GIUSTIZIA: Rivangare il passato
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
MUSICA AL CREPUSCOLO La silhouette del direttore di un orchestra militare russa immortalata al crepuscolo nella piazza Dvortsovaya di San Pietroburgo durante le prove per le celebrazioni del 60esimo anniversario della vittoria dell'Urss sulla Germania Nazista nella seconda guerra mondiale. La cerimonia si svolgerà il 9 maggio. (Alexander Demianchuk / Reuters)
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
- balkan wolf
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 32697
- Iscritto il: 07/07/2003, 23:26
- Località: Balkan caverna
- Contatta:
cazzarola il soldatino nella foto di dos è identico al cameriere della mia pizzeria favorita...
che dire?
SERVIRE IL POPOLO
che dire?
SERVIRE IL POPOLO
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
Alan Moore the killing joke
Uno dei più grandi spettacoli musicali della mia vita lo ho visto da ragazzo, al Politeama Rossetti di Trieste: Coro e Orchestra dell'Armata Rossa in tournee nell'Europa occidentale.Squirto ha scritto:MUSICA AL CREPUSCOLO La silhouette del direttore di un orchestra militare russa immortalata al crepuscolo nella piazza Dvortsovaya di San Pietroburgo durante le prove per le celebrazioni del 60esimo anniversario della vittoria dell'Urss sulla Germania Nazista nella seconda guerra mondiale. La cerimonia si svolgerà il 9 maggio. (Alexander Demianchuk / Reuters)
[img]http://www.corriere.it/Media/Foto/2005/ ... ORCHES.jpg
[/img]
Si chiamava così, allora (poco dopo cadde il Muro di Berlino, grazie a Dio e soprattutto ai comunisti ), adesso è diventata l'"Armata Russa" e ha cantato anche per il recentemente scomparso capo della Chiesa Cattolica.
Bellissime musiche: chi non conosce "Kalinka", o "Ocij cijornie", oppure "Poliusko polje"???
Iniziavano e chiudevano il concerto con l'"Internazionale", immancabile "Bella Ciao" e altri grandi successi internazionali.
Una delle pochissime cose che apprezzo del comunismo era il rigoroso, disciplinato e selettivo studio della musica
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
LE SCARPE DELLA MEMORIA
àˆ fatto da 60 scarpe in ferro il monumento che Budapest dedica alla memoria degli ebrei fucilati sulla riva del Danubio dai membri del partito ungherese nazista durante la Seconda guerra mondiale. Un ricordo che arriva alla vigilia dell'Holocaust Memorial Day, che segna il sessantesimo anniversario dall'inizio della Shoah ungherese durante la quale 600 mila ebrei furono deportati nei campi di concentramento (MTI, Barnabas Honeczy/Ap )
àˆ fatto da 60 scarpe in ferro il monumento che Budapest dedica alla memoria degli ebrei fucilati sulla riva del Danubio dai membri del partito ungherese nazista durante la Seconda guerra mondiale. Un ricordo che arriva alla vigilia dell'Holocaust Memorial Day, che segna il sessantesimo anniversario dall'inizio della Shoah ungherese durante la quale 600 mila ebrei furono deportati nei campi di concentramento (MTI, Barnabas Honeczy/Ap )
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
...Ti posso chiedere dove hai recuperato questa foto ???Squirto ha scritto:LE SCARPE DELLA MEMORIA
àˆ fatto da 60 scarpe in ferro il monumento che Budapest dedica alla memoria degli ebrei fucilati sulla riva del Danubio dai membri del partito ungherese nazista durante la Seconda guerra mondiale. Un ricordo che arriva alla vigilia dell'Holocaust Memorial Day, che segna il sessantesimo anniversario dall'inizio della Shoah ungherese durante la quale 600 mila ebrei furono deportati nei campi di concentramento (MTI, Barnabas Honeczy/Ap )
Caro Helmuth commosso da questo riconoscimento segnaloHelmut ha scritto:Uno dei più grandi spettacoli musicali della mia vita lo ho visto da ragazzo, al Politeama Rossetti di Trieste: Coro e Orchestra dell'Armata Rossa in tournee nell'Europa occidentale.Squirto ha scritto:MUSICA AL CREPUSCOLO La silhouette del direttore di un orchestra militare russa immortalata al crepuscolo nella piazza Dvortsovaya di San Pietroburgo durante le prove per le celebrazioni del 60esimo anniversario della vittoria dell'Urss sulla Germania Nazista nella seconda guerra mondiale. La cerimonia si svolgerà il 9 maggio. (Alexander Demianchuk / Reuters)
Si chiamava così, allora (poco dopo cadde il Muro di Berlino, grazie a Dio e soprattutto ai comunisti ), adesso è diventata l'"Armata Russa" e ha cantato anche per il recentemente scomparso capo della Chiesa Cattolica.
