se ne e’ parlato (a vanvera come al solito per via del delta tra l’intelligenza di cicciuzzo e quella degli altri) nelle ultime 2 pagineDrogato_ di_porno ha scritto: ↑23/07/2025, 17:49Le prime grosse proteste in Ucraina contro Volodymyr Zelensky
In opposizione a una legge che elimina l'autonomia delle agenzie anticorruzione
https://www.ilpost.it/2025/07/23/protes ... ign=lancio
[OT] Signore e signori: la guerra.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Esiste l'associazione a delinquere, te lo segnaloGeishaBalls ha scritto: ↑23/07/2025, 13:00Evviva la libertà. Ti richiamavo al “principio di non contraddizione”, che in effetti è sopravvalutato ma un po’ ti aiuterebbe. Affermare con sicurezza Zelensky è un burattino ed un minuto dopo pensare che sia quello che la da a bere a tutti è bizzarrocicciuzzo ha scritto: ↑23/07/2025, 11:55deve scegliere per forza chi si si schiera in modo manicheo, io non ho bisogno. io posso essere sionista, filoputinimo, dirti che la Russia ha un governo illiberale come la Siria, refrattario alla sinistra attuale ma invitare Sala e Ricci ad andare avanti nel loro percorso politico fottendonsene di giudici amanti del protagonismo mediatico e ben venga la riforma Nordio che un pò di potere a questa gente la sottrae. io posso dire tutte queste cose perchè sono un uomo libero. alle tue storie ne affianco altre 20 e tutte queste cose compongono un quadro della vicenda. a te interessa aggressore/aggredito o roba di questo genere. che se facessi una roba del genere quando guidi la tua azienda ti metterebbero alla porta. ma so benissimo che mai ti azzarderesti ad essere così in azienda.GeishaBalls ha scritto: ↑23/07/2025, 11:35Però devi definire una storia, non puoi raccontarne due: Zelensky è un pagliaccio servo dell’occidente, o ci sono i coglioni che danno retta alla gente più corrotta del pianeta.
Storia 1) l’ottimo Putin sta combattendo contro l’intero Occidente tramite l’ucraina, si sta difendendo ed a quel burattino di Zelensky nessuno da retta. Lui trova la carne da macello, i cattivi guerrafondai dell’occidente si arricchiscono con le armi e fanno la guerra per soggiogare la Russia, non perché l’Ucraina è il paradiso della democrazia avanzata.
Storia 2) il perfido Zelensky è responsabile della guerra, ha architettato tutto per arricchirsi facendo credere ai coglioni dell’occidente di esser una povera vittima. Noi gli diamo retta ed ora si scopre che siamo coglioni
Sono due storie che Cicciuzzo può raccontare ma sono alternative, bisogna scegliere
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Si ma non è niente di grave. Il governo amico ucraino ha tutti i diritti di essere tra i più corrotti nei 5 continenti. Roba da matti (cit.)estdipendente ha scritto: ↑23/07/2025, 17:54se ne e’ parlato (a vanvera come al solito per via del delta tra l’intelligenza di cicciuzzo e quella degli altri) nelle ultime 2 pagineDrogato_ di_porno ha scritto: ↑23/07/2025, 17:49Le prime grosse proteste in Ucraina contro Volodymyr Zelensky
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
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La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Droni ucraini sulla Crimea durante i negoziati in Turchia tra Kiev e Mosca
Mentre an Istanbul si stanno tenendo i colloqui tra le delegazioni ufficiali di Russia ed Ucraina, i droni di Kiev stanno tentando di colpire Sebastopoli, in Crimea. Il Ministero della difesa russo ha reso noto che l’antiaerea ha abbattuto 16 droni.
Per condurre questi attacchi occorre prima effettuare apposite operazioni di ricognizione. Oggi pomeriggio nei cieli sopra il Mar Nero sono apparsi un Boeing RC-135W Rivet Joint, aereo da ricognizione strategico dell’aeronautica militare del Regno Unito, accompagnato da un Dassault Rafale, caccia multiruolo francese.
