locali locali locali
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Re: locali locali locali
Le mani della camorra sulla Riviera Venti arresti, sigilli a due night
http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/ ... ight.shtml
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"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: locali locali locali
dboon ha scritto:Le mani della camorra sulla Riviera Venti arresti, sigilli a due night
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Il Lady Godiva è il più bel night che abbia mai visto. Una serata lì era tappa fissa delle mie vacanze riminesi. Una volta, tra fine anni Ottanta e metà dei Novanta, gli spettacoli erano veramente belli: ricordo un giovanissimo Mago Forest; una volta in cui venni "coinvolto" nello show da un gruppo di equilibriste; musica dal vivo tutte le sere. Dalla fine degli anni Novanta era progressivamente calato. La musica non era più dal vivo, gli spettacoli si erano ridotti a livello di un qualunque lapdance e pure le entreneuses erano diventate petulanti nel chiedere i privé. Tristezza infinita!

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Re: locali locali locali
Ludmila Radchenko, ex letterina della seconda edizione di Passaparola, cominciò all'Ape Regina di Carpi......la Badescu nei night di San Benedetto del Tronto.........se chiudiamo sti nights dove andremo a finire???
Re: locali locali locali
nei bordelli 

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Re: locali locali locali
E devi andare oltre confine..............ANDIAMO.AT scoprirai la dote della Romania..il grande dono che può offrire al mondo questo splendido paese......la Figa.......( con la effe maiuscola).......dboon ha scritto:nei bordelli
Re: locali locali locali
L’AQUILA. Si articolava tra l’Aquilano, la provincia di Teramo e le Marche un presunto giro di prostituzione con base nei night. La Procura ha disposto un’imputazione provvisoria contestando a 41 persone l’associazione per delinquere. Secondo l’accusa gli indagati si erano associati per commettere una serie di delitti, dall’ingresso illegale di stranieri allo sfruttamento della prostituzione utilizzando documenti ottenuti in modo illegale. Gli indagati sono dislocati in vari territori. Si tratta di Sergio Alfonsi (52 anni), residente a San Benedetto del Tronto, gestore del «Flamingo»; Massimiliano Antolloni (34), anche lui di San Benedetto, cameriere del night «Lulù»; Armando Antonelli (39), residente a Gubbio; Dorota Barzcak (40), residente a Pizzoli (gestore del night «Les Folies Bergères»; Arcangelo Belli (48), gestore del «Millennium»; Enrico Brizi (60), residente in provincia di Macerata; Oscar Alberto Caligaris (47), di Tolentino; Attilio Ciccarelli (58), nato e residente a Bellante; Gianfranco Coacci (54), di Ancona, titolare di un locale; Giuseppe Di Vincenzo (34), sudamericano domiciliato all’Aquila; Luigi Galletto (44), di Macerata; Massimo Domenico Giglia (45) di Erice; Tiziano Giulianelli (60) di Macerata; Julio Felix Valera Guilarte (48), latitante; Marta Lalli (41), residente a Grottammare; Alessandro Lanari (43), di Ancona; Alexander Jan Mark Lindenberg (27), residente ad Alba Adriatica; Mario Maggi (55), gestore dell’Olimpo a Vallerano (Viterbo); Stefano Mancini (45), di Tolentino; Luigi Morici (52), residente a Macerata; Clair Gerard Nicholas (57), residente a Grottammare; Antonio Nori (59) di Montorio al Vomano; Gianfranco Perotti (76), residente a Pizzoli; Adriano Piccinini (48), di Camerino; Franco Emilio Pidalà (61), residente in provincia di Ancona; Vincenzo Pisano (55), residente a Porto Sant’Elpidio; Mauro Rafanelli (47), residente a Corridonia; Franco Ricci (54), nato a Lucera, residente ad Alba Adriatica e domiciliato a Martinsicuro; Luca Ricci (29), nato a Giulianova e residente a Martinsicuro; Gilberto Rocconi (49), residente a Loreto (Ancona); Giorgio Rosato (58), di Sant’Eusanio del Sangro (Chieti); Massimiliano Sampaolesi (39), di Macerata; Imerio Saracini (51), di Recanati; Marco (29) e Pio Scartozzi (60) entrambi residenti a Grottammare; Nympha Sengson (57), domiciliata a Pizzoli; Pinky Sengson domiciliata a Pizzoli (45); Gianni Talamonti (50), di Belforte (Macerata); Giuseppe Terrameo (57), pugliese residente ad Alba Adriatica; Giancarlo Toni (58), residente a Corridonia e Leonardo Ventura (35) residente a Tolentino.
