Credo che per noi possa essere interessante in quanto l'intreccio (il poco intreccio a dire la veritè...) ruota intorno alla mitica figura di Lasse Braun, e sulla produzione di una serie TV che dovrebbe raccontare la sua vita.
Copioincollo da MF:
Figlio unico napoletano trapiantato a Roma, megalomane, assediato da una selva di nevrosi erotiche, bipolare come tutte le persone di talento nell'Italia contemporanea, Michele Botta ha la sua prima vera occasione per entrare nel mondo degli adulti: viene assunto da una giovane e dinamica società di produzione televisiva. Potrebbe essere l'anno della svolta, e invece è qui che il suo equilibrio già precario finisce per sgretolarsi. Viene mollato dalla ragazza. Il rapporto con i genitori è un ginepraio di ostilità reciproche ormai arrivato al pettine. E l'emancipazione professionale è una fiction milionaria su un mitologico regista porno degli anni Ottanta, che forse non è mai esistito.

E' un libro molto chiacchierato che probabilmente vincerà molti premi. In realtà a me non è piaciuto molto: Fiore sa sicuramente scrivere, pure troppo però. Innamorato della sua penna, spinge troppo sulla sua prosa risultando alquanto artificiale. I dialoghi in realtà sono lunghissimi monologhi "profondi", che appesantiscono la storia che in realtà non decolla mai. Un po' una delusione per me.