Con queste azioni Gran Bretagna e Francia ci tengono nuovamente a far sapere cosa pensano dei negoziati e della pace.
https://t.me/vn_rangeloni
Mentre an Istanbul si stanno tenendo i colloqui tra le delegazioni ufficiali di Russia ed Ucraina, i droni di Kiev stanno tentando di colpire Sebastopoli, in Crimea. Il Ministero della difesa russo ha reso noto che l’antiaerea ha abbattuto 16 droni.
Per condurre questi attacchi occorre prima effettuare apposite operazioni di ricognizione. Oggi pomeriggio nei cieli sopra il Mar Nero sono apparsi un Boeing RC-135W Rivet Joint, aereo da ricognizione strategico dell’aeronautica militare del Regno Unito, accompagnato da un Dassault Rafale, caccia multiruolo francese.
Con queste azioni Gran Bretagna e Francia ci tengono nuovamente a far sapere cosa pensano dei negoziati e della pace.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
dos secondo te è un filmato degli anni '30 rimasterizzato a colori o un director's cut di bastardi senza gloria?
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Dittatura la Russia? È una notizia, pensavo fossero una nazione liberale che faceva missioni umanitarie nei paesi vicini per liberarli dai nazisti. Vabbè, prendiamo per buono che abbiamo stabilito sia una dittaturaSoTTO di nove ha scritto: ↑23/07/2025, 14:40Già chiesto ad Herma.GeishaBalls ha scritto: ↑23/07/2025, 11:24non ho notizie su Gergiev, per me puoi comprare la sua discografia e andare a vederlo. Magari è imbarazzante che sostenga qualcuno che fa strage di ucraini ed è riconosciuto responsabile di deportare bambini per educarli (alla vera cultura russa).
Dicevo che il tema non è semplice
In una dittatura secondo te è possibile che un personaggio famoso, nella cultura, nello sport o nelle scienze, possa decidere se farsi usare o meno dalla propaganda?
Dire che sostiene il regime può essere vero ma può essere (magari è anche più probabile) anche falso.
Si può evitare di invitarlo ad un dibattito sulla guerra perchè, convinto sostenitore o meno, la sua "fama" verrebbe usata ai fini propagandistici.
Che suoni e si limiti a suonare non è altro che lasciargli fare il suo lavoro.
Togliamo l'ipocrisia. Si escludono per semplice contro propaganda. Basta dirlo non accusare qualcuno di sostenere il regime quando lo sanno anche i sassi che quel sostegno non può essere decifrabile.
Può essere che il musicista non possa esimersi da fare propaganda, quindi sarebbe una vittima di minacce. Non si può chiedere a tutti di fare l’eroe dissidente. Torna bene allora l’esempio del simpatizzante nazista Von Karajan: finché il nazismo era al potere ed in guerra non lo si invitava a fare concerti, magari dopo la seconda guerra mondiale è tornato a fare il suo mestiere.
Dall’articolo postato da Cicciuzzo sopra non sembrerebbe nemmeno un povero martire. Probabilmente tutto inventato dai giornalisti
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Mi sarei dovuto fermare alle prime due righe ma è più forte di me. Chiedo di spiegare la tua posizione in merito al caso Gergiev e la risposta parte con l'utilizzo di ironia spicciola. A che pro?GeishaBalls ha scritto: ↑23/07/2025, 22:24Dittatura la Russia? È una notizia, pensavo fossero una nazione liberale che faceva missioni umanitarie nei paesi vicini per liberarli dai nazisti. Vabbè, prendiamo per buono che abbiamo stabilito sia una dittaturaSoTTO di nove ha scritto: ↑23/07/2025, 14:40Già chiesto ad Herma.GeishaBalls ha scritto: ↑23/07/2025, 11:24non ho notizie su Gergiev, per me puoi comprare la sua discografia e andare a vederlo. Magari è imbarazzante che sostenga qualcuno che fa strage di ucraini ed è riconosciuto responsabile di deportare bambini per educarli (alla vera cultura russa).