Alcuni degli indagati si occupavano dei visti per le prostitute con la motivazione che erano in Italia per motivi artistici dissimulando la reale ragione del loro ingresso. Infatti venivano impiegate in locali in qualità di intrattenitrici, figuranti di sala, e in alcuni casi per consumare rapporti a pagamento con i clienti. Altri sospettati, invece, soprattutto i gestori dei locali, sono accusati, appunto, di avere agevolato la consumazione dei rapporti sessuali nei vari locali provvedendo anche a fornire loro alloggi e accompagnarle nei loro spostamenti.
Altri ancora reclutavano le ballerine nei loro Paesi o perché originari di lì oppure per via dei loro contatti. In occasione dell’incidente probatorio disposto dal gip saranno ascoltate alcune intrattenitrici e il gip ne spiega la ragione: «La tutela delle vittime impone un esame veloce e immediato e comunque le ragazze sono in regime di tutela al fine di evitare che possano essere avvicinate per una rimodulazione della loro testimonianza. Lo stato di vulnerabilità dovuto alle particolari attenzioni subìte, lascia ipotizzare un processo di rimozione dei ricordi tale da alterare il quadro indiziario». I legali abruzzesi che assistono gli indagati sono Emilio Bafile, Francesco Valentini, Antonio Valentini, Florindo Tribotti, Giulio Lazzaro, Francesco Rosettini, Carmen Fasciano, Alfonso Di Giminiani.
Alcuni degli indagati si occupavano dei visti per le prostitute con la motivazione che erano in Italia per motivi artistici dissimulando la reale ragione del loro ingresso. Infatti venivano impiegate in locali in qualità di intrattenitrici, figuranti di sala, e in alcuni casi per consumare rapporti a pagamento con i clienti. Altri sospettati, invece, soprattutto i gestori dei locali, sono accusati, appunto, di avere agevolato la consumazione dei rapporti sessuali nei vari locali provvedendo anche a fornire loro alloggi e accompagnarle nei loro spostamenti.
Altri ancora reclutavano le ballerine nei loro Paesi o perché originari di lì oppure per via dei loro contatti. In occasione dell’incidente probatorio disposto dal gip saranno ascoltate alcune intrattenitrici e il gip ne spiega la ragione: «La tutela delle vittime impone un esame veloce e immediato e comunque le ragazze sono in regime di tutela al fine di evitare che possano essere avvicinate per una rimodulazione della loro testimonianza. Lo stato di vulnerabilità dovuto alle particolari attenzioni subìte, lascia ipotizzare un processo di rimozione dei ricordi tale da alterare il quadro indiziario». I legali abruzzesi che assistono gli indagati sono Emilio Bafile, Francesco Valentini, Antonio Valentini, Florindo Tribotti, Giulio Lazzaro, Francesco Rosettini, Carmen Fasciano, Alfonso Di Giminiani.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: locali locali locali
Domani riapre il Midnight a piazza Benti Bulgarelli 41 a distanza di 12 anni della chiusura. Non credo si tratti degli stessi che lo aprirono nel 1998-1999 quindi parlare di riapertura è forse improprio. L'anno scorso hanno aperto lì un locale chiamato Freetime che ha resistito pochi giorni, perciò non so cosa aspettarmi da questo tentativo di copiare un passato che è passato in tutti i sensi.
Per giugno è prevista la riapertura dell'Altra Notte ad Anzio. Tanto per cambiare...
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Poche idee, ma confuse!
Re: locali locali locali
Lo Svacco di Anzio!vbman ha scritto:Domani riapre il Midnight a piazza Benti Bulgarelli 41 a distanza di 12 anni della chiusura. Non credo si tratti degli stessi che lo aprirono nel 1998-1999 quindi parlare di riapertura è forse improprio. L'anno scorso hanno aperto lì un locale chiamato Freetime che ha resistito pochi giorni, perciò non so cosa aspettarmi da questo tentativo di copiare un passato che è passato in tutti i sensi.