Bellissime musiche: chi non conosce "Kalinka", o "Ocij cijornie", oppure "Poliusko polje"???
Iniziavano e chiudevano il concerto con l'"Internazionale", immancabile "Bella Ciao" e altri grandi successi internazionali.
Una delle pochissime cose che apprezzo del comunismo era il rigoroso, disciplinato e selettivo studio della musica
http://www.hymn.ru/15-union-republics/index-en.html
GUARDIANO DEL CIELO - Un soldato russo appartenente al reggimento presidenziale solleva il suo falco davanti alla piazza della Cattedrale, al Cremlino. I rapaci sono utilizzati per salvaguardare l'area del palazzo del governo tenendo lontani gli altri uccelli (Denis Sinyakov /Afp)
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
IL GENOCIDIO - Il tribunale penale internazionale ha confermato in modo definitivo che quello di Srebrenica è stato un «genocidio». Definita «zona di sicurezza» dell’Onu nell’aprile del 1993, la città -enclave musulmana in Bosnia, vicina al confine con la Serbia, è stata attaccata dalla forze serbe di Bosnia nel luglio 1995. Migliaia di rifugiati musulmani avevano lasciato le loro case, nella regione, cercando protezione a Srebrenica. Un contingente di 450 caschi blu olandesi male armati assistette al massacro: circa ottomila tra uomini e ragazzi furono separati da donne, vecchi e bambini. Questi ultimi furono cacciati dall’enclave: i parenti scomparvero nel nulla. Di fatto - ma ci vollero mesi perchè la comunità internazionale capisse cosa era successo davvero - furono uccisi e sotterrati in fosse comuni per dissimulare il crimine.
Srebrenica 10 anni dopo, le scuse di Usa e Ue
Jack Straw: «Una vergogna per la comunità internazionale». Holbrooke: «Un fallimento della Nato e del contingente dell'Onu»
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Este ... ione.shtml
Srebrenica 10 anni dopo, le scuse di Usa e Ue
Jack Straw: «Una vergogna per la comunità internazionale». Holbrooke: «Un fallimento della Nato e del contingente dell'Onu»
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Este ... ione.shtml
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
- camminatore
- Impulsi superiori
- Messaggi: 2251
- Iscritto il: 08/09/2001, 2:00
non capisco cosa c'entri il fatto che i caschi blu fossero male armati.
noi siamo pacifisti senza se e senza ma.
oppure sbaglio?
cmq, l'importante è che il rozzo yankee non sia intervenuto, causando ulteriori danni come in iraq.
oppure sbaglio un'altra volta?
sapete, sono un paio di settimane che non leggo le corbellerie dell'unità , e magari c'è stato un nuovo "contrordine compagni" di cui non sono a conoscenza.
noi siamo pacifisti senza se e senza ma.
oppure sbaglio?
cmq, l'importante è che il rozzo yankee non sia intervenuto, causando ulteriori danni come in iraq.
oppure sbaglio un'altra volta?
sapete, sono un paio di settimane che non leggo le corbellerie dell'unità , e magari c'è stato un nuovo "contrordine compagni" di cui non sono a conoscenza.
"signori: tenete a mente le parole di un profeta !! lo scudetto 2006 è del milan "
camminatore (aut.)
http://www.superzeta.it/viewtopic.php?t=16189&postdays=0&postorder=asc&&start=0
camminatore (aut.)
http://www.superzeta.it/viewtopic.php?t=16189&postdays=0&postorder=asc&&start=0
- balkan wolf
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 32697
- Iscritto il: 07/07/2003, 23:26
- Località: Balkan caverna
- Contatta:
"non capisco cosa c'entri il fatto che i caschi blu fossero male armati."
ma come camminatore i poveri caschi blu olandesi non potevano competere con la superiorità tecnologica dell'esercito yugoslavo ( notoriamente girano col mini-pc satellitare nel casco e i fucili in polimeri plastici )
mi viene in mente la battuta del serbo alla vista dei caschi blu francesi in "no man land" :
"oddio sono arrivati i puffi a salvarci"
ma come camminatore i poveri caschi blu olandesi non potevano competere con la superiorità tecnologica dell'esercito yugoslavo ( notoriamente girano col mini-pc satellitare nel casco e i fucili in polimeri plastici )
mi viene in mente la battuta del serbo alla vista dei caschi blu francesi in "no man land" :
"oddio sono arrivati i puffi a salvarci"
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
Alan Moore the killing joke
Reggio Emilia, pugni e schiaffi alla presentazione del libro.