Dicevo che il tema non è semplice
In una dittatura secondo te è possibile che un personaggio famoso, nella cultura, nello sport o nelle scienze, possa decidere se farsi usare o meno dalla propaganda?
Dire che sostiene il regime può essere vero ma può essere (magari è anche più probabile) anche falso.
Si può evitare di invitarlo ad un dibattito sulla guerra perchè, convinto sostenitore o meno, la sua "fama" verrebbe usata ai fini propagandistici.
Che suoni e si limiti a suonare non è altro che lasciargli fare il suo lavoro.
Togliamo l'ipocrisia. Si escludono per semplice contro propaganda. Basta dirlo non accusare qualcuno di sostenere il regime quando lo sanno anche i sassi che quel sostegno non può essere decifrabile.
Può essere che il musicista non possa esimersi da fare propaganda, quindi sarebbe una vittima di minacce. Non si può chiedere a tutti di fare l’eroe dissidente. Torna bene allora l’esempio del simpatizzante nazista Von Karajan: finché il nazismo era al potere ed in guerra non lo si invitava a fare concerti, magari dopo la seconda guerra mondiale è tornato a fare il suo mestiere.
Dall’articolo postato da Cicciuzzo sopra non sembrerebbe nemmeno un povero martire. Probabilmente tutto inventato dai giornalisti
La censura nei suoi confronti è propagandata facendoci sapere che è un amico di Putin. Questo assunto sto contestando. Non la scelta di tagliare i ponti con la società civile di un paese che in questo tempo vediamo come il male assoluto.
Te stesso hai basato la tua difesa della decisione di non farlo suonare perchè "magari" è imbarazzante che sostenga le nefandezze di Putin.
Ora dici che, per una questione di opportunità meglio tagliare i ponti con la società civile russa. Ok, decisione imho sbagliata ma legittima.
Rimane il fatto che ipocritamente lo si censura perchè "magari" amico di Putin.
e su questa motivazione non hai risposto.
P.s. La propaganda magari la fa nella sua Russia facendosi vedere a fianco di Putin. (è questo il motivo per cui un personaggio famoso viene arruolato senza che possa esimersi)
A Napoli avrebbe solo diretto un concerto. Quella non è propaganda. Ergo non è nemmeno la propaganda la motivazione.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
L'ironia fallace di GeishaBalls si sofferma peraltro sulla Russia di Putin che è una dittatura. Potremo credo stare ore a discutere con docenti di scienza della politica per capire se la Russia sia o meno una dittatura. Di sicuro è dittatura come e quanto l'Egitto (amici) e l'Iran (nemici). Certamente più dittatura dell'Arabia (amici) e della Siria di oggi (amici).
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
bravo Cicciuzzo! quando l’Egitto invadera’ la Libia, KSA l’Oman e la Siria di oggi il Libano (come fece la Siria di Assad Sr.) fai pure un fischio.
p.s. troppo intelligente. stupisce sempre
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
La Libia l'abbiamo ribaltata noi, non c'è stato bisogno dell'Egitto. E non parlo del 1911
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
grazie al cazzo. c’era Gheddafi che era cotto e andava buttato giu’. lavoro fatto non male, malissimo. follow up ancora peggio. ora sarebbe il momento giusto di invaderla e grattargli le risorse ma non lo fa. ma guarda un po’.
Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
già la liberiamo di nuovo dopo 24 anni di guerra civile e la fuga del 20% della popolazioneestdipendente ha scritto: ↑24/07/2025, 0:45grazie al cazzo. c’era Gheddafi che era cotto e andava buttato giu’. lavoro fatto non male, malissimo. follow up ancora peggio. ora sarebbe il momento giusto di invaderla e grattargli le risorse ma non lo fa. ma guarda un po’.