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- cunnilingtus
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Re: locali locali locali
Tu che sei così informato ma dimmi un pò sai perchè da ormai 2 mesi il MARLENE di Segni/Colleferro ha il sito non più aggiornato? a me non va di telefonare ai numeri di cellulare indicati nel sito x avere info ma ho la sensazione che il locale sia chiuso (o è stato chiuso?).vbman ha scritto:Domani riapre il Midnight a piazza Benti Bulgarelli 41 a distanza di 12 anni della chiusura. Non credo si tratti degli stessi che lo aprirono nel 1998-1999 quindi parlare di riapertura è forse improprio. L'anno scorso hanno aperto lì un locale chiamato Freetime che ha resistito pochi giorni, perciò non so cosa aspettarmi da questo tentativo di copiare un passato che è passato in tutti i sensi.
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Re: locali locali locali
Nonso se sia il Marlene ricordo che c'era un locale a colleferro che adottava precauzioni da film de spionaggio di serie z .Ti accompagnavano e riportavano loro colla macchina se è quello certo tutte quelle buffonate lo rendevano sospetto.cunnilingtus ha scritto:Tu che sei così informato ma dimmi un pò sai perchè da ormai 2 mesi il MARLENE di Segni/Colleferro ha il sito non più aggiornato? a me non va di telefonare ai numeri di cellulare indicati nel sito x avere info ma ho la sensazione che il locale sia chiuso (o è stato chiuso?).vbman ha scritto:Domani riapre il Midnight a piazza Benti Bulgarelli 41 a distanza di 12 anni della chiusura. Non credo si tratti degli stessi che lo aprirono nel 1998-1999 quindi parlare di riapertura è forse improprio. L'anno scorso hanno aperto lì un locale chiamato Freetime che ha resistito pochi giorni, perciò non so cosa aspettarmi da questo tentativo di copiare un passato che è passato in tutti i sensi.
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Re: locali locali locali
La chiamavano bocca di rosa.........
MARSALA- Quattro misure cautelari (due arresti domiciliari e due divieti di dimora in provincia di Trapani) sono state eseguite dai carabinieri della compagnia di Marsala a seguito della scoperta di una casa di prostituzione che avrebbe operato all'interno di un locale, il "Bocca di rosa", aperto sotto forma di club in una zona di periferia. Agli arresti domiciliari sono stati posti il proprietario del locale, Francesco Panico, 52 anni, di Marsala, e la moglie Oksana Vodyants'ka, di 35, tagika, mentre il divieto di dimora nel territorio della provincia è stato notificato a Giovanni Sardo, 48 anni, originario di Parma, e a Salvatore Lo Grasso, di 36, di Erice (Tp).
L’indagine dei carabinieri è stata condotta "nell’ambito dell’attività di prevenzione e contrasto ai reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione". Il locale, che operava in contrada Digerbato, era già stato chiuso nel gennaio 2011 a seguito di un intervento dei carabinieri arrivati per sedare una rissa. Poi, però, l'attività era ripresa. Nel locale, secondo l'accusa, diverse ragazze dell'Est europeo ballavano in costumi succinti o in biancheria intima per poi prostituirsi dietro i privé.
MARSALA- Quattro misure cautelari (due arresti domiciliari e due divieti di dimora in provincia di Trapani) sono state eseguite dai carabinieri della compagnia di Marsala a seguito della scoperta di una casa di prostituzione che avrebbe operato all'interno di un locale, il "Bocca di rosa", aperto sotto forma di club in una zona di periferia. Agli arresti domiciliari sono stati posti il proprietario del locale, Francesco Panico, 52 anni, di Marsala, e la moglie Oksana Vodyants'ka, di 35, tagika, mentre il divieto di dimora nel territorio della provincia è stato notificato a Giovanni Sardo, 48 anni, originario di Parma, e a Salvatore Lo Grasso, di 36, di Erice (Tp).
L’indagine dei carabinieri è stata condotta "nell’ambito dell’attività di prevenzione e contrasto ai reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione". Il locale, che operava in contrada Digerbato, era già stato chiuso nel gennaio 2011 a seguito di un intervento dei carabinieri arrivati per sedare una rissa. Poi, però, l'attività era ripresa. Nel locale, secondo l'accusa, diverse ragazze dell'Est europeo ballavano in costumi succinti o in biancheria intima per poi prostituirsi dietro i privé.
