
ravvedetevi !

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Secondo me De Andrè è stato uno dei cantautori più vari della sua generazione. Sicuramente non confonderei mai "Creuza de ma" con "Volume 3" o "Storia di un impiegato" con "La buona novella."Shirley ha scritto:De Andrè era insopportabile ed ha fatto la stessa canzone per 20 anni, però non si può non ammettere che era un poeta.
Ecco, io se dovessi scegliere comprerei un suo libro di poesie o testi piuttosto che un suo disco.
Eh si,poi la musica,per quanto suonata bene,due balle proprio...Avevo degli amici la cui serata tipo era sentire un concerto di cover di de andrè in tutte le salse bevendo vino rosso nei bicchieri di plasticaXCLARAX ha scritto:sì però hanno talmente tritato le palle sul de andrè poeta che non ne posso veramente più.....Shirley ha scritto:De Andrè era insopportabile ed ha fatto la stessa canzone per 20 anni, però non si può non ammettere che era un poeta.
Ecco, io se dovessi scegliere comprerei un suo libro di poesie o testi piuttosto che un suo disco.
sì effettivamente buona parte dell'astio è dovuto a ciò che dici, resta invece una parte seppur più piccola che proprio non mi fa apprezzare de andrè, troppo sopravvalutato a volte e spesso un pò troppo emulo di brel e compagnia....sachermasoch ha scritto:ma state parlando di de andrè o di tutti quelli che gli girano intorno? no, perchè se è la seconda, anche io lo trovo insopportabile, tranne poi considerare che per fortuna de andrè non è fazio, nè dori ghezzi, nè tutta quella marmaglia mista di sinistrorsi&alter che gli girano intorno...
Quoto anch'io, ma Brassens l'aveva già importato qualche anno prima il buon Nanni Svampa.rufus t. firefly ha scritto:parlo da profondo appassionato di de andrè, ma assolutamente non suo mitizzatore (non ho mai mitizzato nessuno, in nessun campo)
de andrè ha scritto alcune delle più belle canzoni italiane, ma quello che si tende a dimenticare è che non le ha scritte da solo
la sua grandissima dote è stata quella di saper scegliere i collaboratori (beh, collaboratori è poco): de gregori, bubola, fossati, pfm - pagani, piovani, e qui mi fermo
ha saputo anche trovare riferimenti giusti, che oggi possiamo dire abbastanza scontati, ma all'epoca erano pressoché sconosciuti: edgard lee master, oggi, lo conosce chiunque, nel 1970 praticamente nessuno; brel, brassens, cohen in italia li ha portati de andrè; la riscoperta dell'uso "nobile" del dialetto è merito di de andrè
certo, poi possono dare fastidio tante cose, prima fra tutti la santificazione postuma che lui per primo avrebbe deriso
in effetti, l'astio ormai abbastanza diffuso per de andrè non penso sia per lui ma per la compagnia di giro (dico solo una cosa: le scuole intitolate a de andrè mi fanno abbastanza girare i maroni)
è da dire però che, come era una moda essere de andreani, è altrettanto una moda essere anti-deandreani
ma, come tutte le mode "anti", è infinitamente deteriore e ben poco rispettabile. Non a caso sta diventando un cavallo di battaglia del noto trio libero-giornale-foglio
e ci sarà il suo perché...
rufus t. firefly ha scritto: ....essere anti-deandreani....sta diventando un cavallo di battaglia del noto trio libero-giornale-foglio
e ci sarà il suo perché...
domanda, risposta.scb ha scritto: ...il suo tipico ascoltatore odierno, votante PD e capace solo di leggerlo politicamente...
Anche Pierre Bachelet?rufus t. firefly ha scritto:de andrè ha scritto alcune delle più belle canzoni italiane, ma quello che si tende a dimenticare è che non le ha scritte da solo
la sua grandissima dote è stata quella di saper scegliere i collaboratori (beh, collaboratori è poco): de gregori, bubola, fossati, pfm - pagani, piovani, e qui mi fermo...
Assolutamente, per non parlare di Urbani, Senese, Rotondo ecc.. nel Jazz. Purtroppo si assimila troppo spesso la musica italiana moderna ai "cantautorucoli".XCLARAX ha scritto:hai perfettamente ragione così come i compositori come berio, maderna e compagnia bella...Plo Style ha scritto:La musica che era concepita per accompagnare film e immagini in generale.ariva ariva ha scritto:Scusa l'ignorantità, cos'è la library music?Plo Style ha scritto:
Da persona cresciuta con il rap NY anni 80 e primi 90, non posso dare credito a nulla di italiano.
Fatta quasta dovuta premessa, SxM è comunque un disco seminale per quel determinato stile.
Bello vedere come, di uno dei pochi generi in cui abbiamo prodotto eccellenze assolute a livello mondiale, non sia rappresentato nessuno. Parlo della library music ovviamente.
Non trovo niente neanche con google.
Un po di nomi: Alessandro Alessandroni, Amedeo Tommasi, Ugo Busoni, Piero Montanari, Roberto Conrado, Gerardo Iacoucci, Sandro Brugnolini, Paolo Ferrara, Stefano Torossi, Nino Rapicavoli, Ugo Busoni, Franco Altissimi, Massimo Catalano, Giuliano Sorgini, Cicci Santucci, Enzo Scoppa, Remigio Ducros, Daniela Casa, Paolo Casa, Lino Castiglione, Elvio Monti, Umberto Santucci, Joel V.D.B., Guido Baggiani, Franco Tonani, Piero Umiliani, Leopoldo Perez-Bonsignore, Bruno Battisti D'Amario, Reale Accademia di Musica, Maurizio Dami, Piero Piccioni ecc...
patrimonio dell'umanità