MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE. PARTE I
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A questo punto vorrei consigliare un altro sito http://www.andrologiaonline.it/gbook.html
Ci saranno un migliaio di domande riguardanti andrologia e su come allungare il pene (era Matthardcore mi pare l'interessato..) tra verità e leggenda . Inoltre se si pone un quesito la risposta viene data pubblicamente solitamente in poche ore.
Ovviamente è tutto aggratis!
Ciao a tutti!
Ci saranno un migliaio di domande riguardanti andrologia e su come allungare il pene (era Matthardcore mi pare l'interessato..) tra verità e leggenda . Inoltre se si pone un quesito la risposta viene data pubblicamente solitamente in poche ore.
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Dopo aver dato spazio alle vostre domande, riprendo tirannicamente in mano lo scettro del comando.
Questa volta vi parleró di quella che in epoca pre-antibiotici era considerata (dopo la sifilide) la Principessa delle Malattie a trasmissione sessuale, ovvero LA GONORREA (che semplificando l'etimologia vuol significare : secrezione dai genitali) . Insomma, quello che volgarmente veniva e viene chiamato "SCOLO".
In realtà avrete capito che la secrezione, è solo una manifestazione di una infezione/infiammazione dell'uretra (tubicino da cui esce la pissi) che puó essere dovuta ad agenti patogeni (cioè che causano la malattia) diversi . Sarebbe come dire "Febbre" senza pensare a quale ne sia la causa (un raffreddore? l'influenza? la leucemia????).
Cmq tornando all'argomento odierno, la Gonorrea ha subito un ritorno di popolarità incredibile negli ultimi dieci anni. Negli anni Ottanta era confinata alle classi sociali più emarginate, e nei paesi del Terzo Mondo (soprattutto Asia e America Latina). Ora è molto trendy anche in Europa e negli States. QUINDI OCCHIO!
Il responsabile di questa Malattia è una bestiolina che si chiama Neisseria Gonorrhoeae.
In condizioni favorevoli (temperatura sui 37°C e alto grado di umidità ) vive anche fuori dal corpo umano. Quindi c'è il rischio di infettarsi anche tramite la biancheria (...quindi non usate mai un asciugamano da bidet di un Trans per asciugarvi la faccia
)
L'infezione determina una infiammazione acuta purulenta (cioè con secrezione ricca di globuli bianchi) e determina quadri clinici variabili a seconda del sesso e del tipo di rapporto (omo, etero, etc) In tutti i casi l'incubazione dura da 2 a 10 giorni.
NEL MASCHIO ETEROSESSUALE ,il quadro clinico più frequente è quello di una uretrite anteriore acuta , con secrezione di materiale inizialmente sieroso (trasparente-biancastro) scarso, che nel giro di 1-2 giorni diventa abbondante, giallo-verdastro (perchè si riempie di globuli bianchi e batteri). Si accompagna a bruciore, dolore e disuria (bruciore quando si fa la pipì). Ci puó essere anche una infiammazione acuta del glande e del prepuzio, con desquamazione, arrossamento e gonfiore, fino ad una vera e propria fimosi prepuziale (ovvero non riuscite più a scappellare il pistolotto. Aspetto a "tarallino pugliese" del vostro povero prepuzio). Se non curata, o se curata male, la sintomatologia raggiunge il massimo dell'intensità in 15-20 giorni, per poi attenuarsi con una secrezione più scarsa, fluida, biancastra che caratterizza l'uretrite posteriore (indice che l'infezione si sta diffondendo all'indietro lungo l'uretra ). I sistomi che si possono accompagnare in questo caso sono la pollachiuria (necessità di urinare spesso, ma facendone poi poche gocce), la stranguria (sensazione di non averla fatta proprio tutta, ma di più non ne esce), disuria (già lo sapete), dolore all'interno del pene (come se aveste un ferro rovente nell'uccello), ed irradiato al perineo (quella zona tra ano e scroto), erezioni dolorose e polluzioni notturne (perdita di sperma durante la notte... in assenza di un motivo valido
)
L'infezione a questo punto puó continuare a salire e diffondersi:
a) alla prostata, determinando pollachiuria, disuria, stranguria e dolore profondo al perineo durante la defecazione. La prostata è aumentata di volume, e spremendola (non fatevi venire strane idee, deve farlo un medico), si determina la fuoriuscita di una modesta secrezione purulenta dal pistolotto; se sono infiammate anche le vescichette seminali la sintomatologia dolorosa è più intensa;
b) all'epididimo (il famoso organello a cavalcioni del testicolo), detrminando una epididimite. In genere è monolaterale ed insorge dopo 3-4 settimane dall'uretrite. La parte superiore del testicolo è tumefatta, il dolore si irradia al testicolo e l'infiammazione si estende allo scroto che diventa gonfio. In genere si accompagna anche febbre elevata, è come complicanza, se si estende anche all'altro testicolo, pùo determinare la sterilità .
