DESTINAZIONE MANCHESTER
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DESTINAZIONE MANCHESTER
io ci saró...
qualcun'altro di voi ci sarà ?
potremmo metterci d'accordo e vederci dopo la partita....
...comunque vada..(spero di vincere.. troveremo qualcosa per festeggiare..eheh..
qualcuno sa darmi qualche consiglio su dove andare??sui locali che eventualmente ci sono??
grazie a tutti in anticipo per eventuali risposte!!
qualcun'altro di voi ci sarà ?
potremmo metterci d'accordo e vederci dopo la partita....
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a grandi linee saremo in 20.000 circa come voi...intendevo il tuo gruppo..in quanti sarete??alexblack&white ha scritto:DEDUCO CHE NON SAI CHI SIANO I FIGHTERS!!!DON CHISCIOTTE ha scritto:MILANISTA...siamo in 2..e voi??alexblack&white ha scritto:Anch'io ci saró
FIGHTERS GRUPPO ROMA
SEI BIANCONERO? o milanista?
SAREMO IN TANTISSIMI...................!!!!!!!!!!!!!!
per me ci si puó anche vedere.....prima sarebbe meglio....dopo solo uno riderà ..SPERO IO...eheh...fammi sapere se ti interessa...
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Vi trasmetto un articolo di oggi scritto da Michele Serra... non ha tutti i torti, ma io continuio a tifare per il meteorite di cui parla all'inizio
Ma quel premier con la Coppa...
di MICHELE SERRA
PER dire che atroce cosa è il tifo: un amico interista, molto autorevole e famoso per la pacatezza delle opinioni politiche, sostiene che l'unica soluzione auspicabile, per la finale di Manchester, è che un meteorite incenerisca lo stadio un minuto dopo il fischio d'inizio.
Meno cruento (o più ipocrita), ho cercato, come milioni di italiani rancorosamente esclusi da Juve-Milan, di pormi il problema in termini più realistici. Liquidate in due righe (e sono già troppe) le cerimoniette retoriche sull'orgoglio patrio per la prima finale tutta italiana, a noi resto d'Italia tocca misurarci con due ineluttabili certezze, una fausta e una infausta. Quella fausta è che una delle due squadre e delle due tifoserie perderanno la Coppa e il buonumore. Quella infausta che è una delle due squadre e delle due tifoserie vinceranno la Coppa e saranno al settimo cielo. Come è evidente, le due certezze si annullano, con perfetta simmetria tra gaudio e lutto, ed è dunque perfettamente inutile tenerne conto.
E allora, visto che la neutralità è a rendimento zero, per sottrarci a una visione esclusivamente parassitica e fegatosa del big-match noi italiani antipatizzanti faremmo meglio a schierarci. E' dura, ma è così. Per una sera (una sola, peró) converrà essere o milanisti o juventini. Esperienza ai limiti dell'umano, d'accordo. D'altra parte, l'interismo ha confermato di essere un'opzione fuori causa, autoeliminatasi come è giusto che sia per una squadra che ha comperato Batistuta, tiene Martins in panchina e fa giocare ogni domenica Adriano e Mutu, peró nel Parma. Quanto al romanismo, l'altro illustre assente di stasera, va da sè che tra una finale europea e Zebina c'è una contraddizione in termini.
Dunque, comportiamoci da uomini e guardiamo in faccia la realtà . Quale sarebbe il minore dei danni? Vediamo un po'. La Juve, strapotente in Italia (cioè in provincia) ha un palmares europeo così così, più o meno al livello dell'Inter: due Coppe dei Campioni vinte e qualche finale persa in maniera abbastanza balorda. E dunque una vittoria a Manchester rafforzerebbe di molto la gracile bacheca europea dei bianconeri. Dall'altra parte il Milan, che di Coppe ne ha vinte un'esagerazione, allungherebbe la sua serie ai limiti della protervia. Entrambe le ipotesi sono dannose, ma forse la vittoria della Juve lo è leggermente di meno, perchè meno sperequante rispetto agli equilibri calcistici nazionali.
Per chi ama personalizzare, ci sarebbe poi da prendere posizione su alcuni dualismi esemplari: o con Bettega o con Galliani, o con Del Piero o con Pippo Inzaghi, o con la Fiat o con Berlusconi. E qui, detto che il primo esempio (Bettega o Galliani) non aiuta a scegliere, anzi impone di non scegliere, bisogna ammettere che le altre due coppie di antagonisti almeno un aiutino ce lo danno.