LEI E' PROPRIO UN BEL VOLPINO
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Pentiti adesso dell'ucraina non aspettar 20 anni che poi i pargoli si incazzano
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Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Cioè faceva bene a spiare per le SS? Ho ben compreso?GeishaBalls ha scritto: ↑23/07/2025, 22:24Dittatura la Russia? È una notizia, pensavo fossero una nazione liberale che faceva missioni umanitarie nei paesi vicini per liberarli dai nazisti. Vabbè, prendiamo per buono che abbiamo stabilito sia una dittaturaSoTTO di nove ha scritto: ↑23/07/2025, 14:40Già chiesto ad Herma.GeishaBalls ha scritto: ↑23/07/2025, 11:24non ho notizie su Gergiev, per me puoi comprare la sua discografia e andare a vederlo. Magari è imbarazzante che sostenga qualcuno che fa strage di ucraini ed è riconosciuto responsabile di deportare bambini per educarli (alla vera cultura russa).
Dicevo che il tema non è semplice
In una dittatura secondo te è possibile che un personaggio famoso, nella cultura, nello sport o nelle scienze, possa decidere se farsi usare o meno dalla propaganda?
Dire che sostiene il regime può essere vero ma può essere (magari è anche più probabile) anche falso.
Si può evitare di invitarlo ad un dibattito sulla guerra perchè, convinto sostenitore o meno, la sua "fama" verrebbe usata ai fini propagandistici.
Che suoni e si limiti a suonare non è altro che lasciargli fare il suo lavoro.
Togliamo l'ipocrisia. Si escludono per semplice contro propaganda. Basta dirlo non accusare qualcuno di sostenere il regime quando lo sanno anche i sassi che quel sostegno non può essere decifrabile.
Può essere che il musicista non possa esimersi da fare propaganda, quindi sarebbe una vittima di minacce. Non si può chiedere a tutti di fare l’eroe dissidente. Torna bene allora l’esempio del simpatizzante nazista Von Karajan: finché il nazismo era al potere ed in guerra non lo si invitava a fare concerti, magari dopo la seconda guerra mondiale è tornato a fare il suo mestiere.
Dall’articolo postato da Cicciuzzo sopra non sembrerebbe nemmeno un povero martire. Probabilmente tutto inventato dai giornalisti
Lo spauraccchio dell'Orso russo serve a far digerire ogni porcheria
L’UE prospera sulla paura. Prima il Covid, ora la Russia
di Thomas Fazi
“Tutto ciò suggerisce che le élite occidentali abbiano imparato una lezione importante durante la pandemia: la paura funziona. Se una popolazione viene resa sufficientemente ansiosa – che si tratti di malattie, guerre, disastri naturali o di un cocktail di policrisi che comprenda tutto quanto sopra – può essere indotta ad accettare quasi qualsiasi cosa.”
Nelle scorse settimane, un lieve senso di panico ha indotto l’Unione Europea, con i cittadini esortati a prepararsi all’imminente disastro. Riempite le vostre dispense! Elaborate piani di emergenza! No, non è l’inizio di un mediocre romanzo distopico: è la nuova ”Strategia dell’Unione per la Preparazione” dell’UE. Questa grandiosa iniziativa è progettata, a quanto pare, per proteggere gli europei da inondazioni, incendi, pandemie e, naturalmente, da un’invasione russa su vasta scala.
La strategia trae ispirazione dalla Polonia, dove i costruttori edili sono ora legalmente obbligati a includere rifugi antiaerei nelle nuove costruzioni, e dalla Germania, che sta rilanciando i programmi di protezione civile dell’era della Guerra Fredda con un’app di geolocalizzazione dei bunker. Nel frattempo, la Norvegia consiglia ai cittadini di fare scorta di compresse di iodio in caso di attacco nucleare.
L’UE vuole che i suoi cittadini siano autosufficienti per almeno 72 ore, raccomandando alle famiglie di fare scorta di cibo, acqua, medicine e – perché no ? – carte da gioco e power bank. Perché, naturalmente, se dovesse scoppiare una guerra nucleare, una bella partita a poker e un telefono completamente carico ci basteranno.