NEL MASCHIO OMOSESSUALE (o comunque indeciso...) l'infezione puó interessare l'ano ed il retto determinando una proctite (dolore alla defecazione, secrezione di muco-pus dall'ano) ma anche il faringe (nel caso di rapporti orali non protetti) determinando una faringite.
NELLA DONNA la manifestazione più frequente è una endocervicite (infiammazione della parte interna della porzione di utero che si affaccia nella vagina), generalmente sacarsamente sintomatica (spesso non ce ne si accorge). Meno frequentemente puó esserci una uretrite, e per ottenere una secrezione da esaminare il medico dovrà spremere l'uretra dall'alto verso il basso (ecco scoperto il segreto delle ejaculazioni delle donne di Axel. Hanno tutte la Gonorrea!
) . In più, chiaramente nella donna, disinvolta
potremo avere faringiti e proctiti. Si possono avere anche vulvovaginiti, con gonfiore, desquamazione ed arrossamento di grandi e piccole labbra e cute circostante, ma non è frequentissimo. Tra le complicanze merita un accenno la Bartolinite, ovvero l'infiammazione delle ghiandole di Bartolino (non è quello del lievito, scemi
). Si manifesta come una tumefazione del terzo posteriore del grande labbro e puó evolvere verso un ascesso. La diffusione alle tube uterine ed alla superficie interna dell'utero sono complicanze gravi che possono determinare sterilità .
E' anche possibile, in entrambi i sessi, un' infezione della congiuntiva oculare (congiuntivite), ma nell'adulto è rara (lo è meno nel neonato di madre infetta).
La diagnosi, a parte che sui segni e sintomi, si basa sull'esame colturale della secrezione alla ricerca della Neiiseria . A seconda dei casi basterà raccogliere la secrezione spontantea, o procedere ad una spremitura dell'uretra, o nei casi di infezione più estesa procedere alla spremitura della prostata o della cervice uterina.
Una volta appurato che si tratta di Neisseria, la terapia è antibiotica.
Anche in questo caso andranno bene (come nella Chlamydia) le tetracicline o l'ampicillina, o i chinolonici come la Ciprofloxacina (Ciproxin o Flociprin 500 mg: due compresse insieme il primo giorno e poi una al giorno per 5 giorni) a seconda della sensibilità del batterio che ci appesta.
Vista l'esigenza di fare sempre una terapia "di coppia", RICORDATE CHE MOLTI ANTIBIOTICI INTERFERISCONO CON L'ATTIVITA' DELLA PILLOLA ANTICONCEZIONALE.
A distanza di settimane dall'infezione c'è la possibilità che si sviluppi una artrite (infiammazione di una articolazione). Generalmente colpisce una sola articolazione (ginocchio, caviglia). In tal caso contattatemi che è materia di mia stretta competenza specialistica (sono Reumatologo
)
VI RICORDO CHE QUESTA MIA RUBRICA NON VUOLE ESSERE UNA GUIDA ALLA AUTO-DIAGNOSI, ED ANCORA MENO ALL'AUTO-TERAPIA.
RIVOLGETEVI SEMPRE AL VOSTRO MEDICO O AD UNO SPECIALISTA.
