prostituzione

[jhonnybuccia]

nik ma ti pare?

sono chiaramente dati alla cazzo.

[nik978]

si ma la fonte che li da non e' proprio una fonte alla cazzo..........

per quello sono un po allibito...

[jhonnybuccia]

mi piacerebbe sapere da dove tirano fuori i dati.

sono stime? sono malate dichiarate?

cazzo sono percentuali da africa.

[Blif]

Ormai è passato il concetto che l'informazione non è comunicazione di dati misurati, validati e verificati (definizione usata nelle scienze matematiche),
ma trasmissione di messaggi a fini di manipolazione (definizione usata nelle scienze biologiche).

Aspettiamo che gli "informati" si rendano conto che questa "informazione" non serve a niente,
e che lo facciano sapere agli "informatori".

[Demetrio Pianelli]

MILANO - «Ogni giorno in Italia undici persone contraggono il virus Hiv: due di queste risiedono a Milano». Lo ha riferito l'assessore comunale alla Salute, Gianpaolo Landi di Chiavenna, intervenendo al convegno per i vent'anni della sezione lombarda dell'Associazione nazionale per la lotta contro l'Aids (Anlaids) in corso all'Università Statale di Milano. «La Lombardia è la prima regione italiana nel rapporto tra casi e numero di abitanti: sei ogni centomila l'anno contro i quattro dell'Emilia Romagna e i tre dell'Umbria - ha sottolineato Landi di Chiavenna -. Quasi la metà di queste persone non si rivolge ai centri specializzati. Ci sono 14-15 mila malati di Aids a Milano invece degli 8-9 mila regolarmente censiti».

LA PROPOSTA - Secondo l'assessore, uno dei fattori su cui bisogna agire per ridurre il numero dei casi è la prostituzione. «È necessario toglierla dalla strada e creare luoghi controllati dal punto di vista giuridico, sanitario e fiscale - ha detto -. Per me la soluzione migliore sono le cooperative autogestite di professionisti. Non bastano le ordinanze contro i clienti delle prostitute».

LA SITUAZIONE - Secondo le stime della Regione aggiornate a giugno di quest'anno, ogni anno in Lombardia circa duemila persone contraggono l'infezione da virus Hiv. In tutta Italia i nuovi sieropositivi sono circa 4.000 l'anno. «In Lombardia abbiamo più di un terzo delle persone in terapia con farmaci antiretrovirali (su 50 mila circa in Italia, ndr) e più di un terzo delle persone che vivono con l'Aids (su 110-130 mila in Italia, ndr)», ha detto Massimo Galli, direttore del Dipartimento di malattie infettive del polo universitario Sacco di Milano. Uno dei problemi principali è il cosiddetto «sommerso», cioè le persone che non sanno di essere sieropositive e non si rivolgono alle strutture sanitarie. Se in Europa la percentuale è del 25-30%, in Lombardia si stima che si avvicini al 40%.

http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 4070.shtml

[CanellaBruneri]

Ormai è passato il concetto che l'informazione non è comunicazione di dati misurati, validati e verificati (definizione usata nelle scienze matematiche),
ma trasmissione di messaggi a fini di manipolazione (definizione usata nelle scienze biologiche).

Aspettiamo che gli "informati" si rendano conto che questa "informazione" non serve a niente,
e che lo facciano sapere agli "informatori".

Precisamente:per quanto questo possa fare inorridire gli statistici, qualunque manipolazione dei dati è possibile, e piuttosto semplice da effettuare.

Faccio un esempio classico e celebre: attraverso una diffusa opera corruttiva e di disinformazione, riuscì a passare, verso la fine degli anni sessanta l'idea che il latte artificiale fosse migliore e più salutare di quello materno. Molte "sperimentazioni" furono fatte in Paesi Africani con il solito trucco (ti vaccino contro la tubercolosi ed in cambio ti sottoponi ad esperimenti clinici). Cosìnacque la Nestlè come la conosciamo ora

[Demetrio Pianelli]

http://www.iss.it/binary/pres/cont/Libr ... no2009.pdf

vedi pagina 37

PREVALENZA DI MALATTIE A TRASMISSIONE SESSUALE (MTS) IN SEX WORKERS IMMIGRATI
NELLA PROVINCIA DI PIACENZA

Alessandra Donisi, Alberto Faggi, Francesco Alberici
Unità Operativa di Malattie Infettive, Azienda Unità Sanitaria Locale, Piacenza

Dal 1998 la nostra Unità Operativa collabora con la Regione Emilia-Romagna,
l'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Piacenza e la LILA (Lega Italiana Lotta
all'AIDS) per il progetto "Oltre la strada", nell'ambito dei percorsi per la "riduzione del
danno" nelle prostitute immigrate operanti nella nostra Provincia.

