GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Scusate se sono leggermente OT, ma qualcuno ricorda Pia Principal, attiva nel periodo delle signore citate in topic, ma di cui non trovo praticamente nulla di lei, se non le copertine di qualche Playmen...?
Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
ricordo qualche servizio hard (faceva vero hard) su i tascabili hard (tipo superpocket e altri tascabili),si spacciava parente (credo nipote,se non mi ricordo male) di victoria principal del telefilm "dallas" che andava in quel periodo,ma non ricordo film o altro...
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
C'è qualcosa su Pia Principal che lascia dubbiosi, relativamente alla possibilità che abbia fatto hard su film, Niente di certo, però...andiamo con ordine. C'è questo articolo di Playmen 1985 che ripropongo per intero









Gin Fizz 1993:








Ho trovato una locandina relativa ad un film strano, almeno per me, nel senso che non l'ho mai visto in giro. Eccola

Curioso il cast con nomi storpiati:
Marina Eldman = Marina Hedman, presumo
Pia Principal (sarà?)
Giulien = (boh...Giuliano Rosati?)
Il titolo, 'La ninfomane ingorda', è ignorato da fonti attendibili.
Il sottotitolo, 'Swoosie', è in realtà titolo alternativo de 'Il piacere dappertutto', anno 1984/5, regia presunta di Luca Damiano.
Se guardiamo al cast di quest'ultimo film, troviamo guarda caso i nomi di Marina e Giuliano, non quello di Pia. Mistero.









Gin Fizz 1993:
Ho trovato una locandina relativa ad un film strano, almeno per me, nel senso che non l'ho mai visto in giro. Eccola

Curioso il cast con nomi storpiati:
Marina Eldman = Marina Hedman, presumo
Pia Principal (sarà?)
Giulien = (boh...Giuliano Rosati?)
Il titolo, 'La ninfomane ingorda', è ignorato da fonti attendibili.
Il sottotitolo, 'Swoosie', è in realtà titolo alternativo de 'Il piacere dappertutto', anno 1984/5, regia presunta di Luca Damiano.
Se guardiamo al cast di quest'ultimo film, troviamo guarda caso i nomi di Marina e Giuliano, non quello di Pia. Mistero.
Non parlo con le pedine (Kyrie Irving)
Io mi limito a giocare a basket e lascio che Dio faccia il resto (Michael Beasley)
In rete c’è troppo di tutto ed è meglio “spegnere” ogni tanto (Fabban)
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Ancora Pia, da un Gin Fizz 1986




qui di seguito da Turbo #7, 1985...leggere il testo per farsi due risate








qui di seguito da Turbo #7, 1985...leggere il testo per farsi due risate








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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Gran belle foto










