E' MORTO UGO ROSS

Scatta il fluido erotico...

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Axel Braun
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E' MORTO UGO ROSS

#1 Messaggio da Axel Braun »

E' con grande e sincero dispiacere che vi devo informare della scomparsa di un personaggio al quale molti di noi sono stati legati. Rossano e' stato stroncato da un infarto nel sonno ieri notte nella sua casa in Brasile.
Axel Braun
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balkan wolf
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#2 Messaggio da balkan wolf »

R.I.P.
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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Bastian Schweinsteiger
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#3 Messaggio da Bastian Schweinsteiger »

R.I.P.
[b]>>Dentro ognuno di noi c'è un lato oscuro. La maggior parte della gente lo sopisce, ma alcuni vengono da questo divorati...sino a quando non c'è più niente da fare!!!<<[/b]

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monteur
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#4 Messaggio da monteur »

r.i.p.
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superflowerpunkdiscopop
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#5 Messaggio da superflowerpunkdiscopop »

è solo un grande attimo.
R.I.P.
Siam del popolo gli arditi contadini ed operai non c'è sbirro non c'è fascio che ci possa piegar mai.

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Markino78
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#6 Messaggio da Markino78 »

Mi dispiace...

Ricordo volentieri i primi film fatti per la Casanova, quelli con Babette, Beatrice Valle e tanti altri che poi divennero "famosi"

Un buon mestierante con la passione per la trama.

Addio........
Michele Novaro incontra Mameli e insieme scrivono un pezzo tuttora in voga

donjuandemar
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#7 Messaggio da donjuandemar »

riposa in pace ugo

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Pim
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#8 Messaggio da Pim »

all'ultima cena del forum si era proprio parlato di lui e di Carolyn Monroe e di te

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cicciuzzo
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#9 Messaggio da cicciuzzo »

Pimpipessa ha scritto:all'ultima cena del forum si era proprio parlato di lui e di Carolyn Monroe e di te
vero.....
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

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Axel Braun
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#10 Messaggio da Axel Braun »

Scritto nel Marzo 2001...


