun tipo di mediazione da parte dell'autore (il film è anche privo di sonoro) e quindi senza nessun tipo di "filtro", con lo spettatore completamente abbandonato alle proprie sensazioni.
Dal punto di vista dell'autore, l'assenza totale di sonoro (e di effetti sonori) è una buona scelta. L'intento , credo, è tanto semplice quanto efficace. I corpi aperti cui viene aspirato il grasso si sgonfiano come canotti bucati, e la cosa ovviamente fa viaggiare le nostre piccole testoline di esseri dotati di corpi simili a quelli. In quel momento pregheresti per un cazzo di effetto sonoro.
Nightmare fu un mio incubo (sentite, è possibile che ci fosse un telefilm su nightmare trasmesso nel tardo pomeriggio?). IT idem.
Saló lo vidi su grande schermo.

Ah, ovviamente Michael Haneke: Funny Games più volte e poi, al cinema, Le temps du loup.
La grande umiliazione è che il film che più mi ha disturbato è stato un ccommercialone ammaracano: Hostel. Quella della tortura è un'idea che mi ossessiona, e lì mi sono immedesimato un po'.