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- martello99
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Re: locali locali locali
dostum ha scritto:La chiamavano bocca di rosa.........
MARSALA- Quattro misure cautelari (due arresti domiciliari e due divieti di dimora in provincia di Trapani) sono state eseguite dai carabinieri della compagnia di Marsala a seguito della scoperta di una casa di prostituzione che avrebbe operato all'interno di un locale, il "Bocca di rosa", aperto sotto forma di club in una zona di periferia. Agli arresti domiciliari sono stati posti il proprietario del locale, Francesco Panico, 52 anni, di Marsala, e la moglie Oksana Vodyants'ka, di 35, tagika, mentre il divieto di dimora nel territorio della provincia è stato notificato a Giovanni Sardo, 48 anni, originario di Parma, e a Salvatore Lo Grasso, di 36, di Erice (Tp).
L’indagine dei carabinieri è stata condotta "nell’ambito dell’attività di prevenzione e contrasto ai reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione". Il locale, che operava in contrada Digerbato, era già stato chiuso nel gennaio 2011 a seguito di un intervento dei carabinieri arrivati per sedare una rissa. Poi, però, l'attività era ripresa. Nel locale, secondo l'accusa, diverse ragazze dell'Est europeo ballavano in costumi succinti o in biancheria intima per poi prostituirsi dietro i privé.

La Vodyants'ka deve aver fatto resistenza all'arresto, ad occhio...

La topa ci fara' perdere la bussola, e' per questo che hanno inventato il GPS!
Re: locali locali locali
« Visto che conosci i riti graditi alla scherzosa Flora, i giochi festivi e la licenziosità del popolo, perché sei venuto a teatro, o tetro Catone? O sei entrato solo per uscirne? »
Prostituzione in un night di Sampierdarena, lettera giunta in redazione
„
Genova - È giunta in redazione una lettera che ci ha molto toccato, ma difficile da gestire. La storia, a nostro modo di vedere, andava raccontata, ma tenendo presente tutte le cautele del caso. Così, correndo il rischio di dare una notizia a metà, visto che non saranno citati nomi, abbiamo deciso di pubblicare lo stesso questo racconto. Eventuali indagini più approfondite le lasciamo agli organi competenti.
Un mese fa con amici siamo entrati in un night nella zona di Sampierdarena e lì ho conosciuto una ragazza con cui ho bevuto e parlato un po'. All'inizio mi ha trattato come un cliente per il solo gusto di farmi bere e guadagnare soldi sulle consumazioni ma poi mi ha offerto di fare sesso.
Non ne avevo voglia, ma lei mi piaceva, così ho approfondito la cosa. Mi ha parlato di circa 100/150 euro (120 se non ricordo male) e mi ha fatto vedere dove avremmo consumato. A quel punto sono proprio rimasto male: due divanetti sporchi e puzzolenti chiusi da una tenda da dove si vedeva e sentiva tutto quello che facevano gli altri clienti, un brutto ceffo che stava appena fuori a controllare e venti minuti di tempo.
Al mio rifiuto lei ha notato l'espressione inorridita della mia faccia e si è rabbuiata. Lo squallore di quell'angolo di locale mi ha colpito molto. La ragazza a sua volta sembrava imbarazzata per quello che mi aveva offerto. Siamo andati a bere un'altra consumazione per parlare e ci siamo scambiati i numeri di nascosto.
Ci siamo sentiti qualche volta e le ho chiesto di uscire ma lei ha rifiutato perché i titolari non approvavano. Dopo un po' di tempo però siamo riusciti a vederci e lì mi ha raccontato la sua storia.
Ha 22 anni e si trova in Italia da poco. Attratta da un lavoro in discoteca si è trovata a fare questo. Ha gli occhi molto tristi e piange nel raccontare quello che fa ogni sera per vivere, ma allo stesso tempo non riesce a uscire da questa vita.
Vive in un appartamento fornito dai gestori e spesso viene portata anche in hotel della zona da uno del locale. Questa stessa persona (non molto raccomandabile) la passa a prendere e riporta a casa ogni sera sempre che non debba andare in un hotel dove viene aspettata anche all'uscita del 'servizio'.
