[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Lele Mora mussoliniano convinto e' un controsenso, e' come dire la merda pulita.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Dicono che il nostro adorato Sultano abbia le ore contate. Al suo ritorno dalla Corea ci sarà l'ignominioso atto di sfiducia. Voci di corridoio lo danno assai rabbuiato, pronto a ritirarsi a vita privata. Già pronto il suo successore, con tanto di discesa in campo, sventolato con ali di struzzo da due schiavi cingalesi: Lele Mora.
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Dimenticavo. Nella squadra del Mora ci saranno personalità di spicco. Belen futura ministra della cul-tura e Costantino Vitaliano alle atticità produttive. Ruby salterà il fosso. Invece di coronare il suo sogno nell'arma, diverrà ministressa della difesa per meriti ottenuti sul campo.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Visto ieri al cinema. Tenete presente che su grande schermo fa un altro effetto.
Secondo me è fatto molto bene, dà la carica più di un pocket coffee. O almeno tanto quanto un pocket coffee.
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Il mio stile è vecchio
come la casa di Tiziano
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Non sono sicuro. Lele Mora è più un'eminenza grigia sul tipo di Martin Bormann, il "segretario particolare" solerte nel soddisfare ogni urgenza del suo amato Führer. Silvio si sparerà in testa insieme a Ruby mentre di Lele non si saprà più nulla (dando la stura a leggende di ogni tipo, ad es. Lele Mora che cambia nome e finisce a capo della buoncostume di Casabeltrame).picasso ha scritto:Dicono che il nostro adorato Sultano abbia le ore contate. Al suo ritorno dalla Corea ci sarà l'ignominioso atto di sfiducia. Voci di corridoio lo danno assai rabbuiato, pronto a ritirarsi a vita privata. Già pronto il suo successore, con tanto di discesa in campo, sventolato con ali di struzzo da due schiavi cingalesi: Lele Mora.
Ieri sera da Santoro Bocchino ha detto che la sfiducia gliela piazzano lunedì. Ha detto "gli facciamo fare il sabato in famiglia, la domenica con Lele Mora e le sue amiche e lunedì gli piazziamo la sfiducia". Una sorta di "Monday bloody Monday" o "Un lunedì da leoni".
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
mi aspettavo di veder spuntare da un momento all'altro una siringa che entrava in vena (alla Pulp Fiction)Mavco Pizellonio ha scritto:Visto ieri al cinema. Tenete presente che su grande schermo fa un altro effetto.
Secondo me è fatto molto bene, dà la carica più di un pocket coffee. O almeno tanto quanto un pocket coffee.

totalmente negati per la comunicazione
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Feltri e Ferrara staccano la spina: anche gli amici mollano il Cavaliere
Il direttore del Foglio non gradisce la strategia berlusconiana. Mentre aumentano le voci che vogliano il Vittorioso in fuga dal Giornale.
Quando la nave affonda i topi scappano per primi. E se vacilla l’equilibrio di quella imbarcazione berlusconiana che è la maggioranza parlamentare i primi a mettersi in fuga non sono i compagni di partito o gli alleati, ma gli amici giornalisti che per anni hanno tirato l’acqua al mulino del Cavaliere Silvio Berlusconi.
VECCHI AMICI - Vittorio Feltri, Giuliano Ferrara. Gianfranco Fini annuncia il ritiro delle sue truppe dal governo, la crisi politica è imminente, nuovi scenari sono alle porte, loro anticipano la caduta del Premier prendendone le distanze. Per carità, non che debbano necessariamente schierarsi dalla parte di Berlusconi difendendone le ragiorni od esaltandone le gesta. Ma il tempismo col quale arrivano segnali e voci di dissenso dalla strategia del Premier alimentano lo spettro che gli amici, gli uomini d’area, si stiano allontanando dal centrodestra di stampo berlusconiano che abbiamo conosciuto negli ultimi 16 anni e che tutto o quasi danno oramai per finito per posizionarsi in vista dei futuri stravolgimento.