Di Pippo Inzaghi diró solo che sogno da sempre l'esplusione per doppia simulazione, doppio cartellino giallo e doppio whisky per brindare a casa con i miei amici. Di Berlusconi, tenendomi (è ovvio!) bene al riparo da contaminazioni politiche, mi limiteró a riportare questa dichiarazione di pochi giorni fa: "Vincerà il Milan, per forza. Io sono condannato a vincere sempre, per me la sconfitta è impensabile".
La domanda è: come puó, per uno sportivo o più in generale per un essere umano pensante, essere "impensabile" la sconfitta? La sconfitta (come ben sappiamo noi interisti) puó essere dolorosa, beffarda, ingiusta, insopportabile. Tutto puó essere, tranne che impensabile: perchè se uno vince, l'altro perde, come ho lucidamente esposto nei paragrafi iniziali. E' la dura legge del gol: Berlusconi riascolti quel vecchio disco comunista degli 883.
E dunque (per ragioni squisitamente sportive, ripeto) ho deciso che faró il tifo per la Juve. Perchè l'innegabile seccatura di veder gioire Bettega puó essere parzialmente mitigata dall'esultanza di un Del Piero o di un Ciro Ferrara, che hanno tutta l'aria di meritarselo. Ma soprattutto, a una vittoria della Juve farebbe inevitabilmente seguito il salutare obbligo, per Silvio Berlusconi, di pensare all'impensabile, e cioè di fare i conti, umano tra gli umani, con quell'ovvia variabile dello sport e della vita che è la sconfitta. (Tra l'altro: Berlusconi di sconfitte ne ha ramazzate parecchie. Per esempio, ha appena perso malamente le elezioni amministrative, arrivando addirittura dietro l'Ulivo, e ha perso il campionato, arrivando addirittura dietro Batistuta e Materazzi). Di qui a gridare "forza Del Piero" ce ne corre, ci sono cose che veramente non si riescono a dire, nella vita. Peró, l'idea di riciclare il fiele dell'assenza nel miele di un primo piano di Berlusconi illividito, non vale da sola la pena di una diretta televisiva così crudele, così spietata?
![Mr Green :DDD](./images/smilies/icon_biggrin1.gif)
Ma quel premier con la Coppa...
di MICHELE SERRA
PER dire che atroce cosa è il tifo: un amico interista, molto autorevole e famoso per la pacatezza delle opinioni politiche, sostiene che l'unica soluzione auspicabile, per la finale di Manchester, è che un meteorite incenerisca lo stadio un minuto dopo il fischio d'inizio.
Meno cruento (o più ipocrita), ho cercato, come milioni di italiani rancorosamente esclusi da Juve-Milan, di pormi il problema in termini più realistici. Liquidate in due righe (e sono già troppe) le cerimoniette retoriche sull'orgoglio patrio per la prima finale tutta italiana, a noi resto d'Italia tocca misurarci con due ineluttabili certezze, una fausta e una infausta. Quella fausta è che una delle due squadre e delle due tifoserie perderanno la Coppa e il buonumore. Quella infausta che è una delle due squadre e delle due tifoserie vinceranno la Coppa e saranno al settimo cielo. Come è evidente, le due certezze si annullano, con perfetta simmetria tra gaudio e lutto, ed è dunque perfettamente inutile tenerne conto.
E allora, visto che la neutralità è a rendimento zero, per sottrarci a una visione esclusivamente parassitica e fegatosa del big-match noi italiani antipatizzanti faremmo meglio a schierarci. E' dura, ma è così. Per una sera (una sola, peró) converrà essere o milanisti o juventini. Esperienza ai limiti dell'umano, d'accordo. D'altra parte, l'interismo ha confermato di essere un'opzione fuori causa, autoeliminatasi come è giusto che sia per una squadra che ha comperato Batistuta, tiene Martins in panchina e fa giocare ogni domenica Adriano e Mutu, peró nel Parma. Quanto al romanismo, l'altro illustre assente di stasera, va da sè che tra una finale europea e Zebina c'è una contraddizione in termini.
