[O.T.] Mi consigliate un bel disco?

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superflowerpunkdiscopop
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#991 Messaggio da superflowerpunkdiscopop »

Padoa_Schioppa ha scritto:Non c'entra nulla con i lavori metal già  citati, alcuni lo potranno considerare noioso... ma a me questo disco dei Sigur Ros dà  delle emozioni fortissime...

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e meno male aggiungerei io che per parlare di musica non si deve parlare di metal :)
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Padoa_Schioppa
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#992 Messaggio da Padoa_Schioppa »

Senza dimenticare il precedente lavoro dei Sigur Ros, meno soffuso ed etereo, ma sempre di grandissimo impatto emotivo...

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Rex_Sinner
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#993 Messaggio da Rex_Sinner »

Raoul ha scritto: O.T.: Ma hai comprato tutto il set con potenziometri modificati e cablaggi vari?
Quale chitarra avrà  l'onore di alloggiare queste creature?
Yesss, anche perchè senza i suoi potenziometri non funziona... :wink:

La chitarra? Calerei un velo pietoso.... :blankstare: Diciamo un'imitazione cinese di una Gibson Custom Alpine... corpo e tastiera della madonna, meccaniche ridicole e pickup insuonabili (effetto radio con qualsiasi suono).
Piano piano la sto modificando a mio piacere.... :wink:

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Raoul
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#994 Messaggio da Raoul »

Rex_Sinner ha scritto:
Yesss, anche perchè senza i suoi potenziometri non funziona... :wink:
Mio caro Rex, funzionano anche senza potenziometri, te lo posso assicurare per esperienza diretta 8)

Anche perchè quel set di potenziometri sono per la Les Paul (o cmq modelli similari)
Rex_Sinner ha scritto: La chitarra? Calerei un velo pietoso.... :blankstare: Diciamo un'imitazione cinese di una Gibson Custom Alpine... corpo e tastiera della madonna, meccaniche ridicole e pickup insuonabili (effetto radio con qualsiasi suono).
Piano piano la sto modificando a mio piacere.... :wink:
Non farti tante seghe mentali per la chitarra :wink:
Ho visto fior fior di chitarristi suonare con delle imitazioni cinesi, anche mal fatte, ma ottenendo sempre il loro suono :awww:

A Ritchie Blackmore puoi dargli in mano anche un'imazione di una Strato prodotta dagli Emirati Arabi, ma ne riconoscerai sempre lo stampo "Blackmoriano"

Il suono lo fan le tue dita, una buona chitarra puó solo migliorarlo un po'

Cmq se non hai mai provato quella coppia di Pickups.... preparati perchè ti scappano letteralmente da sotto le mani :lol:
All'inizio sono ingovernabili
Bisogna dire ció che si pensa, ma occorre pensare a quel che si dice
Non essere triste per chi più non c'è. Loro non lo vorrebbero
[i]Il problema è che, in questa epoca di grande comunicazione globale, quando ti fa male il culo non è per le emorroidi...[/i] (Beppe Grillo)
[i]saró di parte,ok ma non è che premi play e via[/i] (colpo)

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#995 Messaggio da Padoa_Schioppa »

Raoul ha scritto:
Rex_Sinner ha scritto:
Yesss, anche perchè senza i suoi potenziometri non funziona... :wink:
Mio caro Rex, funzionano anche senza potenziometri, te lo posso assicurare per esperienza diretta 8)

Anche perchè quel set di potenziometri sono per la Les Paul (o cmq modelli similari)
Rex_Sinner ha scritto: La chitarra? Calerei un velo pietoso.... :blankstare: Diciamo un'imitazione cinese di una Gibson Custom Alpine... corpo e tastiera della madonna, meccaniche ridicole e pickup insuonabili (effetto radio con qualsiasi suono).
Piano piano la sto modificando a mio piacere.... :wink:
Non farti tante seghe mentali per la chitarra :wink:
Ho visto fior fior di chitarristi suonare con delle imitazioni cinesi, anche mal fatte, ma ottenendo sempre il loro suono :awww:

A Ritchie Blackmore puoi dargli in mano anche un'imazione di una Strato prodotta dagli Emirati Arabi, ma ne riconoscerai sempre lo stampo "Blackmoriano"

Il suono lo fan le tue dita, una buona chitarra puó solo migliorarlo un po'

Cmq se non hai mai provato quella coppia di Pickups.... preparati perchè ti scappano letteralmente da sotto le mani :lol:
All'inizio sono ingovernabili
Vero, a Blackmore puoi dargli qualsiasi chitarra che la suonerà  sempre una ciofeca!
:DDD :DDD