Presentiamo in questo lavoro i risultati dello screening per Malattie Sessualmente
Trasmesse (MTS) nei pazienti sex workers che sono afferiti all'Ambulatorio Immigrati della
nostra Azienda Unità Sanitaria Locale (AUSL) tra il 1998 e il 31/03/2009.

Tutti i pazienti sono stati sottoposti ai seguenti accertamenti: HBsAg, HCVAb (ELISA),
HIVAb (ELISA + test di conferma in RIBA per i positivi), Lue (test immunoenziamtico).
Alle pazienti di sesso femminile è stata offerta la possibilità di eseguire tamponi vaginali ed
endocervicali per la ricerca di germi comuni, Trichomonas, Chlamydia e Mycoplasma. Per
gli scopi dello studio è stata definita MST la positività per uno qualsiasi dei test oggetto di
screening.

Nel periodo considerato sono stati sottoposti allo screening 279 pazienti,
prevalentemente di sesso femminile (257/279; 92%). La provenienza geografica è risultata
così ripartita: Africa Sub-sahariana=67,4%, America del Sud=11,4%; Europa Est=21,2%.

Una diagnosi di MST (MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI) è stata posta nel 53,7% dei pazienti, con rispettivamente HBsAg nel 3,5%, HCVAb nel 4%, HIV nel 8,2%, Lue nel 4,3% (in 3 casi coinfezione HIV/HBV, in 3 casi HIV/HCV, in 5 HIV/Lue).

Nei pazienti transgender la prevalenza di HIV è stata di circa il 50%, associata a Lue nel 20% dei casi.

Complessivamente sono stati eseguiti tamponi endocervicali in 229 pazienti, con una percentuale di positività superiore al 50% (127/229) e netta prevalenza dell'infezione da Mycoplasma/Ureaplasma (119/127).

Nella popolazione presa in esame la prevalenza complessiva di MST estensivamente intese è stata superiore al 50% dei casi, nonostante l'uso dichiarato di condom durante l'attività commerciale in quasi il 95% dei pazienti.

Un importante contributo a questa prevalenza è certamente fornito dalla cervicite da Mycoplasma, frequente nelle prostitute che afferiscono al nostro Ambulatorio. Rimane oggetto di discussione se tale infezione circoli nella clientela o al contrario venga acquisita durante l'attività sessuale con i partner.

Nella nostra popolazione, inoltre, la prevalenza di infezione da HIV nei pazienti transgender è risultata superiore a quella riscontrata nelle prostitute eterosessuali.

[Demetrio Pianelli]

http://www.iss.it/binary/pres/cont/Libr ... no2009.pdf

pagina 13

LE INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMESSE E LA POPOLAZIONE MIGRANTE

Enzo Raise, Francesca Ebo, Erika Morelli, Esoka Eseme Franklyn, Andrea Barelli
Malattie Infettive, Ospedale Ss. Giovanni e Paolo e Dell'Angelo, Venezia

In Italia nel 1995 gli stranieri erano il 3% del totale dei casi di AIDS, nel per
iodo 2006-2007 divennero il 22%, ma tale incremento è temperato dall'aumento della popolazione straniera (aumento dei permessi di soggiorno) e quindi dall'aumento dei flussi migratori, in realtà, rapportato a ciò, vi è stata una diminuzione del 70% per gli uomini e del 54% tra le donne. I dati del sistema di sorveglianza parziale italiano, basato su alcune Regioni e
Province, hanno registrato un aumento dall'11 al 34% dei casi di HIV tra gli stranieri,
considerando però il rapporto con i permessi di soggiorno in realtà si è passati da 104 a
72/100.000 uomini e dal 59,2 al 45,3/100.000 donne.

La maggior parte dei casi di HIV è legata alla trasmissione sessuale. La sifilide, in
Italia, è passata da 0,79 casi/100.000 del 2000 al 2,35/100.000 del 2006. In Veneto il
rapporto tra la popolazione residente straniera regolare ed irregolare e quella locale è di 1:8
di contro quella con HIV è di 1:2, le persone che giungono in Veneto già in fase di AIDS o
che si è sviluppato entro i primi 6 mesi sono il 28% dei casi di AIDS totali, su 330 nuovi
casi di HIV/anno, 230 sono veneti e 100 in media sono stranieri.

La provenienza di HIV nel Veneto è dalla Nigeria, Senegal, Cameroun. L'HBV è un
altro marcatore di trasmissione sessuale con un minimo nel 2002 (uomini 2,40 e donne
0,77/100.000) ed un aumento nel 2005: uomini 2,61 e donne 1,20/100.000 (provenienza
dell'infezione legata maggiormente a rapporti sessuali con donne dell'Est Europa).