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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Riporto di seguito un bell'articolo sulla vicenda di Karin Schubert, trovato qui https://www.giornalettismo.com/archives ... n-schubert
A gambe aperte – Vita violenta di Karin Schubert
di Vincenzo Ricchiuti | 01/10/2008
Storie, set, quel gran pezzo dell’Ubalda, tutta nuda al Costanzo sciò. L’altra parte dell’Emanuelle, quella che non si è messa con Montezemolo
Storie miserabili, la rubrica che vi racconterà il quotidiano, quello che spesso vorremmo dimenticare, dei bassifondi. Per non dimenticare che c’è una realtà diversa dalla nostra, che non per questo scompare. E che bisogna conoscere.
“Zompala addosso, hai capito ?”. Set di “Quel gran pezzo dell’Ubalda…”, da qualche parte in Puglia, favolosi quegli anni ’70.
“La devi da zompà, stronzo !”. Pippo Franco tiene gli occhi a terra. Si vergogna, vicino a lei è più brutto. La bionda tedesca accanto a lui invece sta guardando lontano, nel suo domani, quasi nel sole. E’ un domani altissimo. “Miss Kara, look me, luk mì miss, il mollicone lì zompa e tu ti scanzi, ok ?”. Occhei. E questo qui doveva essere il film colto ma per le famiglie del ‘72, “la liberazione della donna dai catenacci del maschio” con il linguaggio creato l’altro ieri da Monicelli e la cornice narrativa del Boccaccio pop, sdoganato appena ieri da quel catto-intellettuale, come si chiama. Pasolini. L’ha titolata, la sua rivisitazione, Trilogia della Vita. La rinnegherà dopo aver visto che alla fine ha prodotto anche questo. Solo il cinico critico Walter Veltroni avrà il coraggio di elogiare quello che stiamo girando.
Anch’io di vite ne vorrei tre. Edvige ha una parte uguale alla mia, ma io non sono fidanzata con il produttore come lei. Ci sono solo andata a letto. Ho un uomo da qualche parte ad Amburgo e non a Trani che ancora mi aspetta. Ma non mi sorveglia abbastanza: dice che ci sarà sempre per me, beato lui che non crede alla gioventù. Ho fatto all’amore anche con un bel ragazzo della compagnia. Sul set, dietro le mura di cartongesso: ci siam divertiti proprio con le cinture di castità. Passo già per una facile ma senza cervello: avrei dovuto evitare che la cosa arrivasse al produttore. Questi italiani sono così generosi quanto crudeli: forse si può esserlo soltanto così, arrivandoci, alla cattiveria, dalla strada tracciata dall’estremo opposto. C’è già uno che per darla mi ha offerto dei soldi. Non m’importa cosa penseranno: non ho ancora trent’anni e c’è stato il ’68. Forse, c’è stato pure in Italia. Rimarrò incinta se continuo così. Non m’importa. Amo e vivo.
QUEL GRAN PEZZO DELLA MAMMA – Fine anni ’80, Umbria, da qualche parte di un casolare in fitto. Il sole è stranamente, perfidamente, ancora molto alto. “Zompalo addosso, hai capito stronza ! “. Karin fuma troppo nelle pause, è per questo, e non per altro (sia mai, il lavoro), che ogni tanto deve rifiatare. “Il puttanone gli zompa e facciamo che il cavallo non si scanzi ok ?”. Occhei. Tu gli zompi, attenta a non rovinare tutto, e poco importa che tutto il profumo che ti sei messa addosso per non respirare ti faccia lacrimare. La puzza è peggio. E poi hai imparato a non chiudere mai gli occhi. Ai produttori piace: purché non spari in camera, vederti piangere, magari di passione, è l’ideale per titoli come “Bestiale amore”. Morire sul palco ? Si, sotto colpi possenti, ridacchia. La signora Fenech intanto sta con l’erede Fiat. E lei qui. Da Pasolini a Moira Orfei. Guarda, va quasi bene. Va bene tutto. Purché lavori. La sera, a casa, ha lui. E tutta una notte poi. Una notte che fa tremare Dio. Che la passi a fumare. Che se ne va così, non ti sorveglia e perdi tempo a chiamarla. Mamma, dammi centomila lire. Appena divento grande, parto, torno da papà. Nel frattempo devo farmi una pera. Mamma, dimmi una bugia, che non mi lasci più. Mamma, fammi tu però la pera che a te le ho viste fare. Mamma, sono diventato un uomo adesso. In tutti i sensi. Mamma, non piangere ma, lo sai, non sono più brutto adesso, faccio papà, apri le gambe sennò ti torco il braccio.
ANDAVAMO AL COSTANZO SHOW – “E così coi produttori andava, male, sempre mille tensioni, mille difficoltà”
“Che tipo di tensioni, signora Schubert ? “.
“Ricatti, estorsioni vere e proprie”. Il conduttore coi baffi, Teatro dei Parioli a Roma in qualche buco rimasto dei televisivi anni ’90 dove del ’68 se ne stava parlando malissimo, sembrava contento. Karin Schubert, davanti il sole a regolazione dei fari, era su quella sedia da una oretta scarsa, al netto degli spot. E gli aveva risolto, alla grande, la serata. Soggetto interessantissimo, sebbene come donna fosse praticamente andata. ‘Na ‘ntronata da paura. Però bisognava essere gentile con lei. Era stata ai patti. Pe’ parlà pure del figlio, avevano fatto un forfait. Qui il malloppo e qui la confessione. Confessione ? Di più. Chissà quante ne ha aggiunte, a far peso.
Piange pure bene, che a fa’ la vittima si salva, ma quanto profuma.“A me servivano sempre soldi, tanti soldi e loro ne approfittavano. Anche con il telefono erotico ho perso la met..”“Pure quello ha fatto, mannaggia. Alla sua età, poi. Me lo promette che non ci pensa più a mettersi nei guai ? Annamo, Karin, basta a fa’ a Nonna de Cappuccetto Rosso col reggicalze nero e i coscioni, che poi povero il Lupo, tutta nuda e tutta calda che poi coi film che ha fatto ci prende il cimurro e su, lo faccia per noi, lo fa ? “. Si, si. Si tastò la busta in petto, fingendo commozione. Non c’è, dov’è. Il pianto adesso è a mille. Ah si, nelle mutande. Le chiudo queste gambe ora, solo così potevo, ahaha. Stavolta sono salva. Stavolta me li son fatti dare prima. A qualcosa l’Italia è servita. Poi magari stasera mi ammazzo. Lo fa, lo fa. Si, si. Sipario.