SILVIO HA SBAGLIATO – “Ha cacciato Fini – ha scritto oggi sul Foglio il direttore Ferrara parlando di Berlusconi e criticandone le ultime scelte – e ha perso la maggioranza. Ma non basta, non è tutto, non è questione di pallottoliere, non è la cosa più grave. Cacciando Fini, invece di integrarlo con compromessi politici a lui stesso utili, in attesa di uno stemperamento della propria anomalia istituzionale, il Cav. ha creato il competitore che mancava per la guida della destra bipolarista, gli ha dato anche l’aureola del martirio per la brutalità dei modi e per la lunga e incresciosa campagna di denigrazione personale“. Per Ferrara il martire Fini si trova ora in posizione privilegiata nello scacchiere politico, avvantaggiato dai ampi margini di movimento: “Dentro, Fini era un aspirante successore e il profeta di un rinnovamento di là da venire; sbattuto fuori senza tanti complimenti, un avversario mortale con spazio ampio di manovra. Ora Fini può triangolare in perfetta autonomia politica con il centro casiniano, con le opposizioni, con i poteri forti cosiddetti; e nel contempo può cercare di restare, a certe condizioni, le più utili per sé, nel perimetro della governabilità uscita dalle urne di due anni e mezzo fa“.
FELTRI SE NE VA – Il tutto mentre comincia a prendere corpo la voce dell’abbandono del quotidiano della famiglia Berlusconi da parte dell’ex storico direttore Vittorio Feltri, al quale è stata confermata la sospensione dall’Albo dei giornalisti. Ne avevamo parlato qualche giorno fa. Arrivano conferme. “Potrebbe davvero lasciare il giornale per fondarne un altro - fa sapere Luca Telese sul Fatto Quotidiano - ”Un fatto anarchico e di centrodestra”, per usare le sue parole. Un’ipotesi a cui, come vedremo, sta lavorando da tempo, in grande segretezza. Chi sentendo questa notizia pensasse che si tratti solo di una nota per addetti ai lavori sbaglia“. Una decisione quella del giornalista che potrebbe rivelarsi un duro colpo per il Cavaliere: “L’addio di Feltri e la nascita di un nuovo quotidiano sarebbero, per il berlusconismo, l’equivalente di una bomba atomica. Perché la rappresentazione del potere in questi anni è stata tutta giocata sull’edificazione dei simboli e, soprattutto, perché le grandi scelte politiche sono state prese tutte sull’onda di grandi campagne giornalistiche. Infine, perché il ritorno di Feltri a Il Giornale segnò l’apertura dell’ultima resurrezione comunicativa del Cavaliere dopo il baratro sfiorato del Noemi gate“.
BERLUSCONI ALLARMATO – Dunque in un periodo in cui la battaglia politica si combatte soprattutto nei media a colpi di scandali e slogan, la perdita della pedina Feltri potrebbe rivelarsi come un serio rischio per Berlusconi, un combattente non più controllabile, fuori dalle righe. “Arrivo al giornale e mi dicono: ‘Bisogna difendere Berlusconi…’. Bisognerà pure difenderlo, ma anche dire che non ha mantenuto le sue promesse e che ci si può rompere le balle delle sue veline“, avrebbe detto Feltri. ”Bisogna tenere Vittorio a tutti i costi!“, avrebbe confidato ieri Berlusconi ai suoi. Mentre oggi il direttore Alessandro Sallusti a Sky Tg24 tranquillizza i lettori: “Feltri non lascerà il Giornale“. Il Cavaliere ha prontamente arginato la fuga?
http://www.giornalettismo.com/archives/ ... erlusconi/
Il direttore del Foglio non gradisce la strategia berlusconiana. Mentre aumentano le voci che vogliano il Vittorioso in fuga dal Giornale.