Lo scrittore: disonorate la Resistenza
Skinhead di sinistra e partigiani, rissa per Pansa Calci e pugni, lo scrittore: disonorate la Resistenza
Giampaolo Pansa
REGGIO EMILIA " àˆ la prima presentazione de «La grande bugia. Le sinistre italiane e il sangue dei vinti», il libro in testa alle classifiche. Giampaolo Pansa ha scelto Reggio Emilia, «città di misteri, terra del triangolo della morte», e ha invitato il cronista del Corriere a intervistarlo. L'autore esordisce rievocando quanto è accaduto un anno fa, in questa stessa sala dell'hotel Astoria, al termine della presentazione del suo penultimo libro, «Sconosciuto 1945». «Si alzó un signore sulla sessantina e disse: "Io non mi sento un cittadino di serie A. Sono solo un cittadino di serie B. Perchè da sessant'anni cerco le ossa di mio padre, e non le ho ancora trovate».
In quel momento nella sala entra un giovane dalla testa rasata, scaraventa una copia de «La grande bugia» sul tavolo, si avventa contro Pansa e urla: «Io sono un cittadino di serie A, e lei ha scritto un libro infame per fare soldi sulle spalle della Resistenza! ». Entrano di corsa venti giovani dei centri sociali, alcuni di Reggio, altri venuti da Roma. Lunghi capelli con le treccine, pugni chiusi. Occupano la sala, srotolano striscioni rossi con le scritte «Revisionisti assassini» e «Ora e sempre Resistenza», cantano in coro «Bella Ciao».
La sala è strapiena, e ognuno reagisce a modo suo. Un gruppo di ragazzi di destra si scaglia contro i contestatori, tenta di strappare le bandiere rosse, volano spintoni e insulti. Ma pure alcuni ex partigiani si ribellano: «Siamo comunisti da cinquant'anni ma siamo qui per ascoltare Pansa, se non lo fate parlare siete peggio dei fascisti!». Altre botte, altri insulti. Dalla prima fila, dove siedono tra gli altri il direttore della Mondadori Gian Arturo Ferrari, quello della Sperling Marco Ferrario, Paolo Pisanó, l'avvocato Odoardo Ascari e l'editorialista di Repubblica Edmondo Berselli, alcuni si alzano per stringersi attorno a Pansa, che peró rifiuta di abbandonare la sala: «Sono qui per incontrare i miei lettori reggiani e non mi lasceró intimidire da un gruppo di intolleranti».
Il cronista del Corriere tenta di convincere i più disponibili al dialogo a leggere un comunicato e andarsene. «La sala è occupata, sarete voi ad andarvene! ». Altri cori di Bella Ciao, minacce, tafferugli con i fotografi. Vengono distribuiti volantini: «Pansa prezzolato/ con l'infamia c'hai speculato». Dalla sala ritmano: «Libertà ! ». I ragazzi dei centri sociali urlano: «Viva i fratelli Cervi! Viva Giorgio Bocca!». Coro di «buuu». Pansa tenta di farli ragionare: «Non state rendendo un servizio alla memoria dei partigiani». Alla fine arrivano tre volanti della polizia e la sala viene sgomberata.
Lungo applauso per Pansa, che a tarda sera puó cominciare a parlare. «Sono contento di quanto è avvenuto. Perchè indica di quale carica d'odio sia intrisa la vita pubblica italiana, e quanti pregiudizi ideologici facciano velo al dibattito libero sulla storia. L'importante è comportarsi come abbiamo fatto noi stasera: restare calmi, non lasciarci intimidire, e rendere ognuno libero di esprimere la sua opinione. Loro, e noi».
Aldo Cazzullo
17 ottobre 2006
___________________________________
ci sono cose in italia che sono intoccabili.
una di queste è la resistenza.
ma esiste ancora qualcuno a cui interessi sinceramente la verità ?
quei comunisti da 50 anni? si. a loro forse interessa veramente.
e questo mi dà una certa speranza. coraggio.