Dunque, comportiamoci da uomini e guardiamo in faccia la realtà . Quale sarebbe il minore dei danni? Vediamo un po'. La Juve, strapotente in Italia (cioè in provincia) ha un palmares europeo così così, più o meno al livello dell'Inter: due Coppe dei Campioni vinte e qualche finale persa in maniera abbastanza balorda. E dunque una vittoria a Manchester rafforzerebbe di molto la gracile bacheca europea dei bianconeri. Dall'altra parte il Milan, che di Coppe ne ha vinte un'esagerazione, allungherebbe la sua serie ai limiti della protervia. Entrambe le ipotesi sono dannose, ma forse la vittoria della Juve lo è leggermente di meno, perchè meno sperequante rispetto agli equilibri calcistici nazionali.
Per chi ama personalizzare, ci sarebbe poi da prendere posizione su alcuni dualismi esemplari: o con Bettega o con Galliani, o con Del Piero o con Pippo Inzaghi, o con la Fiat o con Berlusconi. E qui, detto che il primo esempio (Bettega o Galliani) non aiuta a scegliere, anzi impone di non scegliere, bisogna ammettere che le altre due coppie di antagonisti almeno un aiutino ce lo danno.
Di Pippo Inzaghi diró solo che sogno da sempre l'esplusione per doppia simulazione, doppio cartellino giallo e doppio whisky per brindare a casa con i miei amici. Di Berlusconi, tenendomi (è ovvio!) bene al riparo da contaminazioni politiche, mi limiteró a riportare questa dichiarazione di pochi giorni fa: "Vincerà il Milan, per forza. Io sono condannato a vincere sempre, per me la sconfitta è impensabile".
La domanda è: come puó, per uno sportivo o più in generale per un essere umano pensante, essere "impensabile" la sconfitta? La sconfitta (come ben sappiamo noi interisti) puó essere dolorosa, beffarda, ingiusta, insopportabile. Tutto puó essere, tranne che impensabile: perchè se uno vince, l'altro perde, come ho lucidamente esposto nei paragrafi iniziali. E' la dura legge del gol: Berlusconi riascolti quel vecchio disco comunista degli 883.
E dunque (per ragioni squisitamente sportive, ripeto) ho deciso che faró il tifo per la Juve. Perchè l'innegabile seccatura di veder gioire Bettega puó essere parzialmente mitigata dall'esultanza di un Del Piero o di un Ciro Ferrara, che hanno tutta l'aria di meritarselo. Ma soprattutto, a una vittoria della Juve farebbe inevitabilmente seguito il salutare obbligo, per Silvio Berlusconi, di pensare all'impensabile, e cioè di fare i conti, umano tra gli umani, con quell'ovvia variabile dello sport e della vita che è la sconfitta. (Tra l'altro: Berlusconi di sconfitte ne ha ramazzate parecchie. Per esempio, ha appena perso malamente le elezioni amministrative, arrivando addirittura dietro l'Ulivo, e ha perso il campionato, arrivando addirittura dietro Batistuta e Materazzi). Di qui a gridare "forza Del Piero" ce ne corre, ci sono cose che veramente non si riescono a dire, nella vita. Peró, l'idea di riciclare il fiele dell'assenza nel miele di un primo piano di Berlusconi illividito, non vale da sola la pena di una diretta televisiva così crudele, così spietata?
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Riconosco che il milan ha giocato meglio, e complessivamente, ha meritato. La cosa che mi fa incazzare è il modo in cui sono stati tirati i rigori di Montero e Zalajeta, davvero rigori tirati col culo.pornomane ha scritto:anche io avrei preferito che vincesse la juve....cmq il milan ha meritato di vincere, sia nella partita che nel corso della coppa...noi abbiamo fatto il partitone solo col real e poco altro....
sarà per l'anno prossimo!
Io ho giocato a calcio (proprtion gardè ovviamente) e ho anche tirato i rigori e non ho mai fallito, non perchè fossi un fenomeno, ma perchè piuttosto che tirarla piano rasoterra centrale piantavo una lecca al prezzo di sfondare qualche parabrezza laggiù nel parcheggio...
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sono un analfabeta funzionante
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cmq l' unico perdente ormai rimasto è Cuper, Ancelotti ha sfatato il tabù.
Ultima modifica di Drogato_ di_porno il 07/02/2004, 14:04, modificato 1 volta in totale.
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