Eppure, per quanto ridicoli possano sembrare questi preparativi, dovrebbero preoccuparci tutti. La strategia “Preparedness Union” è solo l’ultimo livello di un’architettura di controllo in costruzione da decenni. Si basa saldamente sul recente rilancio della politica di difesa dell’UE, “ReArm Europe”, ora ribattezzato in modo meno inquietante “Readiness 2030”.
La narrativa fondamentale dietro questa spinta è semplice e ripetuta all’infinito: l’idea che la Russia probabilmente lancerà un attacco su vasta scala contro l’Europa nei prossimi anni, soprattutto se Putin non verrà fermato in Ucraina. La risoluzione del Parlamento europeo a favore del programma ReArm Europe ha avvertito che “se l’UE dovesse venir meno al suo sostegno e l’Ucraina fosse costretta ad arrendersi, la Russia si rivolterebbe contro altri paesi, compresi forse gli Stati membri dell’UE”. Come ha recentemente affermato Macron, la Russia è un paese “imperialista” che “non conosce confini… rappresenta una minaccia esistenziale per noi, non solo per l’Ucraina, non solo per i suoi vicini, ma per tutta l’Europa”.
“L’idea che i russi si stiano ammassando ai confini, con mire su Parigi o Berlino, è una fantasia.”
Ma l’idea che i russi si stiano ammassando ai confini, con mire su Parigi o Berlino, è una fantasia. In effetti, quando ci viene detto di prepararci alla guerra portando con noi un power bank e una custodia impermeabile per i nostri documenti d’identità, è difficile non ricordare assurdità della Guerra Fredda come “Duck and Cover”, la “strategia di preparazione” dell’epoca, concepita per proteggere gli individui dagli effetti di un’esplosione nucleare, ordinando loro di accovacciarsi a terra e coprirsi il capo. Anche quella campagna vendeva l’illusione di sicurezza di fronte all’annientamento. E sotto la patina clownesca di questa spinta si cela un obiettivo calcolato: il tentativo dell’UE di consolidare ulteriormente il potere a livello sovranazionale, elevando il ruolo della Commissione nella sicurezza e nella risposta alle crisi, ambiti tradizionalmente sotto il controllo nazionale.
Il piano di preparazione dell’UE si basa sulle raccomandazioni di una relazione dell’ex presidente finlandese Sauli Niinistö, che chiede l’istituzione di un “polo” operativo centrale per le crisi all’interno della Commissione europea; una maggiore cooperazione civile-militare, anche attraverso lo svolgimento di esercitazioni periodiche in tutta l’UE che uniscano forze armate, protezione civile, polizia, sicurezza, operatori sanitari e vigili del fuoco; e lo sviluppo di protocolli di emergenza congiunti UE-Nato.
Considerato insieme ai piani di riarmo dell’UE, suggerisce una militarizzazione globale e a livello sociale, qualcosa che negli anni a venire diventerà il paradigma dominante in Europa: tutte le sfere della vita – politica, economica, sociale, culturale e scientifica – saranno subordinate al presunto obiettivo di sicurezza nazionale, o meglio sovranazionale. Procedendo con la scusa di proteggere i cittadini, nella pratica, porterà a ulteriore censura, sorveglianza e all’erosione delle libertà civili, il tutto giustificato dall’onnipresente spettro dell’ingerenza russa.
I governi occidentali ricorrono da tempo alla paura come mezzo di controllo. In effetti, è una coincidenza significativa che l’annuncio dell’UE coincida con il quinto anniversario dei lockdown per il Covid, che hanno inaugurato l’esperimento più radicale mai tentato di politica basata sulla paura.
La risposta alla pandemia ha utilizzato una narrazione totalizzante che ha gonfiato selvaggiamente la minaccia del virus per giustificare politiche senza precedenti nella storia. Come ha affermato il Direttore Generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, era dovere morale di tutti “unirsi contro un nemico comune” e “dichiarare guerra al virus”. In questa lotta per il bene comune – la salute pubblica – praticamente qualsiasi azione era giustificata.