MAGARI COMMETTERANNO UNA CANTONATA, MA PER LO MENO POTRETE DENUNCIARLI E DIVENTARE RICCHI .
Per ora è tutto, aspetto un feedback
<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: Meshmellow il 2002-07-23 01:18 ]</font>
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In realtà avrete capito che la secrezione, è solo una manifestazione di una infezione/infiammazione dell'uretra (tubicino da cui esce la pissi) che puó essere dovuta ad agenti patogeni (cioè che causano la malattia) diversi . Sarebbe come dire "Febbre" senza pensare a quale ne sia la causa (un raffreddore? l'influenza? la leucemia????).
Cmq tornando all'argomento odierno, la Gonorrea ha subito un ritorno di popolarità incredibile negli ultimi dieci anni. Negli anni Ottanta era confinata alle classi sociali più emarginate, e nei paesi del Terzo Mondo (soprattutto Asia e America Latina). Ora è molto trendy anche in Europa e negli States. QUINDI OCCHIO!
Il responsabile di questa Malattia è una bestiolina che si chiama Neisseria Gonorrhoeae.
In condizioni favorevoli (temperatura sui 37°C e alto grado di umidità ) vive anche fuori dal corpo umano. Quindi c'è il rischio di infettarsi anche tramite la biancheria (...quindi non usate mai un asciugamano da bidet di un Trans per asciugarvi la faccia

L'infezione determina una infiammazione acuta purulenta (cioè con secrezione ricca di globuli bianchi) e determina quadri clinici variabili a seconda del sesso e del tipo di rapporto (omo, etero, etc) In tutti i casi l'incubazione dura da 2 a 10 giorni.
NEL MASCHIO ETEROSESSUALE ,il quadro clinico più frequente è quello di una uretrite anteriore acuta , con secrezione di materiale inizialmente sieroso (trasparente-biancastro) scarso, che nel giro di 1-2 giorni diventa abbondante, giallo-verdastro (perchè si riempie di globuli bianchi e batteri). Si accompagna a bruciore, dolore e disuria (bruciore quando si fa la pipì). Ci puó essere anche una infiammazione acuta del glande e del prepuzio, con desquamazione, arrossamento e gonfiore, fino ad una vera e propria fimosi prepuziale (ovvero non riuscite più a scappellare il pistolotto. Aspetto a "tarallino pugliese" del vostro povero prepuzio). Se non curata, o se curata male, la sintomatologia raggiunge il massimo dell'intensità in 15-20 giorni, per poi attenuarsi con una secrezione più scarsa, fluida, biancastra che caratterizza l'uretrite posteriore (indice che l'infezione si sta diffondendo all'indietro lungo l'uretra ). I sistomi che si possono accompagnare in questo caso sono la pollachiuria (necessità di urinare spesso, ma facendone poi poche gocce), la stranguria (sensazione di non averla fatta proprio tutta, ma di più non ne esce), disuria (già lo sapete), dolore all'interno del pene (come se aveste un ferro rovente nell'uccello), ed irradiato al perineo (quella zona tra ano e scroto), erezioni dolorose e polluzioni notturne (perdita di sperma durante la notte... in assenza di un motivo valido

L'infezione a questo punto puó continuare a salire e diffondersi:
a) alla prostata, determinando pollachiuria, disuria, stranguria e dolore profondo al perineo durante la defecazione. La prostata è aumentata di volume, e spremendola (non fatevi venire strane idee, deve farlo un medico), si determina la fuoriuscita di una modesta secrezione purulenta dal pistolotto; se sono infiammate anche le vescichette seminali la sintomatologia dolorosa è più intensa;
b) all'epididimo (il famoso organello a cavalcioni del testicolo), detrminando una epididimite. In genere è monolaterale ed insorge dopo 3-4 settimane dall'uretrite. La parte superiore del testicolo è tumefatta, il dolore si irradia al testicolo e l'infiammazione si estende allo scroto che diventa gonfio. In genere si accompagna anche febbre elevata, è come complicanza, se si estende anche all'altro testicolo, pùo determinare la sterilità .