Il Centro MST delle Malattie Infettive veneziane ha evidenziato HIV positività nelle africane
prostitute (maggiormente nigeriane) con diffusa presenza di HPV (41% in donne giovani
prostitute di 29+/-4 anni), Ureaplasma U. (48%), Gardnerella V. 24%, Tric.V. 3,7%. Le
reinfezioni sono frequenti per l'uso non continuativo del condom. Il 4% delle persone HIV
positive presentava lesioni orali da HPV (vs 0,4% popolazione di controllo). Uno studio
multicentrico in corso nella Regione Veneto valuterà, su base volontaria, nei soggetti
stranieri che si presentano al Pronto Soccorso per qualsiasi motivo l'HIV, VDRL, HbSAg,
HCV, Quantiferon, ciò determinerà un quadro più chiaro della diffusione di tali patologie.

[Demetrio Pianelli]

Tutte queste informazioni, ovviamente, sono di fonte Istituto superiore di Sanitè

Chiarisco: non do questi dati per "connotare" l'immigrazione come "problema sanitario".

Li do perché chi frequenta prostitute (di qualsiasi nazionalità) abbia consapevolezza dei rischi sanitari, anche in presenza di rapporti sessuali con condom.

[CanellaBruneri]

http://www.iss.it/binary/pres/cont/Libr ... no2009.pdf

vedi pagina 37

PREVALENZA DI MALATTIE A TRASMISSIONE SESSUALE (MTS) IN SEX WORKERS IMMIGRATI
NELLA PROVINCIA DI PIACENZA

Alessandra Donisi, Alberto Faggi, Francesco Alberici
Unità Operativa di Malattie Infettive, Azienda Unità Sanitaria Locale, Piacenza

Dal 1998 la nostra Unità Operativa collabora con la Regione Emilia-Romagna,
l'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Piacenza e la LILA (Lega Italiana Lotta
all'AIDS) per il progetto "Oltre la strada", nell'ambito dei percorsi per la "riduzione del
danno" nelle prostitute immigrate operanti nella nostra Provincia.

Presentiamo in questo lavoro i risultati dello screening per Malattie Sessualmente
Trasmesse (MTS) nei pazienti sex workers che sono afferiti all'Ambulatorio Immigrati della
nostra Azienda Unità Sanitaria Locale (AUSL) tra il 1998 e il 31/03/2009.

Tutti i pazienti sono stati sottoposti ai seguenti accertamenti: HBsAg, HCVAb (ELISA),
HIVAb (ELISA + test di conferma in RIBA per i positivi), Lue (test immunoenziamtico).
Alle pazienti di sesso femminile è stata offerta la possibilità di eseguire tamponi vaginali ed
endocervicali per la ricerca di germi comuni, Trichomonas, Chlamydia e Mycoplasma. Per
gli scopi dello studio è stata definita MST la positività per uno qualsiasi dei test oggetto di
screening.

Nel periodo considerato sono stati sottoposti allo screening 279 pazienti,
prevalentemente di sesso femminile (257/279; 92%). La provenienza geografica è risultata
così ripartita: Africa Sub-sahariana=67,4%, America del Sud=11,4%; Europa Est=21,2%.

Una diagnosi di MST (MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI) è stata posta nel 53,7% dei pazienti, con rispettivamente HBsAg nel 3,5%, HCVAb nel 4%, HIV nel 8,2%, Lue nel 4,3% (in 3 casi coinfezione HIV/HBV, in 3 casi HIV/HCV, in 5 HIV/Lue).

Nei pazienti transgender la prevalenza di HIV è stata di circa il 50%, associata a Lue nel 20% dei casi.

Complessivamente sono stati eseguiti tamponi endocervicali in 229 pazienti, con una percentuale di positività superiore al 50% (127/229) e netta prevalenza dell'infezione da Mycoplasma/Ureaplasma (119/127).

Nella popolazione presa in esame la prevalenza complessiva di MST estensivamente intese è stata superiore al 50% dei casi, nonostante l'uso dichiarato di condom durante l'attività commerciale in quasi il 95% dei pazienti.

Un importante contributo a questa prevalenza è certamente fornito dalla cervicite da Mycoplasma, frequente nelle prostitute che afferiscono al nostro Ambulatorio. Rimane oggetto di discussione se tale infezione circoli nella clientela o al contrario venga acquisita durante l'attività sessuale con i partner.

Nella nostra popolazione, inoltre, la prevalenza di infezione da HIV nei pazienti transgender è risultata superiore a quella riscontrata nelle prostitute eterosessuali.

Grazie al cazzo, con un campione così.....ed il gruppo di controllo dov'era?