NON DESIDERARE LA DONNA D'ALTRI

Non credo in Dio. Ed ho sempre avuto una particolare avversione nei confronti di ogni forma di autorità o imposizione. E' quindi evidente che i Dieci Comandamenti siano un concetto che mi repelle sotto ogni aspetto. Non che il sottoscritto sia un poco di buono o un delinquente...ma sono convinto che il libero arbitrio sia l'unica espressione dell'intelletto che contraddistingue il genere umano dal mondo animale. Ben vengano le regole intrinseche dettate dal buon senso (e, ahimè, dal codice penale) ma il processo alle intenzioni lasciamolo alle dittature. Questo pensavo nel 1973, mentre mia madre mi portava a casa in bicicletta (regnava la meravigliosa "austerity", quindi niente macchine in città ) dalla lezione di catechismo, dove la becera insegnante mi aveva regalato una lavata di capo da far sembrare il Calvario una Pasquetta fuori porta. Il gergo delle elementari, seppur mai volgare come quello dell'odierno asilo, snocciolava espressioni piuttosto efficaci, specialmente nella categoria insulti. Legittimo domandarsi, quindi, il perché della reazione eccessiva della signora Bocassini quando avevo espresso la mia libertà di parola con un "Ma va' a pisciare, vecchia bagascia". No? Mi si conceda allora una spiegazione. Pur essendo ateo (per convinzione, non per ignoranza), un briciolo di ciò che i cattolici chiamano "carità cristiana" mi consente di perdonare a Dio il suo essere cattivo e mortalmente noioso (oltre che fuori moda, con quella barba palesemente posticcia e quelle orride tuniche diafane...), ma finisce lì. Imperdonabile l'impormi di non provare attrazione per una donna, anche se appartiene ad un altro (e qui le femministe mi esalterebbero: loro non appartengono a nessuno).
Elaboro: giustissimo il non scoparsi la donna di un amico, ma impossibile reprimere un eventuale desiderio. A patto che rimanga tale. E qui veniamo al dunque. O forse no.
Nel 1996, facendo il casting per "Sexcape", avevo conosciuto Claudio Bergamin, un ingegnere italiano di ottima famiglia che si era ricostruito una vita in America coronando il suo sogno di sempre: diventare attore hard. Quantomeno discutibile definirlo "sogno", ma sicuramente ammirevole il risultato. Claudio, infatti, pur essendo quasi cinquantenne, e pur sfidando Ron Jeremy nella classifica dei sex-symbol più improbabili del settore, era riuscito a inserirsi nell'ambiente con risultati (perlomeno economicamente) più che discreti. Tra noi era nata subito una strana amicizia, cementata indubbiamente dalle comuni radici socioculturali (nonché dallo smodato amore per la figa), che ben presto sfocià³ in una serie di collaborazioni professionali. Claudio e sua moglie, Gina Rome (anche lei attrice hard), amavano organizzare cene luculliane che sovente, dato l'attaccamento del ragazzo alla bottiglia, si trasformavano in veri e propri baccanali. Ed è proprio ad una di queste cene che conosco un altro pornografo italiano, Ugo Ross, un produttore/regista/trafficone di Riccione, anche lui trapiantato in California. Pochi minuti a tavola e subito inquadro il soggetto: Ugo è senza ombra di dubbio il più grande contaballe dell'universo. Ebbene sà­, anche piຠdi me. Non parlo di balle qualunque, intendiamoci, ma di panzane assolutamente galattiche, spesso prive di significato. Potrei scrivere svariati tomi elencando la marea di stronzate che ho sentito uscire dalla sua bocca in questi anni, ma mi limito a buttarne lì tre a caso, giusto per inserire il personaggio nel contesto:
1) Stare a tavola in tredici porta rogna: una volta a Roma dovevamo essere in quattordici, ma all'ultimo momento un amico ha dato buca. Meno male che io ho subito buttato il sale dietro alle spalle...il giorno dopo gli altri dodici erano morti.
2) In Italia le famiglie più abbienti hanno la villa con la cappella privata: un giorno io e un mio amico siamo andati da Rimini a Pesaro e ne abbiamo contate duemila.
3) Da ragazzino con un mio amico meccanico avevamo modificato un'Alfasud con un impianto a idrogeno liquido: sulla Milano-Roma abbiamo toccato i 340 all'ora.
4) Ho una laurea in chimica.
Lo so, dovevo metterne tre, ma fermarsi è davvero difficile...comunque Ugo mi sta immediatamente simpatico, e il fatto che sia un cazzaro di tale portata mi diverte alquanto. Diventiamo amici, e le nostre rispettive fidanzate, Chelsea Blue e Carolyn Monroe, diventano inseparabili. Carolyn è una ragazza estremamente attraente. Chelsea è una ragazza estremamente gelosa. Io sono un ragazzo estremamente arrapato. L'equazione, chiaramente, presenta ben poche incognite.
Gli anni passano tranquilli (per modo di dire), Ugo e Carolyn si sposano e io decido subito di intaccare la nostra amicizia instaurando una relazione con sua figlia ventenne, Claudia, da poco trasferitasi a Los Angeles. Naturalmente sono ancora fidanzato con la povera Chelsea, quindi la storia rimane assolutamente segreta. Questo fino a Cannes. Complice la mia trasferta in terra Francese (e qualche bottiglia di vodka), il buon Claudio, unico al corrente della mia tresca, pensa bene di spiattellare tutto alla mia dolce metà . Il risultato è un delirio tragico da far orgoglio a Mario Merola. Naturalmente nego ogni addebito, così come Claudio nega di essere il verme che mi ha pugnalato alle spalle. Chelsea continua a sostenere di avermi fatto seguire da un detective privato, ma le sue balle con me non funzionano. Le mie con lei invece sì, e al mio ritorno tutto ritorna come prima. Fidanzata e amante comprese. Con Claudio faccio finta di niente, e lui, da omuncolo meschino quale si è rivelato, osa addirittura inveire contro la pazzia di Chelsea. Difficile trattenermi dall'infilargli la testa nel culo, ma non voglio crearmi casini con la legge (almeno in America...), e devo finire un film nel quale il verme ha dei dialoghi di cui mi servono dei controcampi. Paziento. Finite le riprese mi vendico in modo goliardico. Conoscendo il terrore che Claudio ha degli insetti, mi invento un imminente trasloco e gli chiedo se vuole comprare il mio materasso. Gli faccio un prezzo stracciato, e so che gli serve per la stanza degli ospiti, quindi corre a prenderlo. Un ottimo affare, visto che ne ho scucito un angolo e gli ho versato dentro un gallone di larve di Blatta Orientalis, ovvero scarafaggi neri.