Quando la nave affonda i topi scappano per primi. E se vacilla l’equilibrio di quella imbarcazione berlusconiana che è la maggioranza parlamentare i primi a mettersi in fuga non sono i compagni di partito o gli alleati, ma gli amici giornalisti che per anni hanno tirato l’acqua al mulino del Cavaliere Silvio Berlusconi.
VECCHI AMICI - Vittorio Feltri, Giuliano Ferrara. Gianfranco Fini annuncia il ritiro delle sue truppe dal governo, la crisi politica è imminente, nuovi scenari sono alle porte, loro anticipano la caduta del Premier prendendone le distanze. Per carità, non che debbano necessariamente schierarsi dalla parte di Berlusconi difendendone le ragiorni od esaltandone le gesta. Ma il tempismo col quale arrivano segnali e voci di dissenso dalla strategia del Premier alimentano lo spettro che gli amici, gli uomini d’area, si stiano allontanando dal centrodestra di stampo berlusconiano che abbiamo conosciuto negli ultimi 16 anni e che tutto o quasi danno oramai per finito per posizionarsi in vista dei futuri stravolgimento.
SILVIO HA SBAGLIATO – “Ha cacciato Fini – ha scritto oggi sul Foglio il direttore Ferrara parlando di Berlusconi e criticandone le ultime scelte – e ha perso la maggioranza. Ma non basta, non è tutto, non è questione di pallottoliere, non è la cosa più grave. Cacciando Fini, invece di integrarlo con compromessi politici a lui stesso utili, in attesa di uno stemperamento della propria anomalia istituzionale, il Cav. ha creato il competitore che mancava per la guida della destra bipolarista, gli ha dato anche l’aureola del martirio per la brutalità dei modi e per la lunga e incresciosa campagna di denigrazione personale“. Per Ferrara il martire Fini si trova ora in posizione privilegiata nello scacchiere politico, avvantaggiato dai ampi margini di movimento: “Dentro, Fini era un aspirante successore e il profeta di un rinnovamento di là da venire; sbattuto fuori senza tanti complimenti, un avversario mortale con spazio ampio di manovra. Ora Fini può triangolare in perfetta autonomia politica con il centro casiniano, con le opposizioni, con i poteri forti cosiddetti; e nel contempo può cercare di restare, a certe condizioni, le più utili per sé, nel perimetro della governabilità uscita dalle urne di due anni e mezzo fa“.
FELTRI SE NE VA – Il tutto mentre comincia a prendere corpo la voce dell’abbandono del quotidiano della famiglia Berlusconi da parte dell’ex storico direttore Vittorio Feltri, al quale è stata confermata la sospensione dall’Albo dei giornalisti. Ne avevamo parlato qualche giorno fa. Arrivano conferme. “Potrebbe davvero lasciare il giornale per fondarne un altro - fa sapere Luca Telese sul Fatto Quotidiano - ”Un fatto anarchico e di centrodestra”, per usare le sue parole. Un’ipotesi a cui, come vedremo, sta lavorando da tempo, in grande segretezza. Chi sentendo questa notizia pensasse che si tratti solo di una nota per addetti ai lavori sbaglia“. Una decisione quella del giornalista che potrebbe rivelarsi un duro colpo per il Cavaliere: “L’addio di Feltri e la nascita di un nuovo quotidiano sarebbero, per il berlusconismo, l’equivalente di una bomba atomica. Perché la rappresentazione del potere in questi anni è stata tutta giocata sull’edificazione dei simboli e, soprattutto, perché le grandi scelte politiche sono state prese tutte sull’onda di grandi campagne giornalistiche. Infine, perché il ritorno di Feltri a Il Giornale segnò l’apertura dell’ultima resurrezione comunicativa del Cavaliere dopo il baratro sfiorato del Noemi gate“.