NEL MASCHIO OMOSESSUALE (o comunque indeciso...) l'infezione puó interessare l'ano ed il retto determinando una proctite (dolore alla defecazione, secrezione di muco-pus dall'ano) ma anche il faringe (nel caso di rapporti orali non protetti) determinando una faringite.
NELLA DONNA la manifestazione più frequente è una endocervicite (infiammazione della parte interna della porzione di utero che si affaccia nella vagina), generalmente sacarsamente sintomatica (spesso non ce ne si accorge). Meno frequentemente puó esserci una uretrite, e per ottenere una secrezione da esaminare il medico dovrà spremere l'uretra dall'alto verso il basso (ecco scoperto il segreto delle ejaculazioni delle donne di Axel. Hanno tutte la Gonorrea!



E' anche possibile, in entrambi i sessi, un' infezione della congiuntiva oculare (congiuntivite), ma nell'adulto è rara (lo è meno nel neonato di madre infetta).
La diagnosi, a parte che sui segni e sintomi, si basa sull'esame colturale della secrezione alla ricerca della Neiiseria . A seconda dei casi basterà raccogliere la secrezione spontantea, o procedere ad una spremitura dell'uretra, o nei casi di infezione più estesa procedere alla spremitura della prostata o della cervice uterina.
Una volta appurato che si tratta di Neisseria, la terapia è antibiotica.
Anche in questo caso andranno bene (come nella Chlamydia) le tetracicline o l'ampicillina, o i chinolonici come la Ciprofloxacina (Ciproxin o Flociprin 500 mg: due compresse insieme il primo giorno e poi una al giorno per 5 giorni) a seconda della sensibilità del batterio che ci appesta.
Vista l'esigenza di fare sempre una terapia "di coppia", RICORDATE CHE MOLTI ANTIBIOTICI INTERFERISCONO CON L'ATTIVITA' DELLA PILLOLA ANTICONCEZIONALE.
A distanza di settimane dall'infezione c'è la possibilità che si sviluppi una artrite (infiammazione di una articolazione). Generalmente colpisce una sola articolazione (ginocchio, caviglia). In tal caso contattatemi che è materia di mia stretta competenza specialistica (sono Reumatologo

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Pensa che invece a me è venuta voglia di rifarmi le tetteIn data 2002-07-22 11:01, MATT HARDCORE scrive:In data 2002-07-22 00:05, Scorpio scrive:
http://shemales.elitecities.com/toptran ... ie/mts.htm
alzi la mano chi NON si è guardato il pippo, dopo aver visionato un paio di foto di questo sitarello... (io me lo sono guardato!)


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Rischi teorici ce ne sono, ad esempio la scabbia, malattie della pelle delle più disparate. Ma se devo essere sincero, l'unico rischio che corri è una imputazione per "favoreggiamento", o se sei in macchina di "ostacolo alla circolazione". 
"Ricordo ancora adesso un caro amico,
che non voleva andare a Capinere,
lo abbiam portato con la forza,
e lui ha goduto nell'oscurita.
E ci ringrazia ancora adesso"
(Elio e le storie tese - La bella canzone di una volta)

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In data 2002-07-22 21:33, Meshmellow scrive:
Dopo aver dato spazio alle vostre domande, riprendo tirannicamente in mano lo scettro del comando.
Questa volta vi parleró di quella che in epoca pre-antibiotici era considerata (dopo la sifilide) la Principessa delle Malattie a trasmissione sessuale, ovvero LA GONORREA (che semplificando l'etimologia vuol significare : secrezione dai genitali) . Insomma, quello che volgarmente veniva e viene chiamato "SCOLO".
In realtà avrete capito che la secrezione, è solo una manifestazione di una infezione/infiammazione dell'uretra (tubicino da cui esce la pissi) che puó essere dovuta ad agenti patogeni (cioè che causano la malattia) diversi . Sarebbe come dire "Febbre" senza pensare a quale ne sia la causa (un raffreddore? l'influenza? la leucemia????).