Si giuoca, eh!
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#996 Messaggio da Rex_Sinner »

Raoul ha scritto:
Rex_Sinner ha scritto:
Yesss, anche perchè senza i suoi potenziometri non funziona... :wink:
Mio caro Rex, funzionano anche senza potenziometri, te lo posso assicurare per esperienza diretta 8)

Anche perchè quel set di potenziometri sono per la Les Paul (o cmq modelli similari)
Rex_Sinner ha scritto: La chitarra? Calerei un velo pietoso.... :blankstare: Diciamo un'imitazione cinese di una Gibson Custom Alpine... corpo e tastiera della madonna, meccaniche ridicole e pickup insuonabili (effetto radio con qualsiasi suono).
Piano piano la sto modificando a mio piacere.... :wink:
Non farti tante seghe mentali per la chitarra :wink:
Ho visto fior fior di chitarristi suonare con delle imitazioni cinesi, anche mal fatte, ma ottenendo sempre il loro suono :awww:

A Ritchie Blackmore puoi dargli in mano anche un'imazione di una Strato prodotta dagli Emirati Arabi, ma ne riconoscerai sempre lo stampo "Blackmoriano"

Il suono lo fan le tue dita, una buona chitarra puó solo migliorarlo un po'

Cmq se non hai mai provato quella coppia di Pickups.... preparati perchè ti scappano letteralmente da sotto le mani :lol:
All'inizio sono ingovernabili

Con me sfondi una porta aperta! :lol:

E' quello che sostengo sempre anch'io, grande diatriba con il mio bassista che invece è un fan sfegatato degli "strumenti belli" (per belli intendo dai 5000 euro in su) :blankstare:

Cmq apprezzerei il tuo contributo su questo topic: viewtopic.php?t=20257&start=0&postdays= ... ght=ibanez

:wink:

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#997 Messaggio da Raoul »

Rex_Sinner ha scritto:
Cmq apprezzerei il tuo contributo su questo topic: viewtopic.php?t=20257&start=0&postdays= ... ght=ibanez

:wink:
Non ne conoscevo l'esistenza, lo sto visionando con piacere. Dammi solo tempo di leggerlo tutto :awww:

Cmq dovrei toglierti la parola solo per il fatto di aver venduto la Esp Hammet :evil: :lol: :DDD
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#998 Messaggio da superflowerpunkdiscopop »

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JESUS AND MARY CHAIN
Psychocandy
(Wea) 1985 dark-wave


A volte nel rock puó capitare che una rivoluzione totale nel modo di fare e pensare la musica avvenga in modo totalmente involontario: e negli ultimi anni nessuno più degli scozzesi Jesus Jesus And Mary Chain, ovvero la creatura dei bizzosi fratellini Reid – William (chitarra) e Jim (voce) – è un perfetto esempio di quanto una semplice, fin quasi banalissima intuizione possa cambiare radicalmente le cose in ambito musicale, specialmente in un periodo in cui il nuovo rock "indipendente" britannico in tutte le sue accezioni (il dark, la electro-wave e il pop-rock melodico e malinconico stile Smiths) stagnava nei suoi stereotipi incapace di sostanziali salti di qualità  (a parte le magie intessute dalla 4AD, ma quello era un universo musicale a parte) o peggio tendeva a convertirsi pericolosamente verso i suoni di moda (il synth-pop), con risultati spesso deludenti: quel che è certo è che nessuno sembrava capace di riaccendere i furori e gli ardori del punk, che ormai era riconosciuto all'unanimità  come prematuramente morto e sepolto.

Ma quando nell'ottobre del 1984 quattro sconosciuti ragazzini scozzesi pubblicarono il loro primo singolo, "Upside Down", a molti parve possibile un miracoloso risveglio del sacro fuoco dei Sex Pistols. E in effetti nulla in loro tradiva quest'impressione: live-show incendiari, un atteggiamento strafottente e arrogante (con dichiarazioni non lontane dall'odierno ritornello "gallagheriano" del "we're the best rock band ever") e, last but not least, un talento "naturale" per la provocazione gratuita e beffarda (a questo basti solo il nome del gruppo, ma anche testi non propriamente per scolaretti, anzi in certi casi ai limiti dell'hard).