BERLUSCONI ALLARMATO – Dunque in un periodo in cui la battaglia politica si combatte soprattutto nei media a colpi di scandali e slogan, la perdita della pedina Feltri potrebbe rivelarsi come un serio rischio per Berlusconi, un combattente non più controllabile, fuori dalle righe. “Arrivo al giornale e mi dicono: ‘Bisogna difendere Berlusconi…’. Bisognerà pure difenderlo, ma anche dire che non ha mantenuto le sue promesse e che ci si può rompere le balle delle sue veline“, avrebbe detto Feltri. ”Bisogna tenere Vittorio a tutti i costi!“, avrebbe confidato ieri Berlusconi ai suoi. Mentre oggi il direttore Alessandro Sallusti a Sky Tg24 tranquillizza i lettori: “Feltri non lascerà il Giornale“. Il Cavaliere ha prontamente arginato la fuga?
http://www.giornalettismo.com/archives/ ... erlusconi/
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
ferrara che abbandona la nave del berlusca..Il Fede ha scritto:Quando la nave affonda i topi scappano per primi.

..occhio agli tsunami allora!!!!
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passati dalle Marlboro direttamente all'eroina
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Per ora è saltata da una Ferrari ad una discoteca.... starà riscaldandosi per la prossima candidatura?picasso ha scritto: Ruby salterà il fosso.

http://genova.repubblica.it/cronaca/201 ... ef=HREC1-6
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
taglia taglia
e intanto
debito pubblico alle stelle
http://www.byoblu.com/post/2010/10/13/D ... liare.aspx
lunedi casca
spero.........
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"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
io penso che il governo cadrà fra non molto , ma vedo troppo ottimismo il merdfioso è lontanto dall'essere sconfitto , preparerà insieme ai suoi mille e più servi una campagna elettorale molto aggressiva e piena di deliri vari a cui molti itagliani abboccheranno come al solito e in caso di vittoria lui continuerà a farsi i cazzi suoi e la lega governerà ancora più di rispetto ad oggi
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Come già scrissi un meseto fa, se cade succede il finimondo.
Prepariamoci alla campagna elettorale più invedente, feroce e pervasiva della storia di questo paese.
Le prossime elezioni saranno il vero e ultimo referendum pro o contro il nano. Se le perde, può pure essere che finalmente se ne vada a fare in culo in galera o che espatri all'estero. Quindi farà di tutto per vincerle. E quando B. fa di tutto, vuol dire che starà 24h in tv, invaderà di cartelloni le ns. città, ci manderà opuscoli, sguinzaglierà i suoi mille talebani dei circoli della libertà.
Prepariamoci moralmente a vivere questo pericolo, sarà dura da affrontare.
Prepariamoci alla campagna elettorale più invedente, feroce e pervasiva della storia di questo paese.
Le prossime elezioni saranno il vero e ultimo referendum pro o contro il nano. Se le perde, può pure essere che finalmente se ne vada a fare in culo in galera o che espatri all'estero. Quindi farà di tutto per vincerle. E quando B. fa di tutto, vuol dire che starà 24h in tv, invaderà di cartelloni le ns. città, ci manderà opuscoli, sguinzaglierà i suoi mille talebani dei circoli della libertà.
Prepariamoci moralmente a vivere questo pericolo, sarà dura da affrontare.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
- Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Esatto, la macchina bellica di Silvio non si è ancora scatenata in tutta la sua immensa potenza. Prevedo messaggi subliminali della durata di 1/34 di secondo con lui che se lo fa succhiare dalle battone infilati nei film di Steaven Seagal
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Viaggia in Ferrari beve Ferrari. Che dire: una ragazza coerente...


Sono incapace di dire no. Per fortuna sono un uomo e non una donna. (Berlusconi Silvio - ANSA, 22 aprile 1999)
Il tronchetto conosce ragioni che la ragione non conosce (Natalino Balasso in Padri e Figli - Canale 5, 7 giugno 2005)
Il tronchetto conosce ragioni che la ragione non conosce (Natalino Balasso in Padri e Figli - Canale 5, 7 giugno 2005)