Ho avuto modo di seguirla per vedere se tutto fosse vero ed effettivamente sembra proprio così. La ragazza vive nel ponente genovese con un'altra giovane e ogni sera si ripete la stessa routine.
Lo sfruttamento di questa ragazza come di tutte le altre mi ha fatto molto pensare. Condurre questa vita è diventato normale dice, anzi, chi delle ragazze fa pochi privè viene vista male come se fosse una gara a chi produce di più, il tutto a rendere la cosa come la più naturale possibile.
Lei ha 22 anni, è distante da casa e dalla famiglia e non ha nemmeno gli strumenti per capire i rischi di quello che fa mentre i gestori incassano soldi. Questa é la storia che é comune a molti night e a molte città, ma qui ho visto una fabbrica per lo sfruttamento del sesso in un ambiente squallido e anti igienico al massimo. Una puzza incredibile e preservativi ovunque.
Prostituzione in un night di Sampierdarena, lettera giunta in redazione
„
Genova - È giunta in redazione una lettera che ci ha molto toccato, ma difficile da gestire. La storia, a nostro modo di vedere, andava raccontata, ma tenendo presente tutte le cautele del caso. Così, correndo il rischio di dare una notizia a metà, visto che non saranno citati nomi, abbiamo deciso di pubblicare lo stesso questo racconto. Eventuali indagini più approfondite le lasciamo agli organi competenti.
Un mese fa con amici siamo entrati in un night nella zona di Sampierdarena e lì ho conosciuto una ragazza con cui ho bevuto e parlato un po'. All'inizio mi ha trattato come un cliente per il solo gusto di farmi bere e guadagnare soldi sulle consumazioni ma poi mi ha offerto di fare sesso.
Non ne avevo voglia, ma lei mi piaceva, così ho approfondito la cosa. Mi ha parlato di circa 100/150 euro (120 se non ricordo male) e mi ha fatto vedere dove avremmo consumato. A quel punto sono proprio rimasto male: due divanetti sporchi e puzzolenti chiusi da una tenda da dove si vedeva e sentiva tutto quello che facevano gli altri clienti, un brutto ceffo che stava appena fuori a controllare e venti minuti di tempo.
Al mio rifiuto lei ha notato l'espressione inorridita della mia faccia e si è rabbuiata. Lo squallore di quell'angolo di locale mi ha colpito molto. La ragazza a sua volta sembrava imbarazzata per quello che mi aveva offerto. Siamo andati a bere un'altra consumazione per parlare e ci siamo scambiati i numeri di nascosto.
Ci siamo sentiti qualche volta e le ho chiesto di uscire ma lei ha rifiutato perché i titolari non approvavano. Dopo un po' di tempo però siamo riusciti a vederci e lì mi ha raccontato la sua storia.
Ha 22 anni e si trova in Italia da poco. Attratta da un lavoro in discoteca si è trovata a fare questo. Ha gli occhi molto tristi e piange nel raccontare quello che fa ogni sera per vivere, ma allo stesso tempo non riesce a uscire da questa vita.
Vive in un appartamento fornito dai gestori e spesso viene portata anche in hotel della zona da uno del locale. Questa stessa persona (non molto raccomandabile) la passa a prendere e riporta a casa ogni sera sempre che non debba andare in un hotel dove viene aspettata anche all'uscita del 'servizio'.
Ho avuto modo di seguirla per vedere se tutto fosse vero ed effettivamente sembra proprio così. La ragazza vive nel ponente genovese con un'altra giovane e ogni sera si ripete la stessa routine.
Lo sfruttamento di questa ragazza come di tutte le altre mi ha fatto molto pensare. Condurre questa vita è diventato normale dice, anzi, chi delle ragazze fa pochi privè viene vista male come se fosse una gara a chi produce di più, il tutto a rendere la cosa come la più naturale possibile.
Lei ha 22 anni, è distante da casa e dalla famiglia e non ha nemmeno gli strumenti per capire i rischi di quello che fa mentre i gestori incassano soldi. Questa é la storia che é comune a molti night e a molte città, ma qui ho visto una fabbrica per lo sfruttamento del sesso in un ambiente squallido e anti igienico al massimo. Una puzza incredibile e preservativi ovunque.