Ah, quante meravigliose notti avrà passato il buon Bergamin in compagnia dei simpatici insettucoli...e pensare che bastava dirmi "Cazzo, Axel, ero ubriaco e ho detto una stronzata. Scusami.". L'avrei perdonato all'istante.
Ma torniamo al dunque. Io e Carolyn per anni manteniamo le distanze in maniera quasi ridicola, parlandoci con riluttanza ed evitando il più possibile di guardarci negli occhi. Ugo mi dice sempre che lei non mi sopporta perché sono un puttaniere. Io ricambio commiserandolo perché sta con un'alcolizzata. Naturalmente entrambe le illazioni sono da attribuirsi a voci di corridoio assolutamente non confermate (?).
Invece, dietro a questa facciata di insofferenza, nasce (da entrambe le parti) una attrazione che anno dopo anno diventa sempre più difficile da nascondere. Però, nonostante sia notorio che il sottoscritto segua gli impulsi del cazzo più di quelli del cervello, so bene che scopare la donna di un amico sia una cosa che non si dovrebbe fare.
Almeno fino a Vegas.
Gennaio 2002. Ugo mi chiama per chiedermi se sarei interessato a presentare un programma sull'erotismo in America per una televisione italiana:
"Axellino, il piatto è ricco: contratto di cinque anni, percentuali sugli spazi pubblicitari, roba da diversi milioni di dollari...hanno bisogno di un uomo e una donna." .
La solita esagerazione. Ma la donna, manco a dirlo, è Carolyn.
La mia fortuna (e sfortuna) nella vita è che ho sempre avuto quello che volevo in maniera relativamente facile. Questo mi ha portato spesso a cercare stimoli nel volere cose impossibili, o a tirarmi indietro all'ultimo momento per il masochismo di cullare un sogno irrealizzabile. Carolyn era proprio quello: il sottile dolore del desiderare una donna che non posso avere. Un gioco. Un gioco fatto di sguardi furtivi, alimentato dall'annusarle i capelli di nascosto, dallo sfiorarle le mani per un attimo quando mi fa accendere una sigaretta. Poi il gioco diventa pesante.
E il buon Ugo me la serve su un piatto d'argento.
Serata delle premiazioni a Las Vegas, gli Oscar del porno. Io, Carolyn, Ugo e la troupe (nella fattispecie gli amici Ralf Scott e Giancarlo Bini) ci sbattiamo in interviste per tutto il giorno. Recupero un mazzo di inviti per un party di Snoop Dogg al Venetian e propongo alla combriccola di andare a fare quattro salti.
Carolyn: "Figata!"
Ugo: "Cheppalle"
Giancarlo: "Ho un sonno boia"
Ralf: "Chi è Snoop Dogg?"
Carolyn: "Cazzo, Ugo, non vuoi mai fare niente..."
Axel: "Dai, ragazzi, mal che vada facciamo un giro e ce ne andiamo..."
Ugo: "Scusa, andate tu e Carolyn, no?"
Axel: "....."
Carolyn: "Ma no, dai, vieni anche tu..."
Axel: "Appunto...o tutti o nessuno"
Ugo: "Mannà³, dai, io mi rompo le balle in quei posti...andate voi che vi divertite".
Ed effettivamente ci siamo divertiti. Dopo aver chiacchierato con Snoop, mangiato con Gene Simmons, ballato con Vince Neill, e ingurgitato una quantità scandalosa di alcool, finiamo nel posto dove saremmo dovuti finire anni prima. No, non a letto.
Seduti a parlare.
Scopro una persona completamente diversa da "quella figa della moglie di Ugo". Scopro una persona infelice, dolcissima, sensibile e intelligente. Scopro una donna che mi dice piangendo (ma l'avevamo intuito tutti) che in dieci anni con Ugo forse ha scopato venti volte. L'ultima quasi due anni fa. Soprattutto scopro che la mia attrazione nei suoi confronti ormai trascende il sesso. Incredibile.
Cinque del mattino. Tutti i locali sono chiusi, tranne uno: The Beach.
Arriviamo alla porta, ma Carolyn non ha i documenti e non la fanno entrare. Fine dei giochi? Macché. I documenti sono nella sua borsa, in albergo...nella camera dove Ugo sta dormendo.
-Ti prego, Axel, valli a prendere...-
-Ma sei fuori? Sono le cinque del mattino...e c'è Ugo che dorme!!!-
-Ti prego...voglio stare fuori ancora un po'...non mi divertivo così da anni...-
E così, come un coglione, entro di soppiatto in camera, dove Ugo russa della grande, e sfilo i documenti dalla borsa. Il resto è ovvio. Almeno credo.
Alle nove del mattino Ugo Ross entra in camera mia, dove io e Carolyn siamo in una posizione alquanto compromettente. Reverse Pile Driver Anal.

Mi dispiace. Sinceramente. Non l'avrei fatto per una scopata. Purtroppo mi sono innamorato. Forse dovrei aggiungere "corrisposto", ma non credo che ce ne sia bisogno.
Io e Carolyn viviamo insieme da tre mesi. Ugo ha perso la moglie. Io ho perso un amico.
Ne valeva la pena? Non lo so. Credo di sì. O almeno lo spero. Probabilmente no.
E lassàº, da qualche parte, una barba posticcia sta tremolando...
Axel Braun
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vertigoblu
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#11 Messaggio da vertigoblu »

bello

tra l'altro mi piace un sacco quello che scrivi e come lo scrivi,

io peró non l'avrei fatto per un mio personale codice etico.

ciao
"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
Erwin Panofsky

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Pim
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#12 Messaggio da Pim »

un grande amore quindi,

peccato leggere in rete a proposito di carolyn

I risvolti sentimentali della sua carriera contemplano anche un tradimento consumato con Axel Braun, altro affermato regista italiano che vive a Los Angeles.

oppure

Scaricata da Axel Braun e Ugo Ross .......

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