(O.T.) Let's gore

[Defender]

Il vero argomento è abbastanza serio e dispiace che non interessi.

Proponendo l'argomento speravo di capire in che modo le cose possano cambiare in un mondo in cui le notizie vengono mostrate nude e crude. Il criminale che sorpassa prima di una curva rischiando di uccidere una famiglia intera continuerebbe a farlo se sapesse veramente quali fossero le conseguenze del suo gesto scellerato?

Stesso discorso per le persone che fanno uso di droghe ed alcol per poi mettersi in situazioni di potenziale pericolo per gli altri. Tutti potremmo essere il bersaglio di individui a cui manca il contatto con la realtà, gente che vive nel proprio mondo finto e agisce come fosse onnipotente.

A mostrare veramente, non liquidando con un laconico "Sulla statale XX è avvenuto un frontale tra due auto, 3 morti e 2 feriti gravi..", cosa otterremmo?

[Lonewolf]

Non cambia un cazzo, Def. Puoi mostrare tutte le foto che vuoi, che se uno è coglione, resta coglione, perchè tanto pensa "a me non capiterà mai".
Finchè è una foto, sicuramente è come dico io. Forse per certe teste di cazzo servirebbe sentire anche gli odori...ecco, l'unione di input visivi, olfattivi e uditivi, quello forse servirebbe di più.

[Blif]

Facciamo le esecuzioni in piazza e portiamoci i bambini.

Er giorno che impiccorno Gammardella
io m’ero propio allora accresimato.
Me pare mó, ch’er zàntolo a mmercato
me pagò un zartapicchio e ’na sciammella.

Mi’ padre pijjò ppoi la carrettella,
ma pprima vorze gode l’impiccato:
e mme tieneva in arto inarberato
discenno: «Va’ la forca cuant’è bbella!».

Tutt’a un tempo ar paziente Mastro Titta
j’appoggiò un carcio in culo, e Ttata a mmene
un schiaffone a la guancia de mandritta.

«Pijja», me disse, «e aricordete bbene
che sta fine medema sce sta scritta
pe mmill’antri che ssò mmejjo de tene

[CianBellano]

Io invece lo trovo interessante ma non credo che sia molto efficace come metodologia.
Alla fine stiamo parlando di una specie di shock exploitation con finalità sociali anziché commerciali.
Ben presto la gente alzerebbe semplicemente il proprio filtro immagine vista/immagine elaborata per autoconservazione, o meglio per preservazione di comportamenti stronzi ed irresponsabili che tanto ci stanno a cuore.

Altro aspetto da considerare è quanto sia costruttiva una politica che tenda a sovraesporre i risvolti tragici e sfigati della vita umana. A livello teorico è ben misera come filosofia, indice di una specie, la nostra, assolutamente inadatta a sopravvivere, malvagia, putrescente. Anche questa cosa andrebbe ben evidenziata da questa "politica del gore" che così stigmatizzerebbe se stessa ed imploderebbe.

[Miss Spring]

Defender, perdonami, ma a me il tutto ricorda un po' la Cura Ludovico...

[Bardamu]

Quoto il Cian sopra.
Il rischio è sempre che si passi dalla sensibilizzazione alla desensibilizzazione.

Ovviamente il disclaimer del sito è paraculo.
I primi film exploitation usavano la stessa tecnica, per aggirare la censura dell'epoca: mostrare scene di nudità e sesso (ad esempio) col pretesto dell'educazione sessuale.
Non ho guardato questo sito di cui si parla, ma anni fa c'era rotten.com, penso sia simile.

[Defender]

Applicare realmente le volontà del fondatore del sito, allo stato attuale delle cose, è pura utopia e non penso ci piova.

Come giustamente dite il rischio desensibilizzazione è inevitabile, o per lo meno sarebbe come premere sul pedale dell'acceleratore di un processo che sta comunque avvenendo.

Il rischio sarebbe quello che da ingenue situazioni di autoconvincimento si passasse a immotivate follie verso quello che ci circonda, quasi come se una via di mezzo non sia concepibile per l'animo umano. Il mio spunto voleva anche essere una critica verso la politica che tende generalmente a sottostimare gli aspetti sfigati della vita, quasi ti volessero far credere che vivi nel mondo dei mini pony.

Concordo sul fatto che questa non sia una filosofia applicabile, dovrebbe invece essere un semplice aumento di consapevolezza. Una sorta di scatto che in molte persone non è mai avvenuto nè avverrà.

[jhonnybuccia]

in realtà il pubblico è già abituato a tutto fin da quando le comunicazioni sono diventate di massa.

la notizia è sempre e comunque un fatto mediato e lo spettatore la subisce sempre e comunque passivamente.

non incide minimamente sul suo stile di vita.