A gambe aperte – Vita violenta di Karin Schubert
di Vincenzo Ricchiuti | 01/10/2008
Storie, set, quel gran pezzo dell’Ubalda, tutta nuda al Costanzo sciò. L’altra parte dell’Emanuelle, quella che non si è messa con Montezemolo
Storie miserabili, la rubrica che vi racconterà il quotidiano, quello che spesso vorremmo dimenticare, dei bassifondi. Per non dimenticare che c’è una realtà diversa dalla nostra, che non per questo scompare. E che bisogna conoscere.
“Zompala addosso, hai capito ?”. Set di “Quel gran pezzo dell’Ubalda…”, da qualche parte in Puglia, favolosi quegli anni ’70.
“La devi da zompà, stronzo !”. Pippo Franco tiene gli occhi a terra. Si vergogna, vicino a lei è più brutto. La bionda tedesca accanto a lui invece sta guardando lontano, nel suo domani, quasi nel sole. E’ un domani altissimo. “Miss Kara, look me, luk mì miss, il mollicone lì zompa e tu ti scanzi, ok ?”. Occhei. E questo qui doveva essere il film colto ma per le famiglie del ‘72, “la liberazione della donna dai catenacci del maschio” con il linguaggio creato l’altro ieri da Monicelli e la cornice narrativa del Boccaccio pop, sdoganato appena ieri da quel catto-intellettuale, come si chiama. Pasolini. L’ha titolata, la sua rivisitazione, Trilogia della Vita. La rinnegherà dopo aver visto che alla fine ha prodotto anche questo. Solo il cinico critico Walter Veltroni avrà il coraggio di elogiare quello che stiamo girando.
Anch’io di vite ne vorrei tre. Edvige ha una parte uguale alla mia, ma io non sono fidanzata con il produttore come lei. Ci sono solo andata a letto. Ho un uomo da qualche parte ad Amburgo e non a Trani che ancora mi aspetta. Ma non mi sorveglia abbastanza: dice che ci sarà sempre per me, beato lui che non crede alla gioventù. Ho fatto all’amore anche con un bel ragazzo della compagnia. Sul set, dietro le mura di cartongesso: ci siam divertiti proprio con le cinture di castità. Passo già per una facile ma senza cervello: avrei dovuto evitare che la cosa arrivasse al produttore. Questi italiani sono così generosi quanto crudeli: forse si può esserlo soltanto così, arrivandoci, alla cattiveria, dalla strada tracciata dall’estremo opposto. C’è già uno che per darla mi ha offerto dei soldi. Non m’importa cosa penseranno: non ho ancora trent’anni e c’è stato il ’68. Forse, c’è stato pure in Italia. Rimarrò incinta se continuo così. Non m’importa. Amo e vivo.
QUEL GRAN PEZZO DELLA MAMMA – Fine anni ’80, Umbria, da qualche parte di un casolare in fitto. Il sole è stranamente, perfidamente, ancora molto alto. “Zompalo addosso, hai capito stronza ! “. Karin fuma troppo nelle pause, è per questo, e non per altro (sia mai, il lavoro), che ogni tanto deve rifiatare. “Il puttanone gli zompa e facciamo che il cavallo non si scanzi ok ?”. Occhei. Tu gli zompi, attenta a non rovinare tutto, e poco importa che tutto il profumo che ti sei messa addosso per non respirare ti faccia lacrimare. La puzza è peggio. E poi hai imparato a non chiudere mai gli occhi. Ai produttori piace: purché non spari in camera, vederti piangere, magari di passione, è l’ideale per titoli come “Bestiale amore”. Morire sul palco ? Si, sotto colpi possenti, ridacchia. La signora Fenech intanto sta con l’erede Fiat. E lei qui. Da Pasolini a Moira Orfei. Guarda, va quasi bene. Va bene tutto. Purché lavori. La sera, a casa, ha lui. E tutta una notte poi. Una notte che fa tremare Dio. Che la passi a fumare. Che se ne va così, non ti sorveglia e perdi tempo a chiamarla. Mamma, dammi centomila lire. Appena divento grande, parto, torno da papà. Nel frattempo devo farmi una pera. Mamma, dimmi una bugia, che non mi lasci più. Mamma, fammi tu però la pera che a te le ho viste fare. Mamma, sono diventato un uomo adesso. In tutti i sensi. Mamma, non piangere ma, lo sai, non sono più brutto adesso, faccio papà, apri le gambe sennò ti torco il braccio.
ANDAVAMO AL COSTANZO SHOW – “E così coi produttori andava, male, sempre mille tensioni, mille difficoltà”
“Che tipo di tensioni, signora Schubert ? “.
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Piange pure bene, che a fa’ la vittima si salva, ma quanto profuma.“A me servivano sempre soldi, tanti soldi e loro ne approfittavano. Anche con il telefono erotico ho perso la met..”“Pure quello ha fatto, mannaggia. Alla sua età, poi. Me lo promette che non ci pensa più a mettersi nei guai ? Annamo, Karin, basta a fa’ a Nonna de Cappuccetto Rosso col reggicalze nero e i coscioni, che poi povero il Lupo, tutta nuda e tutta calda che poi coi film che ha fatto ci prende il cimurro e su, lo faccia per noi, lo fa ? “. Si, si. Si tastò la busta in petto, fingendo commozione. Non c’è, dov’è. Il pianto adesso è a mille. Ah si, nelle mutande. Le chiudo queste gambe ora, solo così potevo, ahaha. Stavolta sono salva. Stavolta me li son fatti dare prima. A qualcosa l’Italia è servita. Poi magari stasera mi ammazzo. Lo fa, lo fa. Si, si. Sipario.
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
empire,sei molto preparato sul cinema vintage italiano,e non solo....stupiscimi, dimmi qualcosa che non so! ti va?
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Ti ringrazio, non mancherò di mettere altre cose qua, già domani se ce la faccio...bollono molte cose in pentolamaximox7 ha scritto:empire,sei molto preparato sul cinema vintage italiano,e non solo....stupiscimi, dimmi qualcosa che non so! ti va?