Insomma, i terribili fratellini Reid, e non meno di loro i loro due comprimari, il bassista Douglas Hart e il perennemente ubriaco batterista Bobbie Gillespie (proprio quello che di lì a poco avvierà  la fortunata avventura dei Primal Scream), avevano già  dato con i loro primi singoli le premesse giuste per diventare i capofila di un "nuovo" punk, che alle regole di base del genere (canzoni veloci e volutamente approssimative, costruite su non più di tre accordi) sapeva unire tanto le atmosfere soffocanti della dark-wave quanto un innegabile talento melodico. Ma ció che fin da subito contraddistinse il gruppo era il rumore: la chitarra di William Reid suonava infatti distorta all'inverosimile (ma non lontana in realtà  dalle sventagliate che dall'altra parte dell'oceano caratterizzavano il nuovo hardcore di Husker Du e Minutemen). In ogni caso, dopo una manciata di singoli, per il gruppo era già  pronto il contratto con una major e la possibilità  di incidere il loro debut-album, che è appunto "Psychocandy".

E in apertura, a scanso di equivoci, c'è subito il loro capolavoro, il manifesto di tutto un nuovo genere musicale, nonchè una delle canzoni più belle di tutti gli anni Ottanta: "Just Like Honey". Gillespie detta il tempo picchiando su percussioni che suonano come catene sferraglianti, Hart si inserisce con una semplice e penetrante linea di basso di matrice dark, finchè William Reid lancia i suoi semplicissimi accordi sfigurati dal rumore e Jim con voce spettrale e melodiosa intona una melodia di rara bellezza: e a quel punto il ritmo si apre, e la canzone si trasforma in una memorabile ballata, perfetta e irripetibile commistione tra rumore e melodia.

Il disco non farà  altro che innestare variazioni su questo tema (e in certi casi anche a riprenderlo quasi alla lettera, come in "Sowing Seeds"), ora lanciandosi in frenetiche cavalcate vicine ai Ramones ("My Little Underground", "The Living End", "Taste of Cindy"), ora invece rallentando i ritmi fino a lambire i cerimoniali della musica gotica ("Taste the Floor"), ed esaltando di volta in volta ora il versante melodico (con autentici capolavori come "The Hardest Walk", che indovina una cadenza e un'armonia praticamente perfette, e l'acustica "Cut Dead", non lontana dalle ballate visionarie e fiabesche di Syd Barrett), ora il versante rumoristico (con le terrificanti distorsioni di "In A Hole", "You Trip Me Up" e "It's So Hard", che lambiscono quasi le cacofonie industriali).

Nel complesso, il disco è un autentico capolavoro, di eccezionale compattezza e maturità , che porta in sè tutti i "segni" sonori di quel periodo: ci sono il punk supersonico dei Ramones e quello apocalittico dei Sex Pistols, l'hardcore intimista degli Husker Du e le melodie raffinate degli Smiths, c'è il sound claustrofobico del dark e la violenza "metallica". Ma la vera rivoluzione dei Jesus And Mary Chain è altrove: l'importanza di quest'album non sta certo nella semplice idea dell'uso estremo o continuo del feedback, quanto nel risultato finale che è andato completamente oltre le premesse iniziali; nel suo rumorismo estremo e nel suo creativo contrasto con le splendide e semplici melodie intonate con voce suadente da Jim Reid, la distorsione, la violenza e, in sostanza, il furore punk, assumono una valenza che da terroristica diventa catartica. Il grido lancinante dei Jesus non è più rivolto all'esterno, alla società , alla ribellione: è invece completamente interiorizzato e portato a una dimensione più profonda.

àˆ la premessa per la nascita degli "shoegazer", anche se saranno altri gruppi a portare fino in fondo le intuizioni dei Reid: perchè è probabile che i Reid stessi abbiano ottenuto da questo disco qualcosa che era ben oltre le loro reali intenzioni e capacità . E i dischi successivi, all'insegna di uno scialbo noise-pop solo occasionalmente capace di rinverdire i fasti di questo disco, sono dimostrazione di come i due fratelli scozzesi a fare una rivoluzione non ci pensassero neppure. Anni dopo arriveranno i My Bloody Valentine a compiere definitivamente ció che i Jesus And Mary Chain avevano solo iniziato, forse senza volerlo. Ció che conta comunque è che il loro primo disco è opera di fondamentale importanza nella storia del rock, un album seminale come pochi altri. Ma soprattutto, e semplicemente, è un disco di canzoni bellissime. Ed era questo probabilmente il vero obiettivo dei Reid: entrare nella storia del rock dalla porta principale per la bellezza delle loro canzoni e i due scozzesi l'hanno centrato in pieno, e al primo tentativo: se poi, per essere certi di entrare, quella porta hanno preferito sfondarla a suon di feedback sfibranti, tanto meglio per noi e per tutti i futuri shoegazer.