Dal punto di vista della “politica di crisi”, l’uso diffuso della metafora bellica per inquadrare la pandemia di Covid non è stato casuale: la guerra è, dopotutto, l’emergenza per eccellenza. In tutto il mondo, abbiamo assistito a una svolta autoritaria, con i governi che hanno utilizzato l'”emergenza sanitaria pubblica” per spazzare via procedure democratiche e vincoli costituzionali, militarizzare le società, reprimere le libertà civili e attuare misure di controllo sociale senza precedenti.
Durante la pandemia, abbiamo assistito — e la popolazione ha ampiamente accettato — all’imposizione di misure che fino a quel momento sarebbero state impensabili: la chiusura di intere economie, la quarantena di massa (e la vaccinazione forzata) di milioni di individui sani e la normalizzazione dei passaporti Covid digitali come requisito regolamentato per partecipare alla vita sociale.
Tutto ciò ha preparato il terreno per la reazione collettiva delle società occidentali all’invasione russa dell’Ucraina – una guerra finalmente vera, dopo anni di tentativi di guerra metaforica. In termini di comunicazione, abbiamo immediatamente assistito all’emergere di una narrazione altrettanto totalizzante: era dovere morale delle società occidentali sostenere la lotta degli ucraini per la libertà e la democrazia contro la Russia e il suo malvagio presidente.
Tuttavia, mentre diventa sempre più evidente che l’Ucraina sta perdendo la guerra, e mentre il mondo si trova ad affrontare il tentativo di Trump di negoziare la pace, le élite europee stanno ricalibrando la loro narrativa: non è in gioco solo la sopravvivenza dell’Ucraina, ma quella dell’Europa nel suo complesso. La minaccia non è più là, ma proprio qui in casa: non solo la Russia si sta preparando ad attaccare l’Europa, ma, ci viene detto, sta già conducendo una vasta gamma di attachi ibridi contro l’Europa, che vanno dagli attacchi informatici alle campagne di disinformazione fino alle interferenze elettorali.
Tutto ciò suggerisce che le élite occidentali abbiano imparato una lezione importante durante la pandemia: la paura funziona. Se una popolazione viene resa sufficientemente ansiosa – che si tratti di malattie, guerre, disastri naturali o di un cocktail di policrisi che comprenda tutto quanto sopra – può essere indotta ad accettare quasi qualsiasi cosa.
La strategia dell’UE per la preparazione alle emergenze potrebbe quindi essere letta in questo contesto più ampio. Non si tratta tanto di borracce e power bank. È una continuazione del paradigma dell’era Covid: un metodo di governance che fonde manipolazione psicologica, militarizzazione della vita civile e normalizzazione dello stato di emergenza. In effetti, l’UE parla esplicitamente della necessità di adottare, in caso di crisi future, lo stesso approccio “di governo” e “di società” avviato per la prima volta durante la pandemia.
Questa volta, però, il tentativo di fomentare l’ennesima psicosi di massa sembra fallire. A giudicare dalla reazione sui social media a un video imbarazzante di Hadja Lahbib, Commissaria europea per l’uguaglianza, la preparazione e la gestione delle crisi, sembra esserci un diffuso scetticismo riguardo alla propaganda allarmistica del blocco. Ma se da un lato questa è una buona notizia, dall’altro la preoccupazione è che, con il fiasco della propaganda, chi detiene il potere stia ricorrendo sempre più a tattiche repressive per mettere a tacere i rivali politici – come dimostra il divieto elettorale imposto a Le Pen. Questa strategia di crescente autoritarismo, tuttavia, è insostenibile a lungo termine: paura e repressione non possono sostituire il consenso effettivo, e nel vuoto di quest’ultimo sono destinate a emergere nuove forme di resistenza.

Ultima modifica di dostum il 24/07/2025, 4:05, modificato 3 volte in totale.
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