Migliore situazione energetica, ma ancora vietati condizionatori
L'AVANA
I cubani potranno comprare liberamente computer, Dvd e videoregistratori. Eletto alla presidenza il 24 gennaio scorso, Raul Castro sembra voler rispettare l'impegno assunto allora di «venire incontro ai bisogni della popolazione, sia materiali che spirituali». Quelli "materiali" avranno la priorità , secondo un documento in cui si elencano i beni che faranno la loro apparizione, per la prima volta dal 1990, nei negozi dell'isola caraibica.
«Vista l'accresciuta disponibilità di energia elettrica, il governo ha approvato la vendita di apparecchiature finora proibita», recita un documento interno all'esecutivo al quale la Reuters ha avuto accesso. Il divieto di compravendita di apparecchiature elettriche fu emanato nei primi anni Novanta, dopo il collasso dell'Unione Sovietica, che aveva privato l'Avana di vitali forniture petrolifere ed energetiche. Solo gli stranieri e le aziende potevano farne approvvigionamento. Chi se lo puó permettere, potrà riempire da subito la propria casa di quegli oggetti che fanno la felicità di europei e americani: videoregistratori, televisori di 19 e 24 pollici, forni a microonde.
E computer, ma Internet resta sotto il controllo del regime. I cubani resteranno delusi dal fatto che la lista governativa non contempla i telefoni cellulari, molto attesi nell'isola. I condizionatori arriveranno nel 2009, mentre nel 2010 sarà il turno di tostapani e forni elettrici. Raul, nonostante quella che rappresenta la prima iniziativa di apertura dall'elezione, continua a non convincere. Dall'Avana sono fuggiti sette giocatori della nazionale di calcio under-23: i calciatori hanno deciso di rimanere negli Stati Uniti e hanno fatto perdere le loro tracce. Cinque di loro si erano dileguati, martedì scorso, poche ore dopo aver disputato a Tampa, in Florida, una partita contro la selezione statunitense nel Torneo Preolimpico di Calcio della Concacaf.
E altri due sono spariti poco dopo, abbandonando l'albergo in cui si trovava la squadra. Con sette giocatori alla macchia, l'equipe cubana al Torneo Preolimpico di calcio della Concacaf è ridotta a 12 giocatori, il che di fatto annulla la sua partecipazione al torneo. Della decina di giocatori rimasti, infatti, l'attaccante Roberto Linares ha ricevuto il cartellino rosso durante la partita inaugurale contro gli Stati Uniti e dunque non potrà giocare oggi contro l'Honduras; e un altro è infortunato. E dunque la squadra, che era già partita con meno giocatori del previsto (18 invece di 20) è rimasta soltanto con 10 calciatori. Trasferta con fuga, dunque. Secondo il quotidiano di Miami, El Nuevo Herald, i primi cinque «disertori» (il capitano Yenier Bermudez, il portiere Josè Manuel Miranda,i difensori Erlys Garcia Baron e Loanni Cartaya Prieto e il centrocampista Yordan Alvarez) avevano ordito il piano quando erano ancora nell'isola, senza peró averlo comunicato a nessuno, neanche ai familiari.
«Io mi sento anche male», ha dichiarato Bermudez, raggiunto telefonicamente dal quotidiano di Miami, «perchè la squadra aveva bisogno di noi per andare avanti, ma la nostra era una decisione presa da tempo». Bermudez ha raccontato che, prima della trasferta negli Usa, l'equipe aveva ricevuto un speciale 'training' di ideologia per evitare 'fughè sotto la pressione dei cacciatori di talento dello sport. Ma non è bastato. Del resto, anche lo scorso anno lo sport cubano aveva sofferto una serie di 'defezionì eccellenti: i campioni olimpici di boxe, Odlanier Solis, Yan Bartelemi e Yuriorquis Gamboa, fuggiti in Venezuela; i calciatori Osvaldo Alonso e Lester More, che hanno fatto perdere le loro tracce durante la Copa de Oro della Concaf negli Usa; il pallavolista Rafael Dacosta dileguatosi in Brasile e Alexei Ramirez, fuggito nella Repubblica Dominicana prima di firmare un lucroso contratto con les Medias Blancas di Chicago.
Da: Lastampa.it
"Ma internet resta sotto il controllo del regime"...