http://www.youtube.com/watch?v=zvBlKcyfeoU
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#999 Messaggio da guidolaremi »

superflowerpunkdiscopop ha scritto:Immagine
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Ma quando nell'ottobre del 1984 quattro sconosciuti ragazzini scozzesi pubblicarono il loro primo singolo, "Upside Down", a molti parve possibile un miracoloso risveglio del sacro fuoco dei Sex Pistols. E in effetti nulla in loro tradiva quest'impressione: live-show incendiari, un atteggiamento strafottente e arrogante (con dichiarazioni non lontane dall'odierno ritornello "gallagheriano" del "we're the best rock band ever") e, last but not least, un talento "naturale" per la provocazione gratuita e beffarda (a questo basti solo il nome del gruppo, ma anche testi non propriamente per scolaretti, anzi in certi casi ai limiti dell'hard).

Insomma, i terribili fratellini Reid, e non meno di loro i loro due comprimari, il bassista Douglas Hart e il perennemente ubriaco batterista Bobbie Gillespie (proprio quello che di lì a poco avvierà  la fortunata avventura dei Primal Scream), avevano già  dato con i loro primi singoli le premesse giuste per diventare i capofila di un "nuovo" punk, che alle regole di base del genere (canzoni veloci e volutamente approssimative, costruite su non più di tre accordi) sapeva unire tanto le atmosfere soffocanti della dark-wave quanto un innegabile talento melodico. Ma ció che fin da subito contraddistinse il gruppo era il rumore: la chitarra di William Reid suonava infatti distorta all'inverosimile (ma non lontana in realtà  dalle sventagliate che dall'altra parte dell'oceano caratterizzavano il nuovo hardcore di Husker Du e Minutemen). In ogni caso, dopo una manciata di singoli, per il gruppo era già  pronto il contratto con una major e la possibilità  di incidere il loro debut-album, che è appunto "Psychocandy".

E in apertura, a scanso di equivoci, c'è subito il loro capolavoro, il manifesto di tutto un nuovo genere musicale, nonchè una delle canzoni più belle di tutti gli anni Ottanta: "Just Like Honey". Gillespie detta il tempo picchiando su percussioni che suonano come catene sferraglianti, Hart si inserisce con una semplice e penetrante linea di basso di matrice dark, finchè William Reid lancia i suoi semplicissimi accordi sfigurati dal rumore e Jim con voce spettrale e melodiosa intona una melodia di rara bellezza: e a quel punto il ritmo si apre, e la canzone si trasforma in una memorabile ballata, perfetta e irripetibile commistione tra rumore e melodia.

Il disco non farà  altro che innestare variazioni su questo tema (e in certi casi anche a riprenderlo quasi alla lettera, come in "Sowing Seeds"), ora lanciandosi in frenetiche cavalcate vicine ai Ramones ("My Little Underground", "The Living End", "Taste of Cindy"), ora invece rallentando i ritmi fino a lambire i cerimoniali della musica gotica ("Taste the Floor"), ed esaltando di volta in volta ora il versante melodico (con autentici capolavori come "The Hardest Walk", che indovina una cadenza e un'armonia praticamente perfette, e l'acustica "Cut Dead", non lontana dalle ballate visionarie e fiabesche di Syd Barrett), ora il versante rumoristico (con le terrificanti distorsioni di "In A Hole", "You Trip Me Up" e "It's So Hard", che lambiscono quasi le cacofonie industriali).

Nel complesso, il disco è un autentico capolavoro, di eccezionale compattezza e maturità , che porta in sè tutti i "segni" sonori di quel periodo: ci sono il punk supersonico dei Ramones e quello apocalittico dei Sex Pistols, l'hardcore intimista degli Husker Du e le melodie raffinate degli Smiths, c'è il sound claustrofobico del dark e la violenza "metallica". Ma la vera rivoluzione dei Jesus And Mary Chain è altrove: l'importanza di quest'album non sta certo nella semplice idea dell'uso estremo o continuo del feedback, quanto nel risultato finale che è andato completamente oltre le premesse iniziali; nel suo rumorismo estremo e nel suo creativo contrasto con le splendide e semplici melodie intonate con voce suadente da Jim Reid, la distorsione, la violenza e, in sostanza, il furore punk, assumono una valenza che da terroristica diventa catartica. Il grido lancinante dei Jesus non è più rivolto all'esterno, alla società , alla ribellione: è invece completamente interiorizzato e portato a una dimensione più profonda.