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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Alec, immagino tu fossi un addetto ai lavori, giusto ?
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Mi occupo di storia, critica del cinema e ricerca. Nel mio caso specifico, pur partendo da altri generi, sono felicemente approdato, col tempo, al cinema 'marginale' degli anni 70 - non tanto cinema di genere, ad esempio non amo i 'poliziotteschi' - e altresì all'hard...almeno, finchè è stato 'cinema'...
Personalmente mi è capitato di dovermi occupare di ricerche dedicate al 'cinema d'autore', che mi piace, così come adoro Joe D'Amato, che a suo modo fa cinema 'd'autore ' pure lui, a mio avviso
Questo per dire che non ho mai avuto 'preconcetti', neppure in ambito 'accademico'. Non mi sento cinefilo, perchè questa parola mi sa tanto di 'alta borghesia' mentre io sono orgogliosamente di estrazione popolare, mi piace piuttosto adottare la dottrina socratica che dice 'so di non sapere': per cui la ricerca di pellicole in vecchi formati, film rari e compagnia bella è la parte più divertente di quella che, nel bene o nel male, è (anche) una professione
Per (non) rimanere in tema, ecco Karin in un Le Ore del 1984...notare la cara, vecchia prosa dei giornali porno d'epoca...aria fresca

Personalmente mi è capitato di dovermi occupare di ricerche dedicate al 'cinema d'autore', che mi piace, così come adoro Joe D'Amato, che a suo modo fa cinema 'd'autore ' pure lui, a mio avviso