Cmq tornando all'argomento odierno, la Gonorrea ha subito un ritorno di popolarità incredibile negli ultimi dieci anni. Negli anni Ottanta era confinata alle classi sociali più emarginate, e nei paesi del Terzo Mondo (soprattutto Asia e America Latina). Ora è molto trendy anche in Europa e negli States. QUINDI OCCHIO!
Il responsabile di questa Malattia è una bestiolina che si chiama Neisseria Gonorrhoeae.
In condizioni favorevoli (temperatura sui 37°C e alto grado di umidità ) vive anche fuori dal corpo umano. Quindi c'è il rischio di infettarsi anche tramite la biancheria (...quindi non usate mai un asciugamano da bidet di un Trans per asciugarvi la faccia)
L'infezione determina una infiammazione acuta purulenta (cioè con secrezione ricca di globuli bianchi) e determina quadri clinici variabili a seconda del sesso e del tipo di rapporto (omo, etero, etc) In tutti i casi l'incubazione dura da 2 a 10 giorni.
NEL MASCHIO ETEROSESSUALE ,il quadro clinico più frequente è quello di una uretrite anteriore acuta , con secrezione di materiale inizialmente sieroso (trasparente-biancastro) scarso, che nel giro di 1-2 giorni diventa abbondante, giallo-verdastro (perchè si riempie di globuli bianchi e batteri). Si accompagna a bruciore, dolore e disuria (bruciore quando si fa la pipì). Ci puó essere anche una infiammazione acuta del glande e del prepuzio, con desquamazione, arrossamento e gonfiore, fino ad una vera e propria fimosi prepuziale (ovvero non riuscite più a scappellare il pistolotto. Aspetto a "tarallino pugliese" del vostro povero prepuzio). Se non curata, o se curata male, la sintomatologia raggiunge il massimo dell'intensità in 15-20 giorni, per poi attenuarsi con una secrezione più scarsa, fluida, biancastra che caratterizza l'uretrite posteriore (indice che l'infezione si sta diffondendo all'indietro lungo l'uretra ). I sistomi che si possono accompagnare in questo caso sono la pollachiuria (necessità di urinare spesso, ma facendone poi poche gocce), la stranguria (sensazione di non averla fatta proprio tutta, ma di più non ne esce), disuria (già lo sapete), dolore all'interno del pene (come se aveste un ferro rovente nell'uccello), ed irradiato al perineo (quella zona tra ano e scroto), erezioni dolorose e polluzioni notturne (perdita di sperma durante la notte... in assenza di un motivo valido)
L'infezione a questo punto puó continuare a salire e diffondersi:
a) alla prostata, determinando pollachiuria, disuria, stranguria e dolore profondo al perineo durante la defecazione. La prostata è aumentata di volume, e spremendola (non fatevi venire strane idee, deve farlo un medico), si determina la fuoriuscita di una modesta secrezione purulenta dal pistolotto; se sono infiammate anche le vescichette seminali la sintomatologia dolorosa è più intensa;
b) all'epididimo (il famoso organello a cavalcioni del testicolo), detrminando una epididimite. In genere è monolaterale ed insorge dopo 3-4 settimane dall'uretrite. La parte superiore del testicolo è tumefatta, il dolore si irradia al testicolo e l'infiammazione si estende allo scroto che diventa gonfio. In genere si accompagna anche febbre elevata, è come complicanza, se si estende anche all'altro testicolo, pùo determinare la sterilità .
NEL MASCHIO OMOSESSUALE (o comunque indeciso...) l'infezione puó interessare l'ano ed il retto determinando una proctite (dolore alla defecazione, secrezione di muco-pus dall'ano) ma anche il faringe (nel caso di rapporti orali non protetti) determinando una faringite.