àˆ la premessa per la nascita degli "shoegazer", anche se saranno altri gruppi a portare fino in fondo le intuizioni dei Reid: perchè è probabile che i Reid stessi abbiano ottenuto da questo disco qualcosa che era ben oltre le loro reali intenzioni e capacità . E i dischi successivi, all'insegna di uno scialbo noise-pop solo occasionalmente capace di rinverdire i fasti di questo disco, sono dimostrazione di come i due fratelli scozzesi a fare una rivoluzione non ci pensassero neppure. Anni dopo arriveranno i My Bloody Valentine a compiere definitivamente ció che i Jesus And Mary Chain avevano solo iniziato, forse senza volerlo. Ció che conta comunque è che il loro primo disco è opera di fondamentale importanza nella storia del rock, un album seminale come pochi altri. Ma soprattutto, e semplicemente, è un disco di canzoni bellissime. Ed era questo probabilmente il vero obiettivo dei Reid: entrare nella storia del rock dalla porta principale per la bellezza delle loro canzoni e i due scozzesi l'hanno centrato in pieno, e al primo tentativo: se poi, per essere certi di entrare, quella porta hanno preferito sfondarla a suon di feedback sfibranti, tanto meglio per noi e per tutti i futuri shoegazer.

http://www.youtube.com/watch?v=zvBlKcyfeoU
non posso che quotarti,disco FONDAMENTALE nella storia della Musica,peccato che poi si siano persi pian piano per strada,cmq li ho visti dal vivo la prima volta che sono venuti in italia, (Maggio86) ,concerto memorabile,loro Strafatti,non riuscivano neanche a suonare, dopo 20 minuti se ne sono andati,GRANDIOSI

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#1000 Messaggio da SacreScuole »

qulacuno ha per caso ascoltato il nuovo cd di Serj Tankian (voce dei System of a down) volevo come sembra
Per me la violenza è un soggetto del tutto estetico. Dire che non ti piace la violenza al cinema è come dire che al cinema non ti piacciono le scene di ballo.

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#1001 Messaggio da guidolaremi »

SacreScuole ha scritto:qulacuno ha per caso ascoltato il nuovo cd di Serj Tankian (voce dei System of a down) volevo come sembra
http://www.youtube.com/watch?v=WQeRG72E3OM

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#1002 Messaggio da superflowerpunkdiscopop »

guidolaremi ha scritto:
non posso che quotarti,disco FONDAMENTALE nella storia della Musica,peccato che poi si siano persi pian piano per strada,cmq li ho visti dal vivo la prima volta che sono venuti in italia, (Maggio86) ,concerto memorabile,loro Strafatti,non riuscivano neanche a suonare, dopo 20 minuti se ne sono andati,GRANDIOSI
per me non è peccato che un gruppo faccia un disco che spacchi e basta,e comunque non è il loro caso perchè anche gli altri dischi spaccano,malgrado la critica underground ufficiale li snobbi,mi piace quasi tutto diciamo.
Poi ognuno ha fatto delle cose in proprio,il più riuscito dei post JAMC è Gillespie,che ha fondato i Primal Scream,che continuano a fare dischi stupendi.
E se non lo sapessi,la loro reunion è già  cominciata da qualche mese.
Speriamo vengano in Italia :)
Ultima modifica di superflowerpunkdiscopop il 31/10/2007, 21:00, modificato 1 volta in totale.
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#1003 Messaggio da doctorgonzo »

SacreScuole ha scritto:qulacuno ha per caso ascoltato il nuovo cd di Serj Tankian (voce dei System of a down) volevo come sembra
Ascoltato un paio di volte, sinceramente è un mediocre lavoro.
Troppo simile ai System soprattutto nel cantato (ma non solo). Ok lo stile è quello, ma sembra quasi il terzo capitolo dopo Mezmerize e Hypnotize, cioè siamo oltre la frutta, e per giunta senza l'aggressività  degli altri (e infatti batteria a parte ha suonato tutto lui).

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#1004 Messaggio da SacreScuole »

guidolaremi ha scritto:
SacreScuole ha scritto:qulacuno ha per caso ascoltato il nuovo cd di Serj Tankian (voce dei System of a down) volevo come sembra
http://www.youtube.com/watch?v=WQeRG72E3OM
Sembra promettere bene.
Per me la violenza è un soggetto del tutto estetico. Dire che non ti piace la violenza al cinema è come dire che al cinema non ti piacciono le scene di ballo.

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#1005 Messaggio da superflowerpunkdiscopop »

e comunque guidolaremi dove cacchio li beccasti?
A Milano?
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