Vinz Clortho ha scritto:Io sono stato in Romania una quindicina di anni fa, ma in una parte rurale, a ovest con il confine ungherese. Molta povertà ma scene del genere mai viste. Mi dissero proprio loro di evitare Bucarest e dintorni primo perchè città che fa cagare, secondo proprio per evitare queste cose.
Io però ho una domanda per Ragest di cui ho imparato a scoprire anche la prosa oltre la conoscenza enciclopedica del culturismo: qual è la ragione che ti ha spinto ad andarla a trovare? Una tipa che hai beccato qua e ti ha detto vieni qualche giorno da me? Volevi fare una vacanzina e vedere il posto con una autoctona che te lo mostrasse?
esatto, prorpio questo.
Comunque io ho sottolineato diciamo le contraddizioni del viaggio, o per meglio dire gli aspetti divertenti anche per dare un pò di ritmo alla narrazione: in generale ho trovato un paese povero ma anche con un ritmo di vita decisamente lontano dagli stress di quelli occidentali: la mia esperienza dell'est europa si ferma ad Unheria e Rep.Ceca e non è dunque vasta (tra un pò integrerò con San Pietroburgo), ma la Romania è un mondo a parte, e mi sono fatto l'idea del perchè in tre punti:
1) Sono latini in un mare di slavi che li circondano e una certa affinità con gli italiani c'è di sicuro; ma credo anche con gli spagnoli: per questioni storiche passate non parlategli di ungheresi e/o russi, li vedono come i nemici per eccellenza;
2) Ceaucescu lì ha colpito forte, nel senso che molti 50/60 enni se lo rimpiangono alla grande, odiando gli attuali politici che secondo loro stanno svendendo il paese ( e te credo: a Fundeni, in campagna o campagnia come diceva la mia amica.., ho visto 50 ettari di terra coltivabile a vite decisamente fertile nonostante l'incuria, che se ne va via per 100.000 euro, con tanto di impianto di irrigazione e copertura dell'investimento al 70% dall'ue: ora capisco perchè delocalizzano tutti...), ma i giovani sotto i 30 anni sono esattamente occidentalizzati come quelli di casa nostra e gurdano solo agli status-symbol contemporanei;
3) La sensazione è che lì ognuno fa come gli pare, e che ciò sia necessario per poter sbarcare il lunario e risolvere i tanti problemi della vita.
A parte le varie disavventure e le mazzette, a me la Romania è piaciuta: sa ancora di inesplorato e avventuroso e penso di tornare, magari per un bel giro in Transilvania che purtroppo non ho potuto vedere.