Greata ha scritto:
Uno una sera, ubriaco perso, mi ha chiesto "quanto ti prendi per una notte?" e questo era in viaggio con moglie e figlio (si pure questo); non lo so vedo cose che mi fanno veramente pensare con delusione all'universo maschile, che senso ha sposarsi? o fidanzarsi? per i figli? e che esempio dai? che uomo sei? e non per dire che le donne siano meglio, mai detto questo.
Che porco. Ma infatti, come dicevo qualche commento più sopra, non ha più senso sposarsi...fosse già solo per la questione divorzio, alimenti, I FIGLI. Altra cosa che mi lascia perplesso, ancora peggio della questione delle corna: ho perso il conto di tutti i padri che non vogliono sapere più nulla dei figli dopo il divorzio (parlo e in merito ai figli di divorziati di mia conoscenza e alle donne divorziate, es. quella mia cugina di secondo grado di cui vi avevo parlato). Dico io, a maggior ragione, che diamine ci si sposa a fare, se poi pure l'amore per i figli è simulazione? Il giorno prima del divorzio prima i figli sono la luce dei propri occhi e quello dopo sono un peso ingombrante, mah.
La mia storia personale è ancora più squallida (ecco perché sono così disincantato sulla vita): come ho scritto in un'altra sede, sono nato fuori dal matrimonio, sono un cosiddetto
bastardino. Alla nascita mio padre non mi riconobbe nemmeno come figlio suo. Anni dopo, sfruttando la debolezza psicologica di mia madre, la sposò e mi riconobbe...purché lei gli pagasse tutti i debiti da cui era sommerso. Avevo otto anni. All'improvviso mi ritrovai ad avere un padre, che guarda un po', iniziò a comportarsi ex nihilo come tutti i padri si comportano con i propri figli, e scoprii di avere una nuova famiglia che non immaginavo di avere. E vorrei non averla mai conosciuta, visto che la famiglia di mio padre si è rivelata di una grettezza unica, ma questa è un'altra storia.
Greata ha scritto:
Mi chiedo perché una donna deve accettare di entrare dalla porta posteriore di un albergo per stare con un uomo (sposato) per circa un'ora, senza essere registrata per evitare controlli incrociati e quindi di essere scoperto (con i receptionist compiacenti ma non posso esimermi da certe pratiche).
Da donna che guardo queste situazioni ho la tristezza e un'immensa delusione dentro, mi sento molto disillusa.
Ecco, disillusione is the way. Se si vuole giocare, che lo si faccia con la consapevolezza che si sta giocando, senza scambiarsi promesse vane e paroline superflue: a letto la retorica dovrebbe essere bandita, l'unica cosa che conta è divertirsi.