Lo scrittore: disonorate la Resistenza
Skinhead di sinistra e partigiani, rissa per Pansa Calci e pugni, lo scrittore: disonorate la Resistenza
Giampaolo Pansa
REGGIO EMILIA " àˆ la prima presentazione de «La grande bugia. Le sinistre italiane e il sangue dei vinti», il libro in testa alle classifiche. Giampaolo Pansa ha scelto Reggio Emilia, «città di misteri, terra del triangolo della morte», e ha invitato il cronista del Corriere a intervistarlo. L'autore esordisce rievocando quanto è accaduto un anno fa, in questa stessa sala dell'hotel Astoria, al termine della presentazione del suo penultimo libro, «Sconosciuto 1945». «Si alzó un signore sulla sessantina e disse: "Io non mi sento un cittadino di serie A. Sono solo un cittadino di serie B. Perchè da sessant'anni cerco le ossa di mio padre, e non le ho ancora trovate».
In quel momento nella sala entra un giovane dalla testa rasata, scaraventa una copia de «La grande bugia» sul tavolo, si avventa contro Pansa e urla: «Io sono un cittadino di serie A, e lei ha scritto un libro infame per fare soldi sulle spalle della Resistenza! ». Entrano di corsa venti giovani dei centri sociali, alcuni di Reggio, altri venuti da Roma. Lunghi capelli con le treccine, pugni chiusi. Occupano la sala, srotolano striscioni rossi con le scritte «Revisionisti assassini» e «Ora e sempre Resistenza», cantano in coro «Bella Ciao».
La sala è strapiena, e ognuno reagisce a modo suo. Un gruppo di ragazzi di destra si scaglia contro i contestatori, tenta di strappare le bandiere rosse, volano spintoni e insulti. Ma pure alcuni ex partigiani si ribellano: «Siamo comunisti da cinquant'anni ma siamo qui per ascoltare Pansa, se non lo fate parlare siete peggio dei fascisti!». Altre botte, altri insulti. Dalla prima fila, dove siedono tra gli altri il direttore della Mondadori Gian Arturo Ferrari, quello della Sperling Marco Ferrario, Paolo Pisanó, l'avvocato Odoardo Ascari e l'editorialista di Repubblica Edmondo Berselli, alcuni si alzano per stringersi attorno a Pansa, che peró rifiuta di abbandonare la sala: «Sono qui per incontrare i miei lettori reggiani e non mi lasceró intimidire da un gruppo di intolleranti».
Il cronista del Corriere tenta di convincere i più disponibili al dialogo a leggere un comunicato e andarsene. «La sala è occupata, sarete voi ad andarvene! ». Altri cori di Bella Ciao, minacce, tafferugli con i fotografi. Vengono distribuiti volantini: «Pansa prezzolato/ con l'infamia c'hai speculato». Dalla sala ritmano: «Libertà ! ». I ragazzi dei centri sociali urlano: «Viva i fratelli Cervi! Viva Giorgio Bocca!». Coro di «buuu». Pansa tenta di farli ragionare: «Non state rendendo un servizio alla memoria dei partigiani». Alla fine arrivano tre volanti della polizia e la sala viene sgomberata.
Lungo applauso per Pansa, che a tarda sera puó cominciare a parlare. «Sono contento di quanto è avvenuto. Perchè indica di quale carica d'odio sia intrisa la vita pubblica italiana, e quanti pregiudizi ideologici facciano velo al dibattito libero sulla storia. L'importante è comportarsi come abbiamo fatto noi stasera: restare calmi, non lasciarci intimidire, e rendere ognuno libero di esprimere la sua opinione. Loro, e noi».
Aldo Cazzullo
17 ottobre 2006
___________________________________
ci sono cose in italia che sono intoccabili.
una di queste è la resistenza.
ma esiste ancora qualcuno a cui interessi sinceramente la verità ?
quei comunisti da 50 anni? si. a loro forse interessa veramente.
e questo mi dà una certa speranza. coraggio.
Ma perchè dovrei curarmi dei posteri? Cosa hanno fatto i posteri per me?
Groucho Marx
Groucho Marx
ho una maglietta col faccione di mao (in tenuta invernale) e sotto questa frase...a milano faceva freddo e non me la sono portata...balkan wolf ha scritto:cazzarola il soldatino nella foto di dos è identico al cameriere della mia pizzeria favorita...
che dire?