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Re: locali locali locali
Dietro un apparente circolo no profit si nascondeva la gestione di giro di prostituzione di ragazze per lo più straniere, registrate fittiziamente come socie della stessa associazione. A scoprirlo sono stati gli agenti del commissariato di Polizia di Sant’Agata di Militello, centro in provincia di Messina che hanno arrestato cinque persone.
All’alba di oggi sono state arrestate le cinque persone ritenute indiziate di essere stati organizzatori, direttori e partecipi di un’associazione a delinquere finalizzata all’induzione di ragazze alla prostituzione e allo sfruttamento della prostituzione.
La finta associazione, denominata Life (da cui il nome dell’operazione di Polizia), gestiva di fatto un locale notturno a Sant’Agata di Militello. Dalle prime ore della notte e fino all’alba, i molti clienti del locale, mascherati da forme di finto tesseramento, pagavano profumatamente per fruire di servizi dal contenuto differente: dalla consumazione di bevande, alla visione di spettacoli di lap dance e spogliarelli, passando alla compagnia delle ragazze che venivano reclutate con la mediazione di veeri e propri impresari del settore. Le ragazze venivano retribuite con un fisso mensile e provvigioni extra per servizi erotici e sessuali, il cui prezzo veniva incassato direttamente dai gestori dei locali secondo un preciso tariffario. Si andava da un minimo di 50 euro per un fugace incontro di 10 minuti nei privè del night ai 170 per il “pacchetto completo”, ossia un incontro più comodo accompagnato da vino. A volte le ragazze venivano reclutate per organizzare incontri intimi in luoghi diversi dal locale, anche fuori dalla provincia di Messina.
Le manette sono scattate ai polsi di Aldo Prestianni, 53 anni; Alfio Christian Vasi, 30 anni, entrambi di Sant’Agata di Militello, rispettivamente il titolare del locale e il suo più leale sodale e collaboratore. Per loro sono stati disposti gli arresti domiciliari. Arrestata anche Iryna Ievska, 32enne di origini ucraine, copagna di Prestianni. Manette ai polsi anche di salvatore Zingales Botta, 37 anni, collaboratore del sodalizio ed Emanuele Nicola Peri, 34enne di Cefalù, proprietario di un immobile in cui si sono svolti gli incontri organizzati da Prestianni. Questi ultimi sono stati sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di residenza.
P.S.
Mi piace l'idea del LEALE collaboratore fa molto i 3 Moschettieri
All’alba di oggi sono state arrestate le cinque persone ritenute indiziate di essere stati organizzatori, direttori e partecipi di un’associazione a delinquere finalizzata all’induzione di ragazze alla prostituzione e allo sfruttamento della prostituzione.
La finta associazione, denominata Life (da cui il nome dell’operazione di Polizia), gestiva di fatto un locale notturno a Sant’Agata di Militello. Dalle prime ore della notte e fino all’alba, i molti clienti del locale, mascherati da forme di finto tesseramento, pagavano profumatamente per fruire di servizi dal contenuto differente: dalla consumazione di bevande, alla visione di spettacoli di lap dance e spogliarelli, passando alla compagnia delle ragazze che venivano reclutate con la mediazione di veeri e propri impresari del settore. Le ragazze venivano retribuite con un fisso mensile e provvigioni extra per servizi erotici e sessuali, il cui prezzo veniva incassato direttamente dai gestori dei locali secondo un preciso tariffario. Si andava da un minimo di 50 euro per un fugace incontro di 10 minuti nei privè del night ai 170 per il “pacchetto completo”, ossia un incontro più comodo accompagnato da vino. A volte le ragazze venivano reclutate per organizzare incontri intimi in luoghi diversi dal locale, anche fuori dalla provincia di Messina.
Le manette sono scattate ai polsi di Aldo Prestianni, 53 anni; Alfio Christian Vasi, 30 anni, entrambi di Sant’Agata di Militello, rispettivamente il titolare del locale e il suo più leale sodale e collaboratore. Per loro sono stati disposti gli arresti domiciliari. Arrestata anche Iryna Ievska, 32enne di origini ucraine, copagna di Prestianni. Manette ai polsi anche di salvatore Zingales Botta, 37 anni, collaboratore del sodalizio ed Emanuele Nicola Peri, 34enne di Cefalù, proprietario di un immobile in cui si sono svolti gli incontri organizzati da Prestianni. Questi ultimi sono stati sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di residenza.
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