Questo per dire che non ho mai avuto 'preconcetti', neppure in ambito 'accademico'. Non mi sento cinefilo, perchè questa parola mi sa tanto di 'alta borghesia' mentre io sono orgogliosamente di estrazione popolare, mi piace piuttosto adottare la dottrina socratica che dice 'so di non sapere': per cui la ricerca di pellicole in vecchi formati, film rari e compagnia bella è la parte più divertente di quella che, nel bene o nel male, è (anche) una professione

Per (non) rimanere in tema, ecco Karin in un Le Ore del 1984...notare la cara, vecchia prosa dei giornali porno d'epoca...aria fresca















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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Posso chiederti di che zona parliamo, o anche solo la regione? Sto confrontando delle notizie lette in alcuni giornali in merito a delle strane 'coincidenze' geografiche riguardo alcune pornostar...mi resta da definire con esattezza il periodo. Ogni particolare può essere utile. Se preferisci puoi anche solo darmi delle indicazioni dialettali, grazieScorpio ha scritto:Karin la ho conosciuta personalmente ed ha abitato a qualche decina di metri da casa mia... nel 90..

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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
non penso di violare la sua privacy, Torino.Alec Empire ha scritto:Posso chiederti di che zona parliamo, o anche solo la regione? Sto confrontando delle notizie lette in alcuni giornali in merito a delle strane 'coincidenze' geografiche riguardo alcune pornostar...mi resta da definire con esattezza il periodo. Ogni particolare può essere utile. Se preferisci puoi anche solo darmi delle indicazioni dialettali, grazieScorpio ha scritto:Karin la ho conosciuta personalmente ed ha abitato a qualche decina di metri da casa mia... nel 90..
ti dirò di più, ricordo pure il periodo esatto: Settembre 1992 e commentammo la svalutazione della lira, uno scoop che stavano dando in TV e sembrava (in effetti lo fu) un terremoto
un terremoto che fece guadagnare all'amico di cicciucazzo, Soros, qualche miliardo in una giornata.
Io la conobbi sul set del primo film che girammo assieme, l'anno prima, ma in quel periodo abitava in campagna, in provincia di Torino, sempre coi suoi cagnolini e le sue immancabili sigarette + bottiglie di Coca Cola.
Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
volevo vedere un film vintage italiano..ma non so quale...chi me consiglia uno?
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Se ne vuoi uno fregandotene che è in inglese, allora 'Pretty peaches' con Desiree Cousteau, una delle mie preferite (1978)
https://it.pornhub.com/view_video.php?v ... f83f96ac82
Se ne vuoi uno in italiano, 'Bocca bianca bocca nera' presenta un bel cast Marina-Ajita Wilson-Pontello (1987)
https://it.xhamster.com/videos/bocca-bi ... ed-7375243
https://it.pornhub.com/view_video.php?v ... f83f96ac82
Se ne vuoi uno in italiano, 'Bocca bianca bocca nera' presenta un bel cast Marina-Ajita Wilson-Pontello (1987)
https://it.xhamster.com/videos/bocca-bi ... ed-7375243
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Prova con i primi Moaniani, tipo "Valentina ragazza in calore" oppure "Erotic flash" anche con la Frajese.
« Bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa
Che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa »
Ariosto "Orlando furioso"
Morte Rodomonte.
Che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa »
Ariosto "Orlando furioso"
Morte Rodomonte.