GeishaBalls ha scritto: ↑21/01/2024, 17:32
Ci vuole un po’ di cultura ma non disperiamo.
Intanto guardate cosa succede se uno osa menzionare un intervento sulle automobili brum brum. Pazzia, follia, partiti votati all’auto estinzione… per mettere il limite dei 30 nella maggior parte delle strade.
E quante macchine ci sono?
Notevole, farei tuttavia alcune considerazioni:
- Immagino che non si possa guardare quest'analisi senza pensare anche al fatto che siamo tra i Paesi con il più basso tasso di natalità in Europa, se non nel mondo. Più over18 in giro, più persone con la possibilità di guidare;
- Con tutta la buona volontà, la cura del bene comune e delle infrastrutture non è uno dei punti forti del nostro sciagurato Paese, e lo stato pietoso del trasporto pubblico ne risente in particolar modo. Se a Torino, Milano e Bologna funziona relativamente bene, nelle aree più provinciali e in particolare dall'appennino Tosco-Emiliano in giù, la situazione è disastrosa, toccando situazioni particolarmente critiche in Calabria, Sicilia e Sardegna.
Otoh, ha anche ragione Ludwig quanto sottolinea il rapporto para-sessuale che molti italiani (non è solo una questione di milanesi imbruttiti) hanno con la propria auto, necessitandone anche per effettuare spostamenti che potrebbero risolversi in una passeggiata di 10 minuti. Sicuramente uno degli aspetti più tristi del nostro Paese, che si collega anche con l'idea molto classista dell'auto come status symbol da esibire in ogni occasione possibile, vs il trasporto pubblico che è considerato da poveri e sfigati.
Peraltro continuo a stupirmi della riflessione che gli US stanno facendo su sé stessi negli ultimi anni. Nel caso specifico, ultimamente mi capita sempre più spesso di leggere articoli circa il futuro delle automobili anche nei media americani. Il problema in quel caso è critico anche a causa delle politiche attuate a partire dal Federal-Aid Highway Act del 1956, che hanno finito con l'incentivare l'uso delle auto e al contempo hanno reso quasi impossibile la fruizione del trasporto pubblico.
Non so quanta familiarità abbiate con gli US, ma in molte città addirittura non è possibile camminare perché le strade non sono provviste di marciapiedi, e solo ora molte persone si stanno rendendo conto di quanto tutto ciò sia dannoso in un'epoca in cui bisogna rimettere in discussione il rapporto che abbiamo con le automobili. Peraltro sono sempre stato convinto che questa conformazione dello spazio urbano e la mancanza di mezzi di trasporto pubblici abbiano contribuito non poco a rendere gli Americani un popolo impaurito dall'altro da sé e a instillare quei sentimenti e quelle fobie che sono culminati nel successo del trumpismo. Non è un caso se anche da noi si è affermato il cliché
sinistra = ZTL.