Se prendo 2000 minatori, mi accorgerò, con le opportune analisi, che le BPCO (broncopneumopatie croniche ostruttive), silicosi ed asbestosi sono piaghe peggio delle verruche

Ah, ma quell'indagine l'ha fatta la LILA: quanti fondi ha drenato per questa ricerca?

[nik978]

l'ureoplasma e'malefico (ne so qualcosa..) e si prende con una facilita' imbarazzante...(se vi racconto come l'ho preso io....rapporto sessuale protetto..sento TAC! oh si e' roto..esco dopo 1 (uno..) movimento pelvico concomitante col TAC........niente da fare..ureoplasma)

mi preoccupano quei dati di hiv uniti con quel 95% di uso del preservativo
qualcosa non mi torna...ancora...
e siccome qui ho avuto 7 casi di rottura e massimo pchi secondi di rapporto successivi, inizio a preoccuparmi...

[Antonchik]

Nik un bel test e passa la paura

[Demetrio Pianelli]

http://tampep.eu/documents/report_tampep_7.pdf

http://tampep.eu/documents/European%20p ... iapositiva 1

http://www.policlinico.mo.it/focus/Sito ... 202008.pdf

http://www.iss.it/binary/publ/cont/06-29.1163668940.pdf

pagina 6

La prevalenza dell’infezione da HIV in varie popolazione straniere

Alcuni studi condotti in Italia hanno dimostrato una diffusione variabile dell’infezione da HIV in varie popolazioni di soggetti stranieri. Tra prostitute di varie nazionalità sono state osservate percentuali di positività per HIV oscillanti tra 1,8% e 2,5% (6-8). Alcuni studi condotti su pazienti stranieri affetti da malattie a trasmissione sessuale hanno riportato 5,5% e 8,0% di soggetti HIV-positivi (9, 10). Due studi condotti su transessuali stranieri riportavano
percentuali di HIV positività superiori al 30% (11, 12).

6. D’Antuono A, Cocci C, Carla E, de Tommaso S. Prevalence of STDs and HIV infection among
mmigrant sex workers attending an STD centre in Bologna, Italy. Sex Transm Infect 1999;75(4):273-4.

7. Smacchia C, Parolin A, Di Perri G, Vento S, Concia E. Syphilis in prostitutes from Eastern Europe. Lancet 1998;351:572.

8. Beltrame A, Matteelli A, Casalini C, et al. Malattie sessualmente trasmesse (MST) in donne
immigrate dedite alla prostituzione. XXXI Congresso Nazionale della Società Italiana per lo Studio delle Malattie Infettive e Parassitarie. Brescia, 9-13 Settembre 2001. Italian Journal of Infectious Diseases 2001;7 Suppl 19:S74.

9. Giuliani M, Suligoi B, and The Italian STI Surveillance. Working group differences between
nonnational and indigenous patients with sexually transmitted infections in Italy and insight into the control of sexually transmitted infections. Sex Transm Dis 2004;31(2):79-84.

10. Dal Conte I, Lucchini A, Sorbo A, et al. Prevenzione delle MST nella popolazione immigrata a Torino. STD News 2002;17:4-8.

11. Zaccarelli M, Spizzichino L, Venezia S, Antinori A, Gattari P. Change in regolar control use among immigrant transessuals attending a counselling and testing reference site in central Rome: a 12 years study. Sex Transm Infect 2004;80:541-5.

12. Saleri N, Graifemberghi S, Carvalho AC, et al. Sieroprevalenza ed incidenza dell'infezione da HIV in individui dediti alla prostituzione. Atti del III congresso nazionale della Società Interdisciplinare per lo Studio delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIMAST). Roma 20-22 Marzo 2003. p. 140.

[Blif]

Presentiamo in questo lavoro i risultati dello screening per Malattie Sessualmente
Trasmesse (MTS) nei pazienti sex workers che sono afferiti all'Ambulatorio Immigrati della
nostra Azienda Unità Sanitaria Locale (AUSL) tra il 1998 e il 31/03/2009.

Ho letto un po' con attenzione e un po' in fretta, quindi chiedo conferma.
Il campione di indagine era formato da prostitute che sono andate per loro scelta all'Ambulatorio Immigrati?
E metà erano ammalate?

Grazie al membro... strano che fosse solo metè
Si vede che le altre ci sono andate perché distribuivano la cioccolata.


P.S.: Intendiamoci... niente contro Demetrio; però questi studi vanno letti bene.

[docu]

cazzate...

rispetto alle nere previsioni degli anni '80 ...

il morbo del secolo ...

non è stato così ...

per l'Occidente ...

noi ...

in tutti i sensi ...

siamo gli ...