NELLA DONNA la manifestazione più frequente è una endocervicite (infiammazione della parte interna della porzione di utero che si affaccia nella vagina), generalmente sacarsamente sintomatica (spesso non ce ne si accorge). Meno frequentemente puó esserci una uretrite, e per ottenere una secrezione da esaminare il medico dovrà spremere l'uretra dall'alto verso il basso (ecco scoperto il segreto delle ejaculazioni delle donne di Axel. Hanno tutte la Gonorrea!) . In più, chiaramente nella donna, disinvolta
potremo avere faringiti e proctiti. Si possono avere anche vulvovaginiti, con gonfiore, desquamazione ed arrossamento di grandi e piccole labbra e cute circostante, ma non è frequentissimo. Tra le complicanze merita un accenno la Bartolinite, ovvero l'infiammazione delle ghiandole di Bartolino (non è quello del lievito, scemi
). Si manifesta come una tumefazione del terzo posteriore del grande labbro e puó evolvere verso un ascesso. La diffusione alle tube uterine ed alla superficie interna dell'utero sono complicanze gravi che possono determinare sterilità .
E' anche possibile, in entrambi i sessi, un' infezione della congiuntiva oculare (congiuntivite), ma nell'adulto è rara (lo è meno nel neonato di madre infetta).
La diagnosi, a parte che sui segni e sintomi, si basa sull'esame colturale della secrezione alla ricerca della Neiiseria . A seconda dei casi basterà raccogliere la secrezione spontantea, o procedere ad una spremitura dell'uretra, o nei casi di infezione più estesa procedere alla spremitura della prostata o della cervice uterina.
Una volta appurato che si tratta di Neisseria, la terapia è antibiotica.
Anche in questo caso andranno bene (come nella Chlamydia) le tetracicline o l'ampicillina, o i chinolonici come la Ciprofloxacina (Ciproxin o Flociprin 500 mg: due compresse insieme il primo giorno e poi una al giorno per 5 giorni) a seconda della sensibilità del batterio che ci appesta.
Vista l'esigenza di fare sempre una terapia "di coppia", RICORDATE CHE MOLTI ANTIBIOTICI INTERFERISCONO CON L'ATTIVITA' DELLA PILLOLA ANTICONCEZIONALE.
A distanza di settimane dall'infezione c'è la possibilità che si sviluppi una artrite (infiammazione di una articolazione). Generalmente colpisce una sola articolazione (ginocchio, caviglia). In tal caso contattatemi che è materia di mia stretta competenza specialistica (sono Reumatologo)
VI RICORDO CHE QUESTA MIA RUBRICA NON VUOLE ESSERE UNA GUIDA ALLA AUTO-DIAGNOSI, ED ANCORA MENO ALL'AUTO-TERAPIA.
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<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: Meshmellow il 2002-07-23 01:18 ]</font>
Ultima modifica di Drogato_ di_porno il 11/03/2003, 11:01, modificato 1 volta in totale.
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Eh eh dipende quanto è bravo il tuo ginecologo... Cmq in linea di massima si, puoi stare tranquilla.In data 2002-07-23 14:47, lacivetta scrive:
Dottó, tutte queste meraviglie possono insorgere in modo occulto anche in una femminuccia che fa visite di controllo regolari e pap test annuale? Insomma, se il Gin dice che va tutto bene ma una è un po' ipocondriaca e si sente tutti i sintomi, deve fare controlli specifici o puó stare tranquilla?![]()
Ma se proprio volessi fugare ogni dubbio, se vuoi ti do un'occhiata io



<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: Meshmellow il 2002-07-23 17:45 ]</font>
In data 2002-07-23 17:44, Meshmellow scrive:Eh eh dipende quanto è bravo il tuo ginecologo... Cmq in linea di massima si, puoi stare tranquilla.In data 2002-07-23 14:47, lacivetta scrive:
Dottó, tutte queste meraviglie possono insorgere in modo occulto anche in una femminuccia che fa visite di controllo regolari e pap test annuale? Insomma, se il Gin dice che va tutto bene ma una è un po' ipocondriaca e si sente tutti i sintomi, deve fare controlli specifici o puó stare tranquilla?![]()
Ma se proprio volessi fugare ogni dubbio, se vuoi ti do un'occhiata io![]()
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