SERVIRE IL POPOLO
a proposito di giustizia, se vi va consiglio una visitina agli spettacoli di teatro civile di daniele biacchessi......(perosna cordialissima....tra l'altro..)
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
tutto come da copione...ioz ha scritto:Reggio Emilia, pugni e schiaffi alla presentazione del libro.
Lo scrittore: disonorate la Resistenza
Skinhead di sinistra e partigiani, rissa per Pansa Calci e pugni, lo scrittore: disonorate la Resistenza
Giampaolo Pansa
REGGIO EMILIA " àˆ la prima presentazione de «La grande bugia. Le sinistre italiane e il sangue dei vinti», il libro in testa alle classifiche. Giampaolo Pansa ha scelto Reggio Emilia, «città di misteri, terra del triangolo della morte», e ha invitato il cronista del Corriere a intervistarlo. L'autore esordisce rievocando quanto è accaduto un anno fa, in questa stessa sala dell'hotel Astoria, al termine della presentazione del suo penultimo libro, «Sconosciuto 1945». «Si alzó un signore sulla sessantina e disse: "Io non mi sento un cittadino di serie A. Sono solo un cittadino di serie B. Perchè da sessant'anni cerco le ossa di mio padre, e non le ho ancora trovate».
In quel momento nella sala entra un giovane dalla testa rasata, scaraventa una copia de «La grande bugia» sul tavolo, si avventa contro Pansa e urla: «Io sono un cittadino di serie A, e lei ha scritto un libro infame per fare soldi sulle spalle della Resistenza! ». Entrano di corsa venti giovani dei centri sociali, alcuni di Reggio, altri venuti da Roma. Lunghi capelli con le treccine, pugni chiusi. Occupano la sala, srotolano striscioni rossi con le scritte «Revisionisti assassini» e «Ora e sempre Resistenza», cantano in coro «Bella Ciao».
La sala è strapiena, e ognuno reagisce a modo suo. Un gruppo di ragazzi di destra si scaglia contro i contestatori, tenta di strappare le bandiere rosse, volano spintoni e insulti. Ma pure alcuni ex partigiani si ribellano: «Siamo comunisti da cinquant'anni ma siamo qui per ascoltare Pansa, se non lo fate parlare siete peggio dei fascisti!». Altre botte, altri insulti. Dalla prima fila, dove siedono tra gli altri il direttore della Mondadori Gian Arturo Ferrari, quello della Sperling Marco Ferrario, Paolo Pisanó, l'avvocato Odoardo Ascari e l'editorialista di Repubblica Edmondo Berselli, alcuni si alzano per stringersi attorno a Pansa, che peró rifiuta di abbandonare la sala: «Sono qui per incontrare i miei lettori reggiani e non mi lasceró intimidire da un gruppo di intolleranti».
Il cronista del Corriere tenta di convincere i più disponibili al dialogo a leggere un comunicato e andarsene. «La sala è occupata, sarete voi ad andarvene! ». Altri cori di Bella Ciao, minacce, tafferugli con i fotografi. Vengono distribuiti volantini: «Pansa prezzolato/ con l'infamia c'hai speculato». Dalla sala ritmano: «Libertà ! ». I ragazzi dei centri sociali urlano: «Viva i fratelli Cervi! Viva Giorgio Bocca!». Coro di «buuu». Pansa tenta di farli ragionare: «Non state rendendo un servizio alla memoria dei partigiani». Alla fine arrivano tre volanti della polizia e la sala viene sgomberata.
Lungo applauso per Pansa, che a tarda sera puó cominciare a parlare. «Sono contento di quanto è avvenuto. Perchè indica di quale carica d'odio sia intrisa la vita pubblica italiana, e quanti pregiudizi ideologici facciano velo al dibattito libero sulla storia. L'importante è comportarsi come abbiamo fatto noi stasera: restare calmi, non lasciarci intimidire, e rendere ognuno libero di esprimere la sua opinione. Loro, e noi».
Aldo Cazzullo
17 ottobre 2006
___________________________________
ci sono cose in italia che sono intoccabili.
una di queste è la resistenza.
ma esiste ancora qualcuno a cui interessi sinceramente la verità ?
quei comunisti da 50 anni? si. a loro forse interessa veramente.
e questo mi dà una certa speranza. coraggio.
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.